Non guardare giù, privata

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Læx
view post Posted on 23/1/2024, 16:34 by: Læx
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5mtQebG
E tu resti in stallo. Lo sai che non sei il tipo che dovrebbe mettere pressione e giuri che non lo fai, MA... beh, ma tu sei comunque in attesa.
Urania avrebbe tutte le ragioni di questo mondo per dirti di no, per invitarti ad uscire e tu non ti opporresti - ovviamente. Tra le tante, sicuramente c'è che ti sei intrufolato nella sua stanza senza preavviso. Che sei rimasto impestandole l'aria con il profumo aromatico di raviolini e bao.
Poi non sai se sta aspettando qualcuno. Magari era la tipa che ha il fidanzato alto e palestrato, uno di quelli che a vederti potrebbe piegarti come una latta e lanciarti nel cestino.
Pensi un po' a tutte queste possibilità mentre aspetti. E non è che ti faccia attendere granché, è che tu dilati il tempo per mestiere. Vaneggi come stato di vita.
Ma percepisci che sta per tenerti con sé, che non ti vuole mandare via. Lo dice il suo viso, lo dicono quegli occhi che si fanno più lucidi.
E' come se - ad un tratto - tu venissi attraversato da un fiotto di dolore. Come se ti venisse da credere di avere un senso qui, nella sua stanza. Di aiutare davvero in qualche modo. Le sei utile, Lexy?

— Ah-ha! la indichi, teatrale, cominciando quasi a scodinzolare. Metti in piedi una sceneggia stupidissima, in cui le lasci un sorriso sghembo. — Pessima scelta!

Ma già il tuo sorriso cambia, si fa più caldo, più presente. Forse anche più sincero. Arretri per darle spazio, anche se accomodi meglio i ravioli sul tavolino. Tanto sono così bollenti, che sta bene se si raffreddano un attimo, prima che le vostre bocche diventino vulcani. — Chi, Asty? Naaaah è un fuscellino, se mangia tre ravioli è tanto affermi sincero, un filo trasognato. — Ne ho presi tanti perché... già, perché Lexy? — Perché ci tengo, e so che riderà quando li vedr- oh, lo senti? resti in silenzio, giuri di aver percepito proprio i mugolii di Aston. — Te l'ho detto che era un gatto mormori, felice, e ti defili giusto per andare a prendere il malcapitato che ora farà parte del banchetto.

Lasci Urania qualche minuto da sola, ma ciò non significa che non possa sentirvi. Magari percepirà quel bacio che lascio al ragazzo, la sua risata perché non si aspettava di vederti.
— Certo che sarei venuto. — Perché sei pazzo?
— Ehi! un altro bacio — Mmmhh e i ravioli?
— Sono di là, con la nostra nuova amica. Si chiama Urania, ti va di? — Oh, certo che sì! ridete, perché lei non sa che la faccia di Aston ha preso vita, le sue guance si sono colorate di un rosso magenta. — Ti mordo le guance — Oh no! ahahah no fermati! seguono cose abbastanza indescrivibili, finché non spuntate di nuovo sulla soglia della stanza.
Tu, alto sei metri ed Aston, con i capelli biondicci tutti scompigliati. Il braccio fasciato del tuo "amico" prende spazio in una fasciatura che glielo incolla al petto. L'Arpia è stata piuttosto brutale, ma lui insiste che sia stata colpa sua, che si è girato di scatto con un topo in mano.

— Urania, Aston li presenti — Aston, lei è Urania. Spingi dentro il ragazzo, che si avvicina con un sorriso timido. Lui è fatto così, settemila volte meno espansivo di te, ma fondamentalmente è la persona più buona che tu conosca.
— Ehi, ehm... ciao. Scusa per lo spilungone ti dà una gomitata e tu gli mordi i capelli di rimando. — Ti va davvero di mangiare con noi? lui ha più speranza di te.



 
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