Oggetti ed Accessori

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 2/2/2019, 13:34
Avatar

Group:
Tassorosso
Posts:
633
Location:
Bari

Status:




a0ie0PM

Lucas A. Moray






Era il cambio di turno e come al solito Lucas e Ayumo si informavano vicendevolmente sull’andamento della giornata lavorativa e sulle disponibilità di inventario. Ci tenevano entrambi molto al negozio in cui lavoravano tant’è che si erano riproposti di rinnovarlo, a patto che il proprietario avesse accettato.

Il negozio era ricco di oggetti dal potenziale magico sorprendente. Ma il pezzo più raro di tutti era la perla di Afrodite. Ne avevano a disposizione soltanto un numero limitato ed ultimamente erano andate a ruba. Ne era rimasta soltanto una. Lucas l’avrebbe comprata probabilmente la volta successiva, ma la sua collega lo anticipò di netto.

Aveva avuto la stessa idea del giovane, di comprarsi l’ultima perla di Afrodite rimasta. Rimase per un attimo incredulo, ma poi il suo viso riacquisì il naturale sorriso che era solito mostrare.

“Accipicchia, la stavo per comprare anche io. Ma va bene, è tua!” e gliela consegnò nel suo apposito sacchettino.

“Oggi la cassa sarà più ricca di ben 100 galeoni.” disse poi spiritosamente, consapevole che la sua collega era già a conoscenza del prezzo del gioiello. Ritirò il denaro e la salutò prima che uscisse, libera dal suo turno appena concluso.

Rimase poi lì a rimuginare su quel bizzarro avvenimento. Ma in fondo c’era da aspettarselo perché conosceva la sua collega e il suo interesse nei confronti degli oggetti più rari. Era stato lui distratto a non accorgersi che le perle stavano esaurendo già da qualche giorno. Pensò tuttavia che il proprietario avrebbe dicerto portato in negozio un nuovo pezzo altrettanto raro e prestigioso perché anch’egli era un amante dei pezzi unici. E non appena il nuovo oggetto fosse arrivato in negozio, Lucas sarebbe stato di certo il primo ad acquistarlo dimostrando di aver imparato la lezione.

 
Top
view post Posted on 21/2/2019, 16:35
Avatar

We are all immortal until proven otherwise

Group:
Caposcuola
Posts:
4,837

Status:



«Salve» entrò nel negozio e con tono annoiato salutò senza badare a chi di preciso. Con le mani infilate nelle tasche della giacca si mise a gironzolare e a curiosare fra gli scaffali, in cerca di qualcosa che potesse finalmente risvegliare la sua attenzione. Non ci era mai stata lì poiché a quanto pareva era un posto in cui quei poveri plebei dei semplici studenti non potevano mettere piede. *Ma quant'è bello essere prefetto* si ripeté nella mente accarezzando con lo sguardo le rune incise sulla pietra grezza di alcuni ciondoli. Percorse lentamente il perimetro dei tavoli, catturata dagli strani dettagli dei ninnoli che li guarnivano. Al centro del tavolo principale una grossa sfera poggiata su delicate stoffe di seta scarlatta appariva come la cima innevata di un monte, che annebbiandosi presagiva l'inizio di un temporale. Una sottile vibrazione fra le nubi, uno scintillio color ocra, avrebbe rivelato due grosse iridi che la fissavano nell'ombra, nascoste dalle nubi oscure. Poco più sopra, fra i batuffoli minacciosi di aria condensata, due orecchie a punta le sormontavano. KC si diede un paio di buffetti sulla guancia - pat pat - e andò verso il banco, essendosi improvvisamente ricordata il motivo per cui era lì. «Dai, dai, che l'hai già dato l'esame di Difesa» si disse sottovoce sbuffando. In qualche modo doveva pur riprendersi dal trauma delle scadenze. Sognare a occhi aperti era la conferma della sua stanchezza.
«Prendo questi» disse al garzone. Lo avrebbe pagato e poi se ne sarebbe ritornata al castello, magari passando da Mielandia per rifocillarsi un po'.




Sul conto Grifondoro:
- Artiglio della Fenice (10 galeoni)

Sul mio conto:
- Coppia di Specchi (12 galeoni)
- Artiglio di Drago Sminuzzato (5 galeoni e 5 falci)

Mi ritengo servita per sta volta
thx


Edited by Keyser Söze. - 23/2/2019, 10:54
 
Top
view post Posted on 23/2/2019, 13:28
Avatar

Group:
Tassorosso
Posts:
633
Location:
Bari

Status:




a0ie0PM

Lucas A. Moray






L’inverno stava finendo e i colori della primavera irrompevano prepotenti sul paesaggio di Hogsmeade. Quella lieve brezza primaverile sovrastata da un cielo turchese e senza neppure una nuvola rendevano il tragitto verso il negozio più piacevole del solito.

Girava più gente in quel periodo per le strade di Hogsmeade e i tanti volti che Lucas incontrava diventavano giorno dopo giorno più familiari. C’era qualcuno che aveva iniziato a salutarlo col sorriso. Erano tutte carezze all’anima del giovane che ormai da più di un anno prestava servizio nel negozio di Oggetti e Accessori. Non era più soltanto un modo per guadagnare qualche spicciolo. Il proprietario del negozio aveva persino chiesto a lui e alla sua collega Ayumo di pensare a qualcosa per rinnovarlo. Un segno di attenzione che Lucas aveva apprezzato molto e che lo aveva spinto a dare il meglio di se nei suoi servigi. La responsabilizzazione era certamente una fonte di carica ed energia!

Quel giorno entro subito una studentessa che di recente aveva notato più volte a scuola. Poi capì il perché, indossava una spilla da prefetto di Grifondoro. Cercò il suo sguardo per ricambiarle il saluto, ma invano perché era probabilmente assorta nei suoi pensieri. Lucas la osservò gironzolare tra gli scaffali con l’aria di chi voleva comprare qualcosa ma non sapeva cosa.

Alla fine si decise e prese ben tre articoli e lì portò sul bancone pronta a pagare. Notò con piacere che la ragazza aveva già fatto i conti da sé servendosi dei prezzi apposti sui cartellini in corrispondenza dei prodotti.

“Ecco a te, in totale fanno 27 galeoni e 5 falci.” disse infine prendendo il denaro posato sul bancone e porgendo alla giovane la merce che aveva acquistato.

“Buona giornata” disse poi mentre usciva dal negozio, senza però il solito tono solare. Non aveva apprezzato l’atteggiamento così distaccato della ragazza.



Jolene so che sei in attesa da più tempo e ti garantisco
che l'altro garzone ti risponderà quanto prima.
Io dovevo rispettare la turnazione e rispondere al cliente che ha
postato dopo di te.
 
Top
view post Posted on 30/4/2019, 11:32
Avatar

Group:
Studente sotto Esame
Posts:
19,264
Location:
TARDIS

Status:


ICAsP3C
Era entrato da Oggetti&Accessori da circa venti minuti e come un vero e proprio automa, meccanicamente, si era diretto al reparto dedicato all'arte mantica. Aveva tutti quei gingilli in vetrina, dal primo all'ultimo: la Sfera di Cristallo, lì in alto, e a poca distanza il Pendolino con le sue sfumature ambrate, perlacee, a tratti dorate; poco più in basso, in bella vista, sostava il sacchetto contenente le Rune Divinatorie, rare e temute dai più, per lui già più nitide nei loro arcani segreti. Non c'era accenno dei tarocchi, quelli che aveva - doveva ammetterlo - non gli appartenevano e tutto sommato, a ripensarci anche dopo così tanti mesi, il furto perpetrato a dispetto del suo concasato non gli dispiaceva neanche un po'; il rimorso, aveva capito, non era poi così peccaminoso in quelle circostanze, e d'altronde il piccolo Tommy non avrebbe saputo cosa fare con quelle carte tanto preziose. Aveva tutti quegli strumenti, lo sapeva bene: non sempre per sua scelta, il più delle volte erano stati regali, forse sbagliati, forse casuali, perfino azzardati, ma in ogni caso autentici doni. Non rimpiangeva il possesso di nessuno di loro, non accusava i suoi amici - in particolare Fred - per avergliene fatto omaggio a suo tempo. In alcuni modi, per alcuni versi, quegli stessi oggettini da miscredente, dal valore insulso, avevano avuto il giusto potenziale tra le sue mani. Il suo astio, tra l'altro, era legato principalmente ad una natura ben più che intima: la Vista, si diceva, non ammetteva aiuti. Si distrasse finalmente al suono della porta che si spalancava di nuovo e prima ancora che un commesso, un altro cliente o qualsiasi figura nei dintorni potesse avvicinarglisi, Oliver si diresse a passo spedito verso il bancone principale. Conosceva il negozio a sufficienza, era uno dei principali acquirenti, e in ogni caso era lì non di passaggio. «Buongiorno, vorrei una coppia di Specchi Comunicanti, la ringrazio.» Pose la sua richiesta il più dolcemente possibile, un fremito tuttavia lungo tutto il volto, fino alla fronte già di per sé corrucciata. Sentiva la stanchezza pesare come un macigno sulle spalle e quando si strinse nella giacca fin troppo pesante per una giornata primaverile e soleggiata come quella, Oliver percepì una certa impazienza fin nel proprio animo. Non per l'acquisto, non per il pagamento di lì a breve, soldi alle mani; era qualcosa di ben più profondo e tuttora tardava a convivere con quella sensazione nel migliore e più placido dei modi conosciuti. Appena conclusa la compravendita di quel momento, sarebbe andato via, in fretta, diretto al Castello di Hogwarts. C'era ancora tempo, si ripeteva continuamente. Il problema, tuttavia, era che non sapeva per cosa.
Mi ritengo servito perché sono super in ritardo, scusa scusa scusa
 
Top
view post Posted on 4/5/2019, 16:52
Avatar

Group:
Tassorosso
Posts:
633
Location:
Bari

Status:




a0ie0PM

Lucas A. Moray





Era un nuvoloso giorno di primavera. Di quelli che ti ricordano il malessere causato dal maltempo autunnale. Qualche goccia di pioggia lucidava i capelli del giovane Lucas che si recava a lavoro sprovvisto di ombrello come al solito.
Entrato nel negozio ebbe giusto il tempo di rassettarsi e scrollarsi un po' di bagnato di dosso che entrò vi entrò ragazza minuta sulla ventina. Fu proprio la sua statura e i suoi capelli rossi a far rimembrare al giovane la sua identità. Era un'infermiera del castello. Dopo aver salutato il garzone diede una rapida occhiata agli scaffali con la merce esposta. Non ci mise troppo a decidere e portò al bancone una pietra della luna.
“Ottima scelta. Un oggetto davvero pregiato e ricco di potenzialità.” tentò simpaticamente di accattivarsi la sua cliente prima di dirle il prezzo. Era uno degli articoli più costosi del negozio. “Sono cinquanta galeoni.”
Prese l'incasso della vendità e saluto la ragazza, accompagnandola con lo sguardo alla porta. Poco dopo entrò invece un cliente abituale di Oggetti&Accessori, nonché amico di Lucas. Si trattava di Oliver Brior, il caposcuola dei Grifondoro ad Hogwarts. Senza esitare neppure un attimo si diresse direttamente al bacone non soffermandosi a guarda gli scaffali. Era interessato ad una coppia di specchi comunicanti.
“Ciao Oliver. Te li prendo subito dal magazzino.” Salutò l'amico e corse nel retro del negozio a prendere una confezione di specchi comunicanti. Tornò rapido al suo posto e la porse al grifondoro. “Ecco a te! Sono 12 Galeoni."
Saluto l'amico che andava di fretta ripensendo all'utilità dell'oggetto che aveva appena venduto. Probabilmente ne avrebbe acquistato uno per sé in modo da poter comunicare facilmente con i sua madre e suo padre senza dover attendere sempre la consegna della posta.


Ho risposto anche a Jolene che era in attesa da un po'. Scusate per il ritardo.
 
Top
view post Posted on 2/7/2019, 11:20
Avatar

entropia.

Group:
Grifondoro
Posts:
3,693

Status:



Rigos
Nieve









Aveva sognato la morte di Astaroth.
E tanto era bastato a scuotere il suo sistema.
Aveva letteralmente perso la testa.
Per questo era fuggita.
Un Sabato mattina come tanti, il peggiore di cui avesse memoria.

Lontana dalle mura di Hogwarts, sfinita dalle sensazioni che le tumultuavano in petto, Nieve aveva raggiunto Safarà e pregato il datore di lavoro di commissionarle un affare. L'aveva guardato con gli occhi grandi in preda al turbamento. Le iridi ridotte a due fessure sottilissime e l'atteggiamento smanioso ricordavano un gatto terrorizzato dalla violenza dell'uomo che venga messo all'angolo per la cattura e creda di non avere alcuna chance, ma non sappia comunque arrendersi. Incapace di gestirla — per questo non aveva mai messo al mondo dei figli, per Merlino! — e incapace di rifiutarle qualcosa nel timore delle conseguenze, l'uomo l'aveva spedita a Londra con un foglietto tra le mani.
L'istinto del padre che non aveva mai voluto essere era giunto ad ammonirlo, mentre la osservava sparire attraverso le fiamme fredde del camino e con l'odore di polvere volante a stimolargli uno starnuto.
Non avrebbe dovuto lasciarla andare.

* * *

La sagoma filiforme di Nieve Rigos riapparve a Hogsmeade diverse ore più tardi.
Sorrideva, beata, e camminava con la leggerezza di sempre. Non fosse stato per l'inquietudine che emanava dagli occhi grandi e l'odore di alcol che proveniva dalle sue labbra, sarebbe sembrata il fiorellino vivace, non troppo delicato, frizzante che era e che le spiacevoli convergenze della vita stavano facendo di tutto per veder appassire.

«Non è un po' presto per iniziare con la grappa?»
La domanda dell'elfo del Black Skull l'aveva contrariata.
Rughe d'espressione si erano assiepate agli angoli della bocca piccina.
«Ti ho chiesto una grappa, non un commento, elfo!»
Aveva fatto per andarsene e troncare la conversazione.
Lui l'aveva trattenuta con uno schiocco di dita.
«E la grappa avrai!»
Tre bicchieri più tardi, era tornata a sorridergli.
Cinque bicchieri dopo, la tensione che le avviluppava il cuore si era sciolta.
E ridere e vivere avevano smesso di apparirle sbagliati.

Inspirò a pieni polmoni e chiuse gli occhi. Poteva percepire il sangue pulsare nelle orecchie e infiammarle le vene, come percepiva l'impronta che l'incontro occasionale le aveva lasciato sulla pelle. Sogghignò. Quando il proprietario di Safarà le aveva chiesto di negoziare col fornitore, non aveva messo in conto che le trattative potessero inglobare il sesso, né che la controparte dell'affare potesse avere tanti assi nella manica... e non solo.
Era andata meglio del previsto, valutò, portandosi i capelli indietro con la destra.
Astaroth era viva.

La voce di un passante la riscosse. Nieve voltò il capo in direzione dell'avventuriero, un signore compìto di circa cinquant'anni alla ricerca di Oggetti e Accessori. Peregrinava inutilmente da mezz'ora per le vie del villaggio senza che la fortuna si decidesse ad arridergli, le comunicò. La Rigos gli sorrise, compartecipe. Non faticava ad immaginare cosa si provasse a perdere il favore della sorte.
«L'accompagno io,» gli disse, semplicemente. «Mi segua!»
Quando oltrepassarono la soglia del negozio, lo fecero entrambi in preda al riso.
Nieve era stata il cicerone più efficiente, simpatico e vispo che si potesse desiderare d'incrociare, per caso, nella disperazione di sentirsi perduti. Tra un aneddoto e un riferimento ben piazzato a Safarà, lo aveva intrattenuto lungo tutto il tragitto. Il racconto circa il suo ricongiungimento con Aiden, condito di riferimenti alla serenata con la chitarra e alla durezza che lei gli aveva usato, era perfino riuscito a incrinare la ricercata compostezza di lui.
Un signore perbene e una ragazzina scapestrata, complici, per le vie di Hogsmeade: l'immagine si aggiunse alla grappa e al sesso tra gli elementi che avevano appena reso speciale un Sabato mattina venuto al mondo per farla impazzire.
Astaroth era viva.

«Buongiorno,» trillò, allegra, invitando con un gesto del braccio il suo accompagnatore a ispezionare il negozio oppure a rivolgersi direttamente a un commesso. Spinta dal bisogno di contatto umano che persisteva nel suo spirito, non valutò neppure il fatto di congedarsi da lui, adesso che erano giunti alla meta. «Non sono efficienti come me, ma è una gran bella bottega,» gli sussurrò, prima di allontanarsi in direzione di un corridoio senza la reale intenzione di spendere. Ficcate le mani nella tasca della giacca di pelle, trasalì di sorpresa nel trovare quella di sinistra occupata. Ne estrasse un foglietto. «Ecco dov'eri finito! Ti ho cercato ovunque!»
Era il buono che aveva ricevuto come ricompensa per i suoi meriti scolastici e che si era convinta di aver smarrito o speso negli anni. Il ritrovamento bastò a invertire l'ordine delle sue priorità e a farle occhieggiare la teca con le rune, di fronte alla quale sostava, in modo differente. Dei ciondoli in esposizione, la descrizione di Ur aveva instillato in lei il desiderio di mettere mano al portafogli. Dio solo sapeva se e quanto avesse bisogno di convincersi di potercela fare, quale che fosse stata la sfida, in quel preciso momento della sua turbolenta esistenza!
«Sarei interessata all'acquisto del Ciondolo Runa Ur,» disse, rivolta alla sagoma che stava al di là del bancone. «Ma solo se posso usare questo buono un po' datato, altrimenti non ho abbastanza soldi dietro.»
In caso di riscontro positivo, Nieve avrebbe avuto cura di versare il dovuto. In caso contrario, si sarebbe limitata ad aspettare il suo nuovo amico e a convincerlo a un salto ai Tre Manici per festeggiare.
Astaroth era viva.


Role scheme © ˜Serenitÿ



Ciondolo Runa Ur, grz. :fru:
Uso il buono d 35 galeoni perché chi nasce povero vive da povero, sempre.
Uh, e mi riterrei servita per ragioni logistiche, smpr grz!
 
Top
view post Posted on 3/7/2019, 20:32
Avatar

Group:
Tassorosso
Posts:
633
Location:
Bari

Status:




a0ie0PM

Lucas A. Moray





Il caldo estivo dava alla testa. Il sollievo che poteva darti una bella doccia fresca svaniva nel giro di un'ora al massimo. Quella mattina, come tutte le altre, il giovane Lucas si era fatto una veloce doccia per rimuvere gli odori della notte a quella temperatura né calda né fredda. Più fredda che calda chiaramente considerando il periodo estivo.
Aveva poi fatto colazione e si era recato con la passaporta pubblica ad Hogsmeade per adempiere al suo compito di garzone ad oggetti e accessori.
I suoi turni erano raddoppiati da quando la sua amica e collega Ayumo aveva chiesto un lungo periodo di aspettativa. La paga altresì era aumentata fortunatamente.
L'effetto della sua doccia era già svanito a causa del caldo che quei giorni affliggeva l'Inghilterra intera.
A giudicare poi dall'aspetto del primo cliente che entrò quella mattina in negozio poteva concludere che il caldo dava davvero alla testa.
Si trattava di una ragazza del Grifondoro, poco più grande di lui, ed aveva un atteggiamento davvero curioso. Rideva e parlava da sola ed aveva un andatura molleggiante.
Dopo aver trovato un foglio tutto sgualcito nella sua tasca si spostò verso l'espositore delle rune antiche e ne scelse subito una.
Raggiunse il bancone con la stessa andatura con cui era entrata nel negozio e vi posò l'oggetto.

“Il ciondolo Runa Ur.” Ribattè contento le sue parole.
“Oggetto dalle grandi potenzialità. Sono 85 galeoni.” disse cercando di incrociare il suo sguardo, ma fu interrotto dalle sue parole. Quel foglio sgualcito era un vecchio buono d'acquisto e intendeva usarlo per saldare parte del suo conto.
Lucas lo prese in mano per analizzarlo. Dovette decriptare alcune scritte sbiadite, ma alla fine parve effettivamente ancora valido per cui ne acconsentì l'utilizzo.

“Perfetto. Allora sono solo 50 galeoni.” Incassò il corrispettivo della vendita e salutò sorridendo la simpatica cliente/compagna di scuola mentre usciva dal negozio


Spero di non aver esagerato nella descrizione del comportamento brillo di Nieve :lol:
 
Top
view post Posted on 25/8/2019, 10:28
Avatar

You can take the darkness out of the man, but you can't force him to step into the light.

Group:
Caposcuola
Posts:
4,406

Status:



Quel mattino Leanne insistette per accompagnarla ad Hogsmeade, un sacrificio che la figlia considerò del tutto inutile. La squadrò da capo a piedi, prima di accettare la manciata di Polvere Volante che la madre le porgeva da un vasetto di terracotta dipinto a mano. «Sai che non stiamo risolvendo nulla, così… vero?» le chiese, prima di pronunciare la destinazione e sparire tra lingue di fuoco verdastro. Leanne sospirò, in un principio di rassegnazione mista a rabbia.
Perché sua figlia doveva essere così cocciuta?

«Mi piaceva pensare che avresti apprezzato trascorrere con me il mio giorno libero.» Leanne ruppe il silenzio per prima, dopo che si furono lasciate i Tre Manici di Scopa alle spalle. «Un giorno libero in diciotto anni, mamma.» ribatté lei per tutta risposta.
Da quando aveva scoperto che era predisposta all’Occlumanzia, Leanne l’aveva guardata con occhi diversi e per partito preso aveva deciso di escludere Connor - fautore di quella scoperta - dalle loro vite; una scelta quella che Thalia non aveva ovviamente condiviso e si aspettava che sua madre lo capisse da sola. Non era lei la testarda tra le due, poco ma sicuro.
La prese allora per il polso, facendola voltare per guardarla dritta negli occhi. Erano alla stessa altezza, ormai, un altro fattore che indicava quanto Thalia fosse cresciuta e che presto avrebbe fatto parte di quel mondo che tanto si adoperava per cambiare. «Forse mi sono resa conto che dovrei rimediare. Ti sembra così assurdo?» «Solo un po'.»
La discussione giunse ad un punto di stallo, quando il passo deciso della Tassorosso condusse entrambe nei pressi di Oggetti e Accessori. Sua madre valutò l’insegna ed entrò per prima, decisa a fare un sopralluogo del posto prima che Thalia potesse fermarla. Nemmeno il Prefetto era entrato spesso in quel negozio, ma trovava che l’ambiente fosse accogliente e che gli articoli in vendita fossero curiosi quanto quelli di Zarathustra, ma decisamente più costosi.
Thalia seguì Leanne con lo sguardo e la raggiunse solamente quando la vide fermarsi di fronte all’espositore delle Rune. «Hai deciso che cosa prendere?» le chiese, il tono stentoreo di chi sta pensando a tutt’altro e riveda nella sua testa le immagini di un ricordo ben preciso. Thalia conosceva quello sguardo, lo aveva visto negli occhi di Nieve quando, preoccupata, le descriveva i momenti in cui la Tassorosso sembrava assorta in pensieri funesti. «Volevo un ciondolo con una runa… forse… Algiz.» rispose.
Leanne non perse tempo e si mosse svelta verso il bancone; borbottò qualcosa al garzone di turno, indicandola con un sorriso fiero e prima che Thalia potesse riportare lo sguardo su di lei, Leanne era già di ritorno, col ciondolo che aveva appena acquistato. «Una prova che sto facendo sul serio, Thalia.» e gliela mise al collo senza aggiungere altro.


Or dunque, l’acquisto viene effettuato da Leanne, ma Thalia è presente… perciò:

° Ciondolo Runa Algiz - 80 G

E grazie :fru:

© Thalia | harrypotter.it

 
Top
view post Posted on 14/9/2019, 17:48
Avatar

Group:
Tassorosso
Posts:
633
Location:
Bari

Status:




a0ie0PM

Lucas A. Moray




Il negozio Oggetti&Accessori era frequentato da ogni tipo di mago, dagli studenti del primo anno, sempre accompagnati da un supervisore, ai diplomandi di Hogwarts per finire agli impiegati ministeriali. Qualche volta si aggiravano anche certi tipi loschi, ma molto spesso entravano senza acquistare nulla. Non si poteva quindi dire che Lucas conoscesse i propri clienti se non in rari casi.

Quel giorno però entrò lì una giovane Tassorosso dal volto familiare. Era il prefetto Thalia, più grande di lui e punto di riferimento per ogni primino della sua stessa casa.

“Ciaoo” la salutò energicamente Lucas quando la riconobbe! Era in compagnia di una signora che a giudicare dalla somiglianza e dall’età doveva essere sua madre.

“Buongiorno sigonora” si rivolse poi con un sorriso alla presunta madre.

Fu proprio la signora che dopo uno scambio di parole con Thalia si recò verso il bancone con un ciondolo runa in mano. Si trattava della runa di Algiz, molto costosa, ma dalle potenzialità senza pari.

“Sono 80 galeoni. Ma credo di poterle fare uno sconticino.” Controllò per qualche attimo gli incassi della giornata e poté constatare con piacere che le cose non erano andate male quel giorno. Uno sconto poteva permetterselo. “Posso farle il 10% di sconto. Sono quindi 72 galeoni!”

Diede il resto alla signora che aveva già preparato gli 80 galeoni come da listino originale della luna e poi le consegnò il ciondolo che portò subito dal prefetto facendoglielo indossare.
Poi uscirono dal negozio salutati dal giovane Lucas.

 
Top
view post Posted on 23/9/2019, 18:46
Avatar

Group:
Docente
Posts:
1,118

Status:


MìREEN FIACHRAN
Immagine461mod

Mìreen era stata trascinata fuori casa dalla madre dopo averla sopportata fin troppo coil suo esser distratta e musona, le aveva intimato di non farsi vedere al loro appuntamento da Madama Piediburro senza pacchi e pacchetti di spese e le aveva pure infilato una bella sommetta di galeoni nel portamonete spacciandola come "ringraziamento per esser diventata l'organizzatrice delle cerimonie religiose al villaggio"... Come che avesse avuto scelta diventando l'apprendista di sua nonna.
Aveva visitato prima i negozi di Londra, poi era passata a Diagon Alley e infine era finalmente arrivata lì al Villaggio di Hogsmeade per l'ultima compera prima di rivedere la madre.
Mìreen avrebbe voluto visitare "Oggetti e Accessori" già parecchio tempo prima, ma non ne aveva avuto ancora l'occasione, soprattutto non aveva prezzi molto "abbordabili".
Entrò eccitata nel negozio, non stava più nella pelle dall'emozione di poter finalmente fare spese lì dentro e dopo sole poche occhiate qua e là, aveva già individuato un paio di gioielli interessanti.
Uno in particolare aveva attirato il suo interesse per via del nome "Anello dell'Eroe"... Il suo eroe era suo padre, e sempre lo sarebbe stato, anche adesso che non c'era più.
Voleva seguire le sue orme, e diventare lei stessa la "Paladina", la combattente del bene come lo era suo padre e quell'anello sembrava quasi "chiamarla" e chiederle di dargli un'occasione.
Ripensandoci da Magie Sinister aveva trovato e comprato proprio un paio di guanti chiamati "Sostegno del Paladino" che sembravano andare in combo con quell'anello!
Non poteva resistere.
Chiamò felice il commesso indicandogli i due anelli adocchiati.
Se ne andò poi ringraziando e quasi saltando dalla gioia.

©harrypotter.it


Mi scuso per il post un poco striminzito, ma sono leggermente di corsa per poter partecipare all'evento della Profezia, ergo mi considero già servita così da non dover metter fretta a voi :fru:
Compro:
Anello del Potere 20G
Anello dell'Eroe 35G
Perla di Afrodite 100G (ESAURITA)
TOT. 55 Galeoni


Edited by LadyShamy - 25/9/2019, 01:46
 
Top
view post Posted on 26/10/2019, 10:07
Avatar

Group:
Tassorosso
Posts:
633
Location:
Bari

Status:




a0ie0PM

Lucas A. Moray





La giornata di Lucas al servizio di oggetti e accessori si era rivelata piuttosto calma quella mattina, a svantaggio però degli affari del negozio. Ma in fondo sapeva benissimo che c’erano momenti di piena e momenti quasi di deserto e quel giorno era letteralmente deserto.

Tuttavia l’eccezione che conferma la regola c’è sempre e infatti poco dopo che Lucas aveva stravagato con i suoi pensieri, entrò lì una ragazza.

Era sicuramente molto più grande di lui e credeva di non averla mai vista ad Hogwarts. Doveva trattarsi quindi di una diplomata. Scrutò attentamente gli scaffali del negozio e poi scelse due gioielli abbastanza cari che difficilmente uno studente può permettersi. Era quindi l’ennesima conferma che si trattasse di una maga ormai in carriera.

“Sono 55 galeoni.” sentenziò sorridente come al solito il giovane Lucas.
Poi prese tra le sue mani il pagamento della ragazza e le impacchettò i due gioielli che aveva scelto, l’anello dell’eroe e quello del potere. Glieli porse e la salutò mentre ella usciva dal negozio.
 
Top
view post Posted on 25/5/2020, 10:15
Avatar


Group:
Docente
Posts:
2,312

Status:



In quel momento Jolene non aveva tempo per bearsi del bel sole primaverile che inondava di luce le strade del villaggio; se solo si fosse fermata per qualche secondo, avrebbe apprezzato il cielo pulito e insolitamente acceso, ma al momento aveva ben altro per la testa. Tagliò in fretta lo spazio che separava Mielandia da Oggetti e Accessori, ogni passo una lunga falcata decisa. Arrivò di fronte al negozio che era un po' trafelata, qualche ciocca era sfuggita alla treccia e ora le incorniciava il viso in un accenno di disordine piuttosto insolito per lei.
Spinse la porta e fece il suo ingresso. Normalmente avrebbe indugiato per un bel po' di fronte alle teche e agli scaffali, perché quel negozio vendeva merce decisamente singolare. Non fu questo il caso, ad ogni modo, perché sapeva già che cosa avrebbe acquistato: si era presentata lì appena qualche giorno addietro, con il preciso intento di trovare il giusto regalo. Aveva messo gli occhi su un accessorio alquanto interessante ma, non ancora convinta, aveva rimandato l'acquisto fino a quel momento. Ovvero l'ultimo momento utile, naturalmente.
Non appena individuò un commesso, Jolene si diresse subito in sua direzione. «Buongiorno» esordì con un sorriso cortese. «Ero venuta qui qualche giorno fa e avevo visto un… artiglio della fenice, credo si chiamasse. Vorrei acquistarlo, se possibile.» Attese dunque una risposta, sperando di ricordare con una certa precisione il nome dell'artefatto. Anche se era un regalo, Jolene non avrebbe richiesto nessuna confezione, perché in borsa aveva già tutto l'occorrente per pensarci da sé, una volta giunta a Hogwarts. Avrebbe quindi pagato quanto richiesto, per poi ringraziare e prendere congedo.



Prendo un artiglio della fenice, grazissime :fru: Mi ritengo già servita, perdonami.
 
Top
view post Posted on 28/5/2020, 21:34
Avatar

Group:
Tassorosso
Posts:
633
Location:
Bari

Status:




a0ie0PM

Lucas A. Moray





I profumi primaverili riempivano le strade di Hogsmeade grazie alla dedizione dei suoi abitanti che curavano le proprie balconate, riempiendole di fiori colorati. Il cielo limpido contribuiva a rendere quel paesino un paesaggio meraviglioso. Lucas ringraziava il cielo per aver avuto un incarico di garzone in quel posto. D’inverno si riempiva di neve e di primavera il bianco della neve era sostituito dai colori delle abitazioni e dei fiori.
Presto giunse nel negozio una cliente abituale che Lucas salutò con piacere al suo ingresso. Era l’infermiera del castello.
“Bentrovata!” disse mentre la giovane donna si apprestava a raggiungere il bancone senza dare nemmeno uno sguardo agli scaffali. Sapeva già quello che avrebbe acquistato: un artiglio di fenice. Un ciondolo singolare a forma di artiglio del rapace leggendario.
“Certamente, te lo recupero subito.” Si voltò e aprì un cassetto alle sue spalle nel quale erano contenute diverse copie del ciondolo a forma di artiglio. Ne tirò fuori uno e lo portò sul bancone per impacchettarlo. Poi lo consegnò:
“Ecco a te, sono 10 galeoni.” ritirò il compenso e salutò con un gesto della mano la giovane mentre usciva dal negozio.
 
Top
view post Posted on 25/8/2020, 11:52
Avatar

VII Anno

Group:
Grifondoro
Posts:
3,115

Status:


Entrò nel piccolo negozio di Hogsmead e dopo essersi guardato intorno per un pò si rivolse al commesso...

-Salve....Vorrei un Anello del Vampiro in versione Deluxe..-
 
Top
view post Posted on 30/8/2020, 17:06
Avatar

Group:
Tassorosso
Posts:
633
Location:
Bari

Status:




a0ie0PM

Lucas A. Moray





Il caldo estivo era quanto di peggio potesse capitare ad un garzone durante il suo turno di lavoro mattutino. Gocce di sudore percorrevano il volto di Lucas intento a sistemare la merce appena arrivata dal riassortimento. Entrò il primo cliente del giorno, un ragazzo decisamente più grande di lui. Era di Hogwarts, ma era sicuro di non averlo visto in giro più di un paio di volte. Deciso si recò al bancone con la sua richiesta: l’anello del vampiro versione deluxe, la più costosa.
“Ah ecco sono appena arrivati!” disse. In effetti non ne acquistavano da un po’ perché non era proprio un oggetto comune. Il ragazzo doveva ritenersi fortunato.
“Sono 100 galeoni.”
Ritirò l’incasso cospicuo e salutò il cliente mentre usciva dalla bottega.
 
Top
307 replies since 10/7/2007, 18:02   9274 views
  Share