Corso di Smaterializzazione, Parte Teorica

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~ Nieve Rigos
view post Posted on 29/3/2024, 21:54 by: ~ Nieve Rigos
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Ridacchia, Nieve. Non può farne a meno nell’intercettare l’espressione stupita sul viso della piccola Haru — adesso ne conosce il nome. In un lampo, decide che le piace. La Grifondoro è un’istintiva, come si conviene ai colori della Casa che le è famiglia del resto. Lo è nel prendere la maggior parte delle decisioni e nel giudicare le persone, ché poi in realtà giudicare non è proprio il termine migliore da usare a meno di voler apparire spocchiosi. Non regge mica in mano le sorti degli altri, quasi lavorasse per il Wizengamot. Perciò, ritiene che quel paio di occhiate scoccate alla sua compagna di banco siano sufficienti per formarsi una prima impressione — eccolo, il termine giusto.
Dipenderà dalla dolcezza scanzonata che sembra emanare da quel fagotto ripieno di meraviglia, oppure dai lineamenti del viso naturalmente morbidi. In effetti, un po’ le ricorda una puffola pigmea dai colori rosati. O, magari, sarà perché quel piccolo errore in fase di presentazione le è particolarmente stato a genio. Sta di fatto che le regala un altro sorriso, stavolta più disteso e gentile. Nemmeno si accorge che la distrazione offertale dall’interazione ha ridotto un poco il tremore che le scuote le mani.
«Nessuno me lo aveva mai detto prima. Grazie» risponde a quello che suppone essere un complimento — questo le suggerisce il modo di parlare della piccola Haru. Arrossisce appena perché non è abituata alle lusinghe e, dunque, non sa tanto bene come prenderle senza perire sotto i colpi dell’imbarazzo. Per questo, si affretta a parlare ancora: «Non perché mi senta in obbligo di ricambiare, ma sei molto carina. Lo eri anche al ballo. Il tuo costume era astronomico.»
Fa ridere pensare che, dopo ciò che ha pensato solo pochi minuti prima, in realtà la chiacchierona si stia dimostrando proprio Nieve. D’altra parte, i tratti della vecchia sé che l’ultimo anno e mezzo ha contribuito a resuscitare convergono nell’affermare che, prima di tutti i casini che le sono capitati tra capo e collo, ella fosse molto più socievole di adesso. Il pensiero della Grifondoro vola di nuovo a Isabella e il suo sorriso si allarga. Riflette che quel concentrato di muscoli e spontaneità sta avendo una grossa influenza sul suo carattere. Forse perché riesce a farla ridere tanto, come non faceva da un pezzo; o forse perché resistere a Isa è praticamente impossibile.
«Comunque, a futura memoria e per quel che importa, mi chiamo Nieve. Ma puoi chiamarmi anche “ehi tu”. Non sono una tipa che si prende troppo sul serio.»
Sobbalza, d’un tratto — segno che lo stato d’allerta non è ancora andato a farsi un bagno a Mergellina. È che la voce tuonante di uomo proprio non se l’aspettava, presa com’era dallo scambio con Haru. Si volta, allora, e ascolta… fino a un certo punto. Quando capisce che il tipo sta ripetendo cose già note, le scappa un impercettibile sbuffo e il suo sguardo torna a vagare per l’aula. Ne vede altri di volti noti. C’è Megan Haven, bellissima come si conviene a una delle ragazze più popolari della scuola. C’è la piccola Lyvie, che Nieve ha conosciuto a inizio anno in Sala Grande in circostanze non proprio tranquille. C’è Camille Donovan, anche lei intercettata quella famosa mattina in cui i pugni sono volati con la maledizione dei più taciturni. C’è Helena, conosciuta sempre lì, dove ha fatto casino. Tanto per cambiare.
Nieve è annoiata. Odia chi non va dritto al sodo e si perde in voli pindarici di ovvietà. Se si parte così, pensa, quel corso si preannuncia proprio uno spasso. Non si pente di non aver portato con sé pergamena e piuma. Si sarebbe limitata a disegnare cose stupide sopra, visto il tenore della parte teorica. È sicura che sopporterà a stento l’obbligo di starsene seduta buona buona, se quello la tirerà ancora per le lunghe. Ciononostante, torna con lo sguardo su di lui, negli occhi una supplica. Che si muova a dire qualcosa di interessante, prima che le tocchi cominciare a battere la scarpa sul pavimento per trattenere l’impazienza.

Role scheme © ˜Serenitÿ



Interazioni: Haru
Menzioni: Megan, Helena, Lyvie, Camille
 
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