ultra condensatori

e se si mettono al posto delle batterie

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  1. gattmes
     
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    Qualsiasi condensatore è .... un condensatore!!!
    Pertanto la risposta alla tua domanda è SI!
    Però quello che varia tra un tipo e l'altro sono le caratteristiche...
    Devi, ripeto DEVI, farti due calcoli..sulla falsariga di quelli citati nel mio precedente post,
    tenendo conto che l'energia è unmezzo*c*vquadro, dove v è in Volt e purtroppo c è in Farad (1 microfarad = 0,000001 F........)...quindi sicuramente puoi rimpiazzare la batteria dell'auto con i condensatori da lavatrice....monti il gancio traino e ti trascini un rulotte piena di condensatori e elettronica per gestirli.
    Ripeto applica le formulette matematiche basiche per diviso moltiplicato....ecc.
     
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  2. firstlele77
     
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    Ok a questo punto è fattibile anche se mi ci vuole un camion di condensatori. Ma come vanno collegati e che circuiti di controllo richiedono per stabilizzare la tensione in uscita da dare in pasto ad un inverter?. Salvo che tale applicazione sia nella portata dei condensatori.
    Altra domandina questa volta sulla costruzione di inverter con condensatori.
    Da qualche parte ho letto che con semplici circuiti composti da diodi e condensatori è possibile elevare tensioni a livelli quasi prestabiliti soltanto che per le leggi dell'elettronica più volt meno ampere e negli scambi si perde qualcosa sempre. Questo sistema funziona sempre e solo con corrente alternata e in uscita si ha corrente continua. C'è un modo semplice per rendere alternata una corrente continua che è già ad un buon livello di volt e amper? Naturalmente il risultato finale dovrebbe essere 220v 50hz 16A ma mi accontento di realizzare anche mezzo ampere giusto per il gusto di avercela fatta. L'efficienza di conversione sembrerebbe intorno al 90 % (potrei sbagliarmi visto che ho fatto i calcoli a vista)

    Per dare una idea più logica avrei in mente di utilizzare un alternatore o un motore elettrico per generare il segnale alternato e livellare l'uscita con i condesatori in modo da ottenere in uscita i 220v DC poi convertire il tutto in AC 50hz. La potenza in uscita dipende in pratica dagli ampere in entrata e dai volt.
     
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  3. gattmes
     
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    mhhh mi sa che devo consigliarti di farti un po di "background" in alternata prima di cimentarti con la cosa.
    Dire tensione (o corrente...) 220Vac (che poi ora è 230...) 50Hz non dice molto! Che forma d'onda???????????

    ...a titolo di esempio se per il "220V" intendiamo il valore "efficace" (in pratica quello che ha gli stessi effetti termici...qualcuno potrebbe dire la formula matematica di derivazione...ma con la prima si capisce meglio direi) succede che (mi riferisco con valor medio =0 e semionda positiva=negativa..ecc.):
    -se la forma d'onda è sinusoidale il valore di picco è in realtà di ben circa 310V (efficace x radice di 2)
    -se la forma d'onda è triangolare il picco è circa 380V (efficace x radice di 3)
    -se la forma è quadra il picco è...sempre 220V

    ..al di la della costruzione della forma d'onda (quadra sinu...) bisogna sapere fino a che valore arrivare.

    Poi c'è da dire che alcuni oggetti hanno bisogno di particolari forme d'onda. Così un motore progettato per sinu, potrebbe non funzionare con una quadra, sebbene ha probabilità di funzionare con una "sinusoidale modificata", che è una quadra con intervallati dei periodi di "0" Volt tra la fase positiva e la negativa....

    2 cenni sui moltiplicatori di tensione (diodi condensatori). In pratica durante una semionda/fase un condensatore è caricato al valore di tensione di ingresso, poi nella fase opposta è posto in serie a quest'ultima e quindi la tensione è radoppiata. In pratica riproducendo la cella "n" volte , si riesce ad elevare circa "n" volte la tensione.
    In pratica i diodi vengono sfruttati come interruttori automatici (di solito sono 2 uno si apre e l'altro chiude) per fare questa manovra. È un circuito di solito utilizzato per ottenere elevate tensioni CONTINUE (tipo 40Kv a partire da 15Kv...) in genere utilizzati in elementi termoionici (per esempio le vecchie valvole, più dettagliatamente cinescopi dei "vecchi" TV , visori infrarosso, fotomolticatori d'immagine [visori notturni])...dove le tensioni sono alte ...ma le potenze, per non parlare delle correnti "ridicole" ("micro" ampere)...
     
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  4. firstlele77
     
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    Si in pratica equivale a dire che non si può fare! Ma come li usiamo questi condensatori?
     
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  5. MadFox
     
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    Sapete che li usa anche il nuovo camion dell'esercito americano? :)

    http://www.popularmechanics.com/blog/science/2674491.html
     
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  6. gencodicephp
     
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    La differenza tra il cosidetto condensatore dell'elettronica e la batteria dell'auto sta nel fatto che quest'ultima è un condensatore molto più grande.

    Cioè tutti e 2 sono condensatori, ma la capacità è enormemente diversa.


    Questo NON significa che la batteria sia il re dei condensatori.


    Esiste un'altro condensatore di capacità ancora più grande.

    Il condensatore di cui parlo è la famosa vasca elettrolitica.
    http://elettricita.ch/new/energia_ambiente/H2.pdf


    Ecco!
    Io non capisco perchè i costruttori di automobili mettono le batterie, potrebbero mettere le celle elettrolitiche.
    Le celle elettrolitiche hanno più capacità rispetto alla normale batteria, quindi a parità di capacità ingombrano meno e pesano meno.
    Pesando meno la macchina ha più ripresa.
    Inoltre c'è da aggiungere che nelle batterie c'è il piombo che poi si ossida e l'ossido di piombo è veleno.
    Forse anche nelle celle elettrolitiche si usa il piomo, questo non lo so.

    Edited by gencodicephp - 13/7/2006, 08:18
     
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  7. ag_smith
     
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    non facciamo confusione cella elettrolitica e batterie accummulano l'energia sotto forma di energia chimica quindi non sono condensatori

    i condensatori accumulano energia sotto forma di elettricita' statica!!
     
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21 replies since 3/7/2005, 12:41   5373 views
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