Attesa, Privata

« Older   Newer »
  Share  
*Derek
view post Posted on 24/12/2023, 10:50 by: *Derek
Avatar

non cliccare

Group:
Corvonero
Posts:
2,365

Status:




Derek si mise in ascolto della ragazza, non avrebbe voluto perdere nulla di quell'incontro. Nessuna parola, o inflessione del tono della voce che potesse dirgli qualcosa di particolare su quella ragazza. Era forse la stessa curiosità, che da buon Corvonero, provava per ogni libro o nozione sui quali riuscisse a mettere le mani? O quella voglia era dettata da tutt'altro?
In quel momento non si permise di scoprire quale delle due fosse la verità. Non era importante. La sua attezione era proiettata sulla ragazza, sperò davvero che tutto ciò non si riflettesse sul suo volto, di sicuro aveva spinto leggermente la schiena in avanti, come prova incontrovertibile del fatto che lì c'erano solo loro. D'altra parte, chi o cosa altro avrebbe potuto attirare la sua attenzione in quel pub?
Forse, avrebbe potuto essere distratto dagli olezzi che si alzavano inesorabili da ogni parte, ma per qualche strano motivo le sue orecchie, che solitamente sentivano molto più di quanto avrebbe voluto, erano solo per la ragazza. Persino il naso recepiva solo l'odore che era certo aveva sentito quando il gufo aveva portato l'invito a quell'incontro.
Sollevato dal fatto che Jean propose di farsi consigliare quale gin prendere.
Aveva quasi dimenticato il motivo per cui era lì, le parole della ragazza avevano riempito la sua testa. Era straordinario come avesse espresso un pensiero o un sentimento comune.
Per Derek era stato sempre difficile capire i suoi sentimenti, e l'essere lupo mannaro aveva accentuato la difficoltà di riconoscere i suoi sentimenti. Aveva capito con sgomento che talvolta, quando era perticolarmente percettivo, riusciva a provare i sentimenti altrui. Ma in quel momento, il benessere che provava, non aveva nulla a che fare con i sentimenti di altri. Sentiva che era proprio il suo essere, per la prima volta: si sentiva a suo agio.

Capisco, è un po' come andare sulle montagne russe.
La guardò negli occhi, come a voler enfatizzare il fatto che lo stare della ragazza era in tutto e per tutto simile al suo.
Credo sia parte della vita, per quanto ci si provi ci sara sempre qualcosa che possa tirarci giù o preoccuparci. Forse il segreto sta nel godersi i momenti di pace, per quanto possano essere rari.
Sorrise, non era proprio il caso di indugiare sull'argomento, aveva come l'idea che avrebbe fatto scendere un velo di gelo e di pensieri che in quel momento non voleva avere, e per qualche motivo non avrebbe mai voluto essere la causa di pensieri non piacevoli pee Jean.
Per cui accolse con piacere l'opportunità di cambiare discorso, anche se inevitabilmente lo portavano a parlare del suo futuro, argomento, che per quanto di conversazione, non avrebbe giovato alla sua mente così rilassata.
Scoprì però che i suoi penseri non era turbinosi come al solito, erano molto più lineari in quel momento di quanto non lo fossero mai stati. Si soffermò sul volto della ragazza prima di parlare, come se quel benessere di una mente limpida potesse derivare prooprio dal fatto che si trovava lì con lei.

Per essere onesto non ho proprio le idee chiare, mi piacerebbe fare qualcosa di davvero utile e che posssa appassionarmi. Non so se riesco a spiegarmi.
Si morse un labbro per la paura di non riuscire a spiegare i suoi penseri, poi continuò.
Inizialmente avevo pensato ad un lavoro al ministero, ma ultimamente mi sono scoperto abbastanza insofferente al lavoro d'ufficio. Forse ho passato troppo tempo dietro un tavolo a studiare, per voler stare dietro una scrivania.Forse aveva aggiunto un'argomentazione che potesse spiegare meglio la sua posizione.
Di una cosa sono certo...vorrei lavorare con le creature magiche, fare qualcosa che possa aumentare la nostra conoscenza su quanto siano straordinarie, magari questo mi porterà a viaggiare.
Le ultime parole lo avevano fatto invervorare, parlare di ciò che gli piaceva solitamente di traduceva in una luce che era visibile nei suoi occhi e nel suo petto. D'improvviso si accorse di aver confidato più a Jean di quanto avesse mai confidato a se stesso. Forse era stato il semplice fatto di dire ad alta voce i suoi penseri latenti a renderli molto più concreti. Di scatto guardò la cameriera, non l'aveva sentita avvicinarsi, fu quasi una sopresa, solitamente non poteva fare altro che sentire i passi di chiunque si avvicinasse a lui.
Beh, gradiremmo, se possibile, due bicchieri del vostro migliore gin
Poi tornò a guardare Jean come ad attendersi un segno di consenso per quella scelta.

 






 
Top
12 replies since 13/4/2023, 14:13   394 views
  Share