Attesa, Privata

« Older   Newer »
  Share  
Jean Grey.
view post Posted on 17/1/2024, 15:19 by: Jean Grey.
Avatar

Group:
Prefetto Corvonero
Posts:
723

Status:



Jean Grey
17 anni - serena

Mentre gli parlava, Jean notò che Derek si era proteso verso di lei, come se volesse dedicarle tutta la sua attenzione, o almeno così aveva interpretato lei. Non era abituata a vedersi rivolgere atteggiamenti simili, e si sorprese nel sentirsi lusingata da quel gesto. Sentirsi, per una volta, il centro dell’interesse di qualcun altro, soprattutto di qualcuno come Derek, le piacque davvero. Quando fu lui a prendere la parola, Jean gli ricambiò il favore, concentrando tutta sé stessa verso il ragazzo. E improvvisamente, in quel locale non c’erano altri che loro.
Derek la guardò negli occhi, e Jean percepì un brivido, ma diverso dal solito. Non era un classico scambio di sguardi languidi di quelli a cui era abituata, era più uno sguardo che sembrava comunicare “so come ti senti”. E uno sguardo del genere era prezioso. Dalle parole successive del ragazzo, Jean iniziò a pensare che, anche se certamente per motivi diversi, entrambi si sentivano o si erano sentiti schiacciati dal peso dei propri problemi ma provavano a conviverci al meglio delle loro possibilità. Anzi, aveva la sensazione che Derek fosse molto più avanti di lei in questo processo, percepiva che avesse già dovuto fare i conti con qualcosa di pesante. Tutto di lui glielo faceva pensare, dalla postura, all’atteggiamento, alle parole.
Jean gli chiese poi dei piani per il futuro, e rimase assorta in ascolto. Tutto ciò che le disse era ovviamente nuovo per lei, considerato che di lui sapeva poco e niente. Dunque, a quanto pareva era interessato alle creature magiche, avverso al lavoro d’ufficio e desideroso di viaggiare. Per un attimo, una frazione di secondo che però riuscì a cogliere appieno, come rapita dall’idea di una fuga dalla realtà e dai problemi che la attendevano, pensò di dirgli *portami con te nei tuoi viaggi*. Ma non lo fece.
La sua eclissi negli occhi di Derek fu interrotta dall’arrivo della cameriera. Era certa di conoscerla, doveva averla vista al Castello qualche volta e forse anche a un ballo, ma non ne era certa. La salutò con un sorriso cordiale e lasciò che Derek parlasse. Annuì alla sua proposta di ordinare due bicchieri del loro migliore gin, sorrise nuovamente alla cameriera e poi tornò a guardarlo.
«Mi sembra che comunque le tue idee sul futuro non siano poi così confuse. O almeno» sorrise, senza volerlo, sentendosi un po’ stupida «considerato il casino che ho in testa, per me sarebbe un lusso avere anche solo una vaga idea di cosa vorrei fare dopo la scuola… invece per ora sto a zero.» Si fermò un momento a ripensare alle parole che aveva appena pronunciato, a quanto fosse cambiata dall’ingresso a Hogwarts. Gli avvenimenti degli ultimi anni, in particolar modo le scoperte su suo padre e il complicarsi del rapporto con la madre, l’avevano drasticamente cambiata e le avevano mischiato completamente le priorità. «Quando sono entrata a Hogwarts avevo le idee molto chiare su cosa avrei voluto fare, o meglio, sapevo che avrei solo voluto studiare perfettamente ogni cosa in modo da avere un lavoro sicuro ed essere certa di poter essere di supporto a mia madre… ma ora non è più così, non so come sia ma di certo non è così. Non ho più a fuoco il mio futuro, probabilmente perché non riesco a mettere a fuoco nemmeno il mio presente…»
Qualche istante dopo aver finito di parlare, si rese conto di aver preso di nuovo a fissare il tavolo, assorta nel proprio discorso, e si dette uno scossone. Aveva parlato a ruota libera e aveva detto più cose di quanto non potesse sembrare. Era come se i due si stessero raccontando a vicenda senza scendere nei dettagli, perché forse dei dettagli non c’era bisogno. Anche se Jean, in effetti, sentiva davvero che a quel ragazzone avrebbe potuto raccontare tutto, si sentiva stranamente a suo agio all’idea di parlargli. Forse non sarebbe riuscita a esternare tutto di sua spontanea volontà su due piedi, ma se le avesse chiesto qualcosa di specifico avrebbe risposto tranquillamente. Allo stesso modo, era desiderosa di sapere di più su Derek, sulla sua vita, ma non era certa di quale fosse l’approccio migliore. Chiedergli “parlami di te” non era certo la cosa più bella da fare, avrebbe rischiato di metterlo in soggezione. Decise, momentaneamente, di considerare concluso il suo turno di parola e sperare che avanzasse lui qualche domanda. Sperando di incoraggiare quella scelta, gli rivolse uno sguardo sereno e gli sorrise.



Se possibile, ordiniamo due normalissimi bicchieri di gin!

 
Top
12 replies since 13/4/2023, 14:13   394 views
  Share