rabazon

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  1. rabazon
     
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    dear faurio,
    per aumentare la pressioe intendi
    la pressione generale sulla soluzione elettrolitica?
    questo potrebbe influire sull'effetto plasma aumentandolo o migliorando i bilanci energetici?
    saluti
     
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  2. Faurio
     
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    Esattamente

    considerando che nei reattori adronici di Santilli al variare della pressione variano i risultati, magari questo succede anche nella cella a FF. So che sono 2 cose completamente diverse, ma visto che si sta facendo sperimentazione, perchè non provare e verificare.

    Saluti
    Faurio


     
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  3. Phitio
     
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    Introdurre un aumento di pressione nel sistema di sicuro complica notevolmente l'assetto dell'esperimanto. Questo perche' bisogna poi dotare la camera di un sistema di valvole per mantenere la pressione costante (con un plasma a 3000 gradi, di sicuro ci deve essere forte ebollizione). Di certo questo potra' essere un passo successivo delle sperimentazioni, con un laboratorio ben attrezzato. Cosa puo' dire a proposito il nostro moderatore?
     
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  4. rabazon
     
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    dear friends,
    probabilmente le variazioni di pressione possono essere la causa delle variazioni geometriche di accumuli sugli elettrodi-
    forse-
    comunque è una bellas prova-
    dopo un colloquio chiarificatore con santilli penso
    di poter modificare in meglio il modello intuitivo di formazione dei neutroni
    mi occorre un pò di tempo
     
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  5. eroyka
     
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    Ciao Ragazzi,
    CITAZIONE
    Di certo questo potra' essere un passo successivo delle sperimentazioni, con un laboratorio ben attrezzato. Cosa puo' dire a proposito il nostro moderatore?

    Effettivamente potrebbe essere una prova da effettuare, ed in un certo senso ci avevamo già pensato. NOn sarebbe neanche troppo difficile fare delle prove a basse pressioni solamente non c'è stato il tempo per fare queste prove un pò "atipiche" perchè fin ora ci siamo concetrati per analizzare ciò che accade nelle condizioni più semplici. Comunque per una risposta più precisa vi rimando a quantum Leap. Lui vi saprà spiegare meglio di me cosa potrebbe nascondere la messa in pressione della cella.

    Roy
     
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  6. Quantum Leap
     
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    Cari amici,
    come l'amico Roy ( ) vi ha già detto, l'ipotesi di far lavorare la cella sotto pressione fu ben presto persa in considerazione per svariati motivi.
    Innanzitutto, una cella chiusa è un dispositivo che consente una maggiore precisione nelle misure calorimetriche. Non avendo la parte superiore aperta, si può misurare con precisione molto maggiore il calore generato dal plasma.
    Lavorare sotto pressione oltretutto consente di mantenere l'acqua per più tempo allo stato liquido, limitandone, in parte, l'evaporazione a 100 gradi.

    I problemi che ci hanno spinto a desistere dalla realizzazione di tutto questo, oltre alle evidenti difficoltà tecniche, sono tutti legati alla sicurezza. Infatti, nel transitorio iniziale di pre-innesco e nella successiva fase di plasma, la cella continua a produrre idrogeno e ossigeno che, in pressione e in presenza di scintille, potrebbero dar luogo ad esplosioni ...

    E finchè non ci sarà qualcosa o qualcuno che ci aiuti ad attrezzarci, abbiamo preferito rimandare il tutto....

    Però resta un prossimo obiettivo.

    Ciao ciao.

     
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  7. rabazon
     
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    dear fiends,
    il problema della cattura elettronica da parte di protoni sembra aprire molti più interrogativi che risposte
    sto valutando molte possibili risposte,
    dall'interessante proposta di Borghi,/E santilli) di stimolazione di neutroni con fotoni per un decadimento abbreviaato del neutrone,
    a veramente una mostruosa quantità di possibilità quando sendiamo sotto al fermi e prendiamo in esame quark,gluoni, neutrini e uno zoo mostruoso di altre particelle che il modello standard ci propone
    vorrei poter provare il modello più semplice ,che magari non funziona,ma ha un grande pregio, è facile da falsificare
    se volete posso mandare i dettagli,ma non voglio intasare il forum
    comunque ...
    tutte le soluzioni di acqua hanno naturalmente una piccola percentule di
    deuterio, se il modello semplice funziona, aumentando la concentrazione di deuterio deve aumentare il numero di trasmutazioni, o comunque
    aumentare l'energia del plasma e diminuendo la concentrazione
    diminuire gli effetti
    possibile provare'magari con soluzioni di acqua pesante diluite opportunamente
    questo caso non riguarda l'eventuale effetto di fusione studiato negli elettrodi di palladio
    il modello riguarda la possibilità che "solo " il deuterio possa catturare
    l'elettrone
     
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  8. rabazon
     
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    dear quabtum leap,
    è interessante sapere se avete effettuato delle misure di concentrazione di deuterio nelle soluzioni,
    se avete riscontrato differenze nelle reazioni a differenti concentraazioni,
    se avete riscontrato dei tempi differenti nell'accensione e nell'andare a regime del plasma a differenti concentraz
    e se avete provato a misurare eventuali differenze nella concentraz prima e dopo l'esperimento
    le misure non dovrebbero essere molto difficili
     
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  9. Quantum Leap
     
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    Caro rabazon,
    le tue osservazioni mi fanno capire che hai delle idee molto interessanti sul nostro esperimento e, soprattutto, che sei una persona molto perspicace. Complimenti!

    Le misure della concentrazione di deuterio prima e dopo la prova di plasma non sono state eseguite in quanto, data l'esigua quantità di deuterio disperso in acqua, contrariamente a quanto dici, sono molto complesse da eseguire... a meno che tu non conosca un metodo da suggerirci.

    Di una cosa però siamo sufficientemente sicuri: il deuterio non è un elemento fondamentale per l'innesco del plasma. Quest'ultimo infatti ha luogo quando il potassio crea un forte campo elettrico attorno al catodo, quando il catodo comincia a scaldarsi e a emettere elettroni per fenomenologie termoioniche e la conducibilità del catodo si abbassa.

    Tuttavia è probabile che il deuterio, riguardo le fenomenologie nucleari in gioco, occupi un ruolo importante. A tal proposito, tuttavia, stiamo ancora indagando.

    Ancora complimenti e fammi sapere qual'è la tua idea.

    Ciao ciao
     
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  10. rabazon
     
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    dear quantum leap,
    effettivamente sto studiando un modello di "tunnel su superficie"
    forse troppo audacemente facile
    che riguarda la cattura di elettroni da parte del deuterio
    sono ancora molto indietro ,anche se qualche passo decisivo è avvenuto
    manderò documentazione quando sarà più accettabile
    e magari ci conosceremo personalmente

    l'accensione del plasma è certamente dovuta al potassio,
    alle condizioni di emissione di elettroni,
    ma volevo sapere se avete dei dati sulla velocità di accensione,
    se a parità di altre condizioni, il plasma in una maggiore concentrazione iniziale di deuterio si accende con più facilità
     
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  11. rabazon
     
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    dear quantum,
    purtroppo non conosco un sistema per misurare la quantità di deuterio sciolte in acqua leggera
    ho ancora delle domande per falsificare un possibile modello
    quanto grande è lo spazio tra la schermatura degli atomi di potassio ionizzati e l'elettrodo?
    avete assistito a delle modifiche delle dimensioni spaziali dello stesso mentre si produce il plasma ?
    potrebbero esserci difficoltà ad entrare nello spazio da parte dei protoni ionizzati di H?
    eventuali variazioni hanno influenza suii fenomeni misurati?
     
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  12. rabazon
     
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    dear quantum leap,
    ormai il modello è pronto,posso anticipare
    che si basa sul deuterio come ""catalizzatore""
    nucleare di reazioni di formazioni di neutroni
    dato che è molto audace, ho bisogno di prove per falsificare la teoria
    purtroppo il deuterio ,come catalizzante,è molto elusivo e trasfrmista dai miei calcoli,e devo capire meglio praticamente l'esperimento
    in un certo senso,il modello si basa su alcune semplificazzioni tipo di santilli,
    ma riguarda fenomeni assolutamente diversi e non contemplati da lui
    occorre inoltre, assolutamente un buon matematico teorico quantistico,,capace di tradurre con un simbolismo accettabile l'euristica "visionaria "
    potete trovarlo?
    possiamo incontrarci personalmente per definire meglio le falsificazioni?
    beh potete correre il rischio, potrei essere solo un mitomane, ma assicuro comunque non fastidioso
     
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  13. Phitio
     
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    Ho dato una occhiata al sito di Santilli, e ho scaricato della documentazione sui nuovi strumenti matematici da lui ideati per maneggiare finalmente in modo efficace gli stati di materia condensata, con particelle estese e interazioni non locali, non lineari e non conservative. Santilli ha infatti progettato e costruito dei macchinari ( se ne parla nella sezione delle energie alternative) che funzionano con un arco elettrico sommerso in grado di generare plasma, ionizzare la materia e creare nuovi costrutti chimici. La parte piu' interessante, per la nostra specifica questione, della documentazione che finora ho potuto visionare (ed e' una messe incredibile di pubblicazioni scientifiche a partire dal 1978 al 2002, almeno) e' quella che spiega la struttura neutronica, definita semplicemente come una coppia fortemente interagente di un protone ed un elettrone. Nella documentazione viene anche spiegato che questa struttura si puo' creare a basse energie e parimenti puo' essere stimolata la sua dissoluzione mediante frequenze di risonanza (un metodo DAVVERO efficace per accelerare il decadimento radioattivo?). Il punto e' che secondo questa teoria la generazione di neutroni dal plasma non e' piu' poi cosi' tanto peregrina come idea. Bisognerebbe approfondire questo aspetto della teoria (la teoria adronica di Santilli) per scoprire le condizioni di formazione di un neutrone in presenza di plasma e soprattutto di elevati valori locali di campo magnetico. magari nei vostri esperimenti state creando qualche specie di magnecola, senza saperlo!
    Insomma e' una faccenda davvero intrigante!

    Saluti
     
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  14. rabazon
     
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    dear phitio,
    i lifting di lie proposti da santilli
    sono molto buoni
    devo aggiungere che ci sono molte altre teorie che cercano di spiegare gli effetti di fusione nucleare a basse temperature
    i sono moltissimi articoli su come correggere il fattore tunnel di gamow,
    oppure come modificare i parametri quantistici, tipo qued coerente,
    a partire dalla teori crak di bagnulo,che mi piace perchè bagnulo era un
    "dilettante",
    ci sono state 10 conferenze internazionali sulla fusione fredda,
    vuoi alcuni link?
    http://world.std.com/~mica/cftstart.html
    http://world.std.com/~mica/cft.html
    http://www.newenergytimes.com/Reports/reports.htm
    saluti


     
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  15. rabazon
     
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    cari amici,
    per ragioni personali sono rimasto fuori dal forum molto tempo
    non sono riuscito a partecipare ad abano
    comunque ho studiqato il problema della formazione di neutroni
    ho preparato un documento , che non avvo condiviso,
    perchè ancora lontano ad una definizione certa,
    inoltre tutto il dispositivo matematico, non è assolutamente pronto, certamente preparata lo avrebbe risolto
    inoltre sono ancora lontano dalla definizione certa del procedimento
    protone + elettrone + neutrino= neutrone mancando 0,7Mev circa
    in alcuni casi possiamo affermare che micro-vortici compressi casuali nel plasma possono produrre l'energia mancante con effetto tunnel tipo Josephson,

    ma per la quantità di neutroni prodotti
    possiamo trovare(che fermi mi perdoni)
    2 elettroni + protone + energia di decadimento=neutrone
    con un ammanco di energia molto minorte del precedente
    dobbiamo trovare che nel plasma avvengono fenomeni tipo Cooper per gli elettroni,
    che con effetto tunnel tipo Josephson decadono nel protone e producono neutroni lenti termici con evnergia sotto i 0,25ev ad brevissimo decadimento
    discutero meglio la cosa
    in articolo allegato sse riesco ad allegarlo


    Edited by rabazon - 27/10/2004, 16:38
     
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37 replies since 27/4/2004, 19:44   3220 views
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