| Giorno 4 - ore 9.00 Castello dei Luthor, Villa Lane.
Lex aveva una fitta rete di conoscenze e in breve tempo aveva trovato il numero di cellulare di Lois Lane.
Ora che ho trovato il numero di quella Lois Lane la chiamerò per quel caffè, speriamo non si sia dimenticata e che le sia piaciuto il vestito. Lex compone il numero che squilla.
Lois sentì squillare il cellulare...aprì il suo star tac e non conoscendo il numero, esitò prima di rispondere, ormai al 5° squillo "...Pronto?" disse rispondendo alla chiamata.. "Ehm... sono Lex, Lex Luthor. Parlo con Lois Lane?"
"Lex?? Come hai avuto questo numero.....ma...che fai, indaghi su di me?"
"Non ti agitare come al solito... il numero l'ho trovato facilmente, meglio non dirti come... ma non ho cattive intenzioni ti chiamavo per quel caffè che ti avevo promesso."
"Io non mi agito...a parte casi eccezionali, vedi ad esempio quando vengo quasi investita..comunque, vorresti prendere quel famoso caffè? Anche dopo quello che ti ho detto?"
"Beh devo ammettere che non avevi tutti i torti, nonostante una violenza verbale del tutto inappropriata... comunque se non lo vuoi il caffè fa lo stesso."
"Certo che lo voglio...non ho detto questo..."
"Allora passo a prenderti alle 10:00, o forse preferisci andare a piedi?"
"Se prometti che non cercherai di investirmi e che non imboccherai il mio vialetto come una curva di formula 1...potrei anche permetterti di venirmi a prendere...."
"Sull'investirti non garantisco, ma per il vialetto puoi stare tranquilla."
"Ah ah...che simpatico Alexander....va bene...siamo d'accordo...alle 10...ok a dopo, ciao.."
"Ciao..."
Ma cosa, cioè...io che esco con Lex Luthor?!...Lois stai bene? si chiese tra se Lois mentre chiudendo il telefono guardò l'orologio...le 9..dovrò prepararmi...e poi si fiondò in camera per vestirsi.
Lex arrivò alle 10 puntualissimo, parcheggiò la macchina e, arrivato davanti al portone, suonò il campanello; Lois non lo fece aspettare molto prima di uscire...
Lois infatti arrivò di corsa dopo aver sentito l'auto di Lex imboccare il vialetto e parcheggiarsi... "Ciao Lex..che puntualità..non mi stupisce..."
"Beh la puntualità è una cosa che deve imparare subito un futuro imprenditore" disse Lex facendo finta di non aver colto l'allusione all'alta velocità.
"Giusto...ottima osservazione.....beh....ad ogni modo...prima di qualsiasi altra cosa devi chiederti scusa, di nuovo....non sono stata proprio un essere umano l'altro giorno, ma ero davvero spaventata...mi dispiace!" Lois era davvero dispiaciuta, la sua aggresività, la mattina precedente era stata forse fuori luogo, però la paura che si era presa venendo quasi investita l'aveva sopraffatta e comunque Lois non aveva un carattere facile.
"Dai, fa lo stesso, non era nulla in confronto a quello che dicono certi zotici che girano per Smallville, come un certo Martinez che ogni tanto si fa vedere da queste parti...Beh vogliamo andare ora?"
"Certo......andiamo...dove mi porti?" chiese Lois guardando Lex con fare interrogativo..
"Ti porterei al mio locale, il Talon, ma a quest'ora è chiuso..."
"Ah...il Talon ci sono stata ieri, molto carino...." disse Lois, senza fare accenni alla chiacchierata avvenuta al Talon con Lèa proprio il giorno prima "...e allora, dove andiamo?....io non sono pratica di Smallville."
"C'è un locale molto carino sulla strada per Metropolis, ci arriveremo in una ventina di minuti."
"A velocità della luce...o pensi di guidare entro i limiti stavolta?" disse Lois sorridendo....
"Cercherò di controllarmi" sussurrò Lex ignorando l'ironia di Lois.
"Bene..sai oggi non ho in programma un'altro impacco di fanghi..." poi, appoggiò la testa al sedile e fissò per un momento il paesaggio che scorreva veloce dal finestrino "...beh....però dimmi....come hai avuto il mio numero di cellulare.....non credo sia totalmente legale quello che hai fatto..." disse Lois distogliendo lo sguardo dal panorama e fissando Lex con uno sguardo molto determinato...
"Ho chiesto un po' in giro" rispose Lex evasivamente "cmq non è tutto legale quello che faccio. Potresti denunciarmi, ma ho buoni avvocati, e poi spero che diventeremo buoni amici e che questo non sia necessario..."
"Buoni amici??...signor Luthor lei corre troppo con la fantasia...e ho capito che chiederti del tuo savoir faire negli affari non è una buona cosa...sei evasivo...per forza affascini le persone "Lex Luthor, rampollo del mistero" così titolava un numero del Daily Planet 2 settimane fa."
"Mh... Il Daily Planet... Lo leggo a volte anche se non scrive mai cose molto buone su di me... beh siamo arrivati Lois." Così dicendo fermò la macchina e scese, aprendo cavallerescamente la portiera a Lois.
"Grazie..." disse Lois accennando un sorriso di cortesia.....che gentlemen..e chi l'avrebbe detto, pensavo fosse il solito figlio di papà, arrogante e presuntuoso, ma forse ci sono anche le eccezioni... pensò..queste cose però, non le insegnano ad Harvard o a Stanford...del resto i miei compagni di college....sono attrezzi alla "American Pie"..che tristezza...
"E cmq non devi prendere per oro colato quello che leggi sul Daily, ultimamente Perry White si è rincitrullito più del solito..." disse Lois rassicurando Lex.
"Conosci Perry White?"
"Direi di si....sono studentessa di giornalismo all'università di Metropolis, e faccio tirocinio al Daily. Perciò lo conosco....fin troppo bene."
Interessante pensò Lex un'aspirante giornalista, chissà che in futuro non riesca a sostituire Nixon con una presenza più gradevole.
Poi rivolto a Lois.. "Complimenti, devi essere molto intelligente. E' una qualità che apprezzo. Entriamo ora..."
"Si...entriamo.." Lois rimase sorpresa da quel complimento di Lex, sinceramente non se lo aspettava. Poi Lex aprì la porta del locale e le fece strada.... L'ingresso nel locale ricordò per un istante a Lex di quando si incontrava lì con Victoria, ma respinse subito quel pensiero, e si rivolse a Lois "Cosa prendi?"
"Non saprei....quello che prendi tu....Voglio fidarmi....."
"Il solito cocktail analcolico, per due", disse Lex rivolto al barman, "meglio non bere la mattina... e anche qualche olivetta da mangiucchiare."
"Allora Alexander.....ehm scusa, volevo dire...Lex, non sono abituata ad abbreviare i nomi...questa uscita a che cosa la dobbiamo?.....calumet della pace?....oppure volevi testare la mia educazione quando non sono imbestialita?"
"Diciamo che volevo scusarmi per l'incidente di ieri, e riguardo al vederti non imbestialita diciamo che, sì, ero curioso..."
"Me la sono cercata direi....però se devo essere sincera non pensavo dicessi sul serio dopo l'incidente...sai del caffè...quando mi hai invitata ieri.."
"Infatti non stiamo bevendo un caffè come noterai", disse Lex sorridendo,, "comunque mantengo sempre i patti." "Ottima qualità....la apprezzo....forse perchè anche io sono così....." il barman porse loro i cocktail e gli stuzzichini "ecco a voi""....grazie" disse Lois rivolta al barman, poi, scrutando il bicchiere disse fingendo di fare la sospettosa.. "Lex, devo fidarmi a bere questo?...."
"Se vuoi lo bevo prima io, e se morirò avvelenato potrai portare l'altro a Perry White."
"Ah ah...Buona idea" disse Lois sorridendo divertita "..però assaggia il mio, non si sa mai..." e così dicendo, sorridendo quasi maliziosamente fece scorrere il suo bicchiere verso Lex.. "forza, coraggio" poi alzò il bicchiere per farlo bere...Lex bevve un sorso dal bicchiere di Lois poi disse, sorridendo "e tu dicevi che correvo troppo dicendo che saremmo potuti diventare buoni amici?"
"Forse mi sbagliavo...errare è umano no?.....comunque, visto che stai bene e non ti è successo nulla...posso anche smetterla di farti bere...almeno....dal mio bicchiere..."
"E così Lois, ti ritiri già dal gioco... ti credevo più decisa..." disse Lex sorseggiando la sua bevanda "..Beh inutile pensarci ora vero?"
"Non è mai troppo tardi.....Lex....vuoi rischiare di nuovo?..." disse Lois avvicinandogli di nuovo un po' il suo bicchiere "...ma ti avverto...potrebbe essere pericoloso...."
Lex guardò Lois negli occhi, e le disse con tono serio. "Ti devo avvertire Lois, l'unica che corre un rischio qui sei tu" e prese un altro sorso.
Lois ebbe una strana sensazione quando Lex la guardò fisso negli occhi, sembrò leggerle dentro e quella frase "L'unica che corre un rischio qui sei tu"..la scosse..cosa intendeva Lex?. "..Ne sei sicuro Lex???...non mi conosci" ...disse ancora rivolta a Lex e fingendo di non essere rimasta colpita dalle sue parole. "Magari sei tu ad essere in pericolo.....ma non lo sai...e poi.....non potresti farmi nulla...tieni troppo alla tua reputazione..."
"Ora sei tu che mostri di non conoscere me... ma non ti preoccupare, avremo tutto il tempo di conoscerci", così dicendo Lex finì il suo aperitivo.
Cos'era...una proposta, Lex? pensò tra se "....sei molto sicuro di te....su questo non c'è dubbio", disse Lois sorseggiando il suo cocktail.
"Scoprirai che ho i miei buoni motivi" disse Lex pagando e scortò fuori la giovane donna. Bene .....pensò Lois mentre sorrideva a Lex che le apriva la portiera dell'auto...
Il viaggio di ritorno si svolse su un tono più pacato, con innocue discussioni sul lavoro e sulla vita a Smallville. Esaurita l'ebrezza di quel gioco di allusioni e provocazioni i due ora tendevano a scaricare la tensione emotiva di quell'incontro. Arrivati a villa Lane, Lex salutò Lois e tornò al suo lavoro e ai suoi progetti, continuando a pensare a quanto quell'incontro aveva spezzato così piacevolmente la sua monotonia.
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