Intervista a Miss Dalton

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view post Posted on 21/1/2014, 23:03
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A_STARA_STARA_STARA_STARA_STARA_STAR

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Quando aveva accettato quell'intervista sapeva benissimo dove sarebbe andata a parare. In fondo l'evacuazione di Hogwarts aveva fatto discutere tutti fin dal primo momento e tutti avevano voluto dire la loro. Ognuno si era creato la propria teoria che il silenzio suo delle sue ex colleghe aveva contribuito ad alimentare lasciando tutti in un limbo di incertezza. Ma era arrivato il momento di sollevare il velo che avevano steso su tutta la situazione e di spiegare i motivi per cui certe decisioni erano state prese. Tutto il Mondo Magico aveva il diritto di sapere la verità e lei aveva il diritto sacrosanto di non sentirti più giudicata ogni volta che usciva per strada. Era probabilmente quello un pensiero egoista ma, ad un anno di distanza cominciava ad essere stanca di essere additata continuamente come la responsabile di una tragedia. Lei l'aveva EVITATA una tragedia di aver evitato una di dimensioni che nessuno avrebbe potuto immaginare. Quaranta ragazzi erano morti, era vero, ma non era stata colpa sua. Per la prima volta si ritrovò pietosamente ad assolversi e a chiedersi quanti ne sarebbero potuti morire se non avesse fatto nulla, se quel giorno nel suo ufficio avete deciso di non credere a quella voce e di non accettare la perdita di dieci anni e di non convocare Camille e le altre.
Ma l'aveva fatto ed ora le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti e tutti si arrogano il diritto di giudicare di dire "io avrei fatto meglio" senza rendersi conto che se era loro concesso parlare in quel modo era perché lei aveva preso quella decisione e non altre.
Ma era inutile arrabbiarsi o prendersela con qualcuno, ormai ciò che era fatto, era fatto. Aveva deciso di approfittare di quel intervista per prendersi le sue responsabilità ma anche per dire la verità ed era ciò che stava facendo. Ma forse lo stava facendo male, si stava sfogando su quella ragazzina che non aveva nessuna colpa. Colpita da questa riflessione decise di restare in silenzio: Arya era soltanto una giornalista, doveva darle il tempo di assimilare tutte le informazioni. Ma come aveva imparato nel corso dei mesi in cui l'aveva conosciuta, la giovane serpe era anche tiptop sto sveglia e dotata di una mente acuta. Non le servì quindi molto tempo per rispondere alla domanda che aveva rivolto. E, incredibilmente, per capire, capire finalmente i motivi per cui aveva agito in quel modo e forse, in parte, condividerli. La risposta della giovane la fece sentire piuttosto sollevata, forse poteva iniziare sperare che qualcuno oltre lei arrivasse a fare un ragionamento del genere. Ma non era il momento di pensarci quello, doveva tornare a concentrarsi sull'intervista: a quanto sembrava, Arya non aveva ancora finito. La domanda successiva però, era decisamente più semplice di tutte quelle che le aveva fatto fino a quel momento.

- Ho ripreso a studiare. Vorrei dare l'esame per poter entrare al San Mungo come guaritrice e nel frattempo ho accettato la proposta di Vincent di lavorare qui che affiancano nella gestione della Gazzetta. Ultimamente dedico la maggior parte del mio tempo allo studio. Spero, il prima possibile, di riuscire ad ottenere un colloquio e a dimostrare che sono in grado di fare questo mestiere. Nonostante non abbia seguito un percorso di studi molto ortodosso- Ed ora? Ad Arya sarebbero bastate le sue risposte? Non restava che attendere.

Edited by Caroline Dalton - 24/6/2014, 15:24
 
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Arya Von Eis
view post Posted on 23/1/2014, 17:22




La sua interlocutrice sembrava ora decisamente sollevata dalla sua ultima domanda, probabilmente anche lei la riteneva più semplice rispetto alle altre e senza indugiare troppo le stava ora esponendo i suoi piani per il futuro.
Ricordava che durante il loro primo incontro la donna aveva detto di studiare per diventare medimaga, evidentemente ora era pronta per intraprendere quella nuova avventura ed Arya non potè che esserne felice, quel giorno le aveva domandato se fosse riuscita a fare ciò che si era prefissata e la risposta l’aveva lasciata un po’ delusa, ma ora che era così vicina alla meta poteva anche lei sperare che con un po’ di impegno si potesse raggiungere qualsiasi obiettivo.


-Non mi deluda, continuo a sperare di non doverti incrociare per i corridoi del San Mungo, ma se ci riesci verrò a trovarti per constatare con i miei occhi che se si vuole una cosa la si ottiene-

Sorrise, non era convinta che la donna si ricordasse esattamente tutto ciò che si erano dette quel giorno, magari quella sua domanda era anche passata inosservata, non importava, in quel momento si sentiva sollevata.

-Non ti voglio rubare altro tempo, solo un’ultima domanda, forse forse più per curiosità mia che dei lettori-

L’intervista si poteva ormai ritenere conclusa, aveva abbastanza materiale per tentare di scrivere un articolo decente, sempre sperando di non essere licenziata e non voleva rubare ulteriore tempo a Caroline che probabilmente aveva molto altro da fare.

-Dunque la Gazzetta è un lavoro temporaneo che lascerai una volta entrata al San Mungo o cercherai di portare avanti entrambi?-

Avere due lavori poteva risultare faticoso, soprattutto considerando che lavorare all’ospedale non doveva essere qualcosa di così leggero, era dunque lecito pensare che una volta ottenuto il posto lì avrebbe rassegnato le dimissioni dalla Gazzetta, chissà se l’avrebbe smentita.
Non riprese subito in mano la penna, quella risposta in fondo riguardava anche lei, lavorava lì no? Quindi se Caroline se ne fosse andata qualcun altro sarebbe subentrato.
Tenne lo sguardo fisso sulla donna, aspettando una risposta, l’ultima risposta, poi avrebbe messo via tutto lasciandola ai suoi affari.
 
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view post Posted on 23/1/2014, 18:02
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A_STARA_STARA_STARA_STARA_STARA_STAR

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L' ultima domanda era stata un sollievo: L'attendeva e l'aveva accettata volentieri. Era un argomento che la riguardava direttamente, come del resto tutto il resto dell'intervista, ma che non tirava in ballo problemi o responsabilità. E la frase di Arya le strappò un sorriso: era davvero contenta di constatare che, nonostante tutto ciò che era successo, c'era ancora qualcuno che era disposto a darle fiducia. E non importava che si trattasse di una ragazzina, perché in quel momento la fiducia di quella ragazzina avrebbe potuto significare la differenza tra la fiducia e sfiducia degli alti. Aveva sempre avuto ben presente che alla fine sarebbe stata lei a scrivere l'articolo su di lei e sapeva altrettanto bene che non si sarebbe occupata di correggerlo, che l'avrebbe lasciato a Vincent o al loro vice redattore, per avere la certezza che chi se ne occupava fosse una persona totalmente estranea ai fatti
- Farò del mio meglio, lo prometto. Ovviamente mi auguro anche di non doverti mai avere come paziente. Ma ti prometto che se dovessi farcela lo saprai. E aspetterò la tua visita.- Il resto aveva tutta l'aria di un congedo. E probabilmente lo era. In fondo era già da molto che stavano parlando. Ma dovette ricredersi sentendo Arya porgerle un'ultima domanda. Che probabilmente avrebbe dovuto aspettarsi. Probabilmente Arya immaginava già anche la risposta.
- Sì, il lavoro alla Gazzetta è un lavoro temporaneo. L'ho accettato per aiutare un amico e perché ero disoccupata, ma se dovessi riuscire ad entrare al San Mungo, lascerei questo lavoro. Non credo siano conciliabili.- Ed a quel punto si erano davvero dette tutto. Caroline congedò la ragazzina con un sorriso, invitandola a fare del suo meglio con l'articolo quindi la osservò tornare alla sua postazione.

Edited by Caroline Dalton - 24/6/2014, 15:26
 
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