Tesla

Studi energia radiante

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  1. leon73
     
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    Leggete atentamente la parte finale del brevetto depositato da tesla sulla trasmissione .

    LA TRASMISSIONE DI ENERGIA ELETTRICA SENZA FILI
    di Nikola Tesla
    Electrical World and Engineer, 5 marzo 1904
    E’ impossibile resistere alla tua cortese richiesta porta sull’occasione di tale momento nella vita del tuo giornale. La tua lettera ha vivificato la memoria dell’inizio della nostra amicizia, di primi tentativi imperfetti e insuccessi ingiusti, di cortesie e incomprensioni. E’ stato portato dolorosamente alla mia mente la grandezza delle prime attese, il breve volo del tempo, e ahime! la piccolezza dei riconoscimenti. Le seguenti righe che, se non fosse stato per tua iniziativa, potrebbero non essere date al mondo ancora per un lungo tempo, sono un’offerta nello spirito di amicizia d’una volta, e i miei migliori auguri che la tua fortuna futura le accompagni.
    Verso la fine del 1898 una ricerca ordinata, portata avanti per molti anni con l’intento di perfezionare un metodo di trasmissione di energia elettrica attraverso il “Natural Medium” (mezzo naturale), mi portò a riconoscere tre importanti necessità: primo, sviluppare un Trasmettitore di grande potenza; secondo, perfezionare gli strumenti per individuare e isolare l’energia trasmessa; e terzo, accertare che le leggi di propagazione delle correnti attraverso la terra e l’atmosfera. Varie ragioni, fra le quali non ultima quella di aiutare il mio amico Leonard E. Curtis e la Colorado Springs Electric Company, mi portarono a scegliere per le mie indagini sperimentali il vasto altopiano, duemila metri sopra il livello del mare, nella vicinanza di quell’incantevole luogo di villeggiatura, che raggiunsi dopo a maggio nel 1899. Non ero là che da pochi giorni quando mi congratulai con me stesso per la scelta felice e cominciai il lavoro, per il quale mi ero preparato a lungo, con una sensazione gradevole e pieno di speranza ispiratrice. L’eccellente purezza dell’aria, l’ineguagliabile bellezza del cielo, la vista imponente di una serie di alte montagne, la calma e tranquillità del luogo – tutto intorno contribuiva a rendere ideali le condizioni per le osservazioni scientifiche. A questo era aggiunta la tonificante influenza di uno splendido clima e di una affilatura unica della coscienza. In queste regioni gli organi passano attraverso percettibili cambiamenti fisici. Gli occhi assumono una limpidità straordinaria, che migliora la vista; le orecchie si asciugano e diventano più sensibili al suono. Là gli oggetti possono essere chiaramente distinti a distanze tali che preferisco siano giudicati da qualcun altro, e ho sentito -questo posso osare provare per- gli scoppi di tuoni lontani sette ed ottocento chilometri. Potrei aver fatto ancora meglio, non essendo noioso aspettare che arrivino i suoni, ad intervalli definiti, come annunciato precisamente dagli apparati elettrici che lo mostrano – quasi un’ora prima.
    A metà giugno, mentre le preparazioni per altri lavori procedevano, sistemai uno dei “Trasformatori Riceventi” con l’intento di determinare in un modo nuovo, sperimentalmente, il potenziale elettrico del globo terrestre e studiare le sue oscillazioni periodiche e casuali. Questo costituiva un progetto accuratamente pianificato anticipatamente. Un dispositivo molto sensibile, auto-rigenerativo, che controllava uno strumento registratore, era incluso nel Circuito Secondario, mentre il Primario era collegato a terra e ad un terminale di capacità regolabile. Le variazioni di potenziale davano origine a sovratensioni elettriche nel Primario. La terra fu scoperta essere, letteralmente, “viva” (sotto tensione) con vibrazioni elettriche, e presto fui assorbito profondamente nell’interessante investigazione. Il Colorado è una regione famosa per le dimostrazioni naturali di forze elettriche. In quella atmosfera secca e rarefatta i raggi del sole picchiano gli oggetti con violenta intensità. Generai vapore, ad una pressione pericolosa, in serbatoi riempiti con soluzione salina concentrata, e il lamierino di stagno di alcuni dei miei morsetti elevati si accartocciò in una vampata fiammeggiante. Un Trasformatore sperimentale ad alta tensione, incautamente esposto ai raggi del sole al tramonto, aveva la maggior parte dei composti che isolano sciolti ed era reso inutilizzabile. Favorita dalla secchezza e dalla rarefazione dell’aria, l’acqua evapora come in una caldaia, e
    l’elettricità statica si sviluppa in abbondanza. Le scariche dei fulmini sono, di conseguenza, molto frequenti e alle volte di violenza inconcepibile. In una occasione, approssimativamente milleduecento scariche avvennero in due ore, e tutte in un raggio senza dubbio inferiore ai cinquanta chilometri dal laboratorio. Molti di questi assomigliavano a giganteschi alberi di fuoco con il tronco su o giu. Non ho mai visto “sfere di fuoco” (fulmini globulari NdT), ma in compenso alla mia delusione riuscì poi nel determinare il modo della loro formazione e nel produrli artificialmente.
    Sul finire dello stesso mese notai diverse volte che i miei strumenti erano influenzati energicamente molto più da scariche (fulmini) che avevano luogo a grandi distanze che da quelle (che avvenivano) qui vicino. Questo mi rese molto perplesso. Qual’era la causa? Un numero di osservazioni provarono che ciò non poteva esser dovuto alla differenza nella intensità delle singole scariche, e prontamente accertai che il fenomeno non era il risultato di una relazione variabile fra gli intervalli dei miei circuiti riceventi e quelli delle scariche terrestri. Una notte, mentre stavo passeggiando verso casa con un assistente, meditando su tutte queste esperienze, fui improvvisamente scosso da un pensiero. Anni prima, mentre scrivevo un capitolo delle mie Lezioni per il Frannklin Institute e la National Electric Light Association, si presentò a me, ma lo accantonai come assurdo e impossibile. Lo scacciai di nuovo. Ciononostante, il mio istinto era stato risvegliato e in qualche modo sentivo che mi stavo avvicinando ad una grande rivelazione.
    Era il 3 luglio –la data che non potrò mai dimenticare- quando ottenni la prima decisiva prova sperimentale di una verità di una vertiginosa importanza per il progresso dell’umanità. Una densa massa di nuvole fortemente caricata si ammassò ad ovest e verso il pomeriggio una violenta tempesta scatenò un finimondo che, dopo aver speso molta della sua furia sulle montagne, si dirigeva via a gran velocità sulle pianure. Grandi e lunghi archi persistenti si formavano quasi ad intervalli di tempo regolari. Le mie osservazioni furono ora grandemente facilitate e rese più accurate dalle esperienze già acquisite. Ero capace di maneggiare i miei strumenti velocemente ed ero preparato. Essendo correttamente regolato l’apparato di registrazione, le sue indicazioni diventavano sempre più deboli con l’aumentare della distanza della tempesta, fino a quando smettevano del tutto. Stavo osservando in una impaziente attesa. Abbastanza naturalmente, in breve tempo le indicazioni cominciarono di nuovo, aumentarono sempre di più e, dopo il passaggio attraverso un massimo, gradualmente diminuivano e cessavano ancora una volta. Diverse volte, in intervalli che si ripresentavano regolarmente, gli stessi effetti erano ripetuti fino a quando la tempesta che, come ovvio da semplici calcoli, si stava muovendo con velocità quasi costante, si era ritirata ad una distanza di circa trecento chilometri. Non solo questi strani effetti non si fermano allora (a tempesta allontanata NdT), ma continuavano a manifestarsi con forza non diminuita. Successivamente, osservazioni simili furono fatte anche dal mio assistente, Mr Fritz Lowenstein, e poco dopo svariate mirabili opportunità si mostrarono, le quali misero in evidenza, ancora più efficacemente e inconfondibilmente, la vera natura dello stupefacente fenomeno. Non rimase assolutamente dubbio: stavo osservando onde stazionarie.
    Come la sorgente delle perturbazioni andava via, il circuito ricevente si imbatteva successivamente nei suoi nodi e cicli. Impossibile così come sembrò, questo pianeta, a dispetto della sua vasta estensione, si comportava come un conduttore di dimensioni limitate. Lo straordinario significato di questo fatto nella trasmissione di energia attraverso il mio impianto mi era già diventato completamente chiaro. Non solo era effettuabile inviare messaggi telegrafici a qualsiasi distanza senza fili, come avevo riconosciuto molto tempo prima, ma anche applicare sopra l’intero globo le deboli modulazioni della voce umana, molto di più, trasmettere energia, in quantità illimitate, a qualsiasi distanza terrestre e pressoché senza perdita.
    Con queste stupende possibilità in vista, e la prova sperimentale davanti a me che la loro realizzazione era d’ora in poi meramente una questione di conoscenza pratica, pazienza e abilità, intrapresi energicamente lo sviluppo della mio Trasmettitore di Aumento (o Trasmittente Moltiplicatrice), ora, tuttavia, non tanto con l’originale intenzione di realizzarne uno di grande potenza, quanto con lo scopo di imparare come costruire il migliore. Questo è , essenzialmente, un circuito di auto-induzione molto elevata e piccola resistenza che nella sua disposizione, modo di eccitazione e funzionamento, può esser detto di essere diametralmente opposto di un circuito di trasmissione tipico della telegrafia attraverso l’irraggiamento Hertziano o elettromagnetico. E’ difficile formulare una idea adeguata della meravigliosa potenza di questo dispositivo unico, attraverso l’aiuto del quale il globo sarà trasformato. Essendo ridotte le radiazioni elettromagnetiche ad una quantità insignificante, e mantenute le condizioni esatte di risonanza, il circuito si comporta come un enorme pendolo, immagazzinando indefinitivamente l’energia del Primario che provoca impulsi e impressioni sulla messa a terra del Primario che provoca impulsi e impressioni sulla terra e la sua atmosfera che conduce oscillazioni armoniche di intensità che, come hanno mostrato i test veri e propri, possono essere spinti così lontani tanto da sorpassare quelli ottenuti nella visualizzazione naturale dell’elettricità statica.
    Simultaneamente a queste attività, gli strumenti di individuazione e isolamento furono gradualmente migliorati. Grande importanza fu assegnata a questo, perché fu scoperto che una semplice messa a punto non era sufficiente ad affrontare le vigorose condizioni vere e proprie. L’idea fondamentale di impiegare un numero di elementi peculiari, associati co-operativamente, per lo scopo di isolare l’energia trasmessa, risale direttamente al mio esame accurato della Chiara e suggestiva esposizione del meccanismo dei nervi umani di Spencer. L’influenza di questo principio sulla trasmissione delle informazioni, e dell’energia elettrica in genere, non può essere ancora calcolato, perché l’arte è ancora allo stato embrionale; ma molte migliaia di messaggi simultanei telegrafici e telefonici, attraverso un singolo canale conduttore, naturale o artificiale, e senza interferenze reciproche preoccupanti, sono certamente praticabili, mentre milioni sono possibili. D’altro canto, qualsiasi grado desiderato della individuazione può essere assicurato dall’uso di un grande numero di elementi co-operativi e variazione arbitraria delle loro caratteristiche peculiari e ordine della successione. Per ovvie ragioni, il principio sarà anche di gran valore nell’estensione della distanza della trasmissione.
    Il progresso benché di inevitabilità lento era stabile e sicuro, perché gli obiettivi miravano a, ed erano in, una direzione di mio studio costante ed esercizio. Non è, perciò, stupefacente che prima della fine del 1899 completai il lavoro intrapreso e raggiunsi i risultati che ho annunciato nel mio articolo nel Century Magazine of June, 1900, ogni parola del quale era accuratamente pesata.
    Molto è stato già fatto verso il rendere il mio impianto commercialmente disponibile, nella trasmissione dell’energia in piccole quantità per scopi specifici, come pure su una scala industriale. Il risultato raggiunto da me è dimostrato dal mio progetto (stratagemma NdT) di trasmissione intelligente, per il quale è stato suggerito il nome di “Telegrafia Mondiale”, facilmente realizzabile. Stabilito, credo, nel suo principio di funzionamento, mezzi impiegati e capacità produttiva dell’applicazione, un radicale e fruttuoso distacco da quanto è stato fatto prima d’ora. Non ho alcun dubbio che si dimostrerà molto efficiente nell’illuminare le masse, particolarmente nei paesi selvaggi e regioni meno accessibili, e che si aggiungerà materialmente alla sicurezza generale, comfort e convenienza, e nel mantenimento delle relazioni pacifiche. Implica l’impiego di una quantità di impianti, tutti capaci di trasmettere segnali specifici ai più remoti confini della terra. Ognuno di essi (impianti) sarà preferibilmente situato vicino qualche centro importante di civiltà e le informazioni che riceve attraverso qualsiasi canale saranno proiettate a tutti i punti del globo. Un dispositivo semplice ed economico, che potrebbe essere portato in una tasca, potrà poi essere impostato in un posto qualsiasi su mare o terra, e indicherà le notizie del mondo o così tanti
    messaggi quanto può essere designato a fare. Di conseguenza l’intera terra sarà convertita in un enorme cervello, così come era, capace di risposta in ognuna delle sue parti. Da allora in poi un singolo impianto di tuttavia cento cavalli vapore può gestire centinaia di milioni di apparecchi, l’impianto avrà una capacità di lavoro in pratica infinita, e deve essere necessario a facilitare immensamente e ridurre i costi della trasmissione di informazioni.
    Il primo di questi impianti centrali dovrebbe essere già completato se non fosse stato per dei ritardi imprevisti che, fortunatamente, non hanno niente a che fare con le sue caratteristiche puramente tecniche. Ma questa perdita di tempo, sebbene fastidiosa, può, dopo tutto, dimostrarsi essere una benedizione in un travestimento. Il miglior progetto di cui sono a conoscenza è stato adottato, e il Trasmettitore emetterà un’onda complessa di totale massima attività di dieci milioni di cavalli vapore, l’uno per cento dei quali è ampiamente sufficiente a “circondare il globo”. Questo enorme ammontare di distribuzione di energia approssimativamente due volte quello delle cascate combinate del Niagara, è ottenibile solo dall’uso di certi stratagemmi, i quali renderò noti in corso debito.
    Per una grande parte del lavoro che ho fatto così a fondo sono grato alla nobile generosità di Mr J Pierpoint Morgan, che era tanto più benvenuto e stimolante, quanto più era teso in una sola volta dato che, coloro i quali avevano promesso molto, erano i più grandi degli scettici. Devo ringraziare anche il mio amico, Stanford White, per la sua grande assistenza disinteressata e di gran valore. Questo lavoro è ora molto avanzato, e sebbene i risultati possano essere in ritardo, sicuramente stanno per arrivare.
    Nel frattempo, la trasmissione di energia su una scala industriale non è stata dimenticata. La Compagnia Canadese Niagara Power mi ha offerto uno magnifico incentivo, e il prossimo successo da compiere per amore dell’arte, mi darà la più grande soddisfazione rendendo la loro concessione finanziariamente redditizia per loro. In questo primo impianto di energia, che ho progettato per lungo tempo, propongo di distribuire dieci milioni di cavalli vapore sotto una tensione di cento milioni di volts, la quale sono ora capace di produrre e maneggiare in sicurezza.
    Questa energia sarà raccolta in tutto il globo preferibilmente in piccole quantità, in un range da una frazione di uno, sino a pochi cavalli vapore. I relativi usi dell’impianto principale saranno l’illuminazione delle case isolate. Prende molta poca potenza illuminare un’abitazione con tubi vuoti funzionanti attraverso correnti ad alta frequenza e in ogni caso un terminale (antenna NdT), uno piccolo sopra il tetto sarà sufficiente. Un’altra preziosa applicazione sarà far funzionare gli orologi ed altri apparecchi simili. Questi orologi saranno straordinariamente semplici, non necessiteranno assolutamente alcuna assistenza e indicheranno rigorosamente il tempo esatto. L’idea di applicare sulla terra l’orario americano è affascinante e molto probabilmente diverrà popolare. Ci sono innumerevoli dispositivi di tutti i generi che attualmente né sono impiagati, né possono essere alimentati, e facendoli funzionare in questa maniera sarò capace di offrire una gran convenienza al mondo intero con un impianto di non più di dieci mila cavalli vapore. L’introduzione di questo sistema darà opportunità per l’invenzione e fabbricazione come non si era mai presentata prima.
    Conoscendo l’importanza del lontano raggiungimento di questo primo tentativo e il suo effetto sullo sviluppo futuro, lo farò procedere lentamente e accuratamente. L’esperienza mi ha insegnato a non darmi un termine alle iniziative il compimento delle quali non è completamente dipendente dalle mie proprie capacità e sforzi. Ma sono fiducioso che queste grandi rivelazioni non sono lontane, e so che quando questo primo lavoro sarà completato si conformeranno con certezza matematica.
    Quando la grande verità verrà accidentalmente rivelata e poi confermata empiricamente, tutti ammetteranno che questo pianeta, con tutta la sua immensità spaventosa, va a corrente elettrica, in pratica non più di una piccola sfera di metallo, e da questo ne deriveranno tante opportunità per noi, ognuna delle quali, di conseguenza indefinibile, confondendosi con l'immaginazione, sarà assolutamente di sicuro completamento; quando il primo progetto sarà aperto al pubblico mostrando che un messaggio telegrafico, come un segreto e come un pensiero non afferrabile, potrà essere trasmesso a qualsiasi distanza terrestre, che il suono della voce umana con tutte le sue intonazioni e le sue inflessioni, sarà riproducibile fedelmente e immediatamente sino a qualsiasi altro punto del globo, che l'energia di una cascata sarà disponibile per produrre luce, calore e forza motrice dovunque - su mare o terra o in aria - l'umanità sarà come un mucchio di formiche che si mescola su un bastone : vedremo il caos arrivare!
     
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  2. atpr
     
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    le equazioni di maxwell sono false per il 60%


    www.asps.it
     
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  3. elFranZ
     
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    eggià... infatti i telefonini e la radio in generale in realtà non esistono, vero?
     
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  4. atpr
     
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    CITAZIONE (elFranZ @ 7/12/2007, 12:04)
    eggià... infatti i telefonini e la radio in generale in realtà non esistono, vero?

    Gli apparecchi radio non esistevano quando Maxwell formulò le sue equazioni …. Anzi i più illustri cattedratici dicevano che le idee di Marconi non potevano funzionare in base alla suddette equazioni ….. tuttavia DOPO i matematici hanno trovato ineccepibili dimostrazioni per dirci che la radio funziona in base alle equazioni di Maxwell :) !

    Quelle di Marconi furono scoperte scientifiche e invenzioni che, a suo tempo, risultarono di difficile comprensione perfino a eminenti scienziati maxwellisti come Oliver Lodge, Augusto Righi , Henry Poincarè e S.P. Thompson.
    Marconi, senza assolutamente volerlo, ridicolizzò la scienza ufficiale dimostrando che le opinioni sulla impossibilità di comunicare a distanza per mezzo delle onde elettriche non erano scientifiche, perché non tenevano conto dei fattori da lui indagati e scoperti.
    I rappresentanti della scienza delle accademie e delle università, questo a Marconi non lo hanno mai perdonato.

    cerca bene e guarda i link prima di parlare

    Prendo spunto da una frase di *****“Senza la c. di sp. le onde e.m. *non
    esistono* !!” e da una mia precedente asserzione in un altro post in cui
    dicevo che la sedicente "corrente di spostamento" sta tutta dentro la legge
    di Faraday-Neumann-Lenz....
    Quinci e quindi per ciarlatanare inutilmente in guisa teorica e parodiare le
    predizioni di E.Fabri raglio che : “Senza l’equazione di Faraday Neumann
    Lenz le onde e.m. *non esistono*

    Premessa:
    la cosiddetta terza equazione di Maxwell scritta in forma integrale che
    esprime la legge dell'induzione e.m.di Faraday-Neumann-Lenz :
    "integrale chiuso di E * ds" = "- d (flusso del campo magnetico B attraverso
    la superficie delimitata dalla linea chiusa)/dt"
    dove B=muzero H
    a me non sembra oggettivamente di Maxwell dato che "integrale chiuso di E *
    ds " è proprio un potenziale ovvero una f.e.m. indotta .......e avendo
    origini nettamente sperimentali non vedo perchè debba essere targata
    storicamente come
    III equazione di Maxwell .....

    Per questa ragione e per il fatto che Marconi realizzò un bell’oscillatore
    verticale a quarto d’onda per i suoi esperimenti egli de facto sapeva che le
    onde libere avevano campo elettrico e magnetico normali …….. presumo
    purtroppo non avesse i mezzi per sapere quantitativamente che tra i moduli
    di E ed H si potesse determinare l’impedenza del vuoto……cmq …per non
    allontanarci troppo

    seguendo la notazione a pag 454 dell’Amaldi FISICA II:

    dato che Hy = - Ez (epsilonzero/muzero)^.5

    che scriveremo come

    1) E = - H (muzero/epsilonzero)^.5 (evento “ortogonale” tra E ed H che si
    constata a livello sperimentale con due buoni rilevatori di campo elettrico
    e magnetico)

    utilizziamo la legge dell’induzione e.m.di Faraday-Neumann-Lenz (che sarebbe
    la terza sedicente equazione di Maxwell scritta in forma integrale) che
    esprime :
    http://luigigaudio.monrif.net/radiocomunic...ioni%20di%20Max...
    m

    2) integrale chiuso di E * ds = - d (flusso del campo magnetico B
    attraverso la superficie delimitata dalla linea chiusa)/dt

    dove B=muzero H

    sostituiamo la 1) nella 2) nel primo termine e la H=- E
    (epsilonzero/muzero)^.5 nel secondo termine

    (muzero/epsilonzero)^.5 integrale chiuso di H *ds = - muzero
    (epsilonzero/muzero)^.5 d(flusso del campo elettrico E attraverso la
    superficie delimitata dalla linea chiusa)/dt

    che diventa

    3) integrale chiuso di B *ds = - epsilonzero muzero d(flusso del campo
    elettrico E attraverso la superficie delimitata dalla linea chiusa)/dt

    oggetto che coincide in modulo con la sedicente corrente di spostamento ….e
    dalla cui non coincidenza dei segni nella quarta equazione integrale di
    Maxwell si evince che “forse” il nostro emerito matematico come i di lui
    seguaci si sono scordati del fatto che anche metafisicamente la “corrente
    di spostamento” si oppone alle variazioni di flusso magnetico (e
    viceversa) ……….
    Dimenticavo se nella 3) si piazza nel il secondo termine la possibile
    componente amperiana “muzero i” per la circuitazione di B siamo, sempre a
    meno del segno per la sedicente corrente di spostamento , in piena quarta
    equazione di Maxwell ………


    questo lo puoi vedere qui:
    http://groups.google.it/group/it.scienza/b...9d803f0bcd88c2f

    *Il problema e' che non capisco cosa l'ASPS sostenga.
    Apparentemente, non sostengono che l'elettromagnetismo di Maxwell
    sia sbagliato, ma che una particolare dimostrazione di P=E/c
    (Amaldi) sia solo approossimata, e che nel loro caso non valga.
    Non hanno una formulazione alternativa, lagrangiana o meno,
    o almeno io non l'ho mai vista.

    Sono andato a controllare (per quanto possibile dato che su alcuni step
    iniziali e ESSENZIALI dell'elettrodinamica classica c'è stranamente il
    vuoto!) il contesto sperimentale dal quale sono sorte le equazioni di
    Maxwell e come oggi ci vengono presentate o surrogate .
    La cosa divertente è che NON E' MAI RIBADITO A VOCE ALTA che le equazioni di
    Maxwell in se non descrivono TUTTO l’elettromagnetismo , ma si debbono
    poggiare o completare con un’altra “gamba" :
    F=q(E+v x B) ……precedente l'esistenza di Mr. Maxwell medesimo.
    L'equazione precedente è appunto la base dell’equazione "sciancata" o
    "zoppa" avente solo significato matematico (per i matematici e/o asplistati)
    di cui da tempo stiamo discutendo .
    Mi riferisco alla dF= i dl x dB, equazione, che nell'interpretazione
    limitativa (leggasi "conveniente" all'apparato maxwell-matematicatorio), è
    relativa (sempre per i matematici e/o asplistati) ai soli circuiti chiusi
    l , B, F ,E , v ,vettori…) o in generale non pro-PNN.


    In poche parole: l'elettromagnetismo (equazioni di Maxwell) e'
    corretto o va riformulato? *

    Forse inconsciamente ha detto una mezza verità dato che nelle facoltà di
    fisica spesso si ignorano del tutto i tempi storici e i dati sperimentali di
    base che hanno costruito l'attuale struttura dell'elettrodinamica classica e
    di tutto ciò che da tale architettura quasi ignota è derivato (…..relatività
    , meccanica quantistica……..).
    L’insieme di TUTTI gli eventi sperimentali che le equazioni di Maxwell
    PRETENDONO di descrivere hanno purtroppo alla base dei fondamenti
    sperimentali di cui il silenzio di Subatomic e di altri offrono esempio
    patente di negligenza interpretativa
    http://www.mywebpages.com/asps/subatomic.htm .
    Mi riferisco di nuovo al modo tragicomico di come messieur Ampere risolse a
    suo tempo la questione di ascendenza PNN , ovvero di come gli aspslistati
    siano certi che la dF= i dl x dB NON possa di violare il principio di
    azione e reazione .
    In pratica si è trovato che l'impossibilità (parole di G.Comoretto) *di
    utilizzare una teoria che prevede una cosa per ottenerne un'altra* si basa
    sulla "fisica napoleonica" di messieur Ampere

    Sembra che per contrastare l'attuale infezione matematica ,a base di
    equazioni di Maxwell applicate al di fuori del contesto di dove Maxwell
    stesso intendeva applicarle, basti semplicemente scavare alle radici
    storiche della teoria stessa. Bisogna purtroppo insistere nel disarticolare
    la ragion pura della boria matematica basata su oscene manipolazioni e
    omissioni sperimentali .
    Manipolazioni che purtroppo dimostrano dove è il limite degli sfondi
    descrittivi delle lagrangiane su cui si lavorano gli interpreti di Mr.
    Maxwell.

    fonte:
    http://groups.google.it/group/it.scienza.a...3af0807f725f3ff
     
    .
  5. elFranZ
     
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    mah... sai che comunque non mi hai convinto per niente. io tendenzialmente studio sui libri, non sui link.
    certo, questo non è sufficiente a dire chi mai avrà ragione. ma a tal proposito, ti rimando alle condizioni di gauge che evidentemente ignori, e che diventano condizione necessaria perchè dalle famigerate equazioni vengano fuori le onde radio.

    fonte: qualsiasi libro di elettromagnetismo/propagazione/teoria dei campi.
     
    .
  6. atpr
     
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    CITAZIONE (elFranZ @ 7/12/2007, 15:02)
    mah... sai che comunque non mi hai convinto per niente. io tendenzialmente studio sui libri, non sui link.
    certo, questo non è sufficiente a dire chi mai avrà ragione. ma a tal proposito, ti rimando alle condizioni di gauge che evidentemente ignori, e che diventano condizione necessaria perchè dalle famigerate equazioni vengano fuori le onde radio.

    fonte: qualsiasi libro di elettromagnetismo/propagazione/teoria dei campi.

    :rolleyes: :D
    sulle condizioni al contorno se ne è discusso tanto, e non ne uscite bene
    Subject: Re Maxwell disse (…)

    Asps 4§……4§ rireplica in data 15/7/2000

    Tasslehof<[email protected] ha scritto nel
    messaggio<[email protected]
    ...On Wed, 12 Jul 2000, asps wrote:

    [Snip]

    - Nascondi testo tra virgolette -
    - Mostra testo tra virgolette -

    > 3§
    > E' qui che ci separiamo.
    > Voglio dire in quel che seguirà che io faccio riferimento SEMPRE E
    COMUNQUE
    > alla fig.6 dell'http://www.mywebpages.com/asps/magnetic.htm .
    > Voglio dire che NON faccio riferimento a un elettrone (o carica) libero(a)
    > (IN "TUTTE E TRE" LE DIREZIONI DELLO SPAZIO) ovvero legato all'origine da
    > una forza elastica , come "imposta" (riduttivamente a mio parere)
    l'Amaldi.
    > Specifico con un ulteriore esempio (tipo rail gun) .
    > Immagini una barra conduttrice l vincolata a scorrere su due conduttori
    > paralleli (binario).
    > Gli estremi della barra formano un angolo di 90 gradi con ciascuna delle
    due
    > rotaie.
    > C'è una corrente i che passa per contatto dalle rotaie alla barra (entra
    da
    > una rotaia, passa nella barra, esce sull'altra rotaia)
    > C'è un campo magnetico B uniforme normale alle due rotaie e alla barra.

    Ok, l'immagine e' presa in prestito da un qualsiasi libro di
    elettromagnetismo (Halliday-Resnick, Mencuccini...).

    > Non appena genero corrente ARBITRARIAMENTE (come e quando mi pare) ,si
    > manifesta una forza elettrodinamica F sulla barra pari a :
    > F=i*l*B ,
    > e un aumento della velocità v della barra
    > Il lavoro L è :
    > L=Int( i*l*B*v*dt,t0,t1) >0

    Embeh ? Sta vincolando le cariche mobili a muoversi ortogonalmente alla
    direzione della forza... Qui il moto degli elettroni E' vincolato dal
    filo, sicche' (se esprime dl in funzione della velocita' degli elettroni)
    qui le due "v" sono differenti.

    4§ My God………. È tutta qui la questione.
    Sto cercando di dirle , da non so quanti reply, che critico l'IMPOSTAZIONE
    DI BASE che l'Amaldi ha dato relativamente al suo esempio


    > Quanto detto è equivalente nel caso del dipolo alla seguente correlazione
    > tra la barra l e il dipolo di fig.6 , dove scorre una corrente oscillante
    i
    > ed è investito da campo magnetico esterno oscillante B , entrambi di
    periodo
    > T.

    E allora ?

    > Ovviamente si postula che il dipolo non abbia bisogno di rotaia esterna
    per
    > essere alimentato da corrente oscillante i, in quanto arbitrariamente si
    > postula che sia alimentato da f.e.m. solidale al dipolo stesso (non scorgo
    > rotaie sui telefonini……)

    Ah, ah. Fine umorista, invero !

    - Nascondi testo tra virgolette -
    - Mostra testo tra virgolette -
    > Impostiamo ARBITRARIAMENTE che corrente e campo B siano in fase.
    > Affinche sia possibile una analogia tra barra e dipolo, il campo
    oscillante
    > B e la corrente i debbono avere la stessa frequenza , ovvero bisogna
    > pilotare la corrente del dipolo in modo che sia SEMPRE in fase con il
    campo
    > magnetico B . Ciò per avere almeno in un semiperiodo i valori medi <b> di
    B
    > e <i> di i tali che (<+B>*<+i>*l)>0
    > Quindi nel caso del dipolo avremo che L=int(i*l*B*v*dt,0,T/2)>0

    > Immaginiamo ora che sul binario e sulla barra giacente nel piano del
    binario
    > si inverta il verso del campo magnetico B.
    > Per mantenere nella stesso verso la velocità v della barra sarà necessario
    > far passare nella barra corrente -i in modo che:
    > L=Int( -i*l*(-B)*v*dt,t1,t2) >0
    > Affinche sia possibile una analogia tra barra e dipolo, il campo
    oscillante
    > B e la corrente i debbono avere la stessa frequenza , ovvero bisogna
    > pilotare la corrente del dipolo in modo che sia SEMPRE in fase con il
    campo
    > magnetico B . Ovvero in un semiperiodo avremo i valori medi <-B> di -B e
    > <-i> di -i tali che (<-B>*<-i>*l)>0
    > Quindi nel caso del dipolo avremo che L=int(<-i>*l*<-B>*v*dt,T/2,T)>0

    > Con t0=0 , t1=T/2 , t2=T avremo una perfetta equivalenza tra la barra sul
    > binario e il dipolo di fig.6
    > dell'http://www.mywebpages.com/asps/magnetic.htm
    > 3§

    Ok, tante parole e non si e' allontanato di un nanometro. Noi stavamo
    parlando di un elettrone fermo all'istante iniziale, vincolato lungo
    un'asse da una molla (oppure da essa fissato all'origine degli assi),
    ovvero stavamo discutendo della critica al lavoro di Amaldi. Ora lei
    modifica il setup e pilota dall'esterno una corrente... Non crede davvero
    che le due situazioni siano le stesse, vero ?


    L'Amaldi ha una differenza con quanto illustrato in fig.6 del topic
    dell'http://www.mywebpages.com/asps/magnetic.htm.
    Una impostazione ribadisco ARBITRARIA e LECITA.
    Ma è una impostazione SOGGETTIVA da cui, ed è qui che non concordo , si
    ricavano deduzioni apparentemente generali , ma che nascondono
    l'impostazione primaria soggettiva.
    L'Amaldi dice che l'elettrone ha un grado di libertà (dice esattamente
    :"…..si muove di moto armonico nella stessa direzione e con la stessa
    frequenza del campo elettrico….." ), ovvero lungo l'asse z . Lei invece gli
    assegna tre gradi di libertà per gli elettroni :
    La sua traiettoria : (sue parole) "…. P(t) - in coordinate cartesiane P(t)
    == (x(t),y(t),z(t)) e v(t) ==(x'(t),y'(t),z'(t))
    , con l'apice che indica derivazione temporale. Ma anche la forza di
    Lorentz contiene un vettore velocita', ed esso e' esattamente LO STESSO
    perche'
    1) L'elettrone non puo' avere contemporaneamente DUE moti diversi.
    2) Ne segue che AD OGNI ISTANTE t, il vettore v(t) e' univocamente
    determinato……….."
    Sia lei con tre gradi di libertà che Amaldi , con uno solo, ottenete le
    stesse conclusioni…….. e non potrebbe essere altrimenti…….
    Ma quando lei ammette in precedenza che nel caso da me illustrato in
    analogia dipolo- rail gun : "…(scrive lei)….Qui il moto degli elettroni E'
    vincolato dal
    filo, sicche' (se esprime dl in funzione della velocita' degli elettroni)
    qui le due "v" sono differenti………" AMMETTE che è cambiata l'impostazione di
    base.
    A me non interessano le deduzioni di Amaldi, ma l'impostazione di base di
    Amaldi, che è a mio parere apparentemente generale.

    ……….snip……..

    > 3§
    > Aggiungo che le mie considerazioni precedenti sono legate al fatto che
    > ritengo esistenti le forze di Laplace ad alta frequenza, di cui invece non
    > so ANCORA cosa lei pensa…..

    Perche' mi urla "ancora" ? Io stavo parlando dell'Amaldi e lei dal post
    precedente ha cominciato a parlare delle forze di Laplace ad alta
    frequenza... Parliamo di un argomento alla volta ?


    sono paziente e attendo che si parli prima o poi
    (ma sarà sicuramente poi ,perché solo occasionalmente ORA ho potuto
    risponderle e non credo che riaccadrà presto)
    dei DETTAGLI relativi alle forze di Laplace ad alta frequenza relativamente
    ai circuiti aperti. Attendo pazientemente malgrado mr.***** dileggi per
    non trarre le debite conclusioni da quanto asserisce (strategia dell'assenso
    per azzeramento) , ovvero attendo che si parli di f.e.m. di pilotaggio, dato
    che Amaldi essendo nel mondo dei più non potrà mai ridefinire in questo
    spazio tempo la sua esatta condizione al contorno o l'ammissibilità di altre
    condizioni al contorno inerenti allo sfondo descrittivo della sua
    dimostrazione .
    Io ribadisco ancora una volta di aver fatto una critica all'impostazione e
    non alle deduzioni che l'Amaldi ha dato a pag.458 di Fisica Generale II ,
    Università di Roma , Edizione 1965

    FONTE:
    http://groups.google.it/group/it.scienza/b...9a48cbf931a074b
    http://groups.google.it/group/it.discussio...1e9846082461b22
     
    .
  7. elFranZ
     
    .

    User deleted


    un appunto, se puoi cerca di riportare qualcosa di tuo, i quote così lunghi sono illeggibili ed anche un po' pallosi. cmq, ancora niente...
    poi, io ti consiglio di leggere altri libri, tipo
    - A. Paraboni, M. D' Amico: Radiopropagazione
    - A. Paraboni: Antenne, McGraw-Hill Italia
    e vai tranquillo che c'è poco da contraddire.
     
    .
  8. odisseo
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (atpr @ 7/12/2007, 14:49)
    CITAZIONE (elFranZ @ 7/12/2007, 12:04)
    eggià... infatti i telefonini e la radio in generale in realtà non esistono, vero?

    Gli apparecchi radio non esistevano quando Maxwell formulò le sue equazioni …. Anzi i più illustri cattedratici dicevano che le idee di Marconi non potevano funzionare in base alla suddette equazioni ….. tuttavia DOPO i matematici hanno trovato ineccepibili dimostrazioni per dirci che la radio funziona in base alle equazioni di Maxwell :) !

    Quelle di Marconi furono scoperte scientifiche e invenzioni che, a suo tempo, risultarono di difficile comprensione perfino a eminenti scienziati maxwellisti come Oliver Lodge, Augusto Righi , Henry Poincarè e S.P. Thompson.
    Marconi, senza assolutamente volerlo, ridicolizzò la scienza ufficiale dimostrando che le opinioni sulla impossibilità di comunicare a distanza per mezzo delle onde elettriche non erano scientifiche, perché non tenevano conto dei fattori da lui indagati e scoperti.
    I rappresentanti della scienza delle accademie e delle università, questo a Marconi non lo hanno mai perdonato.

    cerca bene e guarda i link prima di parlare

    Dunque, dunque......
    1895 Marconi trasmette in morse la lettera "S" a circa 2 Km di distanza
    1900 Fessenden trasmette ad un Km di distanza, il primo messaggio vocale
    1901 Marconi riesce a trasmettere un segnale dalla Cornovaglia a Terranova
    1906 Fessenden trasmette il primo programma radiofonico dalle coste del Massachusetts
    1919 Inghilterra, il Post Office concede alla stazione Marconi in Cornovaglia, il permesso di trasmettere il primo servizio radiofonico regolare del mondo
    1920 nasce la KDKA la prima vera radioemittente privata
    1921 nasce la BBC

    a fronte di
    1904 Tesla deposita il suo brevetto sulla trasmissione senza fili di energia
    ................

    e poi ???

    Aspetto chiarimenti

    Odisseo



     
    .
  9. atpr
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (elFranZ @ 8/12/2007, 00:31)
    un appunto, se puoi cerca di riportare qualcosa di tuo, i quote così lunghi sono illeggibili ed anche un po' pallosi. cmq, ancora niente...
    poi, io ti consiglio di leggere altri libri, tipo
    - A. Paraboni, M. D' Amico: Radiopropagazione
    - A. Paraboni: Antenne, McGraw-Hill Italia
    e vai tranquillo che c'è poco da contraddire.

    neanche hai letto :rolleyes:

    se vuoi post corti vai all'asilo a leggere le lettere dell'alfabeto e magari mangiane una
    i tuoi bei libri si basano su 100 anni e passa di omissioni e contraddizioni
    quando vi si fanno esempi come quelli riportati la sola cosa che fate voi accademici è girarvi dall'altra parte
    lo stesso modus operandi del ventennio

    complimenti

    la discussione per me è chiusa qui, con interlocutori che nemmeno leggono è impossibile andare avanti
     
    .
  10. elFranZ
     
    .

    User deleted


    ma guarda che ho letto oh...
    vabbè, senti, lascia perdere, abbiamo capito che non ascolti, non vuoi capire che stai sparando nel mucchio.
    ti rimando al mio post precedente, cerca di convincerti che non puoi arrivare qui e dettare legge.
    tutto il resto è blablablablablablabla...
     
    .
  11. odisseo
     
    .

    User deleted


    manco mi ha degnato di una risposta, ma è una domanda così terribbbbilissssima ??
    :( :(

    Basta una semplice cronistoria degli ultimi 100 annetti di ricerche e scoperte e commercializzazioni delle macchine alternative, basate sulla fisica alternativa, derivanti dalle scoperte di Tesla in materia di trasmissione dell'energia

    Odisseo
     
    .
  12. atpr
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (odisseo @ 8/12/2007, 20:40)
    manco mi ha degnato di una risposta, ma è una domanda così terribbbbilissssima ??
    :( :(

    Basta una semplice cronistoria degli ultimi 100 annetti di ricerche e scoperte e commercializzazioni delle macchine alternative, basate sulla fisica alternativa, derivanti dalle scoperte di Tesla in materia di trasmissione dell'energia

    Odisseo

    senti la cronistoria è presente ai link delle discussioni asps se vuoi te la cerchi, capisco che non hai voglia di far nulla nella tua futile vita ma almeno una volta il culo lo alzi
    fine
     
    .
  13. odisseo
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (atpr @ 9/12/2007, 02:04)
    CITAZIONE (odisseo @ 8/12/2007, 20:40)
    manco mi ha degnato di una risposta, ma è una domanda così terribbbbilissssima ??
    :( :(

    Basta una semplice cronistoria degli ultimi 100 annetti di ricerche e scoperte e commercializzazioni delle macchine alternative, basate sulla fisica alternativa, derivanti dalle scoperte di Tesla in materia di trasmissione dell'energia

    Odisseo

    senti la cronistoria è presente ai link delle discussioni asps se vuoi te la cerchi, capisco che non hai voglia di far nulla nella tua futile vita ma almeno una volta il culo lo alzi
    fine

    capisco che sia scioccante

    Nell'arco di una trentina di anni si passa dai primi esperimenti di Marconi ad una radio commerciale

    Però, è il tipo di cose che ci si può attendere da una scoperta tecnologicamente rivoluzionaria e funzionante

    Quindi, mi aspettavo una cronistoria analoga, universalmente nota per la tecnologia di Tesla sulla trasmissione di energia senza fili ma ho dei problemini a reperirla

    Ergo ti ripropongo la cosa, certo di una risposta semplice e chiara

    CITAZIONE
    Dunque, dunque......
    1895 Marconi trasmette in morse la lettera "S" a circa 2 Km di distanza
    1900 Fessenden trasmette ad un Km di distanza, il primo messaggio vocale
    1901 Marconi riesce a trasmettere un segnale dalla Cornovaglia a Terranova
    1906 Fessenden trasmette il primo programma radiofonico dalle coste del Massachusetts
    1919 Inghilterra, il Post Office concede alla stazione Marconi in Cornovaglia, il permesso di trasmettere il primo servizio radiofonico regolare del mondo
    1920 nasce la KDKA la prima vera radioemittente privata
    1921 nasce la BBC

    a fronte di
    1904 Tesla deposita il suo brevetto sulla trasmissione senza fili di energia
    ................

    e poi ???

    Basta una semplice cronistoria degli ultimi 100 annetti di ricerche e scoperte e commercializzazioni delle macchine alternative, basate sulla fisica alternativa, derivanti dalle scoperte di Tesla in materia di trasmissione senza fili dell'energia

    Poichè è mio costume essere chiaro, ti propongo questo link (non ti dico nemmeno di cercartelo) sullo stato dell'arte della trasmissione di energia senza fili

    http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=5209

    (a proposito, si tratta ancora di normalissima fisica, rigorosamente "fisica non alternativa")

    Odisseo
     
    .
  14. atpr
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (odisseo @ 9/12/2007, 04:03)
    CITAZIONE (atpr @ 9/12/2007, 02:04)
    CITAZIONE (odisseo @ 8/12/2007, 20:40)
    manco mi ha degnato di una risposta, ma è una domanda così terribbbbilissssima ??
    :( :(

    Basta una semplice cronistoria degli ultimi 100 annetti di ricerche e scoperte e commercializzazioni delle macchine alternative, basate sulla fisica alternativa, derivanti dalle scoperte di Tesla in materia di trasmissione dell'energia

    Odisseo

    senti la cronistoria è presente ai link delle discussioni asps se vuoi te la cerchi, capisco che non hai voglia di far nulla nella tua futile vita ma almeno una volta il culo lo alzi
    fine

    capisco che sia scioccante

    Nell'arco di una trentina di anni si passa dai primi esperimenti di Marconi ad una radio commerciale

    Però, è il tipo di cose che ci si può attendere da una scoperta tecnologicamente rivoluzionaria e funzionante

    Quindi, mi aspettavo una cronistoria analoga, universalmente nota per la tecnologia di Tesla sulla trasmissione di energia senza fili ma ho dei problemini a reperirla

    Ergo ti ripropongo la cosa, certo di una risposta semplice e chiara

    CITAZIONE
    Dunque, dunque......
    1895 Marconi trasmette in morse la lettera "S" a circa 2 Km di distanza
    1900 Fessenden trasmette ad un Km di distanza, il primo messaggio vocale
    1901 Marconi riesce a trasmettere un segnale dalla Cornovaglia a Terranova
    1906 Fessenden trasmette il primo programma radiofonico dalle coste del Massachusetts
    1919 Inghilterra, il Post Office concede alla stazione Marconi in Cornovaglia, il permesso di trasmettere il primo servizio radiofonico regolare del mondo
    1920 nasce la KDKA la prima vera radioemittente privata
    1921 nasce la BBC

    a fronte di
    1904 Tesla deposita il suo brevetto sulla trasmissione senza fili di energia
    ................

    e poi ???

    Basta una semplice cronistoria degli ultimi 100 annetti di ricerche e scoperte e commercializzazioni delle macchine alternative, basate sulla fisica alternativa, derivanti dalle scoperte di Tesla in materia di trasmissione senza fili dell'energia

    Poichè è mio costume essere chiaro, ti propongo questo link (non ti dico nemmeno di cercartelo) sullo stato dell'arte della trasmissione di energia senza fili

    http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=5209

    (a proposito, si tratta ancora di normalissima fisica, rigorosamente "fisica non alternativa")

    Odisseo

    non c'entra una fava, questa è banale risonanza e cosa c'entra l'asps e la fisica occultata con sta roba lo sai solo tu
     
    .
  15. odisseo
     
    .

    User deleted


    appunto, quello è lo stato dell'arte, purtroppo e sempre fisica normale

    Ma vedo che da parte tua, le risposte continuano a latitare

    Ahhh.... si chiama "fisica occultata" bene, ne terrò conto

    Nel frattempo, perchè non ti limiti a rispondere alla mia semplice domanda ?

    Odisseo
     
    .
71 replies since 29/7/2004, 21:17   13591 views
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