Quei Bravi Ragazzi, ovvero l'era dei dinosauri contenti

300, di Zack Snyder

« Older   Newer »
  Share  
massi78
icon14  view post Posted on 3/11/2007, 23:41




dunque, l'ho finalmente visto recuperandolo mesi dopo l'uscita quasi esclusivamente per la buona recensione che ne fece ale e per la curiosità di vedere la fotografia così "maltrattata" in post-produzione.

metto due paletti: l'ho visto dal piccolo schermo del portatile, il file era un .avi e quindi un formato con compressione "a perdere" rispetto al dvd (cosa che si nota soprattutto sui neri)… e questo è già un grosso limite.
in più il file che ho trovato era stato con tutta probabilità rubato al cinema per cui se la resa video è ancora accettabile, l'audio ha subito una grossa penalizzazione, con effetti sonori troppo presenti e dialoghi rimbombanti e a volte al limite della comprensibilità (nelle scene di battaglia, sommersi da musica e sound fx)

mi tolgo subito dalle scatole le problematiche ideologiche che non mi toccano più di tanto. c'è chi vuole vedere gli usa minacciati dall'islam, negli spartani minacciati dall'impero persiano e c'è chi vede gli usa nella strapotente e corrotta armata persiana e gli irakeni nei pochi prodi persiani combattenti per la libertà.
interpretazioni che lasciano il tempo che trovano. secondo me.
il film è un ultra-machista inno all'epica eroica, all'onore, al sacrificio, alla virilità.
decisamente guerrafondaio. nessun problema, l'importante è essere chiari fin da subito, quelle che non mi piacciono sono le false morali malamente nascoste nel sottotesto.
in 300 sottotesto non ce n'è. non c'è neppure un testo di questo nome (la sceneggiatura è a tratti imbarazzante). quindi maschi e sinceri fin da subito. cazziduri.

quello che nel film ho trovato decisamente più interessante è sicuramente l'aspetto più prettamente tecnico/artistico.
poichè l'ho visto dopo mesi dall'uscita ho potuto avvantaggiarmi delle recensioni altrui, dei commenti e del battage pubblicitario. si può dire che prima di vederlo comunque sapevo già tutto. il che non è propriamente un bene per il film, dato che così lo spettatore perde il gusto della sorpresa e della scoperta. anzi sono sempre più convinto che sarebbe utile andare al cinema senza avere la minima idea di quello che si va a vedere. purtroppo le leggi del marketing e la nostra innata curiosità impediscono questo esperimento su larga scala.
ma sto divagando.
tornando al film.
un buon prodotto nel complesso, decisamente superiore a molte porcate d'azione che troppo spesso mostrano gravi limiti proprio nelle sequenze d'azione e degli effetti speciali.
per fare un nome su tutti: spiderman 3, forse il film più deludente di quest' anno (e di molti precedenti).
il già stracitato lavoro sulla fotografia è sicuramente d'impatto (ma non sempre impeccabile nelle chiavi del chroma key*), anche se la "fumettizzazione" delle riprese si era già vista in sin city, la desaturazione spinta dell'immagine con viraggi cromatici e contrasti elevati sono esperimenti visti in molti altri film da traffic a hero, e gli schizzi di sangue diegnati a mano non possono non ricordare titanic…
ci siete cascati, eh? era zatoichi. ho scritto titanic solo per vedere se eravate attenti.
nulla di nuovo insomma, ma non si deve essere originali per forza, anzi.
tutto è realizzato con grande perizia e tanto basti.
buono mi è sembrato l'uso del sonoro (ma come ho detto è stata una visione "menomata"), gran dispiego di effetti sonori come si richiede ad un film del genere e colonna sonora pompante e avvolgente con un buon l'innesto di musica rock (anche qui non una novità) mentre le orchestrazioni sanno di già sentito e sono fin troppo ridondanti.
ho trovato piuttosto scarse le scenografie di sparta città, dove, contando che tutto è stato fatto in computer grafica, si poteva osare di più. giustamente stilizzati invece i paesaggi alle termopili.
le interpretazioni risultano migliori quando salgono sopra le righe (leonida alle termopili, serse) piuttosto che nei momenti intimi e di respiro. anche questo risulta essere però un giudizio incompleto, dato che la recitazione è massacrata da uno dei peggiori doppiaggi a memoria di spettatore (basti pensare che nelle scene alle termopili e nel consiglio degli anziani di sparta, si può udire chiaramente l'eco in inglese delle parole pronunciate degli attori).
a mio parere l'aspetto più suggestivo di tutto il film risulta essere l'orchestrazione delle numerosissime scene di battaglia, ottimamente coreografate a rendere l'idea delle ripetute ondate d'attacco contro le falangi spartane. di grande impatto visivo l'uso di numerosi pianosequenza in battaglia, girati perfettamente, che, grazie anche ad un uso magistrale della tecnica del time-remapping con continui rallentamenti ed accelerazioni spinte*, rendono pienamente il senso dell'azione e della crudezza. alcuni effetti un po' gore, però non stroppiano. belle le diverse caratterizzazioni dell'esercito persiano, che attraverso un ottimo lavoro sul trucco e sui costumi, risulta essere veramente l'espressione di una massa eterogenea, cupa, lussuriosa e sconfinata.
se proprio devo muovere un' appunto, appare evidente dalla visione, che tutte le scene del film sono costruite al fine di arrivare ad una data inquadratura, sempre di grande effetto. (la caduta dei persiani spinti nel dirupo dagli spartani, l'arrivo degli ambasciatori persiani, la morte di leonida etc. etc. etc.). comprensibile dato che il film è tratto da un fumetto. ma in questo forse risiede il grosso limite del film. il non sapersi appunto svincolare a pieno dal fumetto che lo ha generato. lo confermano alcune dichiarazioni del regista che ammette di essersi divertito a costruire il film sapendo di dover di volta in volta "arrivare" ad una data inquadratura. cosa che dimostra una notevole abilità tecnica e padronanza del linguaggio cinematografico ma limita fortemente il film, ponendo lo storyboard al di sopra della messa in scena. anche la voce fuori campo risulta essere troppo letteraria e "porta via" qualcosa al film.
un paio di considerazioni e appunti finali. tutto il film è stato girato in studio su blueback, e se consideriamo che alcune scene prevedevano 10-15 attori in scena, possiamo immaginarci la complessità tecnica della cosa. le riprese sono state effettuate completamente in digitale. la "granulosità" dell'immagine è stata resa poi in post-produzione.
serse è chiaramente un gran travestito. praticamente la versione persiana di antony.
la doppiatrice della regina di sparta è anita caprioli che di solito ci piace ma qui non ha fatto un buon lavoro.

l'angolo del curioso.

il balletto dell'oracolo di grande suggestione è stato realizzato su blueback con la modella immersa sott'acqua e rallentata ed accelerata ad arte in montaggio. un effetto del genere non è una novità anche se usato più in videoclip e film sperimentali.
ricordiamo lo spledido video di chris cunningam per i portishead, only you (https://www.youtube.com/watch?v=1PnNrtUTwa4) ed il video di daniel askill per unkle: global underground (https://www.youtube.com/watch?v=uX9yNuUkLKU)
l'attrice è la modella kelly craig

*chiavi e chroma key - quando si vuole sovrapporre una ripresa girata ad un fondale più o meno reale ma comunque differente da quello delle riprese, si usa la tecnica del chroma key, detto anche blue-back o green-back. si tratta in pratica di posizionare l'attore davanti ad uno sfondo blu (o verde) per poter escludere lo sfondo in montaggio, impostando un apposito programma facendor si che nasconda una certa gamma di colori. questo evita di dover scontornare a mano ogni singolo fotogramma della ripresa perchè permette di agire su un'intera sequenza. se considerate che normalmente si girano 24 fotogrammi al secondo (e in questo film hanno girato quasi sempre dai 50 ai 150 fotogrammi al secondo) potete immaginare il risparmio di tempo.
ovviamente non è una tecnica semplice che prevede un'ottima illuminazione del fondo il più omogenea possibile e una buona accuratezza dell'operatore che esclude il fondo in post-produzione effettuando appunto le "chiavi sul chroma key".
ovviamente l'attore deve evitare di indossare cose dello stesso colore dello sfondo per evitare "l'effetto caccamo".

*pianosequenza e time remapping - un pianosequenza è una ripresa senza stacchi di montaggio. mentre il time remapping è l'efetto di accelerare e rallentare violentemente la ripresa cercando di mantenere comunque fluidità nello scorrimento dell'immagine. nel film c'è una lunga carrellata laterale su leonida che avanza ammazzando soldati nemici a destra e sinistra. la camera indugia con forti rallenty in alcuni momenti per accelerare ad arte in altri(magari mentre viene sferrato un colpo, per renderlo più cruento e realistico) e rallentare improvvisamente subito dopo. se effettuata con sapienza, mantenendo comunque sempre morbido il movimento di camera e riuscendo magari ad accompagnarsi con la musica e gli effetti sonori, è una ripresa di grande effetto.
 
Top
whipping boy
view post Posted on 4/11/2007, 01:03




applausi
 
Top
massi78
view post Posted on 4/11/2007, 01:16




grazie.

ho dimenticato di accennare ai titoli di coda, bellissimi. giocati sui temi delle ornamentazioni delle ceramiche greche.

ad ogni modo un film che si sa far ricordare.
 
Top
whipping boy
view post Posted on 4/11/2007, 11:44




e l'hai visto così. figurati se lo vedevi su uno schermo di un multisala diciamo 30x20 con il volume a palla e sala semideserta
 
Top
massi78
view post Posted on 4/11/2007, 15:55




con la sala semidesertica sicuramente avrei finito il film in piedi sugli schienali urlando e roteando la daga
 
Top
Filmippo
view post Posted on 2/11/2009, 16:22




rivisto un pezzo ieri sera in tv.
meraviglioso.
 
Top
5 replies since 3/11/2007, 23:41   815 views
  Share