Just like Cluedo, Incarico Auror - Daphne T. Woods

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view post Posted on 12/2/2018, 14:42
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DAPHNEScheda


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Probabilmente si stava muovendo troppo lentamente, dai quattro strambi personaggi che si trovavano nel locale non aveva ricavato nulla se non informazioni personali e l'Auror si sentiva estremamente sciocca per aver perso tanto tempo a interrogare persone che le avevano solamente detto di aver udito un'esplosione.
Arrivata nella stanza la vide in pessime condizioni, come se l'era immaginata se non peggio, era chiaro che c'era stata un'esplosione. Il vetro era stato rotto, dall'onda d'urto probabilmente, il pavimento era rovinato da macchie nerastre che davano alla stanza una parvenza più caotica di quanto effettivamente fosse, il soffitto era crepato (avrebbe dovuto assicurarsi che fosse sicuro stare lì dentro, non voleva che crollasse tutto da un momento all'altro) ma ciò che era più strano era la sedia al centro della stanza, perché mai avrebbe dovuto starsene lì? La bambina c'era forse seduta sopra?
Quelli erano i chiari segni di un Bombarda ma perché mai? Che senso aveva se si poteva uscire da lì usando la Smaterializzazione?
Era decisamente impossibile che fosse opera della bambina tutto quel casino, e soprattutto non era possibile che si Smaterializzasse da sola, non aveva mai sentito di nessuno che potesse farlo senza prima aver seguito il corso ministeriale, quello era decisamente un rapimento, ma a opera di chi?
Si guardò attorno per raccogliere più dettagli possibile per poi fermarsi accanto alla sedia guardandola attentamente.
«Come è possibile che Lei non abbia sentito nulla, signora Hillight. Questi sono chiari segni di un Bombarda, il rumore deve essere stato assordante se pure la vecchia signora di sotto l'ha sentito, c'è forse qualcosa che non mi dice?» Non stava alludendo a nulla ma aveva bisogno di più elementi, perché era stato lanciato quell'incanto?


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ATTIVO:-Bacchetta [Legno di Alloro, piuma di Ippogrifo, 12 pollici, rigida], per lei indispensabile.
-Distintivo Auror: oltre ad un simbolo di riconoscimento, il Distintivo consente, se stretto tra le dita, di comunicare la propria posizione al Capo Auror, con un funzionamento molto simile a quello dei Galeoni ES. Utilizzabile una volta a quest per chiamare rinforzi solo in caso di reale pericolo.
-Bussola del Desiderio (desiderio: "Che le persone a me care non siano mai in pericolo.")
-Spesso e volentieri porta con sé uno zainetto in cui ha carta e piuma per poter scrivere le idee che le passano per la testa, qualche buon libro e una barretta di cioccolata.


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view post Posted on 27/2/2018, 23:13
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Il Fato

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Se qualche effetto personale, qualche traccia era stata lasciata indietro dai rapitori, l’esplosione pareva averla cancellata. Che poi, l’Auror Woods pareva essere convinta che si trattasse di un bombarda; ma i dubbi erano leciti. Forse che i rapitori non sapevano smaterializzarsi? Ma allora perché non uscire dalla finestra. La porta, poi, non presentava tracce di violazione.

Un bravo detective, tuttavia, avrebbe dovuto sapere che spesso c’è di più di quanto appare a un primo colpo d’occhio. Vicino a quella sedia che aveva attirato tanto l’attenzione dell’Auror, sbucava infatti un foglietto.
La sedia, per conto suo, era solo una normalissima sedia di quelle dove spesso si appendono i vestiti per il giorno dopo.


“Io …” balbettò Madama Hillight, massaggiandosi le tempie, “Io non so. Ieri ero così stanca, così stanca. Quasi non mi reggevo in piedi! Sono andata a letto prima del solito e ho il sonno pesante.”

Anche se, a ripensarci, si era trattato più un semplice caso di sonno pesante. Era crollata infatti addormentata non appena aveva posato la testa sul cuscino e quando finalmente aveva riaperto gli occhi, era ormai mattina e la nipote era scomparsa.

“È stato dopo che ho bevuto una burrobirra con un paio di clienti abituali.”

Non potevano essere stati loro, non potevano perché in fondo a lei, Madama Hillight sapeva chi aveva rapito sua figlia. Ma erano persone contro cui era meglio non mettersi.

Coloro che stavano ancora aspettando giù … ora che ci ripensava con più lucidità, non potevano aver rapito nessuno. Se lo avessero fatto, sarebbero già fuggiti dalla finestra.
Probabilmente, sperava che avessero visto o sentito qualcosa, ma senza successo.

 
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view post Posted on 10/3/2018, 10:28
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«Mh...» mugugnò dubbiosa, voltandosi non troppo bruscamente verso la signora mentre osservava la sedia con molta attenzione. «Mi scusi se insisto ma non possiamo lasciare nulla al caso, se pensa che qualcosa possa esserci utile a trovare sua nipote deve dirmelo, in qualsiasi momento. Prima le ho già chiesto se qualcuno potesse volerlo fare per ferire lei o i suoi familiari, Julia potrebbe non tornare a casa viva se perdiamo tempo» disse guardandola gentilmente, cercando di parlarle in modo empatico, doveva assolutamente capire che il minimo dettaglio avrebbe fatto la differenza, la situazione era grave.
Si accucciò improvvisamente nel notare un piccolo foglietto accanto alla seggiola. Lo prese tra le dita attentamente per evitare che si rovinasse in qualche modo, rigirandolo tra le mani nel tentativo di trovarci qualcosa di scritto o qualcosa di vagamente utile, poteva essere un bigliettino lasciato dai rapitori tanto quanto una bigliettino che la bimba aveva perso, un indizio su quello che stava facendo prima di dormire.
Voleva capire se al momento del rapimento fosse seduta sulla sedia oppure fosse a letto addormentata, era impossibile che non ci fosse nemmeno un indizio perciò si voltò verso il letto per vedere se era sfatto per poi spostare lo sguardo sul soffitto più attentamente.


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Chiedo scusa per il ritardo
 
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view post Posted on 27/3/2018, 21:44
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Il Fato

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Il foglietto preso da Daphne era quasi illeggibile per la carta di scarsa qualità e le tante volte che era stato maneggiato da mani sudate, ma qualcosa si leggeva ancora: numeri in colonna, vicino a un simbolo non sempre conosciuto dai maghi (£) e un logo in cima: due forchette incrociate sopra un sax stilizzato e sotto, in corsivo, un solo nome: “Bluez”

Nel mentre Madame Hillight era abbastanza nel panico.

“Io, io …” balbettò la locandiera, torcendosi le mani se possibile ancora più forte. Perché l’unica volta che si era anche solo scontrata di striscio con loro le minacce erano state pesanti. E ora avevano portato via la piccola Julia.
Ma finché si ostinava a nascondere le cose, l’Auror non avrebbe mai potuto aiutarla. Forse era giunto il momento di rivelare tutto quello che sapeva.


“D’accordo, c’è una cosa che non le ho detto” ammise. “Ma” e qui afferrò con forza il braccio di Daphne “lei mi deve promettere che non succederà nulla a mia nipote.”

Prese poi un respiro profondo e si sforzò di parlare. “Vede, ecco, circa un mese fa un paio di tizi hanno cominciato a passare spesso da questo locale e fare continuamente avanti e indietro tra qui e la Londra Babbana. Dicevano qualcosa sullo stare attenti, se non sarebbe esploso tutto e su quanto fosse difficile procurarsi il corno di quelle bestie schifose.”

La signora deglutì, prima di proseguire. “Ha-hanno detto che sarebbero successe cose terribili se avessi parlato.”

 
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view post Posted on 17/7/2018, 11:08
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Il foglietto che aveva preso in mano si era rivelato essere uno scontrino dopo averlo guardato con occhio attento. Era tutto rovinato e sicuramente indecifrabile per un mago che non era mai stato nel mondo babbano, ma quello non era il caso di Daphne che lo riconobbe immediatamente come uno scontrino.
*Bluez* lesse nella sue mente più e più volte cercando nella sua mente un qualche collegamento al nome o al logo di quello che poteva essere un locale o un ristorante.
Non ebbe il tempo di chiedere nulla all'anziana signora che lei aveva cominciato a parlare nervosa per poi afferrarle il braccio.
Ascoltò tutto ciò che aveva da dirle con moltissima attenzione, analizzando tutte le informazioni importantissime che le venivano fornite, cercando di trattenere l'istinto omicida che le stava salendo alla testa. Capiva la sua paura ma qui c'era una vita in gioco, era quella la cosa più importante, se gliene avesse parlato subito non avrebbe perso tempo a cercare mosche e ad interrogare persone inutili.
«Non si preoccupi signora Hillight, ora che ha parlato è tutto molto più chiaro, mi ha fornito delle informazioni molto preziose. E potrebbe esserci stata molto utile per fermare il traffico di corni di unicorno, oltre che indispensabile per trovare sua nipote» disse mettendole la mano sulla spalla per tranquillizzarla.
Il locale indicato sullo scontrino non doveva essere molto lontano dal Paiolo se i trafficanti facevano continuamente avanti e indietro, perciò avrebbe potuto trovarlo passando per il muro che collegava i due mondi, senza doversi smaterializzare.
«Lei probabilmente non sa dove si trova questo locale il Bluez, vero?» chiese mostrandole lo scontrino. «Ma mi può portare al passaggio per il Mondo Babbano, magari hanno perso qualche indizio per strada» disse avviandosi verso il piano di sotto.
Il tempo stringeva.


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Chiedo scusa per i mesi di assenza, ora dovrei essere tornata completamente
 
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view post Posted on 21/8/2018, 21:47
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* corni di unicorno?*

No, lei non aveva mai parlato di corni di unicorno. Madama Hillight scosse la testa, stancamente. Poteva anche essere che aveva detto qualcosa all'Auror qualcosa senza rendersene conto.

"Non erano corni di unicorno," mormorò con la voce debole di una persona che aveva portato sulle spalle il peso della tensione dall'alba.
"Parlavano di eru - eruqualcosa. Mi perdoni, Cura delle creature magiche non era la mia materia preferita," si scusò poi con una lieve risatina priva di gioia.

Il nome del locale, come intuito da Daphne, non le era conosciuto. Quei nomi di locali Babbani finivano sempre per mescolarsi nel suo cervello, così come accadeva con le bevande ridicole di cui parlavano alcuni giovani maghi. Era capitato che uno proponesse di inserire cose come Pumpkin Spice Latte o Chai nel menù.

Aggrottò la fronte alla richiesta di Daphne. Da quanto ricordava tutti i maghi inglesi imparavano fin da piccoli ad aprire l'accesso dietro il Paiolo Magico per accedere a Diagon Alley. Ma forse l'Auror apparteneva a una di quelle famiglie purosangue che non avevano mai messo piede nella Londra Babbana.


"D'accordo. Andiamo," acconsentì infine. Prima di andare, tuttavia, mosse la bacchetta e mormorò qualche parola per annullare tutte le barriere che aveva eretto per impedire a chi stava nel locale di andarsene. Si sarebbe scusata con i clienti in seguito.

La tua prima parte della missione finisce qui, dopo un ultimo post di chiusura. A breve la seconda parte.
 
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view post Posted on 6/9/2018, 00:07
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Aveva voltato le spalle a Madama Hilllight solo per un attimo, giusto il tempo per dare un'ultima occhiata al luogo, in modo che fosse completamente sicura che fosse tutto apposto prima di allontanarsi dal Paiolo.
Ma quando sentì la signora comunicarle che la sua intuizione fosse sbagliata sgranò gli occhi. Non le era passato nemmeno per l'anticamera del cervello che ci fosse qualche persona così pazza da contrabbandare corni di Erumpent.
«Erumpent. Grazie» disse semplicemente, cercando di riordinare il mare di pensieri che stavano affluendo al suo cervello. Il Ministero della Magia permetteva il legale commercio dei corni di Erumpent, lo sapeva perché era uno degli ingredienti della Pozione Esplodente. Perciò chiunque fossero quegli uomini e qualsiasi cosa avessero in mente non era nulla di legale e pacifico. C'erano troppe cose che potevano andare storte e che potevano essere sbagliate in quella storia.
Il veleno dei corni poteva essere usato per uccidere, far esplodere anche un intero quartiere se in grandi quantità, quelle povere creature potevano essere trattate in modo pessimo... Era tutto troppo.
Quella storia era cominciata con la sparizione della nipotina di quella donna e ora poteva trattarsi di una grandissima rete di contrabbando.
Il suo compito era trovare quella bambina, era chiaro che qualcosa non era andato a genio a quelle persone, qualcosa nel comportamento della signora Hillight, ed era stato facile rapire una bambina. Dovevano correre.
Non aveva tempo di spiegare a Madama Hillight che nessuno le aveva mai insegnato a usare quel passaggio perché non ne aveva avuto bisogno, riuscendo a Smaterializzarsi, non le importava che la guardasse in modo strano.
La vide spezzare gli incanti che tenevano bloccati i clienti e annuì leggermente per poi seguirla verso il passaggio.
Ripensò per un attimo alla stanza della bambina: segni di esplosione. Avrebbe dovuto capirlo prima, maledizione. Si diede della cretina mentalmente per poi pensare a come fosse possibile che qualcuno riuscisse ad affrontare quelle creature magiche, la loro corazza era immune a qualsiasi incanto e il loro corno mortale. O erano aiutati da qualcuno esperto, uno studioso di Creature Magiche che sapeva ciò che faceva data la difficoltà nel gestire tali esseri, o erano solo molto stupidi.


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21 replies since 26/9/2017, 21:06   435 views
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