| Tom, come promesso, ascoltò le proposte della giovane Grifondoro. La sua idea non gli dispiacque, le dimostrò il suo assenzo con un semplice cenno del capo. Era giunto il momento di giocarsi l’asso nella manica, la strategia definitiva, quella vincente. «Svelta!» l’ultima raccomandazione, dopodiché – corda alla mano – si spostò con cautela alle spalle della creatura. Lasciò che la ragazza facesse la sua parte, come da copione. Ormai Dinasty era stremata, non si stava più ribellando con energia, solo la coda continuava a spazzare il terreno sotto di lei. Il piano si mise dunque in moto, la fedele bacchetta in Abete fece il suo dovere ancora una volta. L’incantesimo colpì inevitabilmente il Grifone, la sua dimensione in breve si ridusse di un terzo. Ogni parte di lei si restrinse e si compattò come sotto un’improvvisa pressione, la sorpresa la costrinse ad emettere un gutturale verso di ribellione. Poteva sembrare poco come risultato, ma tanto bastò per far sì che Tom la catturasse. L’uomo riuscì ad allacciare la corda alla zampa sinistra, per poi assicurarla all’albero lì vicino. Il bambino che si nascondeva dietro il tronco sgranò gli occhi, stupito da tutto ciò che stava accadendo attorno a lui. Qualcun altro invece correva in loro direzione, era Annie con i rinforzi. «State bene?» chiese preoccupata, passando intanto in rassegna la scena di fronte a lei. «Noi sì, ma ci sono due ragazzini bloccati là sotto!» Tom, nell’avvicinarsi alla donna, indicò il carro dove ancora si stavano nascondendo i due fratelli. «Ti aiuto io. Voi…» schioccando rapida le dita richiamò l’attenzione delle due figure che l’affiancavano «Portate Dinasty al sicuro, forza!» entrambi annuirono. Si trattava di un giovanotto bassino sulla ventina, moro e fisico atletico, ed una ragazza biondina all’incirca della stessa età, alta e slanciata. Si avviarono a passo svelto verso il Grifone, senza indugiare sciolsero il nodo che la tratteneva, conducendola infine in una delle gabbie vuote nei dintorni dove le diedero le giuste cure. Nel frattempo Annie e Tom liberarono Danny e Jake. Erano ancora distesi, abbracciati ed impauriti. Il piccolino piangeva, stringeva forte la maglietta del fratellone come fosse l’ala di una mamma chioccia. Vennero gentilmente incoraggiati ad alzarli, ormai il pericolo era scampato. «Grazie.» mormorò Jake quando riassunse una postura eretta, lo sguardo provato rivolto al domatore e all’attrezzista. Danny gli fece eco, dalle labbra però uscì un sussurro indistinto. «Non dovete ringraziare noi, ma lei!» Tom ammiccò verso la Grifondoro, si era dimostrata una degna rappresentante della Casa di Godric. Se si fosse avvicinata l’avrebbe presentata, dimostrandole la dovuta gratitudine. «Forse non dovevo criticare la tua cocciutaggine, signorina…?» lasciò in sospeso la frase con l’interrogativo, in attesa che lei rivelasse il suo nome. «Se tornerete tutti a trovarci ci sdebiteremo, promesso!» per la prima volta Annie sfoderò un sorriso dolce, in fondo c’era bisogno di buonumore dopo il rischio che avevano corso tutti. «Tanto per cominciare noto che c’è bisogno dei Medimaghi!» Tom indicò la spalla di Emma, dove si stagliava la ferita più visibile «Jeremy!» chiamò. Il ragazzo che aveva accompagnato Annie si voltò, pronto a ricevere ordini «Dalle una mano per favore, se ha dei tutori in zona fa che gli avvisi e che la portino immediatamente al San Mungo!» l’altro annui, accompagnandola infine in uno degli uffici per prestarle un primo soccorso e chiamare chi di dovere. «Voglio la mamma!» dichiarò Danny, che aveva appena cominciato a calmarsi. «Andiamo a cercarla, vieni.» queste furono le ultime parole che udì la nostra protagonista. Presto anche lei, come il resto del gruppo, avrebbe fatto ritorno a casa con un’avventura da raccontare.
Bene, siamo giunti al termine di quest’avventura. Spero di cuore ti sia piaciuta e che ti sia divertita! Sei stata brava, ho notato un maturamento post dopo post e per questo ti faccio i miei sinceri complimenti. Prima di passare ai premi però, vorrei darti un ultimo consiglio! L’incantesimo come puoi vedere è andato in porto, ma in futuro ricordati di visualizzare anche di quanto vorresti che rimpicciolisse l’obiettivo (nei limiti imposti dall’incanto stesso, ovviamente). Anche in questo caso hai rimandato nuovamente a me la scelta e, come per l’Apis, non sempre si rivela una buona decisione!
Premi - 1 Punto Exp - Legno lavorato (+2 PM; +4 PS): pezzo di legno lungo 10 centimetri. Presenta un taglio netto su un lato.
Recap danni - Contusione al coccige - Quattro graffi non troppo profondi sulla spalla sinistra - Contusione al fianco destro
Recap stat: PS: 125/130 PC: 58/70 PM: 75/77
Le lesioni andranno curate, quindi dovrai presentarti al San Mungo per recuperare le statistiche il prima possibile.
Quest Libera
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