O Ermione. Odi?

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~ Nieve Rigos
view post Posted on 19/5/2020, 19:24 by: ~ Nieve Rigos     +8   +1   -1
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entropia.

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“... è un continuo, spaventoso succedersi di detonazioni. Siamo sotto attacco. La visibilità è scarsa, l’udito compromesso, la carne lacera per le schegge. Respirare è impossibile: troppe, troppe polveri.
Avanziamo alla cieca: a volte, la facciamo franca; altre, causiamo un’esplosione ancora e rimaniamo incastrati in uno spaziotempo che si muove al rallenti.
L’esercito è prostrato. Servono rinforzi.
Non trovo i miei compagni — ne ho mai avuti?
Mi rannicchio sul terreno, accanto al corpo trivellato di un soldato caduto — ha il mio stesso viso, noto con orrore.
Chiudo gli occhi. Non voglio guardare.
Passerà. Sta finendo. È solo questione di tempo, mi dico. Uno stupido, maledettissimo incubo.
Ci si può svegliare anche se si hanno gli occhi aperti?
Signorsì, signore. Dev’essere così. Lo è per forza. Si alzi.
Più codardo di un disertore: ecco cosa sono. Almeno, quello ha avuto il coraggio di filarsela prima che la situazione peggiorasse. Io, dal canto mio, non me ne sono accorto per tempo. Che la guerra stesse per scatenarsi, intendo. Se l’avessi capito, sarei fuggito, no? Chi non lo farebbe?
Bugiardo. Non solo cagasotto. Pure bugiardo. Si vergogni, soldato.
Sono rimasto. Sono qui, adesso.
A palpebre serrate, copro la bocca per trattenere i lamenti. Se non lo facessi, attirerei le mitraglie e i fucili nemici — hanno il mio volto anche quelli?
Poi, d’improvviso, un’altra mina esplode sotto di me.
Dentro di me.
Silenzio.
Finalmente.
... o forse no.

Soldato semplice
E.G.”



Scenario bellico — Rapporto dal fronte
Stanzetta entrando a sinistra, lettino con la trapunta a righe colorate
Pisa, 19/05/2020

 
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