JATROPHA

diesel sottomano

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    www.energeticambiente.it

    Group
    Member
    Posts
    699
    Location
    Mondragone (CE)

    Status
    Offline
    CITAZIONE (Yvan12345 @ 28/11/2007, 15:07)
    Ma perche fate cosi...........io non voglio prendere in giro nessuno e non sto scherzando.

    che c***o c di male a fare uno spremi semi con un crick da 15 tonnellate......io sono uno stramaledetto esperto con la saldatrice..... :angry:

    E poi ditemi anche che c***o c'è di male ad usare una lavatrice con un paio di modifiche per fare centrifugare la poltiglia delle olive.......ADESSO MI DITE CHE C**O C'E' CHE NON VI TORNA ?

    IO NON STO SCHERZANDO, DICO SUL SERIO.

    COMUNQUE sono andato in internet ed ho letto che l'olio si estrae anche per centrifugazione OK :angry:?

    RIPETO, SE CUALCOSA NON VI TORNA FATEMELO SAPERE, MA PRIMA APRITE LA MENTE A NUOVE IDEE :)

    Uff! Che fatica! Ma così si legge meglio :D !

    Allora, il fatto è che stai dicendo che ti vuoi cimentare in un progetto agricolo di dimensioni medie, ma volendo usare attrezzature costruite alla buona... Ed io penso che non sei sulla strada giusta! Ma non scaldarti tanto! Non ce n'è bisogno!
     
    .
  2. Yvan12345
     
    .

    User deleted


    OK ma allora come faccio a estrarre l'olio d'oliva in modo pratico e senza strane costose attrezzature????????????????????

    Devi capire che io non sono un contadino e che non so nulla sul agricoltura pero so che NON è impossibile estrarre l'olio di oliva senzama aparechiature soffisticate.

    io ho gia sul mio giardino un paio di U'LIVI e ti posso garantire che non ci o mai fatto niente di particolare come manutenzione......e uno dei due a già 10 anni!!!!!!!

    Dico io ma averne uno o averne 600 alberi che cambia .....mi stai seguendo??

    senti unaltra mia domanda......quale la media del'olio estraibila da un albero medio ?????????????????? Qualcuno lo sa??????????

    NON CREDO SIA MENO DI 1.5Litri per albero voi che ne pensate??
     
    .
  3. sulzer
     
    .

    User deleted


    Allora:
    l'oliva assieme al frutto della palma guineensis ( per favore non farti venire in mente di coltivare anche quella) è l'unico drupa che produce quantità utili di olio. Il contenuto totale va dal 30 % sino al 50% . essendo , al contrario dei semi delle altre oleacee , un frutto contiene l'olio sia nella polpa che nel nocciolo. La lavorazione dell'olio di oliva per alimentazione umana è una delle lavorazioni più antiche e più raffinate che esistano perchè tende a ricavare la massima produzione di olio mantenendo le qualità organolettiche più elevate.
    La prima lavorazione che subisce l'oliva dopo il lavaggio è la molitura , un tempo e i pochi che possono permettersela ancora era l'operazione di macinatura con la pietra rotonda che girava sulla pietra piatta schiacciando le olive, di solito era fatta girare con la trazione animale di un asinello . Ce l'hai sto asinello o dobbiamo procurartelo?
    Dalla molitura si ricava una pasta composta da tutti i componenti l'oliva ( fibre, olio, particelle di nocciolo ecc. ) . Questa pasta veniva posta tra una serie di dischi di fibra vegetale intrecciata , posta sotto un torchio simile a quello che si usa per spremere le vinacce quando si fa il vino ( occhio che qui ci vuole di nuovo l'asinello) e spremuta sino a estrarne tutto l'olio possibile. Era un processo che nella migliore delle ipotesi rendeva il 20 - 25 % di un olio che se ci penso mi vengono i lucciconi perchè non l'ho mai più mangiato.
    Come potresti fare tu per perseguire lo scopo che ti sei prefissato?
    procurati una molazza ( è quella macchina che nei cantieri produce la malta facendo girare 2 ruote metalliche sull'impasto di calce e inerti, a volte cemento e sabbia. Svolgi lo scempio delle olive con la molazza poi prendi del tessuto non tessuto che pesi almeno 350 g per mq e fanne delle federe di cuscino cm 50 x 50 , costruisci con la tua favolosa saldatrice un piatto di lamiera pesante che superi le dimensioni del cuscino e abbia i bordi rialzati e sotto sia adatto a essere appoggiato sul perno di tutta l'operazione , IL CRICK, finalmente usiamo il crick, l'hai comperato ed è giusto che lo usi. Metti il crick sotto un contrasto, l'ideale se l'avessi sarebbe una 988 Caterpillar, tieni presente che usandolo bene con 15 ton puoi strappare un balcone dalla sua sede, dividere in 2 l'architrave dell'ingresso di casa, puoi fare un mucchio di lavori interessanti. Comunque, posiziona il crick sotto il contrasto, appoggia sopra il manufatto che sembrerà una scatola di lamiera con i bordi bassi e un varco in un angolo per l'uscita dell'olio, dentro a questa scatola accomoda uno dei cuscini preconfezionati in cui avrai avuto cura didistribuire 2 o 3 kg di pasta macinata dalla molazza.sul cuscino poni una lamiera di dimensioni un po' minore del piatto sotto di modo che entri tra i bordi rialzati. Adesso è il momento tanto atteso, con trepidazione pompa piano sul crick sino a che non inizi a sentire che si indurisce . Metti un bicchiere sotto l'apertura e abbi pazienza, molta pazienza, nostro Signore non ha impiegato un giorno per fare il mondo anche tu avrai i tuoi tempi per fare l'olio.....

    se volessi vedere come si produce l'olio di oliva digita Pieralisi , magari qualcosa trovi
     
    .
  4. Yvan12345
     
    .

    User deleted


    Grazie della spiegazione.

    ora mi e tutto molto più chiaro, adesempio non sapevo che anche il nocciolo tiene un po d'olio....creero l'impasto con l'intera oliva e poi la comprimero fin che uscira il 30% o il 40% dell'olio che ce dentro la quantita d'olive che o inserito.

    Lo so caro amico.......parlare di olive e crick molazza lavatrice o quantaltro fa venire i brividi ad un buon gustaio o a un coltivatore di olive......................ma vedi io non voglio mangarmelo sto olio .......io lo faccio anche per la sciensa.

    A novembre prossimo quando ce la raccolta delle olive raccogliero le mie su quei 2 alberi che cio davanti casa e allora faro le prove.......naturalmente avro già seminato un 100inaio di nuovi alberelli.

    Ancora una cosa....se io tagliassi un rametto piccolino piccolino in primavera e lo pianto perterra e lo curo con amore lui prendera vita in un nuovo albero produttivo o no ??????????????????
     
    .
  5. nosybe
     
    .

    User deleted


    ma secondo me non c'è nulla di male ad usare lavatrice e crick, anche se esitono i frantoi che con pochi soldi ti spremono tutto alla grande, l'idea folle è quella di usare olio di oliva nella macchina, perche anche se è acido(non so perche) se lo vendi al frantoi ti danno minimo 3€ llitro.

    meglio mettere rhum a questo punto nel motore, costa meno.

    apparte questa idea folle di usare l'olio di oliva qualcuno sa se l'olio della jatorpha va esterificato o puo essere usato cosi come è nel serbatoio, cosi come dicono alcuni siti.(a me pare strano)
     
    .
  6. dotting
     
    .

    User deleted


    Non so se avete visto ieri, mercoledì 28 novembre, al TG1 delle 20,00 è stato presentato un servizio sulla Jatropha.
    Si è detto che il futuro energetico mondiale è riposto nella coltivazione di questa pianta!
    Un'intervistato ha detto sia in grado di produrre biodiesel direttamente utilizzabile nei motori.
    Ho provato a cercare nel sito della Rai, ma mi sono perso se qualcuno è più bravo di me e riesce a scovarlo, mi piacerebbe rivederlo.
    Ero intervenuto tempo fa dicendo che un amico mi avrebbe dovuto portare dei semi della varietà di Jatropha messicana non velenosa, purtroppo l'amico non ha avuto tempo e voglia di cercare i semi.
    La cosa è rinviata.
     
    .
  7. nosybe
     
    .

    User deleted


    si visto hanno messo insieme il servizio usando le varie notizie che sono sul web, ma il fatto che si possa fare biodiese direttamente senza esterificazione mi sembra strano.
     
    .
  8. dotting
     
    .

    User deleted


    Forse hanno copiato dal Forum!!!!
     
    .
  9. sulzer
     
    .

    User deleted


    Dotting,
    grazie della segnalazione sul Tg1. Non vorrei fare il saccente, pensa però che da 4 anni studio Jatropha, ho raccolto tutta la bibliografia che ho trovato, le tesi di laurea, sino a risalire agli studi di Calvino ( il papà di Italo ) a Cuba nel 1921. Esistono euphorbiacee prive della jatrophina o con contenuti scarsi. Le qualità sudamericane a basso contenuto di tossine sono solitamente a basso contenuto di olio, perlomeno ciò dicono i testi. Se avrai risultati contrastanti ai miei ti prego di comunicarlo e dirmi la provenienza. Risolveresti un grande problema di smaltimento e valorizzazione del panello che attualmente è più un costo che un ricavo
     
    .
  10. sulzer
     
    .

    User deleted


    L'olio di jatropha ha caratteristiche simili a quello di colza, pertanto l'utilizzo che se ne può fare è lo stesso. Come tutti gli oli per giungere all'utilizzo come carburante deve essere degommato. Ho aspettato a scrivere e sono andato ad agitare uno dei flaconi di grezzo che non guardavo da qualche giorno. Secondo me senza una lavorazione industriale è impossibile adoperarlo, almeno degommaggio e successiva centrifugazioni.
     
    .
  11.  
    .
    Avatar

    www.energeticambiente.it

    Group
    Member
    Posts
    699
    Location
    Mondragone (CE)

    Status
    Offline
    CITAZIONE (nosybe @ 29/11/2007, 09:10)
    esistono i frantoi che con pochi soldi ti spremono tutto alla grande

    Magari! :P
     
    .
  12. sulzer
     
    .

    User deleted


    Rispondo a Lukemon,
    è vero che esistono impianti che lavorano contoterzi i semi e spremono di tutto. purtroppo jatropha è velenosa e spremendola in un impianto con tutte le certificazioni alimentari si corre il rischio di perderle, noi anche per grossi quantitativi non abbiamo trovato nessuno disposto a lavorarla
     
    .
  13. Squish
     
    .

    User deleted


    per sulzer..
    Wow! Studi la jatropha da quattro anni!!:woot:
    Sto studiando anch'io la jatropha ma non sono esperta quanto te.. E vorrei avere più informazioni al riguardo..
    Quali sono le varietà? io ho delle piante della varietà tanzania, ma non so quante altre specie esistono.

    Inoltre è vero che stanno effettuando degli studi genetici in Brasile per poter adattare la jatropha a climi più rigidi?

    E' possibile la raccolta meccanizzata?

    Hai dei campioni d'olio da poter analizzare in laboratorio?

    Hai della documentazione da mandarmi, se puoi e vuoi?

    Grazie da adesso per le risposte!!
     
    .
  14. sulzer
     
    .

    User deleted


    per Squish,
    campioni ne ho parecchi ma se provo a farne uscire dalla mia azienda mi licenziano. Solo andare a raccoglierli e fare le prove industriali è costato parecchie decine di migliaia di euro. In Italia chi è più avanti nella selezione di specie resistenti al freddo sono :
    Università di Firenze istituto di colture arboree
    e CRA di Casale Monferrato.Il fatto è che pensare di coltivare Jatropha , che sia curcas, mahafalensis o quella che vuoi in Italia è una pazzia. rende come il girasole, il panello non è commestibile per cui non sai come utilizzarlo, non esistono sistemi di raccolta meccanizzata se non l'ipotesi di adattamento di uno dei tanti Harvester in sperimentazione per le olive, non esistono macchine sgranatrici che spoglino con efficienza i semi. Per spremitura meccanica rende al massimo il 30% di olio da seme pulito ( alcune varietà scendono al 21-22% p.es. Gahabonensis). O hai deciso di fare grosse coltivazioni in zone tropicali aride o semiaride o sprechi il tuo tempo. Hai già preso in considerazione la fliera di trasformazione e i trasporti?
     
    .
  15. sulzer
     
    .

    User deleted


    Vorrei aggiungere che attualmente è in fase di avanzata sperimentazione qui in Italia una varietà di tabacco molto più promettente di Jatropha nei nostri climi. L'ha sviluppata Plantechno di Vicomoscano
    http://www.plantechno.com/01.html.
    E' una società diretta dal Prof Fogher, un'autorità mondiale nel campo del tabacco. I risultati sperimentali danno una pianta che richiede poca acqua e pochissima cura e produce il doppio di jatropha per ettaro. A marzo 2008 inizieranno a essere coltivati i primi 50 ettari sparsi un po' in tutta Italia e dall'anno dopo sarà in vendita. Il tabacco come coltivazione annuale elimina tutti i problemi derivanti da un impianto arboreo. l'agricoltore che decide di seminarlo sa che se l'anno dopo se non avrà vantaggi economici potrà ritornare al frumento o al mais senza danni economici.
     
    .
74 replies since 17/6/2006, 12:36   15912 views
  Share  
.