| Visto che qualcuno ha riesumato il topic ne approfitto per dire la mia, visto che all'epoca non lo feci, onde evitare polemiche, che non amo. Personalmente, così come per le repro dei box, su cui mi sono espresso già a suo tempo, credo che un simile lavoro apra la porta a ogni possibile speculazione. Se è pur vero che un lavoro di restauro per un pezzo che è destinato a restare proprio non arrecherebbe alcun danno, teoricamente, bisogna pur comprendere che, come molti hanno già sottolineato, un restauro di un pezzo da collezione prodotto in massa è ben diverso dal restauro di un'opera d'arte e, no, non è molto dissimile dalla spennarellata classica se non nella qualità del lavoro finito. E questo perchè il collezionismo è fatto di continua compravendita e valutazioni economiche basate sullo stato di conservazione.
Il fatto che uno lo faccia per sè e non per specularci non vuol dire molto. Se poi quel pezzo dovesse essere venduto? Chi garantisce che il venditore si premurerà di informare gli eventuali acquirenti del fatto che il pezzo è stato restaurato? E anche se questi lo facesse, il prossimo proprietario lo farebbe a sua volta? Chi ti dice che il tizio che ti presenta una scatola masticata dal cane di Wild Guns comprata a 50 euro poi, una volta restaurata, non rivenda il gioco a 500 su ebay? Nessuno. Ogni singolo pezzo restaurato, anche in mano alla persona più corretta del mondo, nel momento in cui può cambiare mano (perchè il proprietario è costretto a vendere il pezzo per necessità, perchè lo regala, perchè muore e lo eredita il figlio) ha il potenziale per diventare un mezzo di speculazione.
La ritengo una pratica sconsiderata e deleteria che non fa che immettere sul mercato pezzi falsati. Al posto tuo, troverei scorretto eticamente restaurare dei pezzi dietro compenso per sconosciuti. Anche ammesso e non concesso che aprrezzassi l'idea di alterare lo stato di conservazione di un pezzo originale (cosa che ritengo un'ulteriore alterazione delle condizioni del pezzo, invece che un miglioramento, per inciso), se avessi i mezzi per farlo non lo farei comunque per altri che non me stesso e i conoscenti di cui mi fido ciecamente e solo a condizione di distruggere i pezzi qualora non fosse più possibile conservarli personalmente, onde evitare di rendermi corresponsabile di una possibile speculazione.
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