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| Le ordinazione arrivarono abbastanza velocemente, per fortuna la cameriera era stata così celere da non dare molto tempo ai due per discutere. Ma erano arrivati l' epilogo, James capì di non poter più rimandare il confronto. Erano entrambi li, guardò attentamente la burrobirra nel boccale, un arancione chiaro, con circa tre dita di spuma bianca che quasi traboccava dal bicchiere. Passò poì lo sguardo sul volto della giovane, che l' aveva appena richiamato all' attenzione. Voleva che si esprimesse. In realtà neanche lui sapeva bene da dove cominciare, c' erano tante, tante cose da dire, James da sempre era conosciuto per il suo essere impetuoso e anche in quella situazione non riuscì a smentire quella voce. -Mi sei mancata...- Una singola frase, tre parole, tutte cariche di tensione e allo stesso tempo di sentimenti ormai inchiodati al suo cuore. James non aveva dimenticato la sua bella Trhesy, neanche per un momento. E quella frase aveva un sapore di scuse sincere per il suo comportamento. Le sue conizioni psicofisiche non erano sicuramente ottimali, quella ricerca l' aveva stremato e probabilmente quell' incontro rischiava di avere lo stesso risultato sul grifondoro. Dopo? Si sarebbe sentito sicuramente sollevato, libero e sopratutto in pace con se stesso. Ora la risposta era di Trhesy, la paura di qualche schiaffo era ancora viva dentro di se. Infondo se lo sarebbe meritato. Con la mano destra afferrò il calice, senza però portarlo alla bocca, l' impazienza di sapere cosa Thresy avrebbe risposto era troppa. Nella sua testa, una voce rimbombava insieme a tutti i pensieri e quei ricordi. “Quanto è bella..”
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