Essere bravi a non fare nulla, for Emily C.Rose

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view post Posted on 27/11/2013, 13:35
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La lezione sembrava durare più del dovuto ma ad Emily non sembrò dispiacere. Tutto sommato la conversazione aveva assunto toni piacevoli nonché argomenti che alla Serpeverde interessavano e non poco.
Il Quidditch: lo sguardo argenteo della fanciulla si perse oltre le vetrate, nuovamente, in direzione del Campo di Volo, dopo che la sua attenzione era stata catturata dalle semplice parole di scherno del Corvetto.
Cosa le piaceva di quel gioco?
Era un gioco di squadra, lei ne sarebbe stata all’altezza? Forse per tale motivo, per via di questo atroce dubbio, sperava tanto di giocare come Cercatore: sarebbe stata solo lei, lì, senza dover difendere i compagni dai bolidi, senza doversi preoccupare della Pluffa. Con il pensiero rivolto solo ed unicamente alla vittoria. Lei ed il minuscolo, dorato, boccino.


Volare mi fa star bene. Mi fa sentire libera, come se potessi andare ovunque. Amo il Quidditch prima di tutto per questo ma anche come gioco. E poi se ci pensi è infinitamente pericoloso: può succedere di tutto. Ed una partita può durare settimane. Ti da una scarica di adrenalina non indifferente. E’ il come mi sento quando gioco a farmelo apprezzare. Tutto qui.


Il suo discorso sembrava quasi un monologo nel momento in cui il suo sguardo non era rivolto al ragazzo e sembrava quasi che la ragazza parlasse al proprio riflesso nella vetrata consunta.

E a te? Cosa piace?

La domanda poteva essere intensa in due modi distinti: in particolare, come continuum di quanto il Corvonero le aveva appena chiesto, ma anche in generale, volta semplicemente a conoscere quello sconosciuto incontrato per caso.
 
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view post Posted on 4/12/2013, 00:18
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ravenclaw

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Quidditch.
Le parole scorrevano tra loro,non stava poi andando così male la chiaccherata.
Punti in comune.
Qualcosa c'era,questo spirito mai domo per il Quidditch e tutto quello che vi ruotava attorno.La sua domanda era andata a segno,capire cosa cercasse lei in quello sport.
Per la mor del cielo,ognuno è libero di cercarci quello che vuole : gloria,fama,brivido,amicizie,compagnia,un gruppo di appartenenza,frenesia di gioco,eccitazione del momento...lui stesso era il primo.
Non intendeva certo fare il moralizzatore.
Accompagnò lo sguardo della ragazza sull' esterna della scuola,con il suo..

poco piu' in là c'era uno stadio che aveva accolto grida di gioia,qualcuna di delusione per una sconfitta e qualcun'altra di dolore,ma come si suol dire "fa tutto parte del gioco".
E a te? Cosa piace?
a lui ??
-Io gioco a Quidditch perchè mi piace mettermi alla prova...-
disse a primo impatto,con sicurezza nella propria voce
- poi devo ammetterlo quella sensazione che provi quando entri in campo...è unica.
Fibrillazione allo stato puro,l' idea che dovrai dare tutto te stesso per uscirne vivo e vincitore...-

stava partendo,era come se stesse ripercorrendo le fasi pre-partita,passi per il corridoio,spogliatorio,qualche minuto per svuotare la mente,la divisa,l' ingresso in campo..
-sono anche ingenuo,credo molto nell' importanza del gioco di squadra e del fidarsi ciecamente dei propri compagni..
mi piacciono un po' troppe cose...eheheh
come il tè o la fotografia...troppa roba forse..-

concluse,commentando ironicamente,ma d'altra parte tutto quello che aveva appena detto ,era TUTTO vero.

 
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view post Posted on 10/12/2013, 23:57
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Emily ascoltò il giovane parlare e si rese conto che, fatte le dovute accezioni, era animato dal suo stesso desiderio di adrenalina quando parlava del Quidditch e la fanciulla sembrò apprezzarlo.
Infondo come restare indifferenti a qualcuno che sa esattamente descrivere ciò che senti?

… come il tè o la fotografia...troppa roba forse

Alle sue ultime parole, si voltò nuovamente, studiando i contorni del suo viso e di nuovo il colore particolare dei suoi capelli colpì la sua attenzione.


Amo il the ai frutti di bosco. Non l’ho più preso da quando sono qui al Castello.

Asserì semplicemente, senza lasciare che le sue iridi argentee, così chiare che sembravano quasi riflettere quel blu più intenso, tornassero ad osservare il panorama.
Erano molte le abitudine che aveva abbandonato da quando aveva lasciato la Dimora Rose. Al Castello non era più servita come una piccola Dama e la cosa non sembrava dispiacerle più del dovuto. Non vi erano più regole imposte dal padre da rispettare, poteva essere ciò che era senza dover mai dare conto a nessuno o sperare di rendere fiero qualcuno.

*Ne sei sicura? Sbaglio, o ad ogni tuo successo segue una lettera indirizzata a Jacob Rose? *

In quel momento, come colta alla sprovvista, si ritrovò ad ammettere a sé stessa che le cose non erano poi tanto cambiate. La figura del padre, uomo affascinante certo, sembrava perseguitarla anche a tutte quelle miglia di distanza. Inoltre, che l’avesse avvisato lei stessa di ogni buona o cattiva novella o meno, lui aveva di sicuro il modo di informarsi da solo.
La giovane sospirò impercettibilmente; persa nei suoi pensieri non si era nemmeno accorta che stava semplicemente fissando il ragazzo senza, in realtà, vederlo. Abbassò lo sguardo, sperando che lui non ci avesse fatto caso. I suoi pensieri, d’altronde, comparivano così, all’improvviso, gettandola in un vortice di ricordi o constatazioni da cui le sembrava ogni volta sempre più difficile venire fuori.
Nulla contro di lui, insomma, era rimasto con lo sguardo fisso sul suo profilo senza alcun motivo apparente, come se in realtà stesse osservando altro, il vuoto.
Doveva smetterla di perdersi a quel modo, come se nulla intorno esistesse.
Persa nel pozzo nero del suo flusso di coscienza.

 
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view post Posted on 3/1/2014, 22:28
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ravenclaw

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-Amo il the ai frutti di bosco. Non l’ho più preso da quando sono qui al Castello -
da quanto tempo non ne beveva uno nemmeno lui ? Tanto.
Non che l'essere dentro il Castello lo avesse in qualche modo privato.
Anzi,aveva ben presto trovato di berne in grandi quantità,avendo fatto amicizia con gli Elfi delle cucine della Scuola. Poverini,d'altra parte non è che venissereno trattati bene da tutti ,all' interno del castello.
Inspirò forttemente,per un attimo,ricordandosi l' odore dolce e fumante delle tazze,cinte dalle sue mani,che con cura evitavano in qualsiasi modo il rischio di rovesciarle.
Oh beh come non scordarsene,lui era anche l' ideatore,nonchè promotore di un Club del Thè proprio all' interno della Scuola..e era passato un po di tempo dall' ultimo incontro.
Magari era tempo di rimettersi in moto.
Sarebbe riuscito sicuramente a incrociarsi di nuovo con Emy,ma aveva tanti impegni a cui stare dietro,come il Quidditch e il Club per l' appunto.
Stava per rivolgersi alla ragazza,quando per un attimo gli parve si fosse "persa"...sicuramente in qualche pensiero,succedeva pure a lui qualche volta.
-Eheh...mai mai ?...-
esordì con tono tranquillo
-beh ma allora bisogna rimediare...credo sarebbe un peccato se tu non riuscissi piu' a bere un po di sano e dolce thè..-
concluse con un sorriso divertito..

rivolto alla ragazza.
-Sai qui al Scuola esiste un Club del Thè...se sei interessata,potresti provare a parteciparvi..-
aggiunse,senza nessuna istigazione,ma un semplice e puro invito a provarci,che ne sarebbe comunque valsa la pena.
Una tazza di Thè,non si rifiuta mai.
 
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view post Posted on 24/1/2014, 23:28
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Un club del the? Come mai lei non ne aveva udito notizia alcuna?
Emily osservò il giovane interdetta: cosa facevano esattamente in quel club?
Per un istante, nella sua mente, si palesò un surreale contesto: ragazze che lavorano d’uncinetto e ragazzi piuttosto annoiati. Il tutto contornato da biscottini rosa e tazze adornate da corrosi motivetti floreali.
*Prevenuta come sempre*, s’ammonì mentre scuoteva di poco il capo – nuovamente – per tornare con i piedi fissi per terra.


Mi sembra noioso. O mi sbaglio? Chi lo ha indetto?

Magari avrebbe potuto farci un salto, qualche volta; nelle giornate noiose e per approfittare di una buona (forse) tazza di the. Ovviamente la giovane Rose non poteva immaginare che fosse proprio il Corvonero che aveva innanzi, l’ideatore di quello sconosciuto Club.
Mentre attendeva risposta si stiracchiò di poco le braccia, portando le mani, fastidiosamente fredde, in tasca rimpiangendo il dolce tepore delle fiamme che danzavano nel camino della sua Sala Comune.
Qualcosa di raro stava succedendo quel pomeriggio: Emily stava intrattenendosi in una conversazione abbastanza tranquilla ed amichevole con uno studente che non faceva affatto parte della sua Casata. “Colpa” del Quidditch? O dell’estrema serenità che quel semplice fanciullo riusciva a trasmettere tramite i suoi sorrisi pacati e la gentilezza nella sua voce?
Qualsiasi fosse il motivo, alla Serpeverde non sembrava dispiacere affatto. Elegante nei modi e per nulla insistente, il giovane sembrava essere appena entrato nelle grazie della Serpeverde di turno.


 
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view post Posted on 25/1/2014, 02:52
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ravenclaw

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I giorni si susseguono tutti.
Uno dopo l' altro,senza tenere conto di quello che succede nell' arco della giornata. Puoi stare bene,soffrire,essere tormentato,annoiato,apatico,ma la giornata,così come era iniziata,era allo stesso tempo destinata a concludersi.
In tutto questo susseguirsi di ore,minuti,momenti intervallati da secondi,il trucco era vivere la giornata.
Prenderla per quella che era e per quello che sarebbe stata.
C'era da precisare che Niko,non era tipo da alzarsi tutti i santissimi giorni felice,spernsierato e gioioso della vita.
Forse un tempo lo era stato. Era un ragazzo del primo anno,ma aveva già quindici anni e si era sempre distinto per avere la testa sulle spalle nei momenti in cui contasse avercela,sapeva essere realista quando serviva.
Altra grande verità,era lunatico.
- Mi sembra noioso. O mi sbaglio ?? Chi lo ha indetto ??-
Poteva ?Certo che si e lui lo sapeva,ma il Thè,in quello scorrere dei giorni,delle giornate che sembravano non passare mai,era sempre stato un ottimo compagno.Un bel momento da prendersi per se stesso.
- Non sarà adrenalina allo stato puro come il Quidditch,ma è un bel posto dove ritagliarsi un momento di pausa da tutte le cose che ci impantanano il cervello,durante la giornata o settimana..-
rispose,con un sorriso,oscillante tra il serio e il tranquillo.
Padronanza dell'argomento trattato. Lui infondo ci credeva.
Ora doveva dirle il nome dell' ideatore.
*Mhm..ne dico??* pensò per un attimo,mentre la osservava stiracchiarsi,con grazia.
* Cavolo,ma come fanno a essere sempre così ??*
mormorò nel proprio cervello colpito da quella innata grazia che le donne avevano.
Magari in qualcuna fioriva prima,ma era presente in tutte.
Tutte.
- L' ideatore ??-
esordì con tono vago,
- un ragazzo un po' strano,un certo Domenic,ma di sicuro affidamento e con un ottimo gusto in fatto di Thè...il Club al suo interno ha già una decina di partecipanti,ma sono ancora agli inizi..-
disse,con la piu' noncuranza possibile.
Odiava costringere qualcuno a fare qualcosa o addirittura impietosirlo.
Se era interessata,sarebbe venuta. Male di certo non le avrebbe fatto.
- Io sono stato alle prime volte ed è davvero un posto accogliente.
Infondo un buon thè non si rifiuta mai no ? -


concluse,rivolgendole una chiara espressione di come tentar non nuocesse e che il gioco valesse la candela.

non fare caso alla frase " time for punishement " xD
io comunque credo che due post e poi si potrebbe chiudere..tanto per non dilungarsi troppo e perdere di importanza alla role :)
fammi sapere anche per Mp
 
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view post Posted on 25/1/2014, 12:50
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Di cose che le mandavano in fumo il cervello, Emily, ne aveva tante.
Ascoltò il ragazzo lasciandosi cullare dalla tranquillità dei suoi sorrisi: se quel Club le avesse infuso la medesima dose di serenità di quella conversazione non sarebbe stato male parteciparvi.
Sorrise appena di rimando e proprio mentre le sue labbra stavano per schiudersi nel chiaro intento di pronunciare qualcosa, alle sue spalle, la porta dell'aula di Incantesimi si aprì lentamente ed il vociare degli studenti che vi avevano seguito la lezione, irruppe fastidiosamente in quel silenzio che aveva fatto da contorno alle parole dei due giovani.
Emily si voltò quasi all'istante, posando le iridi chiare sui primi ragazzi che rivoltavano nei corridoi, felici che la loro giornata si fosse conclusa.
Lo sguardo tornò presto sul giovane dai capelli blu e con un lieve, rilassato sospiro, la Serpeverde si ricordò per quale motivo, in realtà, fosse lì.


Sembra che io non abbia più motivi per saltare lo studio, oggi.

Asserì con tranquillità, mentre si avvicinava al ragazzo e gli tendeva la mano. Se qualche compagno di Casata l'avesse vista, animata da un atteggiamento tanto pacifico, si sarebbe meravigliato e non poco.
Molte volte sono le persone che non si conoscono a darti ciò di cui hai bisogno ed Emily, quel giorno, aveva avuto la necessità di staccare un po' dal suo flusso ininterrotto di pensieri e, senza premeditarlo, si era scontrata col giovane che aveva risposto a quel desiderio.


Ci vediamo in giro. Magari al Club.

Avrebbe dunque proferito, una volta che il ragazzo le avesse stretto la mano. Non sarebbe stato difficile ritrovare il Corvonero tra i corridoi: attirava molto l'attenzione visto il colore dei suoi capelli. Non c'erano state presentazioni quel giorno ma a nessuno dei due sembrava importare.
La giovane Rose si voltò sul posto, dunque, avviandosi verso l'aula ormai vuota, alla ricerca del libro perduto.




Ho pensato avessi ragione e ho postato per giungere alla conclusione ^_^ Questa role avrebbe avuto un anno tra tre mesi :D
 
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view post Posted on 30/1/2014, 03:34
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ravenclaw

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Sembrò pensarci un po'.
Si prese il suo tempo,evidentemente l'attirava la prospettiva di una tazza fumante in una stanza ben riscaldata.
L'unico problema collaterale poteva essere il dover fare due chiacchere con qualcuno,ma al massimo l' avrebbe sperimentato al momento adatto.
Era già tanto che fosse riuscito a insinuarle il dubbio e perchè no,la curiosità su quello strano Club,noioso agli occhi ignoranti,nel senso che ignoravano il vero contenuto,di molti.
La porta alle spalle di lei si aprì seguita da un boato di nuove grida e energia.
La lezione era finita,così come la loro "pausa" dai loro impegni.
Fu piacevolmente colpito dal fatto che nessuno dei due avesse sentito il bisogno di presentarsi l' un l' altro.
Evidentemente sentire che condividevano già tante passioni come Quidditch ,Thé e altro gli aveva già fatto capire che non ne avevano bisogno.
Era superfluo.
Spesso ci si conosce meglio così,senza dover per forza circoscriversi in un nome e soprattutto in un cognome.
In quella scuola aveva imparato che certi cognomi,non passavano mai inosservati.
Momento di congedo,lui allo studio e dopo agli allenamenti,lei per ora,ma era solo questione di tempo,solo allo studio.
La mano di lei si protese verso il ragazzo,in un invito alla stretta.
A sancire quel bel momento passato insieme.
Strinse con sincera soddisfazione la sua mano,con una presa calma e salda.
Leggero sorriso,appena accentuato
- Non mancherà occasione...-
rispose,lasciando che la ragazza si dirigesse verso l' aula di lezione
- Sicuramente sul campo di Quidditch..-
concluse,mentre si portava la borsa alla spalla,per poi incamminarsi anche lui verso le scale.
Si,si sarebbero rivisti sul campo.
Ne era sicuro.


role chiusa...la lasciamo ai posteri eheh :D
 
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22 replies since 22/4/2013, 01:15   432 views
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