Non guardare giù, privata

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.Urania
view post Posted on 20/3/2024, 16:28 by: .Urania
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Non guardare giù

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Sentire
la confessione di Aston mi fece tremare le mani. L'idea che qualcuno avesse ascoltato quel momento così intimo e doloroso mi fece estraniare. Mi riportò lì, a quando i miei occhi si aprirono su un soffitto sconosciuto, circondata da volti sconosciuti, ferita alle orecchie da voci sconosciute.

Nel frattempo vedevo che Lex e Aston continuavano a parlare, destreggiarsi tra i ravioli - perfino il loro profumo mi arrivava alle narici - ma io non ero lì. Non ero presente. Sorridevo appena seguendoli con gli occhi, come nulla fosse, anzi, come se fossi lì con loro. Ma non era così. Per qualche attimo, ero stata altrove. Ero tornata indietro e il loop stava ricominciando nella mia testa, quel loop infinito che speravo di aver spezzato nelle ultime settimane. Io che mi svegliavo, guardavo i medici, mi veniva comunicata la notizia, svenivo. Loop.

Ma poi il vassoio fu davanti a miei occhi e il contatto con il metallo freddo mi fece tornare al presente. «G-grazie» mormorai, cercando di ricacciare in fondo alla gola qualche lacrima inopportuna. «No ma...» lasciai cadere la frase dopo la richiesta di perdono da parte di Lex. Sorrisi, senza guardarli, addentando un raviolo e lasciandomi cullare per qualche attimo dall'umami ritrovato, provando a dimenticare settimane di brodini. Deglutii e ritrovai un po' di forza per parlare. «Non c'è niente da perdonare. Le pareti sono sottili» aggiunsi, sorridendo, cercando di apparire tranquilla benché volessi morire dentro. Ma non era colpa loro. Né di Lex che era piombato nella mia stanza all'improvviso, né di Aston che aveva casualmente origliato il mio risveglio. Né mia, probabilmente, che ancora non riuscivo a riprendermi da quello stato comatoso in cui anche se mi urtavano con un dito mi veniva voglia di piangere a fiumi. Che odio. Iniziava a starmi tutto stretto, tutto. Quel lettino, quelle coperte, quella finestra, quella visuale, quegli odori. Ma la visita di Lex e Aston poteva solo avere una nota positiva in tutto ciò. Poteva solo essere una sferzata di colore in quel grigiume che mi stavano - e mi stavo - imponendo.

«Mi sono risvegliata dopo 3 anni di coma ecco perché ho parlato di solitudine ed ecco perché vi sembro confusa» parlai di getto, di fretta, rapidamente, quasi a volermi giustificare ma anche perché Aston sapeva e volevo che fosse chiaro a tutti a quel punto. Magari dopo settimane di silenzio quello che mi ci voleva era davvero iniziare a buttare fuori.




PERDONAMI TU STAVOLTA ♥
 
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10 replies since 30/12/2023, 18:52   217 views
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