Lezione di Violoncello, privata per Wolf

Davanti alla lettura di Wolf Violet sembrò particolarmente soddisfatta e, quando rialzò la testa, non riuscì a non nascondere un bel sorriso.

«Sei stato bravissimo, si vede che hai studiato sodo! Direi che possiamo andare avanti.»

Disse quindi con dolcezza voltando la pagina e andando avanti con gli argomenti. La pagina sulla quale si fermò non era solo stampata ma anche pieni di appunti presi con una grafia particolarmente infantile segno che erano stati scritti proprio da una Violet di tenera età, quando aveva iniziato a studiare musica.

«Oggi impareremo cos’è una battuta e, soprattutto, il valore delle note. Ti consiglio di prendere appunti in maniera tale che tu possa scriverlo sul tuo libro di solfeggio quando ne avrai comprato uno.»

Violet non diceva mai niente per caso, le sue parole erano state dette anche per ricordare al giovane che era il caso che ne comprasse uno suo al fornitissimo negozio di Oliver.

«Scrivi: “La battuta, o misura, è un pezzo di rigo musicale racchiusa fra due stanghette e deve contenere esattamente il tempo indicato vicino alla chiave.”
Nel nostro caso parleremo ovviamente della chiave di Violino, per ora. Vicino alla chiave di violino sono sempre segnate dei numeri, delle frazioni, che indicano quanto deve essere grande ogni misura.»

Per fare in modo che potesse capire meglio, Violet girò il suo libro per mostrare il disegnino che aveva fatto in un angolino, sotto la sua scrittura infantile, evidentemente disegnata da una mano decisamente più esperta: il suo maestro di musica.

Attese quindi che il giovane copiasse e ponesse domande nel caso ne abbia avute.

Per come la vedeva lei l’abilità dell’insegnante stava nello spiegare il tutto nella maniera più semplice possibile ma stava allo studente saper imparare bene e impegnarsi. In quella precisa circostanza aveva ammirato l’impegno che Wolf ci aveva messo e non ci vedeva molto meriti propri perciò quando lui le fece il complimento lei arrossì tutta grattandosi la nuca un po’ imbarazzata.

«Ma no…ehm…cioè hai fatto tutto…beh, io…oh…ehmm, grazie!»

Disse alla fine facendo spallucce. Le aveva fatto piacere ma non si stava impegnando certo per i complimenti ma solo perché voleva che il giovane Serpeverde imparasse bene.

”Non è il mio ragazzo, smettila.”

Non c’era niente da fare con Lucy, quando partiva per la tangenziale era il caso di lasciarla perdere in maniera tale che si perdesse da sola senza trascinare anche Violet nella sua follia.
La corvonero cercò quindi di rimanere presente a sé stessa ascoltando il dubbio che Wolf stava esprimendo. In effetti non la trovò per niente una domanda stupida e lei stessa non se l’era mai effettivamente chiesto quindi non aveva una risposta classica, accademica, poteva solo fare congetture e ipotesi per come venivano utilizzate.

«Beh serve per capire a primo occhio in che tempo è stato scritto il pezzo dal momento che ci sono più tempo e più suddivisioni, ma questo lo faremo fra un po’, inoltre sono particolarmente utili quando si suona in gruppo dal momento che ogni battuta è solitamente numerata e quindi ognuno può tenere il segno. Anche quando si suona da solisti è molto più semplice seguire quando la musica è divisa in battute e poi scopriremo presto che l’interno di ogni misura contiene dei movimenti più forti e più deboli a seconda di dove risiedono le note. La battuta è la base della ritmica e anche del modo per poter dare un certo colorito al pezzo.
Questo però è possile che lo faremo molto più avanti!»

Disse sorridendo con dolcezza e riprendendo in mano il suo libro di solfeggio per poter quindi andare avanti.

«Spero di essere stata chiara ma se qualcosa ti è ancora poco chiaro probabilmente capiremo meglio più avanti. Adesso iniziamo con il valore dei tempi. Iniziamo con l’intero quindi i 4/4. Ora scrivi!»

Si schiarì bene la voce facendo segno al ragazzo di prepararsi a scrivere.

«L’intero.
Il tempo 4/4 si batte in 4 movimenti, 2 in battere e 2 in levare e ogni movimento si divide in 2 parti chiamate suddivisioni, quindi il tempo 4/4 vale 4 movimenti = 8 suddivisioni.
Ogni nota deve essere tenuta con la voce per tutta la durata del suo valore, legando bene tutte le vocali.
Il movimento del braccio deve essere lento e uguale.»

Senza dire altro Violet prese il proprio guaderno per scarabocchiarci sopra qualcosa e mostrarlo a Wolf.

«Copialo che adesso che ti faccio vedere i movimenti forse potrà risultare più chiaro…»

Disse con un sorriso in attesa che il giovane scarabocchiasse e, una volta finito, chiuse per un attimo il libro di solfeggio per la parte pratica.

«In questo momento la nostra battuta vale 4/4 quindi se all’interno abbiamo per esempio un Do, dovremo fare quattro movimenti con la mano e in questi movimenti dovrà starci il nostro Do suddiviso in 4 parti, quindi 4 movimenti, e 8 suddivisioni. Osserva.»

Appoggiò la mano destra sulla gamba schiarendosi la voce.

«Do»

Disse battendo la mano sulla gamba.

«o»

Alzando la mano verso l’alto e fermandosi completando il primo movimento.

«o-o»

Continuò battendo di nuovo la mano sulla gamba facendo coincidere il primo “o” con il battito e il secondo “o” con la mano ferma in alto.

«o-o»

Continuò il movimento verso sinistra e dividendo le due o in altre due suddivisioni come fatto in precedenza e completando il terzo movimento.

«o-o»

Concluse con l’ultimo movimento, questa volta sempre in levare ma verso destra, dividendolo sempre in altre due suddivisioni.
Rimase poi in silenzio per osservare le reazioni di Wolf per capire se fosse confuso o meno.

«Spero di non essere stata troppo confusionaria…è abbastanza chiaro?»

Chiese con una faccia da schiaffi.

Temeva davvero di essere stata troppo confusionaria però non sapeva come rendere più semplice un discorso come quello: era davvero difficile. La teoria però sembrava essere stata appresa, quello che però doveva testare era la pratica.

«Esatto! A livello teorico ci sei, adesso passiamo al lato pratico. Prova a leggere questo rigo.»

Annuì con un sorriso mostrandogli cosa leggere e rimanendo quindi in attesa di vedere come se la sarebbe cavata.

Alla fine della sua spiegazione, prima di iniziare l’esercizio, quando il ragazzo le chiese se dovesse ripetere anche le note già scritte la ragazzina annuì con un sorriso per poi osservarlo. Wolfgang si presentò in maniera impeccabile nella lettura ma, in quella lezione, non si sarebbe trattato solo di quello: mancava qualcosa.

«Le note sono giuste, perfette, e vocalmente le hai anche suddivise in maniera corretta…però voglio vedere anche il movimento. Quando si solfeggia qualcosa non ci si limita alla sola lettura ma alla suddivisione di ciò che stai leggendo in maniera tale da poterlo comprendere meglio e suonarlo nel migliore dei modi. Ti renderai conto che quando inizierai a suonare con il metronomo il movimento del solfeggio ti sarà di grande aiuto!»

Disse la ragazzina con un sorriso prima di indicargli l’esercizio subito sotto.

«Riprova mostrandomi bene i movimenti così posso vedere se hai capito bene oppure se hai ancora qualche dubbio!»

Concluse quindi rimanendo in attesa ad ascoltare il giovane. Senza alcuna fretta.

Osservò con molta attenzione mentre Wolf si cimentava nel solfeggiare con esattezza la riga dell’esercizio assegnatogli. Fu davvero molto bravo e preciso per averla vista una volta sola quindi Violet ne fu soddisfatta e quando il ragazzo concluse lei sorrise.

«Molto bravo, davvero! Direi che possiamo andare avanti!»

Annuì abbassando gli occhi sul libro di solfeggio per vedere cosa veniva dopo ma poteva già immaginarlo: le metà.

«Passiamo all’argomento successivo: le metà. Sono composte da un cerchio bianco e una stanghetta e, ovviamente, valgono la metà dell’intero. Scrivi…»

Sorrise con dolcezza attendendo di vedere Wolf pronto a segnare sul proprio quaderno e solo allora avrebbe dettato una piccola semplice frase.

«Dividendo L’intero in due parti si hanno due metà. Ad ogni metà corrispondono due movimenti.»

Finito di dettare alzò la testa per incrociare gli occhi del serpeverde così da potergli spiegare il tutto in maniera ancora più chiara.

«Adesso per comporre una battuta di quattro quarti non useremo più una nota sola ma due, questo vuol dire che ogni metà vale due movimenti e quindi quante suddivisioni secondo te?»

Chiese in attesa di una risposta. Era l’unico modo per vedere se avesse realmente capito oppure no.