[FAQ - Fisica] Energia e Potenza

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  1. Dilan
     
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    Il Lavoro è definito come
    L=F X S! Dove F è la Forza e S è lo spostamento.
    La X indica un particolare prodotto viene definito SCALARE!
    La fatica a trasportare una valigia la si fa si e si compie anche un lavoro nella direzione orizzontale.
    E' tutto un fatto di piani di riferimento.
    Saluti
     
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  2. Clorofillo
     
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    Ciò che si intendeva mettere in evidenza è che mentre si cammina con una valigia in mano, nel verso ortogonale al moto non si compie lavoro (per tenere la valigia alzata da terra in sostanza), in quanto è nullo lo spostamento verticale (Lv=FxSv=0 in cui il pedice v=verticale).
    Il lavoro compiuto è solo sull'asse del moto Lh=FxSh (con h=orizzontale).

    Un saluto.
     
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  3. Dilan
     
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    Ok esatta affermazione.
    Ciao
     
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  4. janvaljan
     
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    Praticamente se la valigia fosse appoggiata su un carrello con ruote ad attrito nullo, noi non faremmo nessuna fatica a spostarla, ossia nessun lavoro.

    Se però le ruote fanno attrito, abbiamo che una forza verticale (gravità) viene trasformata in una orizzontale (attrito) e quindi il prodotto scalare f·s (X è vettoriale) mi da un risultato non nullo

    Se invece sono io a reggere la valigia, faccio fatica perchè i miei muscoli non sono fermi, ma sono soggetti a continui micromovimenti (poichè in stato di tensione). E siccome questi micromovimenti sono paralleli alla forza (il peso della valigia), ho un lavoro non nullo e quindi "faccio fatica".

    Sarebbe molto più efficiente portare i pesi sulla testa o sulle spalle, così che la maggior parte del peso si scaricherebbe sulla struttura ossea, che, essendo rigida, non comporta micromovimenti e quindi lavoro
     
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  5. ElettroRik
     
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    CITAZIONE (janvaljan @ 3/3/2007, 00:32)
    Praticamente se la valigia fosse appoggiata su un carrello con ruote ad attrito nullo, noi non faremmo nessuna fatica a spostarla, ossia nessun lavoro.

    Ok allora sentite questa:

    Anche ammettendo attrito del carrello = zero, dato che la valigia ha una sua inerzia, e tenderebbe comunque a stare ferma, io spendo energia per spostarla, per metterla in movimento, e poi ne spendo altrettanta per arrestarla. Dove è finita l'energia che ho speso, se il lavoro è nullo?
    :P :P :P :P

     
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  6. Paolo Cattani
     
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    Tenere sollevato un peso, senza muoversi, comporta uno sforzo muscolare e quindi fatichiamo... pur non compiendo lavoro nel senso fisico del termine. Muoversi orizzontalmente con una valigia in mano significa solo aggiungere del lavoro alla fatica.... :D
    Quindi ci si stanca parecchio, meglio appoggiarla a terra e riposars,i sedendosi su di una panchina.

    .... naturalmente, se metto la valigia su di un carrello radiocomandato, ed io rimango seduto in poltrona col joystick non faccio nessuna fatica..... (ma faccio del lavoro)

    Ok, scherzavo... smetto subito, prima di cominciare anch'io a parlare di forze sorelle e sforzo centri-peto....
     
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  7. IIIFurlaIII
     
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    CITAZIONE (ElettroRik @ 3/3/2007, 00:44)
    CITAZIONE (janvaljan @ 3/3/2007, 00:32)
    Praticamente se la valigia fosse appoggiata su un carrello con ruote ad attrito nullo, noi non faremmo nessuna fatica a spostarla, ossia nessun lavoro.

    Ok allora sentite questa:

    Anche ammettendo attrito del carrello = zero, dato che la valigia ha una sua inerzia, e tenderebbe comunque a stare ferma, io spendo energia per spostarla, per metterla in movimento, e poi ne spendo altrettanta per arrestarla. Dove è finita l'energia che ho speso, se il lavoro è nullo?
    :P :P :P :P

    il lavoro lo compi per accelerare il corpo. poi, ammettendo che una volta in moto, su di esso non agiscano forze, esso continua a muoversi indefinitamente a velocità costante.

    quando lo fermi, l'energia cinetica se ne può andare in vari modi: in calore se si ferma con un urto anelastico, o in energia potenziale elastica se l'urto è elastico (o in una combinazione delle due nei casi intermedi), oppure in energia potenziale gravitazionale se lo fai fermare su una salita.

    tu in particolare fai fatica a fermare un corpo con la forza muscolare perché i tuoi muscoli non sono in grado di recuperare energia, cosìccome spendi energia quando tieni in mano la valigia senza muoverla o scendendo le scale (ovvero quando in verità stai perdendo energia potenziale). i tuoi muscoli spendono energia, che se ne va sotto forma di calore, per controllare che tali perdite di energia meccanica non siano dannose per il tuo organismo (per non fare fatica nello scendere le scale potresti buttarti semplicemente di sotto, ma non so se ci guadagneresti, nel complesso)
     
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  8. albatronik
     
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    Ciao,
    Secondo me funziona cosi':
    Tu trasmetti energia muscolare spingendo il carrello trasformandola in energia cinetica...........il carrello va'......ma.....man mano che va' perde di velocita' trasmettendo energia alle rute disperdendola in attrito, calore, rumore, sgretolamento terreno.
    poi appena decidi di fermare la sua corsa il carrello ritrasmette ad i tuoi muscoli la parte di energia rimasta in ciclo, che a so volta tu non potendola gestira la trasmetti alle gambe ai piedi ed al terreno sotto forma di gravita'.


    ditemi se sto dicendo una baggianata!!!!

    Buon fine settimana a tutti
     
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  9. Paolo Cattani
     
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    No, non sotto forma di gravità, ma di attrito (anche se il peso e quindi la gravità sono fondamentali... visto che contribuiscono a detrminare la componente perpendicolare al piano di appoggio, che moltiplicata per il coefficiente di attrito ci dà la FORZA DI ATTRITO RADENTE), anche se la componente elastica ed anelastica hanno una certa importanza. Diciamo che dipende da come sei messo quando cerchi di "frenare " la massa in movimento. Se sei in bicicletta e freni coi piedi direi che si tratta solo di attrito, se fermi una carriola può esserci anche una componente muscolare per contrastare l'urto (l'anelastico lo scarterei, visto che fa un male della madonna)
     
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  10. janvaljan
     
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    Per accelerare la valigia sul carrello, immaginandolo privo d'attrito, è necessaria una forza F = m·a. Questa forza per lo spostamento mi darà lavoro. Quindi farò lavoro fintantochè la valigia accelera, ma a velocità costante non ci sarà nessun lavoro (anche perchè per inerzia andrebbe avanti da sola).

    Poi per frenarla c'è di nuovo un accelerazione (negativa, quindi decelerazione), quindi devo applicare una forza F = m·a e via dicendo
     
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  11. IIIFurlaIII
     
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    CITAZIONE (janvaljan @ 3/3/2007, 16:01)
    Per accelerare la valigia sul carrello, immaginandolo privo d'attrito, è necessaria una forza F = m·a. Questa forza per lo spostamento mi darà lavoro. Quindi farò lavoro fintantochè la valigia accelera, ma a velocità costante non ci sarà nessun lavoro (anche perchè per inerzia andrebbe avanti da sola).

    Poi per frenarla c'è di nuovo un accelerazione (negativa, quindi decelerazione), quindi devo applicare una forza F = m·a e via dicendo

    vero, ma la forza necessaria a frenare non comporta necessariamente una spesa di energia.
     
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  12. janvaljan
     
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    Ti dirò di più: fisicamente è la valigia che compie lavoro su chi cerca di fermarla. Infatti chi frena la valigia applica una forza F = m·a che ha lo stesso verso dell'accelerazione.

    Quindi, poichè l'accelerazione ha verso opposto rispetto allo spostamento, la forza F mantiene questo verso. E quindi il prodotto F·s è tra due vettori di verso opposto, ossia a 180°. Ed ovviamente questo prodotto darà risultato negativo, quindi un lavoro ricevuto e non fatto
     
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  13. IIIFurlaIII
     
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    e su questo principio si basa il recupero dell'energia in frenata dei veicoli elettrici ;)
     
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  14. andrear2017
     
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    CITAZIONE (Paolo Cattani @ 28/1/2007, 14:31)
    CITAZIONE
    qui si capisce perchè se alzo una valigia e cammino, compio lavoro solo nello spostamento orizzontale, anche se sento fatica al braccio per tenerla alzata da terra. E' il coseno dell'angolo tra la forza e lo spostamento a determinare un ruolo importante.

    :) ...proprio così

    per spiegare il paradosso della fatica boia senza compiere lavoro ricordo che in un brainstorming al politecnico avevamo teorizzato il "il principio della vibrazione della fibra muscolare"

    in poche parola il braccio con il muscolo non è un organo meccanico e ha delle micro vibrazioni continue in direzione verticale dovute alla tensione del muscolo per cui la fatica risultava essere:

    F= m*g*∑dy :D
     
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  15. german222
     
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    A me interessa sapere quanto segue: Ho comprato un trasformatore di corrente da 230 a 12 V. e mi è stato detto che esso eroga al massimo 10-12 Ampere.
    Volevo collegarci della lampadine dove è scritto che richiedono una potenza di 5 Watt.
    Quante lampadine posso collegare al trasformatore?
    Mi piacerebbe sapere a quanti Watt equivale un Ampere o il contrario se il secondo valoire è superiore al primo.
    Purtroppo non sono riuscito a capire molto dalle pur lunghe e complesse spiegazioni di molti aderenti al Forum.
    Grazie anticipatamente.
    German222


    A me interessa sapere quanto segue: Ho comprato un trasformatore di corrente da 230 a 12 V. e mi è stato detto che esso eroga al massimo 10-12 Ampere.
    Volevo collegarci della lampadine dove è scritto che richiedono una potenza di 5 Watt.
    Quante lampadine posso collegare al trasformatore?
    Mi piacerebbe sapere a quanti Watt equivale un Ampere o il contrario se il secondo valoire è superiore al primo.
    Purtroppo non sono riuscito a capire molto dalle pur lunghe e complesse spiegazioni di molti aderenti al Forum.
    Grazie anticipatamente.
    German222
     
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30 replies since 20/1/2007, 23:27   19260 views
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