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| BAGHDAD - Molti - esperti, diplomatici, militari- considerano oggi una giornata decisiva per la sorte dei tre italiani nelle mani di un gruppo di miliziani, probabilmente sunniti, che non sono stati ancora identificati. Il tempo stringe drammaticamente e i segnali, piu' o meno ufficiali, che giungono dall'Iraq fanno capire che il caso degli italiani e' ''ben piu' complicato'' di quello dei tre ostaggi giapponesi liberati ieri. Gli spietati assassini di Fabrizio Quattrocchi sembrano avere fretta e, soprattutto, essere poco disposti a seguire gli appelli alla liberazione che le stesse autorita' religiose locali continuano a diffondere, sostenendo che la pratica del sequestro danneggia la causa della ''resistenza irachena''. Ma la voce piu' allarmante si e' diffusa nel pomeriggio di ieri ed e' stata raccolta anche dal governo, che si e' limitato a far sapere che sta ''verificando'': i rapitori avrebbero fatto sapere che hanno deciso di eliminare un ostaggio ogni 48 ore. Se fosse vero, oggi potrebbero uccidere un secondo italiano. Comprensibile quindi che l'esecutivo abbia mantenuto un profilo basso pubblicamente, appellandosi alla ''riservatezza in questa fase delicata''. Da ieri e' a Doha il consigliere diplomatico del premier Castellaneta che incontrera' i responsabili della Tv al Jazira. Il ministro Martino ha visto Barbara Contini, Governatore della provincia irachena di Dhi Qar. Ad allarmare ulteriormente la testimonianza di un cittadino francese rapito e liberato il giorno dell'assassinio di Quattrocchi: i sequestratori - secondo quanto ha riferito - avrebbero detto che gli ostaggi italiani sono 'amici del diavolo' e per questo 'li sgozzeremo'.
FINI: IMPEGNO ITALIA NON CAMBIA, ORA E' IL MOMENTO DI AGIRE E TACERE
''L'impegno dell'Italia in Iraq non cambia'', ha detto il vicepresidente del Consiglio, Gianfranco Fini. ''Ci sono momenti e luoghi per parlare, momenti e luoghi per agire e tacere. Questo e' uno dei momenti in cui agire e tacere''. Lo ha detto il vice premier Gianfranco Fini aggiungendo che ''il Governo fara' tutto cio' che e' in suo potere per salvare la vita degli ostaggi italiani''.
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