DOUbLe SHOt

Un Tentativo di Risposta, al signor William Grim

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Potillo
view post Posted on 21/12/2004, 11:04 by: Potillo




La questione non è esclusivamente "sociale", però. Prevalentemente, ma non solamente. Altrimenti non si spiegherebbe come nel Bronx crescano dei piccoli geni che suonano Chopin a 7 anni, per esempio.
C'è iinanzitutto una "sensibilità innata", un "essere portati verso", se preferite, contro cui nulla o quasi si può fare: l'intonazione, per es., è genetica e uno stonato può "tecnicamente" imparare a cantare, ma non avrà MAI nelle sue cellule, nei suoi neuroni, l'intonazione vera.
Seconda cosa: il background culturale (o "inculturale"...). [Ma anche qui: ricordiamoci dei piccoli geni che suonano Chopin a 7 anni, nel Bronx.]
Il background (in-)culturale ti segna innegabilmente, ma non è detto che non sia possibile scrollarselo di dosso una volta raggiunta un'età atta al ragionamento e alla scoperta autonoma.
Il fatto che la Musica Classica sia ammantata, suo malgrado -e oggi, perché non dimentichiamo chi erano i COMMITTENTI della Musica, fino a non più di 150 anni fa!- di un alone di seriosità ("seriosità", aggettivo negativo; perché la Musica Classica è comunque roba SERIA, nella miglior accezione del termine) non può e non deve essere una scusa per non approcciarsi ad essa.
E ogni approccio, comunque, costa FATICA.
Che la Musica sia un linguaggio universale è da un lato un argomento retorico, dall'altro una realtà; ma così come OGNI forma di arte è potenzialmente universale, anche la Musica Classica abbisogna di un approccio serio, che difficilmente può prescindere dalla volontà presonale.
Ricordate cosa dice Richard Gere a Julia Roberts in Pretty Woman quando la porta per la prima volta all'Opera?
L'Opera o la ami subito o la detesti, ma se la ami la amerai per tutta la vita.
BALLE!
A 15 anni l'Opera mi faceva ridere, a 19 la trovavo interessante; oggi se sento anche per sbaglio Vissi d'Arte, piango come un vitello...
All'Opera ci si approccia con umiltà, senza fare paragoni idioti (difficilmente troverete i rifoni di chitarra elettrica nella Turandot...) e CERCANDO DI CAPIRNE IL LINGUAGGIO MUSICALE. Solo dopo qualche sforzo capirete se l'Opera vi piace o no.
E se non vi piace, mi dispiace per voi, ma dal profondo del cuore, perché vi perdete una delle forme d'arte più emozionanti che esistano al mondo...
Stesso discorso vale per Bach, Beethoven ,Chopin e tutti i Grandi della Musica Classica [e potreste avere GROSSE SORPRESE ascoltando, per esempio, la Sinfonia Imperiale di Beethoven: scoprirete che Beethoven inventò il jazz! Provare per credere].
La Musica NON è solo "espressione di stati d'animo", questa è un'analisi davvero, davvero povera e impoverente verso la ricchezza della Musica!
La Musica è un LINGUAGGIO, coi suoi codici e con geni rivoluzionari che questi codici li rivoltano come calzini per creare qualcosa di nuovo.
E' a mio parere terribile scadere nel "discorso" de: "la musica classica è per i signori, il metal è per i diseredati", svilente, davvero.
Certo, può sembrare azzardato affermare che "tutto è per tutti", ma potenzialmente è invece proprio così.
Sta alle persone "riprendersi" ciò che qualcuno (ma CHI? perdio, CHI???) ha loro tolto: la voglia di scoprire e di emozionarsi, di conoscere linguaggi SOGGETTIVAMENTE nuovi, NON fare sciocchi paragoni [che perderemmo! C'è una Musica superiore? Sì, ed è la Musica Classica, poche balle! E' lungo spiegare perché è così, ma è così!] e GODERE delle infinite possibilità espressive che la Musica offre.
Perché la Musica va a toccare centri neuronali particolari, non pizza & fichi, non "mi piace/non mi piace" e morta lì.
"Mi piace/non mi piace" non significa NULLA.
 
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13 replies since 21/12/2004, 10:26   386 views
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