KC ▴ PREFETTO GRIFONDORO ▴ III ANNO
Alla fine di quell'ora di lezione Casey non aveva più alcuna opinione. Si sentiva provata mentalmente per l'imbarazzo creatosi nella capanna - lo aveva davvero creato lei? - e fisicamente per la forza impiegata tagliuzzando il legno. Di fronte all'occhio sbilenco di pioppo il suo cervello aveva detto finalmente "stop", cessando di elaborare informazioni, probabilmente perché l'obiettivo era stato raggiunto e se ne potevano tornare tutti a casa e non vedersi mai più. Perlomeno, così lei avrebbe tentato di fare.
«Forse se lo dipingessimo farebbe meno schifo...» disse rigirandosi la scultura fra le mani e beccandosi qualche scheggia. La guardò con diffidenza, e le parve strano che proprio ora che l'Occhio era stato plasmato sulla materia non le mormorava più nulla all'orecchio.
Se lo sarebbe portato in dormitorio e ci avrebbe scarabocchiato su qualcosa nelle ore di noia. Magari avrebbe colorato l'iride di un colore innaturale come il rosso, per poi piazzarlo davanti al letto della Wagner per farle venire gli incubi durante la notte.
Ad ogni modo sentì che qualcosa si era sciolto dentro di lei. Non seppe esattamente cosa, ma era come se lo stomaco fosse meno pesante. Una parte della sua rabbia, davvero piccola, era stata iniettata tramite le sgorbie e gli scalpelli sul lavoro. Era questo quello che intendeva la McLinder? Sfogarsi? Concentrarsi su qualcosa di nuovo? Tagliare cose?
Rimase col dubbio anche se il totale rifiuto verso quella lezione lentamente cominciò a dissolversi. E quando il guardiacaccia tornò con un sacco pieno di sculture fatte da lui come Merlino comanda e chiese loro di pescarne una come regalo le sfuggì un mezzo sorriso.
«Grazie» fece eco alla Tassorosso. Buttò la mano dentro il sacco e ed estrasse il totem, curiosa di vedere che razza di mostri poteva realizzare la mente di Cravenmoore.
SHE WORE A SMILE LIKE A LOADED GUN