E così grazie a Massi ho comprato il mensile CIAK con l'intervista di Brad riguardo il film "The Assassination of Jesse James" (grazie ancora Massi per avermelo detto
)...per chi non l'avesse acquistato posto qui l'intervista
"Il film ricostruisce l'ultimo anno di vita di James"
racconta Brad "e tutto ciò che lo ha reso famoso è già avvenuto.Questo ha reso più facile mettere da parte il mito.Era molto più interessante per me cercare di capire questo personaggio braccato che sembrava sentire l'inevitabile avvicinarsi della propria fine.Stanco di essere costretto a nascondere la propria identità,intrappolato nella sua fama e consumato da una crescente paranoia.Mi piace anche il modo in cui si è spogliato Robert Ford dall'alone di vigliacco che le ballate popolari hanno creato."
Il film sembra suggerire che James cercasse la morte e che "permise" a Ford di ucciderlo...Alcuni particolari hanno spinto gli storici a crederlo.Fu Jesse a dare a Ford l'arma con la quale gli avrebbe sparato pochi giorni dopo.Qunado fu colpito si era appena tolto,davanti a Robert,il cinturone con la pistola,cosa che non faceva mai.Forse volle mettere Ford alla prova o forse fu un suicidio premeditato
Cosa poteva rendere Ford interessante agli occhi di James,a parte la sua evidente venerazione?Penso che fosse stato allo stesso tempo affascinato e disgustato da Ford,se lo teneva accanto perchè lusingava il suo ego o era semplicemente un essere sul quale sfogare le proprie frustrazioni? Abbiamo preferito che questa restasse una questione aperta.
La scelta del giusto interprete per Ford deve essere stata un punto cruciale della preparazione...La recitazione è uno sport a due.Si dice in genere che puoi essere bravo solo quanto l'attore che hai di fronte.E la presenza di Casey Affleck è stata per me essenziale.Era nella squadra di Ocean's e siamo amici da anni.Ho sempre pensato che fosse in grado di affrontare parti più impegnative e sono stato felice della scelta di Dominik di affidargli un ruolo che erano in molti a volere.
Interpretandolo,ha finito per amare Jesse James?No,ma mi ha affascinato.Credo sia molto importante per avvicinare un personaggio.Prenda il Jake La-Motta di "Toro scatenato":non ha bisogno di farsi amare per essere affascinante.Di james prima conoscevo solo l'aspetto leggendario,una sorta di Robin Hood,e sapevo che in seguito si scoprì che era un vero bastardo.Solo quando Dominik mi ha dato da leggere il libro di Ron Hansen,diventato poi la base della sceneggiatura,è nato veramente il mio interesse.
Aveva già il desiderio di recitare in un western?Penso che in questo caso l'etichetta western crei false aspettative.Nonostante l'ambientazione,questo film si distacca nettamente dal genere.Dominik lo definisce giustamente un "gangster movie"
Il film esamina anche il culto di James e i fenomeni di fanatismo dopo la sua morte.Non molto diversi da ciò che accadrebbe oggi...Sono rimasto sorpreso nello scoprire che i tabloid,l'informazione di natura scandalistica,era già all'opera allora.Che gran parte di un avvenimento era inventato e sensazionalizzato fino a somigliare molto poco alla realtà.La celebrità era motivo di morboso interesse allora quanto lo è oggi.Nel film da una parte c'è James,vittima dalla sua fama,e dall'altro un ragazzo,Ford,ossessionato dall'idea della celebrità che considera la propria unica possibilità di affermazione,ignorando che segnerà la sua rovina.
Data la sua condizione di "celebrity",questo aspetto per lei deve essere stato interessante...Il punto è che fama e celebrità sono molto diverse da ciò che immagini prima di averle raggiunte.Ma sinceramente,prima che mi riguardasse,non ci ho mai pensato molto.Oggi accetto l'idea che sia una sorta di scambio. Posso viaggiare molto e fare e ottenere cose piacevoli a patto di essere sotto un microscopio.A volte sento anche di essere esposto fisicamente,vulnerabile,come quando qualcuno cerca di introdursi in casa mia.Ma non voglio limitare la mia vita diventando paranoico.Solo se l'attenzione dei fotografi si trasforma in un attacco frontale,e specie se sono con i miei figli,non ci sto più.
Alcuni film,come la serie di Ocean's,sembrano puro divertimento per tutti quelli coinvolti. E' più difficile interpretare un film come "L'assassinio di Jesse James"?Per me recitare vuol dire trovare il tono giusto per il personaggio,il suo peso e questo mi richiede un lavoro impegnativo e difficile.Anzi in questo caso ero avvantaggiato.Primo perchè ero uno dei produttori e ho potuto familiarizzare col copione per un anno e mezzo prima di iniziare le riprese.Poi perchè è ambientato in Missouri,dove sono cresciuto.E anche questo mi è stato di aiuto.
Andrew Dominik è un neozelandese al secondo film e alla prima prova hollywoodiana.Non ha temuto che fosse rischioso affidargli un soggetto tanto americano?No e lo ho subito contattato dopo aver visto il suo primo film,Chopper,perchè mi è sembrato bello quanto "Mean Streets".Qualunque cosa raccontino,i suoi film si differenziano molto dlla magior parte di ciò che vediamo in questi anni.
Fra riprese e presentazione alla mostra d Venezia sono trascorsi quasi due anni.Perchè così tanto?Certi film hanno bisogno di riposare,come i vini pregiati.Seriamente:come produttore ho potuto garantire a Dominik tutto il tempo del quale aveva bisogno per la post produzione.E il montaggio ha richiesto molto tempo.Ma sono contento di non aver avuto,come inizialmente previsto,il film pronto per un'uscita estiva.Non è adatto a quel tipo di sfruttamento.
Ora che è finito come lo giudica?Mi capita molto raramente di essere così orgoglioso per qualcosa che ho fatto.Per me è uno di quei film che ti accompagnano fuori dalla sala e che occupano i tuoi pensieri per giorni.Gli si può rimproverare di non seguire la moda corrente dei montaggi frenetici e delle regie aggressive ma il suo fascino non si esaurisce in una vampata,brucia lentamente.E' il tipo di film che più amo.
qnt mi piace come parla Brad nelle interviste!!!