Federico Moccia, Biografia

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=Niki=
view post Posted on 2/4/2007, 19:59 by: =Niki=




Biografia personale di FEDERICO MOCCIA

Raccontarsi è attraversare se stessi.
E poi dirlo agli altri, senza imposizione alcuna, solo con la voglia di conoscersi e condividere.

Chi sono... domanda difficile.
Domanda bellissima.
Io sono le parole che amo, le storie che racconto, gli amici più cari che mi accompagnano in questa vita.
Sono nei colori di un fiore che cresce ostinato
al bordo di una strada asfaltata.
Vivo dentro al cielo, quando al tramonto si tinge d'arancio, sempre diverso, sempre se stesso.
Sono nei quadri che dipingo, nella penna che uso quando scrivo, in un piccolo regalo che scelgo per fare una sorpresa.
Sono nel piacevole tepore di un maglione d'inverno e nella libertà di una maglietta estiva, nel caldo sole d'agosto.
Mi ritrovo nelle pagine degli scrittori che amo, nei fotogrammi di un film che mi commuove.
Mi perdo negli occhi di chi amo e mi ritrovo in quelli di chi mi fa sorridere e sa ridere di sé.
Sono le cose che amo: l`amicizia e la
lealtà, la solitudine e la compagnia degli amici, il silenzio e lo scoppio improvviso di una risata.
Correre in moto, quando la visiera del casco è
alzata ed entra il vento.
Parlare senza dire niente, perché gli occhi hanno già svelato tutto.
Mangiare una brioche calda alla crema, bere una buona birra.
Nuotare nel mare: quello salato d'estate e quello turbolento e dolce dei sentimenti.
Penso che le persone siano onde: mai né vincenti né perdenti.
Solo onde.
Che mi portano via, mi affascinano, mi spingono e
sollevano.
E non so mai a quale spiaggia mi faranno arrivare. Ognuna delle
persone che incontro è un'onda in cui mi tuffo volentieri.
E mi piace chi sogna, chi sorride, chi vive e non sopravvive, chi non perde fiducia ed entusiasmo, chi pensa che un tramonto non sia una fine ma un inizio.
E tutto questo non è questione d'età.
Amo la curiosità quando è voglia di conoscere e non invadenza.
Sono curioso "come una donna", dicono a volte i miei amici.
E io rido.
Ma credo che la curiosità sia una cosa bella, e comunque, che non appartenga ad una sola categoria.
Amo il darsi del "Tu": è come darsi del "Lei". Dipende sempre e solo da come lo si fa.
Poi, come diceva J. Prevert, "non volermene se ti do del tu: io do del tu a tutti quelli che si amano anche se non li conosco."
Amo il mio essere adulto oggi, perché è frutto del ragazzo che ero ieri.
Che ha provato dolore, gioia, solitudune, delusione, voglia di reagire, speranza.
Nessuno ti ascolta se non sei credibile.
E sei credibile quando non nascondi il tuo universo. Amo i brividi che mi attraversano quando qualcuno mi ha capito e si ritrova in ciò che scrivo.
K.Gibran affermava che "il significato di un uomo non va ricercato in ciò che egli raggiunge, ma in ciò che vorrebbe raggiungere."
Ed io ci credo.
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Biografia
Federico Moccia, scrittore e autore di testi per lo spettacolo, è nato a Roma nel 1963.

Figlio d'arte, suo padre è infatti Giuseppe Moccia, meglio noto come Pipolo, autore che spesso in coppia con Franco Castellano ha lasciato la sua impronta nel cinema italiano prima come sceneggiatore e poi come regista di alcuni tra i maggiori successi commerciali della commedia all'italiana a cavallo tra gli anni '70 e gli '80.

Nel 1982 Federico Moccia esordisce nel mondo del cinema con "Attila flagello di Dio" nelle vesti di aiuto regista.

Nel 1987 ci prova quindi da solo, ma il suo film "Palla al centro", passa completamente inosservato, costringendolo a passare alla TV.

L'anno dopo riprova con il film "Classe mista 3A" da lui scritto e diretto e con la partecipazione di Paolo Bonolis, ma è un altro fiasco.

A Federico Moccia non resta che dedicarsi completamente al lavoro in TV e partecipa sia come regista che come sceneggiatore al progetto di "College", telefilm con Federica Moro.

Per molti anni Moccia lavora anche in qualità di autore, scrivendo i testi di molte trasmissioni di successo nel campo dell'intrattenimento come, recentemente, in "Domenica In".

Nel 1992, scrive "Tre metri sopra il cielo", romanzo romanzo d'amore e di vite quotidiane dove c’è la noia, la fatica, la banalità dell’esistenza metropolitana. Respinto dagli editori, Moccia decide di pubblicare il libro, a proprie spese, presso un piccolo editore in poche migliaia di copie, subito esaurite.

"Tre metri sopra il cielo" circolato per anni in fotocopia nelle scuole superiori romane, viene ripubblicato, in versione aggiornata e corretta, da Feltrinelli solo nel nel 2004 e riscuote enorme successo di pubblico ottenendo anche riconoscimenti quali il Premio Torre di Castruccio, sezione Narrativa e Saggistica 2004, il Premio Insula Romana, sezione giovani adulti 2004.

Il successo del libro porta, l'anno dopo alla ripubblicazione dell'edizione del 1992 e ne determina anche una riduzione cinematografica con la regia dell'esordiente Luca Lucini e la perfetta interpretazione dell’attore Riccardo Scamarcio, riscuotendo altrettanto successo.

L'ultimo lavoro da scrittore di Federico Moccia è il romanzo "Ho voglia di te"
e "Scusa ma ti chiamo amore".

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1 replies since 2/4/2007, 19:58   495 views
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