A.A.A. Cercasi adulto promettente che possa fare da Supplente, Colloquio Supplente Camillo Breendbergh

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Camomillo
view post Posted on 7/3/2024, 22:26 by: Camomillo
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Triste, come chi ha perso il nome delle cose.

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camillo breendbergh ▸ 20 anni ▸ supplente in prova
5mtQebGA Camillo le teste di cazzo tutto sommato piacevano, forse perché gli ricordavano il sé di qualche anno addietro. Non che nel periodo della sua prova come supplente avesse smesso di esserlo, se vogliamo essere del tutto onesti, ma almeno in quel lasso di tempo – quello trascorso da quando era l’olandese a ricevere la lezioncina sul Commuto – aveva imparato come ingraziarsi il favore del prossimo. Anche quella era una lezione che i piú vivaci in classe avrebbero presto appreso, in un modo o nell’altro. Perché, come aveva pensato poco prima, c’erano mille modi per far sì che una determinata cosa succedesse: che fosse perché prima o poi qualcuno te le suonava di santa ragione, e allora per forza di cose il sale in zucca trovava una crepa nel cranio in cui intrufolarsi; che fosse perché si sperimentava in prima persona che la diplomazia apriva molte piú porte, molte molte di più di quante ne potevi chiudere rimanendo una testa di cazzo. Avrebbe voluto spiegarglielo, ma fare la predica ai disgraziati non era nel suo stile.

Ora, per quante se ne potessero dire, il “Secco” improvvisato aveva sollevato una questione interessante. I suoi modi erano discutibili, ma non per questo meno validi.
Breendbergh si prese un istante per guardare Simmons, il suo ex-concasato. Se lo ricordava ancora alle prese con il Waddiwasi ed ora era lì con un obiettivo ben delineato nella sua vita. Macinare il grano. *Crescono così in fretta*.
Per dovere di cronaca, lo guardò con un’espressione difficile da decifrare, le labbra distese con neutralità e gli occhi che balzavano oltre la montatura tartarugata, come un tasso del miele balzava per farti passare la voglia di… esistere, fondamentalmente. Quegli animali non erano brava gente, gente con cui scherzare. Ed in effetti, il messaggio implicito nella sua mimica facciale era “potrei suonartele, creparti la zucca e ficcarci io stesso il sale” ed al contempo “ma ora ti mostro che c’è un modo migliore per condurre questa entrevue in maniera civile”.
Stemperò la tensione sorridendo, mentre le lenti sfumate tornavano a coprirgli gli occhi.

«Ebbene signor Simmons, non posso prometterle che avrà effetto sui nostri conti bancari». Spiegò, trattenendo una risata amarognola. Tra evasione, prestanomi, castelletti cinesi, paradisi fiscali e altre pratiche economiche bizzarre, almeno agli occhi del ministero, gli sarebbe servito qualcosa di piú di un Commuto, anche solo per capire con quale conto eseguire lo scambio. Per quello avrebbe potuto indirizzarlo dal professor Drake, ammesso che Divinazione comprendesse anche la pratica della rabdomanzia finanziaria.
«Ma quello che posso garantirle è che se ne farà un uso sufficientemente estroso, quando uscirà da scuola, non avrà una camera blindata alla Gringott’s per cui provare invidia». Rincarò con entusiasmo. Per come la vedeva lui, il giovane Tassorosso non aveva bisogno di nessun altro incantesimo che non avesse già visto quella giornata, se voleva mettersi qualche galeone in tasca. Gli bastava quello ed un po’ di creatività. Ma se voleva parlare la lingua dei soldi, aveva trovato la persona giusta con cui farlo.
«Per non parlare di altri utilizzi egualmente stupefacenti, che sono sicuro potrebbero interessarla». Aggiunse, con un pizzico di sarcasmo, la quantità adeguata – a suo dire – per non rendere evidente di cosa stesse parlando all’anziana segretaria. Per uno studentello del terzo anno, invece, la faccenda era diversa.
Avevi una cimetta di maria ed un sacco pieno di patate? Buon per te, bastardello fortunato. Sballo illimitato, e tanti saluti alla cara Mireen.
Insomma, ∆9, a buon intenditore, poche parole.
Si domandava, infine, se il messaggio fosse stato recepito, ed in tal caso, quanto tempo sarebbe trascorso prima che il bricconcello avesse iniziato a rendersi conto che, no, la versione di Camillo che aveva davanti non era il suo bro, e che c’era molto che avrebbe potuto imparare da lui. Si disse anche che, dal momento in cui avesse iniziato a vederlo come un professore, invece che come un povero stronzo nessuno, avrebbe iniziato a riferirsi a lui con il dovuto rispetto, magari aggiungendo Prof – non pretendeva la pomposità di “Professore” da lui nello specifico – per rivolgerglisi.
Purtroppo, il tempo che aveva intenzione di concedere alle sue uscite impertinenti si era esaurito. Si tornava a fare sul serio.

«Ultima possibilità». Si riferiva alla promessa delle cioccorane. «Qualcuno vuole spiegare al nostro Simmons come funzionano gli incantesimi di Scambio?». Dopo aver provato a coinvolgere lui, seppur con metodi poco ortodossi, avrebbe provato ad individuare i secchioni. Riponeva fiducia nella casata di Corvonero, per convenzione, ma non si sarebbe stupito se fosse stato proprio colui che aveva fatto caciara ad attivarsi. Magari spinto dall’intuizione, dal desiderio di diventare così ricco da rovinarsi i pollici a forza di contare i galeoni, o da quello di affettare patate psicotrope a vita.
Ognuno, in quella classe, aveva un'ambizione. Lo sapeva bene. C’era chi sognava in piccolo e chi in grande.
Trasfigurazione era una di quelle materie che ti permettevano di realizzarli, questi sogni. Certo, non senza la giusta dedizione.

”Fate pure bordello, affari del bidello”



Tutto al condizionale come sempre! :ph34r:
Me la gioco con una tattica semplice, ma a mio avviso redditizia, questo round, per acchiappare l'attenzione dei giovanotti e tentare di ingaggiare l'entusiasmo del Simpson di turno

 
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10 replies since 6/3/2024, 21:36   278 views
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