Non guardare giù, privata

« Older   Newer »
  Share  
Læx
view post Posted on 1/1/2024, 18:57 by: Læx
Avatar

Group:
Mago
Posts:
6,505
Location:
Hyperversum

Status:




5mtQebG
Sì, del tuo errore ti accorgi solo quando il fiato ti si blocca in gola. Non è Aston quello davanti a te, seduto a terra vicino alla finestra. Eppure il respiro si ferma in ogni caso, un risucchio che spegne i polmoni.
È quello che ti hanno sempre detto: negli ospedali non ci sono persone felici. Ed a giudicare dal primo aspetto dietro la maschera di fugace divertimento, questa ragazza non è felice. Magari non lo è da giorni, o settimane o mesi. Non lo puoi sapere perché nessuno ti ha detto niente di lei.
Se tu avessi avuto il coraggio di andare a trovare Aston prima, o magari esattamente quando ancora non era ben messo, allora te ne avrebbe parlato. Ti avrebbe parlato della sua vicina distanza, della quale aveva tristemente origliato la storia. Ti avrebbe detto che era un caso unico, nonostante il mondo magico in cui siete nati e cresciuti, e che perfino lui aveva pianto quando le voci l'avevano raggiunto. Ti avrebbe anche raccontato di come il suo cuore si era fatto pesante all'idea di camminare verso quella stanza e metterci piede dentro.
E tu avresti capito che il dolore fa male a chiunque, anche quando non finisce per appartenerci. Il dolore fa male se si è come te, Lex. Se lo so rifugge senza mai accoglierlo perché "non c'è tempo". Così quando ci arrivi vicino, non sai avere la giusta esperienza per distaccartene.
Puoi essere un raggio di sole, ti ci sforzi, ma dopo non è raro che tu ti chiuda un po', cercando la consolazione di chi ami.
Era così con tua madre. Quando Theodore veniva presa di mira e ti facevi coraggioso per salvarlo, e dopo finivi per farlo ridere e giocare e lui dormiva sereno. Lui, tu no.
Tu trascinavi i piedi fino alla camera di mamma e ti infilavi sotto le lenzuola. Così lei poteva aprire le braccia, stringerti e dirti che eri un bravo fratello maggiore. E così sei ancora, Lex.
Sei quell'angelo che plana in testa a chi solo osa ferire i tuoi amori, i tuoi legami.

Adesso sembri più un fattorino che ha sbagliato civico e sta per lasciare del cibo delizioso alla persona sbagliata.
Perché un po' hai già scelto, e ti è bastato uno scambio di sguardi trai tuoi occhi di cristallo ed i suoi pozzi profondi, per decidere che rimarrai un altro po' qui.
— Come? Non hai ordinato tu una consegna a domicilio riservata ai migliori ospiti? Il Signor Mungo in persona mi ha- Ma ridi, la pantomima è ovvia, una parte di te vuole che lei rida di nuovo. O che quel sorriso torni in... ma che fa? Come può tirarsi in piedi lungo un muro tanto liscio.
Lentamente le vai vicino, appoggi le borse con i ravioli fumanti sulla poltroncina ed i fiori nel mobiletto accanto al letto.
— Aspetta... la tua voce è calda, amichevole, il tuo cuore ammorbidisce il tono. Prima scherzavi, adesso un po' meno. Fai per aiutarla, ti pieghi e ti prepari a reggere il suo moto per rimettersi in piedi. Ma non la toccherai se non si fiderà di te. Starai solo lì perché non cada. — Ti posso aiutare? Chiedi, al limite ti ridurrai - ma solo se ti dirà che va bene - a farle trovare la solidità del davanzale a cui reggersi o, altrimenti, potrà farlo al tuo braccio. — Ho sicuramente sbagliato stanza, a meno che il tuo secondo nome non sia Aston. Tuttavia, sospendi la frase di un respiro. — Ma se vuoi resto, e se hai fame sono tuoi anche quelli. Perché immagini che se Aston non ti ha già urlato che sei un coglione e che la sua stanza è quella dopo, stia dormendo. — Tuoi... e miei specifichi, perché muori di fame.



 
Top
10 replies since 30/12/2023, 18:52   219 views
  Share