A proposito di questo, ultimamente qua e là ne vocifera sempre più si legge e più spesso si sente del "diritto d'autore": tra bollini SIAE tolti con modo deliberante, scrittori impazziti che scappano dalla colonna sconosciuta, Nintendo che sforna pani fatti da Zelda con prodotti fatti dai funghi cinesi, libri usciti che poi spariscono nel nulla, ed ora vediamo cosa uscirà adesso!
(se non avete capito il concetto, fate una ricerca su cosa combinano tra SIAE e META....)
Forse non avrà senso questo messaggio ma in realtà prima di postare questo avevo in mente un altro msg da rispondere alla discussione però poi mi sono smarrito nella rete a causa dell'acciacco che mi pesa e non avevo più pallida idea su dove in quale postare una piccola curiosità fatta dopo un'ora di ricerca in cui che leggo ovunque "siae", "bollino" mentre cercavo quale gioco appartenente da un bollino Nintendo messo a parte nella scatoletta ed ecco cosa mi è uscito così. Tanta roba per un'etichetta grande quanto un pollice (anzi, uno e mezzo).
Un delirio delirante abbagliante.
Comunque, a parte, per rispondere sul serio, allora. Racconto un po' di una storiella. Un'altra storia.
Tanto e tanto tempo fa, ci fu un giovane spensierato e giocherellò nel quiete quartiere pacifico dove c'era tanta vivacità fuori casa, rimasto a casa in cui si divertì a giocare infinite ore ai games PS1 come Tekken, Gran Turismo, Metal Gear Solid e così fu immerso da tanti titoli ma tantissimi sempre più piaciuti.
Un giorno, tanto triste quanto pioveva tanto fuori tutto cupo, si scoprì che ci fu un adesivo brillante in colore argenteo sopra la scatola bianca e come quanto brilla con tanto il mistico nome del logo e fu considerata come l'edizione "speciale" per il ragazzo, sul letto ammalato e così stanco di aspettare il suo arrivo dal negozio, a portata di mano dal fratello.
Più a lungo, ancora se lo annoti e finì a pensare con tanta rabbia, fastidio, noia, sbuffare e mal piacevolmente perfino a togliere quell'adesivo così vistoso sulla bellissima scatola da collezione.
Era il bollino SIAE sopra la scatola! Un fastidioso bollino argentato, sull'edizione speciale di "Final Fantasy VIII". Era il tardo 1999. E il ragazzo, sempre più infastidito, lo tolse in modo insistente e rovinò drasticamente la scatola e si arrabbiò sempre di più e pianse. Era così bellissima la scatola, così tutta brillante e bianchissima. Ma che era finita con un strappo, ancora più vistoso dell'adesivo argentato. Un inesorabile, inevitabile evento del momento.
Ormai arreso, povero e senza soldini che prima erano spesi per gelati e patatine nel negozio vicino, si tenne la scatola ma con un altro adesivo del logo di PS1 e poi ancora un altro adesivo di Gamecube e così via attaccò altri fino a riempire tutta la facciata della scatola.
Dieci anni dopo trovò un'altra copia, più completa e in ottime condizioni ma senza bollino SIAE e spese centinaia di euro per scongiurare l'errore del precoce sognatore in tutta quella spensieratezza infinita, senza pensarcene. Buttò finalmente la scatola ormai logora, rovinata, attaccata e strappata.
Per anni, spese ore ed ore nelle ricerche sui motivi di attaccare gli adesivi argentati e si imparò che alle volte ne vale ma altre volte non ne vale e che da fastidio, ma solo che dipende dai determinati titoli soprattutto nelle versioni italiane. Vanno benissimo sui titoli prevalentemente prodotti da Nintendo, almeno a livello collezionistico ne prevale averlo sulle scatole importate e vendute in Italia, ma solo quando nelle epoche dove da allora l'Internet non era conosciuto abbastanza e che era nella lentissima espansione.
Oggi molti titoli italiani l'hanno anche attaccato persino in pieno centro copertina, sarebbe stato meglio dietro in parte, in uno spazietto libero. Ma si tratta di una cosa di poco conto, l'unico modo è di ignorarlo e pensare solo a giocarlo, se lo si piace nel genere.
Quel giovanotto era il me stesso.