Cella di Mayer PARTE SECONDA

Analizziamo a fondo questo stupendo generatore di idrogeno

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  1. brunovr
     
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    Ciao H2O !

    Hai ragione, tra ferie e altro qui nn si scrive più di tanto!
    Io sono fermo per problemi al step-up ovvero :
    se lo faccio funzionare a vuoto è perfetto, dopo il diodo la tensione sale di parecchio,
    quando attacco la cella, purtroppo è un carico bello tosto e si siede lo step-up!
    La cella è riempita con acqua addolcita ovvero quella del rubinetto senza calcare.
    La cella mi misura con il metodo volt-amperometrico circa 3-4 Ohm......

    ciao ciao
     
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  2. kalos66
     
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    CITAZIONE (hacqua2o @ 2/5/2007, 19:31)
    Che tristezza!!!!

    sono entrato quà per consolarmi un pò, ma peggio che mai, non scrive più nessuno, ho paura che questo 3d sia finito.

    Ciao , sei esagerato , il 3d non è finito .... io stò ristudiando la parte di alimentazione della cella ( step up , trasformatore , circuito risonante ) alla luce di un paio di idee che mi son balenate mente e alla luce della funzione "vera" del PLL che Meyer ha utilizzato nella sua cella . Poi ricordate che nel macchina video della macchina si notano moltissimi interruttori e spie , a mio avviso rappesentano "n" alimentazioni per "n" celle , le celle non possono essere messe in parallelo "elettrico" perchè l'alimentazione step up e driver si "siede" ;) , quindi anche il funzionamento anomalo che tu e Brunovr avete potrebbe essere dovuto a questo , cioè la cella assorbe troppo e non riesce a mantenere la risonanza perchè viene smorzata .
    Comunque vi invito a comprare un oscilloscopio per alta tensione altissima impedenza ..... vi permette di vedere cosa esce fuori dallo step up e cosa c'è ai capi della cella . :)

    Ciao



    CITAZIONE (brunovr @ 3/5/2007, 08:55)
    Io sono fermo per problemi al step-up ovvero :
    se lo faccio funzionare a vuoto è perfetto, dopo il diodo la tensione sale di parecchio,
    quando attacco la cella, purtroppo è un carico bello tosto e si siede lo step-up!
    La cella è riempita con acqua addolcita ovvero quella del rubinetto senza calcare.
    La cella mi misura con il metodo volt-amperometrico circa 3-4 Ohm......

    ciao ciao

    Ciao , Bruno i 3-4 ohm sono pochini .... ti consiglio di usare acqua Bidistillata e ricontrollare le induttanza di accoppiamento , nella cella deve arrivare solo tensione , la corrente non serve ;) più impedenza c'è meglio è nei limiti della frequenza di risonanza .

    Ciao
     
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    Purtroppo è un vecchia idea già sfruttata vedi: http://www.keelynet.com/energy/cornish.htm

    Ma questa è un'altra cosa! E' il motore che sfrutta la reazione chimica dell'alluminio con l'acqua per produrre idrogeno...
     
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  4. kalos66
     
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    CITAZIONE (lukemon79 @ 3/5/2007, 12:52)
    CITAZIONE
    Purtroppo è un vecchia idea già sfruttata vedi: http://www.keelynet.com/energy/cornish.htm

    Ma questa è un'altra cosa! E' il motore che sfrutta la reazione chimica dell'alluminio con l'acqua per produrre idrogeno...

    Esatto alluminio e acido fluoridrico .

    Bravo !!! ;)
     
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    E che c'entra col Meyer?
     
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  6. kalos66
     
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    CITAZIONE (lukemon79 @ 3/5/2007, 13:31)
    E che c'entra col Meyer?

    Niente di niente .

     
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    No, scusate, questo thread è quello che seguo di più di tutto il forum. Allora: che c'entra attaccare una seconda bobina, e con questa alimentare una cella elettrolitica, con la reazione chimica con l'alluminio? Mi sono perso qualche puntata??? Boh...
     
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  8. brunovr
     
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    Scusa Luke, ma il tuo discorso è FUORI TEMA.!

    La cella di Meyer non ha BOBINE AT

    QUI SI PARLA SOLO DELLA CELLA DI MEYER,
    Quel coso li, non se ne parla!!!!!
     
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    Va bene, la finisco qui. Scusate.
     
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  10. brunovr
     
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    Nessuna scusa Luke, ANZI !

    Apri una discussione sull'argomento, potrebbe essere interesante!

    ciao ciao
     
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    Premetto che dopo alcuni tentativi di alimentare una celletta in acciaio inox mi sta venendo la depressione...l'unica cosa che piu' mi rincuora è che Brunovr,sebbene sia stato il primo ad aver iniziato il thread,sarà forse l'ultimo che riuscirà ad attivare la cella (uhauha :lol: )
    Scusate,era solo per sdrammatizzare,nonchè per non incorrere nell'errore nervoso di spaccare i trasformatori a martellate. :rolleyes:
    Mi chiedevo se non fosse possibile,invece, misurare in qualche modo la cella quando è spenta,ossia quando vi è solo acqua ed elettrodi cilindrici.Misurarla per trovarne la capacità,l'induttanza relativa o qualsiasi altro parametro che ci permetta,poi,di calcolare la frequenza ottimale,la risonanza, e le tensioni in gioco del trasformatore.
    La rottura di scatole maggiore è quella di centrare la frequenza,o i duty-cycle,o i milliampere utili,o le tensioni di picco etc. etc. Possibile non ci sia un modo piu' ortodosso,anzichè affidarsi al caso,e perdere ore nello scegliere l'alimentatore switch? <_<
    In definitiva,la cella è pur sempre un carico,avrà pure qualche valore preciso,vista la geometria che la caratterizza.
     
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    wè tecno,ti stai dando anche all'idrogeno? :lol:
    Piu' che altro,l'acqua si comporta sì da dielettrico,ma è liquida e ha molecola dipolare :sick:
    Forse è diversa dal dielettrico degli elettrolitici,che sono polarizzati (unidirezionali) e gelatinizzati per impedire movimenti molecolari inconsulti.
    Ci penso su,anche perchè ho l'oscilloscopio distrutto e qui servirebbe davvero!
     
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  13. kalos66
     
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    CITAZIONE (tecnonick @ 6/5/2007, 03:55)
    Ma a dir la verità mi sono sempre dato all'idrogeno, ma non vedo molti spiragli di luce, come del resto non li vedo nella fusione fredda, ma resta il fatto che tutto è possibile, basta trovare la giusta via.

    Ciao , certo che per dare una botta di ottimismo bisogna andare da te :D , mi sà che non vedi la luce per due motivi .... 1) non hai visto la luce ( esperimento funzionante anche minimamente ) , 2) stai guardando da un'altra parte :D ;) .
    La fusione fredda è una realtà :) è solamente celata agli occhi del pubblico , ma c'è molta documentazione in merito ( anche dei militari ) , per quanto riguarda la cella Meyer , bisogna studiarla nel suo insieme e non nei particolari , in questo modo se ne intuisce il funzionamento e come questo debba avvenire , ma sono convintissimo che possa funzionare visto che i militari avevano chiesto a Meyer di lavorare per loro ( progetto di motori per carri armati e generatori di energia elettrica per lo spazio ) .

    Ciao

    CITAZIONE (OggettoVolanteIdentificato @ 5/5/2007, 21:24)
    wè tecno,ti stai dando anche all'idrogeno? :lol:
    Piu' che altro,l'acqua si comporta sì da dielettrico,ma è liquida e ha molecola dipolare :sick:
    Forse è diversa dal dielettrico degli elettrolitici,che sono polarizzati (unidirezionali) e gelatinizzati per impedire movimenti molecolari inconsulti.
    Ci penso su,anche perchè ho l'oscilloscopio distrutto e qui servirebbe davvero!

    Attenzione l'acqua si comporta come un laser ..... le molecole si uniscono in macromolecole con oscillazione coerente ( Preparata , Del Giudice ) , se si rompono con apporto di campi elettrici esterni i deboli legami creati , si può successivamente rompere i legami delle singole molecole più facilemente ( Teoria della memoria dell'acqua ) .
    Da quì nasce la mia fondamentale considerazione qualitativa dell'acqua , deve essere almeno distillata e non per osmosi . Ora basta perchè metto troppa carne sul fuoco ;) dico solo che gli Alchimisti medievali per le loro preparazioni usavano distillare innumerevoli volte l'acqua che usavano nelle loro preparazioni chimiche , questo per aumentare la "reattività" o come si dice oggi per "Dinamizzarla" che equivale a cancellarne la memoria .

    Ciao
     
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  14. kalos66
     
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    Facendo assorbire alla cella 1 watt, questa mi restituisce 0,2 watt in extratensione, che è il 20% esatto di corrente surplus, mentre assorbe il watt genera idrogeno e ossigeno, se quella extratensione la metti in cortocircuito TRAMITE IL DIODO, succede che la produzione di gas si incrementa del 20%. Ma la cosa ancor più bella sapete qual'è? che quando sfrutti quella extratensione, oltre ad avere tutti questi incrementi, ti si abbassa del 20% pure l'assorbimento di tutto il circuito! Questa condizione si verifica soltanto in un preciso margine del duty cicle che va dal 1 al 35%, se si sale oltre la extratensione diminuisce fino quasi ad annullarsi, vi consiglio vivamente di munirvi di oscilloscopio e analizzare bene questo fattore, perchè probabilmente si può migliorare molto l'efficienza del sistema.


    Ottimo!!! finalmente qualcuno che ha sperimentato quello che predico da molto tempo , cioè la produzione di idrogeno in celle ad alimentazione pulsata a bassa tensione . :)
    Comunque quella che misuri tu non è una extra tensione da induttanza ma qualcosa di diverso ..... è dovuta alle cariche che si accumulano attorno agli elettrodi per effetto capacitivo e non induttivo .
    Questo effetto si ha su particolari frequenze ( e le loro armoniche ) dipendenti dal tipo di acqua ed elettrolita usato , dalla conformazione della cella e dalla tensione applicata .

    Ciao
     
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    CITAZIONE (tecnonick @ 6/5/2007, 17:34)
    quando sfrutti quella extratensione, oltre ad avere tutti questi incrementi, ti si abbassa del 20% pure l'assorbimento di tutto il circuito! Questa condizione si verifica soltanto in un preciso margine del duty cicle che va dal 1 al 35%, se si sale oltre la extratensione diminuisce fino quasi ad annullarsi

    Visto che l'extratensione avviene solo in un certo range di duty-cycle,direi che dovresti salire di frequenza e modificare meno il duty-cycle.
    Non capisco invece perchè Kalos66 parla di sovratensioni capacitive :blink:
    La struttura della cella è un gruppo LC,in cui L ha caratteristica magnetica e di extratensione.


    Devo anche dire pero' che tecnonick nell'ultimo esperimento ha sfruttato appieno l'extratensione,ma la misura del gas in piu' avviene ad ''occhio'':come dire..... chi lo sa se ora la sua cella lavora al 200%, o se due giorni fa lavorava invece al 50% ?


    P.S. bisogna anche tener d'occhio le extratensioni, che andranno perdute se si supera la rigidità dielettrica dell'acqua!
     
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