O Ermione. Odi?

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~ Nieve Rigos
view post Posted on 14/9/2023, 22:56 by: ~ Nieve Rigos     +2   +1   -1
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entropia.

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Angelo è diventato parte di un ricordo che sto elaborando. O, meglio, lo è sempre stato.

Quando inizi un lavoro di elaborazione dei vissuti traumatici, lo fai perché il tuo cervello ha conservato intatte solo le memorie terribili che non è riuscito a immagazzinare come ricordi. E il lavoro di esplorazione è doloroso.
È come immergere la testa nell’acqua bollente ed essere toccato da qualcosa di cui non sai distinguere la natura. Fa male, tantissimo, e paura.

Ma Angelo no. Lui è un pezzetto di bellezza nel mezzo del delirio.

Oggi, la mia psicoterapeuta mi ha detto che è parte del percorso di elaborazione l’aver ripescato questo ricordo. Significa aver aperto lo sguardo ad altro che non fossero i momenti più terribili di quei giorni. Significa che quel gesto d’amore, davanti alla chiesa, mentre ero disancorata dalla realtà e avevo il cuore in pezzi, mi ha salvata. Un po’, solo un po’. Ma lo ha fatto. E l’idea che un rapporto per me così importante mi stia salvando a distanza di tanti anni mi commuove a una profondità che non so spiegare.

È banale, ma “Dopo tutto questo tempo? Sempre.”

Te lo dirò, un giorno. Seduti a un tavolo, ti guarderò gli occhi buoni e ti dirò che mi hai salvata, allora come ora, con l’immensità disinteressata del tuo amore. E ti ringrazierò per questo con la voce rotta per la gratitudine e l’imbarazzo di chi non è proprio abituato a esprimere le emozioni a voce, ma inizia a fare qualche tentativo. Mi abbraccerai, piangeremo tantissimo e poi mi rimprovererai simbolicamente di averti fatto piangere così tanto. E io risponderò che mi piacciono le entrate in grande stile, specie dopo essere mancata per tanto. E tu mi guarderai con immutata tenerezza negli occhi come a dire che non sono cambiata affatto.

”Hai pensato di contattarlo, Eri?” chiede mio fratello in macchina, oggi pomeriggio.

Potrei, ma non voglio. Non è così che deve accadere. Non voglio i messaggi. Non voglio un cellulare davanti a me. Non voglio che i toni si fraintendano, che tu possa perderti anche solo un frammento minuscolo del bene che ancora resiste dentro di me. Devi vederlo, tutto.
Tu non lo sai che io mi aggrappo a noi, proprio adesso, per il mio percorso di terapia. Che mi hai regalato un sospiro di sollievo, il primo da tanti anni. Che mi è sembrato di vedere uno spiraglio di luce in un tunnel lungo e buio. E ti ringrazio.

A presto.


Edited by ~ Nieve Rigos - 16/9/2023, 19:21
 
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