Attesa, Privata

« Older   Newer »
  Share  
Jean Grey.
view post Posted on 4/9/2023, 10:41 by: Jean Grey.
Avatar

Group:
Prefetto Corvonero
Posts:
723

Status:



Jean Grey
17 anni - emozioni miste

Non c'era incontro con Derek che non la lasciasse stupefatta. Era così beneducato da sembrare quasi impostato, ma in realtà si capiva perfettamente che si trattava di un comportamento naturale. Era semplicemente così, Derek: un galantuomo dalle maniere impeccabili, riservato e dedito agli studi. Anche se Jean aveva sempre avuto la sensazione che dietro quel ragazzone così a modo si nascondesse un mondo, un mondo che forse non era accessibile a nessuno all'esterno.
Quando Derek prese posto di fronte a lei, Jean non poté non notare quanto risultasse alto anche da seduto. Si soffermò una manciata di secondi sul suo stato d'animo. Non era certa di come si sentisse, aveva un po' di emozioni che si sovrastavano e nessuna stava prendendo il sopravvento sulle altre. Dovette constatare, però, di essere contenta di averlo lì, e di sentirsi molto più a suo agio di quanto non avesse immaginato. Aveva come la sensazione di avere una sorta di legame con lui, un legame di una natura ancora sconosciuta. Forse era solo un vaneggio, ma non riusciva a togliersi questa sensazione di dosso.
Rimase in ascolto del suo discorso sugli alcolici, ritrovandosi a sorridere di cuore quando Derek nominò il Bombay Sunset. A farla sorridere fu la tenerezza che emerse dal volto di Derek, dall'aria mesta che assunse come se si dovesse scusare di non essere pratico di gin.
«Non ti preoccupare, non ne so molto nemmeno io! Ci faremo consigliare dagli esperti. Chiederemo di farci portare due bicchieri del miglior gin che hanno!» Si guardò attorno, in cerca dello sguardo di un cameriere, decisa a richiamare la sua attenzione non appena qualcuno avesse ricambiato il suo sguardo.
Sorrise nuovamente, e poi prestò totale attenzione alle parole di Derek. Lo ascoltò parlare degli studi, del fatto che gli mancava il Quidditch - e su questo doveva concordare - e che fosse impegnato a pensare al suo futuro. Non avvertì alcuna inflessione nelle sue parole, nessuna tensione o preoccupazione. Pareva quasi che fosse abituato a rispondere a quella domanda, o forse aveva ormai accettato di portarsi appresso quel peso e riusciva a gestire meglio la pressione. Poi Derek le chiese come stesse. Normalmente avrebbe risposto un generico "bene", come spesso si fa in questi casi, ma per qualche motivo sentì che parlare con Derek non era come parlare con un conoscente qualunque. Con lui sentiva di potersi spingere oltre le formalità. Prese il libro dal tavolo e lo sistemò in borsa, e poi tornò a guardare il ragazzo negli occhi.
«Non sto male, ma onestamente non ti posso nemmeno dire di stare bene. In questo preciso istante, qui» *con te*, avrebbe voluto dire, «sento di stare bene. Ma se riporto la mente a tutto il resto, devo ammettere di sentirmi un po' sopraffatta. Ho tanti pensieri per la testa, tante cose da fare, e così poco tempo ed energie per farle.»
Quando finì la frase, si ritrovò a guardare il tavolo. Non si era accorta di aver spostato lo sguardo. Non aveva alcun problema a guardarlo negli occhi, semplicemente per rispondere a quella domanda il cervello si era attivato e aveva iniziato a pensare. Avrebbe raccontato tutto a Derek, se lui gliel'avesse concesso. Non era così normale per lei sentire di potersi aprire in quel modo, ma tant'è, con lui pensava di poterlo fare. Ma si interruppe, temendo di averlo travolto di parole.
«Scusami, mi hai solo educatamente chiesto come stessi e io ti sto già ammorbando. Piuttosto, se ti va, dimmi su cosa sei indeciso per il post-Hogwarts. Che idee hai in mente?»
Aveva pensato a quell'incontro come occasione per conoscere meglio il suo concasato, quel ragazzo che tanto la incuriosiva e affascinava, e non avrebbe perso l'opportunità di farlo.


Non so bene come funzioni, ma se possibile vorremmo ordinare!

 
Top
12 replies since 13/4/2023, 14:13   393 views
  Share