La Rapina, Quest n. 3

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view post Posted on 14/12/2012, 17:12
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Kevin P. Confa
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L'uomo sembrava completamente inadatto al ruolo che ricopriva. Egli non riusciva in alcun modo a prendere in mano la situazione (cosa fondamentale, vista la sua posizione gerarchica), ne si decideva ad agire personalmente in qualche modo. L'uomo sembrava più agitato che mai, colmo di disperazione e nervosismo. Insomma, non era quello il modo di gestire la faccenda. In ogni caso, egli parve arrabbiarsi alle parole di Nahndra, che gli provocarono un improvviso scatto d'ira.

Come ti permetti? Qui c'è gente qualificata!

*Dove?* pensò Kevin sopprimendo una risatina. Effettivamente, i due ragazzi non avevano ancora incontrato una persona che soddisfacesse quel requisito, e dubitava che ci sarebbero riusciti. Alla fine, tuttavia, il gestore dello Zoo parve cedere, rassegnarsi all'idea di essere aiutato da due ragazzini.

E va bene, fate la vostra parte, se proprio ci tenete! Allora? Da dove volete cominciare? Ai cancelli ci sono delle guardie del corpo, di conseguenza è impossibile che il ladro sia uscito. Dev'essere qui in giro, ma non si sa dove!

Sentire l'uomo, che fino a quel momento aveva cercato di ignorarli, far loro delle domande fu strano. Effettivamente, vista quella reazione e i suoi atteggiamenti nel complesso, il gestore sembrava avere davvero bisogno di un aiuto, magari non volendolo ammettere. Non c'era problema, in fondo, Kevin e Niahndra avrebbero fatto il possibile per dare una mano, dato che erano stati chiamati in causa. Il ragazzo pensò un attimo a quel poco che sapeva, appreso attraverso le parole dell'uomo, sulla vicenda. Aveva parlato del furto di un uovo di drago. Quindi, la prima cosa che venne in mente al Tassorosso fu il fatto che il presunto ladro poteva essere stato filmato dalle telecamere di sicurezza, ammesso che ve ne fossero, essendo quello uno zoo magico. Si rivolse quindi all'uomo disperato:

Innanzitutto, credo che dovrebbe essere data un'occhiata alle telecamere di sicurezza dello zoo, sia quelle della zona adibita per i Draghi, sia quelle relative a tutte le altre, perché potrebbero aver registrato qualcosa di interessante riguardo al presunto furto. Certo, ammesso che non l'abbiate già fatto o che vi siano telecamere in questo zoo.

Incrociò quindi le braccia pensieroso. Le sue supposizioni potevano anche essere errate o contraddette dall'uomo, l'unica cosa che realmente contava era l'agire nell'immediato. A suo parere, era stato perso fin troppo tempo. Voltò appena il capo e si rivolse all'amica:

Nia... Tu che ne pensi?


In fondo, anche se era stato lui a darle l'input, era la ragazza quella che appariva più determinata dei due. Forse era un po' testarda, vero, ma quell'atteggiamento gli piaceva. Doveva provare a conoscerla meglio, indipendentemente dallo svilupparsi di quel giorno.
 
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view post Posted on 23/12/2012, 13:47
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Forse aveva caricato le sue innocenti frecciatine di una quantità di apparente superbia maggiore di quanto avrebbe voluto, difatti il gestore sbottò irato difendendo a spada tratta i suoi subordinati, cinque secondi dopo averli insultati; Nia rimase un attimo senza parole, scrutando di sottecchi il ragazzo che se la rideva sotto i baffi. Tuttavia non era un tipino troppo impressionabile e, dando prova di una testardaggine davvero irritante, riuscì a strappare "un permesso" all'uomo sudaticcio; per qualche altro istante non seppe cosa dire, colpita dalla mole di responsabilità che solo ora si accorgeva di aver "reclamato" inconsapevolmente, seguendo la sua curiosità e quella nota di altruismo che in fondo in fondo, le apparteneva. Da dove cominciare, bella domanda. *Oh, complimenti Nia, tanto casino per nulla.* Scelse deliberatamente di ignorare quella voce nella sua mente, mai avrebbe potuto intuire il repentino cambio di atteggiamento del signore e forse fu proprio quello a spiazzarla: non aveva creduto realmente che potesse dar loro ascolto e adesso che veniva richiesta la sua opinione, beh, si sentiva stranamente insicura. « Innanzitutto, credo che dovrebbe essere data un'occhiata alle telecamere di sicurezza dello zoo... » Kevin era intervenuto prontamente, dimostrando una sagacia davvero niente male, lo ascoltò con attenzione adottando un atteggiamento serio e rendendosi pian piano conto di quanto quella situazione potesse evolversi negativamente; non avevano idea di cosa fosse in grado di fare il furfante, ma doveva essere alquanto abile per aver compiuto il misfatto in pieno giorno, davanti probabilmente a qualche testimo... *Certo, testimoni. Dovevano pur essercene, no?* Il suo cervello aveva ripreso a funzionare febbrilmente, riappropriandosi della razionalità che aveva appena perduto; non le era mai capitato niente del genere, ma alla fine c'è sempre una prima volta, no?
Annuì quando il Tassorosso chiese la sua opinione.
« Sono d'accordo. » Si concentrò qualche secondo per cercare di ricordarsi più o meno la mappa che aveva degnato di una breve occhiata entrando; se non errava non c'erano altre uscite, oltre a quella principale che poi fungeva anche da ingresso. « Possiamo provare a chiedere in giro, magari qualcuno ha visto qualcosa e... - Tornò a guardare l'uomo corpulento. - non ci sono altre vie di fuga, vero? » Finché la zona delle ricerche comprendeva soltanto lo zoo, per quanto grande che fosse, le cose potevano essere ancora fattibili, una volta a piede libero per Londra beh, nulla avrebbe impedito al ladro di dileguarsi definitivamente. « Dirami la notizia, che nessuno esca o entri. » Ammetto, quella frase era il frutto di libri e libri gialli letti in quella polverosa biblioteca babbana.


Mi scuso per il ritardo.
 
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view post Posted on 29/12/2012, 14:55
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Il Fato

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Ii due ragazzi erano certamente vogliosi di aiutare il gestore e di risolvere la situazione. Peccato che, secondo il nervoso, quasi isterico punto di vista dell'uomo, gli sembrassero solo dei piccoli presuntuosi, che si credevano in grado di risolvere il grave problema che si era abbattuto sul personale dello Zoo.
*Cosa hanno per la testa, eh?*
Ormai era inutile anche sbuffare o rivolgere loro occhiate nervose, era chiaro che, arrivati a quel punto, non sarebbe stato facile farli demordere.
Cercò di mantenere la calma, non appena i due iniziarono a parlare e a dar direttive.

-Innanzitutto, qui non ci sono telecamere di sicurezza perchè si tratta di uno Zoo magico, e non mi risulta che i maghi abbiano bisogno di questi aggeggi Babbani.-
In quel momento, a dir la verità, non sembrava che la situazione fosse talmente sotto controllo da considerare superflui gli "aggeggi Babbani", come li chiamava il gestore. Tuttavia, sarebbe stato meglio non farglielo notare.
-Altre via di fuga? Ci sono quelle d'emergenza, ma abbiamo provveduto a bloccarle.-
Fu l'ordine che la ragazzina impartì a dargli sui nervi.
-Che nessuno esca o entri? Non siamo così stupidi come credete, sappiamo benissimo di dover bloccare le entrate.-
*O almeno, spero lo abbiano fatto.*
Improvvisamente, dalla folla, una donnina piuttosto anziana disse, con voce tremula:

-Se posso essere utile... ho visto un uomo che andava in giro incappucciato... Ero... Nella zona est dello Zoo...-
E tacque, con una strana luce negli occhi. Certamente non era del tutto sana di mente, ma non sembrava pericolosa. Era saggio ascoltarla? O avrebbero solo perso del tempo prezioso?



Kevin Prince Confa
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Niahndra Alistine
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view post Posted on 4/1/2013, 18:27
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Possiamo provare a chiedere in giro, magari qualcuno ha visto qualcosa...


Niahndra poteva aver ragione. Non era da escludere il fatto che ci potessero essere dei testimoni oculari. Ascoltò quello che la ragazza aveva da dire e si trovò d'accordo con lei. Sembrava molto sicura di se e stranamente preparata a quel tipo di occasione. Tuttavia, Kevin intuì che l'ordine di diramare la notizia e di non fare entrare o uscire nessuno dallo zoo, impartito forse con un po' troppa autorità (almeno da parte di una ragazzina appena tredici anni), avrebbe dato una certa noia al gestore. Difatti, dopo aver spiegato sgarbatamente a Kevin che non vi erano "aggeggi Babbani" (telecamere) all'interno dello zoo, l'uomo aveva risposto a Niahndra quasi in modo collerico.

Che nessuno esca o entri? Non siamo così stupidi come credete, sappiamo benissimo di dover bloccare le entrate.


*Spero allora che l'abbiate fatto.* pensò Kevin ironico. Difatti, gli addetti alla sicurezza dello zoo sembravano disorientati ed impreparati a situazioni del genere. Insomma, era il loro lavoro. Il gestore stesso sembrava a prima vista un incompetente. Sembrava realmente di essere all'interno di una barzelletta. La successiva comparsa di un'anziana donna che aveva tutta l'aria di essere pazza non fece che confermare la sua opinione.

Se posso essere utile... ho visto un uomo che andava in giro incappucciato... Ero... Nella zona est dello Zoo...


La sua voce era tremula, gli occhi illuminati da una strana luce. Quella donna non era del tutto rifinita. Poteva essere considerata come una fonte attendibile? Immediatamente, Kevin cercò Niahndra con lo sguardo e le sussurrò, in modo che solamente lei potesse sentire:

Questa sembra pazza... ma potrebbe essere l'unica "testimone". Io andrei comunque a dare un'occhiata alla Zona Est, credo sia meglio che restare qui con le mani in mano a discutere con "quello".


Poi, voltandosi proprio verso il gestore, il ragazzo aggiunse con un po' di incertezza:

Beh... Lei è meglio se rimane qui. Andremo noi a controllare.


Detto questo, si era voltato nuovamente verso la compagna, in attesa della sua risposta. Forse la vecchia non era una fonte troppo attendibile e quindi non era saggio ascoltare le sue parole, ma dovevano pur cominciare da un punto... E sembrava che quella fosse per il momento l'unica "traccia" del ladro.
 
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view post Posted on 7/1/2013, 20:03
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E ancora una volta il suo meccanismo di difesa era entrato in azione senza che lo volesse e senza che potesse arginarlo in alcun modo; perché diamine non riusciva più a mantenere il controllo sul suo corpo?
Rigore.
Le ci voleva un po' di sana disciplina, non poteva permettere che l'emotività le giocasse quei brutti scherzi, non quando aveva passato anni e anni per imporsi un autocontrollo che tutt'ora faticava a scrollarsi di dosso; una situazione imprevista, un carico inaspettato di responsabilità e puff, soccombeva? No, non se ne parlava.
Tuttavia la sua mente reagiva così ogni qualvolta si trovava sotto pressione, non appena avvertiva la situazione sfuggirle di mano - cosa che fra parentesi
odiava - ecco che quella sensazione di inadeguatezza si faceva sentire pressante obbligandola a ostentare più spavalderia di quel che in realtà provava. E non di rado portava a spiacevoli malintesi.
Malintesi che non aveva intenzione di chiarire, specie in quel momento; sì, la sua mente si era fatta più lucida, i suoi modi più schietti, ciò nonostante non riusciva a darsi un freno perché sapeva che il suo organismo non le avrebbe concesso una seconda possibilità: un passo falso e sarebbe crollata.
Preferì dunque scuotere la testa come a liberarsi dei cattivi pensieri e raddrizzare la schiena, fregandosene un poco di ciò che i presenti avrebbero potuto pensare di lei; non c'era tempo per i rimorsi e neanche le gentilezze, d'altra parte non aveva sempre fatto così? Che quell'uomo credesse quel che voleva, era in difficoltà e non lo poteva negare, esattamente com'era comprensibile che ciò che lo irritava realmente era il fatto che in quella situazione estremamente delicata il meglio che il Fato gli aveva concesso erano stati due ragazzini le cui età sommate probabilmente davano la metà della sua. E lei non poteva permettersi il lusso di prenderla sul personale, non se voleva assicurarsi di non fare la figura della sprovveduta; non lo sapeva dopotutto che quei modi spicci e quasi rudi facevano parte di lei, tanto più che quella era una situazione in cui percepiva una sorta di pericolo?
Superbia?
No, affatto.
Anzi, al commento irato del gestore pur non abbassando lo sguardo non aveva potuto impedire ad un leggero rossore di affiorarle sulle guance; non tanto per vergogna perché non ne provava in quel momento, quanto per.. timidezza? Si poteva dire così, immaginava, dato che era sempre stata abituata a passare inosservata; la cosa che più le bruciava era stata attirare l'attenzione, non far valere le sue idee.
Cercò di fare velocemente il punto della questione: cosa avevano in mano? Nulla, assolutamente nulla. L'idea delle telecamere era stata tanto buona quanto inutile dato che in quello zoo non ve n'erano; la cosa la sorprese un po', abituata com'era ad edifici tipicamente babbani, non sapeva come funzionassero le cose nello specifico nel mondo dei Maghi. In quello avrebbe dovuto affidarsi completamente a Kevin; benedetto ragazzo, non lo conosceva neanche più di tanto ma ringraziava il fatto che fosse lì insieme a lei.
Fu allora che una voce sottile si distinse nel rumore generale e tutti voltarono velocemente la testa in direzione della fonte: una testimone; a Nia parve che un grosso peso si dissolvesse all'istante, le cose sembravano prendere una piega migliore finalmente.
O magari no.
Era una vecchia signora, lo sguardo mite e folle posato su quello strambo trio; la Tassina la osservò dubbiosa sporgendosi leggermente verso il biondo quando si mosse per sussurrarle qualcosa. Annuì brevemente, Kevin condivideva i suoi pensieri e ciò la calmò per qualche istante, non sapeva se c'era da fidarsi quella donna ma come aveva fatto giustamente notare il ragazzo era l'unico indizio concreto che avevano.
« Sì. »
Lanciò un'ultima fugace occhiata all'uomo corpulento come a verificare che non inveisse un'altra volta contro di loro per quell'ennesima presa di iniziativa e si portò più vicina all'anziana signora.
« Ditemi signora, sareste così gentile da portarci sin là? » Forse era stato il luccichio della pazzia che aveva visto balenare negli occhi di lei a convincerla ad utilizzare modi decisamente più diplomatici. « Ve ne saremmo davvero grati. »

 
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view post Posted on 14/1/2013, 15:30
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Il Fato

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I due ragazzi non si diedero per vinti alle sgarbate parole del gestore, e, non prestandovi particolare attenzione, preferirono ascoltare la donna fra la folla che aveva fatto la sua entrata in scena.
Certo, sarebbe stato negativo rischiare di perdere tempo o di mettersi in pericolo seguendo le indicazioni di una pazza, ma cos'altro rimaneva loro?
L'anziana scosse gravemente il capo alle parole della ragazza.

-Accompagnarvi? Oh no, certo che no. Sono molto anziana, ancor più di quanto dimostri... Andate voi.-
Terminò la frase scrutando entrambi i ragazzi con uno sguardo... strano.
Il gestore sbottò.

-Oh, e va bene, andate pure! Siete piccoli e insignificanti, non voglio avervi sulla coscienza non appena non ve la caverete.-
Sarebbe riuscito a dissuadere i ragazzi oppure i due Tassorosso non si sarebbero fatti intimorire?



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Il rischio che quella donna avrebbe condotto lui e Niahndra ad un buco nell'acqua era molto alto. Insomma, bastava guardarla negli occhi per capire che ella aveva più di qualche rotella fuori posto. L'anziana signora, inoltre, alle parole della Tassorosso, si rifiutò di accompagnarli, ponendo come scusa il fatto che fosse molto anziana. Kevin le dedicò un lungo sguardo di profonda diffidenza. Tuttavia, ella restava il loro unico eventuale "testimone". L'unico indizio, d'altronde.
Il gestore, nel frattempo, sbuffò.

Oh, e va bene, andate pure! Siete piccoli e insignificanti, non voglio avervi sulla coscienza non appena non ve la caverete.

Quell'uomo aveva davvero intenzione di dissuaderli con quel ridicolo discorsetto? No, Kevin e Nia ormai si erano spinti troppo in là (forse più per colpa del ragazzo, che aveva dato inizio a tutto ciò). Si sentivano quindi a quel punto in qualche modo coinvolti nella vicenda e, effettivamente, lo erano. In conclusione, le parole del gestore non ebbero alcun effetto sul ragazzo, che inizialmente le ignorò, avvicinandosi invece all'amica e rivolgendole un sussurro che solo lei avrebbe potuto cogliere.

Meglio così. La vecchia sarebbe stata un peso morto e questo ridicolo gestore di fatto lo è. Andremo noi due, riusciremo a trovare l'area est anche da soli.

Detto questo, diede un'ultima occhiata al gestore e, dopo una breve pausa, si congedò.

Ci vedremo non appena avremo risolto il caso.

Voltò quindi le spalle all'uomo, quasi con un gesto teatrale. Poi, assicurandosi di essere seguito da Niahndra, si sarebbe diretto verso il luogo da dove era apparsa poco prima l'anziana donna. Se non si sbagliava, loro in quel momento si trovavano nell'ala ovest, al lato opposto della loro effettiva destinazione. Avrebbero quindi dovuto attraversare lo zoo pressoché in tutta la sua grandezza, prima di giungere nel luogo citato dalla donna. Forse ella si sbagliava di grosso, ma effettivamente era l'unica "vera" pista che avevano. Valeva la pena controllare. Forse.
 
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view post Posted on 25/1/2013, 14:57
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"Non voglio avervi sulla coscienza".

*Che..?* Fu un'occhiata perplessa quella che rivolse allo scortese gestore che, evidentemente, non era troppo propenso a voler dar retta alle parole di quell'anziana testimone; certo, aveva un non so che di strano ma rimaneva l'unica scelta valida. Cosa avrebbe voluto fare lui, invece? Star fermo a rigirarsi i pollici?
Inspirò profondamente, decisa a non lasciarsi minimamente scalfire da quell'apparenza di inettitudine; il brivido dell'eccitazione oramai le aveva scosso l'animo, smuovendo la sua curiosità e sbaragliando la sua pigrizia: non voleva in fondo, un pomeriggio avventuroso?
Si stava comportando da incosciente, in fin dei conti se lo sentiva, ma il piacere del mistero aveva ottenebrato i suoi sensi, messo a tacere la consueta responsabilità; perché doveva sempre comportarsi da brava ragazzina? Non poteva per una sola volta, smettere quei panni noiosi e lasciarsi guidare dal mero istinto? E se per un giorno avesse smesso di essere la "coscienziosa Niahandra", non sarebbe stato più divertente?
Sicuro. Ma anche pericoloso.
*Pronto? Sei in uno zoo, con migliaia di visitatori, cosa può succedere?* Se ne sarebbe pentita, lo sapeva, malgrado ciò non poté che sentirsi elettrizzata alle parole di Kevin; voleva muoversi, indagare, scoprire e perché no, godersi gli ultimi giorni prima di tornare all'orfanotrofio. Annuì al Tassorosso prima di rivolgere un sorriso forzato alla testimone.
« Grazie signora, ci siete stata d'aiuto. » Forse. Represse una risatina nervosa per mascherare il disagio che in realtà quella persona le trasmetteva, possibile lasciarsi impressionare in questo modo?
Raggiunse il compagno, affiancandoglisi.
« "Non appena avremo risolto il caso"? Non sarai stato un po' troppo precipitoso? » Sorrise ironica. « Non so neanche da che parte sia la zona est. » Scosse la testa, preparandosi a seguire Kevin affidandosi totalmente a lui.
Quando si sarebbe decisa a crescere un po'?

 
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view post Posted on 3/2/2013, 00:09
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Il Fato

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I ragazzi non diedero eccessivamente peso alle parole del gestore e, probabilmente, era la cosa migliore da fare.
In fondo era ormai palese che l'uomo era nella più totale confusione, quindi non avrebbe potuto dare una grande mano d'aiuto ai due ragazzi, ormai irrimediabilmente determinati a risolvere la questione.
Le parole del Tassorosso ne furono una palese prova. Il gestore si limitò a sbuffare: per fortuna dei due non udì ciò che Kevin disse a Niahndra, riferendosi a lui.
Ad ogni modo, i due si incamminarono in direzione est. Ma la strada era ancora lunga...
I rumori iniziavano a farsi più soffusi e lontani, probabilmente a causa della folla che si concentrava vicino all'ingresso dello Zoo, accanto al gestore.
Il loro cammino sarebbe stato tranquillo o turbato da scomodi imprevisti? Nessuno avrebbe potuto stabilirlo, avrebbero solo dovuto proseguire.
Ma... fino a che punto della zona est sarebbero dovuti arrivare? E sarebbe stato cauto dirigervisi senza precauzioni per la sicurezza?



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Per qualsiasi dubbio resto a disposizione per mp.
 
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Kevin e Niahndra si lasciarono dunque alle loro spalle il gestore dello zoo e la vecchia signora, con tutta la moltitudine di gente che si stava raggruppando intorno a loro. Secondo i calcoli del ragazzo, sarebbe bastato procedere diritto per ritrovarsi poi nella zona est dello zoo, la loro presunta destinazione. Tuttavia, il Tassorosso restava ancora un po' perplesso dalle parole della vecchia signora. Insomma, potevano essere considerate affidabili? Cosa gli suggeriva che ella non fosse una semplice pazza delirante? Nulla. L'istinto, forse. Ma, fece una smorfia, il suo istinto aveva peccato numerose volte fino a quel momento. Ma poco importava, alla fine. Non gli interessava se quello della vecchia si sarebbe rivelato solamente un falso allarme; Kevin avrebbe sfruttato in ogni caso quella "passeggiata" per parlare con Niahndra. Il ragazzo, d'altronde, non aveva mai provato ad intrattenere un vero discorso con la ragazza prima di quel momento. Ai due era bastato "parlarsi" nel Quidditch, capirsi sul campo, e avevano in quel modo scoperto di avere una buonissima sintonia. Quello sembrava costituire un buonissimo presupposto per fare davvero conoscenza con la ragazza che aveva di fianco in quel momento. Forse era il momento di ampliare quella loro "sintonia". Si, il ragazzo ne sentiva decisamente il bisogno.

"Non appena avremo risolto il caso"? Non sarai stato un po' troppo precipitoso?

Disse Niahndra sorridendo.

Forse.

Rispose semplicemente Kevin guardandola e sorridendole di rimando. In realtà, il ragazzo se ne fregava del fatto di essere stato precipitoso.

Non so neanche da che parte sia la zona est.

Kevin fece finta di riflettere, passandosi una mano sotto il mento, prima di rispondere, sempre con una sufficiente punta di ironia.

Beh... credo sia davanti a noi... più o meno.



In realtà, stando alle sue conoscenze, la zona che stavano cercando avrebbe potuto anche essere da tutt'altra parte. Ma, come si era già detto, non gli interessava. Sorrise ancora una volta a Niahndra. E, dopo quel gesto apparentemente senza peso, rifletté: era da tempo che non sorrideva di sua spontanea volontà. Ed era da altrettanto tempo che non rispondeva in modo così ironico a qualcuno. Insomma, il "nuovo" Kevin non aveva mai fatto una cosa del genere. Forse stava tornando quello di prima, nonostante gli eventi. O forse si stava sbagliando, per l’ennesima volta. Tuttavia, quel giorno sembrava che i problemi non avessero voglia di tormentare la sua mente, oppure che lui fosse in grado di lasciarli per il momento fuori. Ma la giornata era ancora lunga e poteva risultare imprevedibile. D’altronde, lui era come una calamita che attirava tutti i guai possibili ed immaginabili. Anche in quel caso, di certo, non sarebbe stato differente.
Proseguì la sua avanzata, fianco a fianco alla ragazza, voltando appena la testa in modo da guardarla. Paradossale il fatto che Kevin non avesse mai cercato di ampliare le sue conoscenze all’interno della squadra, oppure all’interno della sua Casata, prima di quel momento. Di fatto, poteva affermare di aver creato una sorta di “legame” solamente con Horus. Gli altri concasati restavano semplici conoscenti. Niahndra, di fatto, lo era. Ma, nella sua situazione, forse il ragazzo aveva bisogno di legarsi di più alle persone, anche per avere una sorta di “sostegno”, soprattutto ora che Sharon sembrava sparita nel nulla. Cercò di non pensare alla Serpeverde, gli avrebbe fatto solo del male. Troppo male. Decise invece di iniziare un discorso con la compagna.

Niahndra... ora che ci penso... siamo concasati e compagni di squadra, ma posso affermare di non sapere pressoché nulla di te... eccetto che sei un’ottima Cacciatrice, ovviamente... Perché non mi togli qualche curiosità?

Cercò di sorridere, anche per nascondere quel po’ di imbarazzo che lo aveva pervaso. Insomma... perché diavolo faceva quei cacchio di discorsi? Chissà se le sue parole sarebbero volate via nell’aria, come semplici foglie secche autunnali, oppure se la ragazza avesse colto sul serio quell’invito a parlare di se stessa. In effetti, Kevin sapeva così poco di lei. Poteva intuire qualcosa, come il fatto che la ragazza possedesse una personalità forte e combattiva e che amasse stare sulle sue, ma poteva allo stesso modo sbagliarsi. Insomma, il ragazzo avrebbe voluto conoscere Niahndra Alistine... almeno quello che ella gli avrebbe concesso di sapere. Sarebbe bastato.
Nel frattempo, si guardò intorno, come per verificare se vi fosse nei dintorni nulla di sospetto. Poi, rivolgendosi ancora una volta alla ragazza, prima ancora che ella potesse rispondere alla sua precedente domanda, le disse:

Forse faremmo meglio a tirare fuori le bacchette... non si sa mai.

Detto questo estrasse la sua bacchetta di Palissandro, pronta all’azione. Forse quel giorno si sarebbe rivelato più interessante del previsto. Su parecchi fronti.


Volevo sapere se è possibile aggiornare le mie statistiche, visto che ancora la Quest “vera e propria” non è cominciata e quindi esse non si sono ancora rese utili.


Se è possibile, le mie nuove statistiche sarebbero queste:

Punti Salute: 123/123
Punti Corpo: 73
Punti Mana: 74
Punti Esperienza: 15.5


°Più che altro, questa modifica comporterebbe al mio pg l’utilizzo degli incanti della Terza Classe e sarebbe un fattore non di poco conto per me... ed è in maggior parte per questo che chiedo se è possibile cambiare.


In caso contrario, fate conto che non ho detto niente. :fru:
 
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view post Posted on 13/2/2013, 15:18
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Poco a poco l'intenso brusio si fece sempre più gestibile e a tratti persino orecchiabile, specie quando si trattava delle risate di un bambino o delle piacevoli canzoncine che venivano trasmesse da quelli che Nia supponeva essere una specie di "altoparlanti"; una discreta folla si era radunata intorno all'uomo che oramai si erano lasciati alle spalle, diretti verso quella che si presupponeva essere la zona est.
Forse.
C'era un che di profetico in quella piccola parola, bastavano cinque lettere scelte e accostate con cura meticolosa ad instillare il più subdolo dei mali: il dubbio.
Un attimo e la sicurezza accumulata s'incrinava, un istante e l'equilibrio faticosamente trovato si dissolveva nel nulla; e non restava che precipitare.
Quando poi il "Forse" rappresentava anche la risposta ad una domanda posta con una cera diffidenza, allora v'erano esattamente tutti i presupposti per far scattare una scintilla d'allarme in ognuno; e perché, inevitabilmente, la situazione degenerasse.
Sbuffò. Che combinazione vincente.
Ma non aveva detto che per una volta non le importava nulla? Magari non le restava altro da fare che sottoporsi a quell'ennesima prova, accogliere quell'incertezza che oramai l'aveva contaminata, farla sua e sfruttarla a proprio vantaggio.
Il come restava un mistero.
« Di bene in meglio. Ma che lo dico a fare? » Scosse la testa sgomitando amichevolmente in direzione del compagno che, inaspettatamente, pareva godersi alquanto la situazione, cogliendo l'occasione per sfotterla un po'; lo lasciò fare, frenando in tempo l'occhiataccia che avrebbe voluto rifilargli.
D'altronde, non era forse vero che aveva il senso d'orientamento pari a quello di un macaco, qualunque cosa fosse?
Strano come la sua presenza in qualche modo la tranquillizzasse, strano anche con quanta facilità avesse incassato le frecciatine che man mano le erano state rivolte; in qualche modo però, la sua mente ancora si rifiutava di catalogarlo come "amico", limitandosi alla denominazione di "compagno". Ora che ci pensava, in campo aveva sempre dato per scontato la scioltezza con cui giocavano eppure da dove veniva quell'intesa se effettivamente non si erano mai parlati per più di qualche minuto? Non lo conosceva eppure in un certo senso già si fidava.
Ma non abbastanza da scoprirsi.
Nascose le mani nelle tasche della giacca smanicata, lanciando una rapida occhiata verso il sole che - sebbene si trovassero a Londra - procedeva la sua lenta corsa verso ovest voltando loro le spalle; il tramonto era ancora lontano, dopotutto era estate.
« Niahndra... ora che ci penso... siamo concasati e compagni di squadra, ma posso affermare di non sapere pressoché nulla di te. » Inarcò un sopracciglio svogliatamente, dove voleva andare a parare?
Inspirò aspettando che finisse il discorso, le pause con cui frammentava le parole le davano il tempo di pensare e mettersi all'erta; la curiosità del ragazzo era lecita, la reticenza di Nia altrettanto, sarebbero mai riusciti a venirne a capo?
Alla fine le aveva lasciato campo libero, avrebbe potuto parlare di tutto e niente, no? Il biondo parve un tantino a disagio, se non altro lei non era l'unica a trovarsi spiazzata davanti ad argomenti del genere; che poi fosse normale o meno, poco importava.
Tirò un impercettibile sospiro di sollievo quando deviò l'attenzione su tutt'altro e visibilmente più leggera annuì, estraendo dalla tasca la mano già armata di bacchetta.
« Uhm, non ho granché di interessante da raccontare, cosa ti interessa di preciso? »
Di tanto in tanto gli occhi guizzavano qua e là, mentre i passi si facevano sempre più circospetti e l'attenzione maggiore.

 
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view post Posted on 21/2/2013, 23:42
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Il Fato

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I due Tassorosso si incamminarono verso la zona est dello Zoo o, perlomeno, quella che loro credevano fosse. Cosa si sarebbero trovati davanti?
Camminavano senza apparenti preoccupazioni, sarebbe stato il caso di stare all'erta, dato che il motivo per cui si trovavano lì non era dei più felici?
Si trovavano vicini alla zona 16, quella contenente Troll e Yeti, ma si sperava non ci fosse nulla da temere.
La giornata, fino a quel momento, si era dimostrata tranquilla. Anche le condizioni metereologiche erano piacevoli.
L'unica cosa che avrebbe potuto preoccupare i più ansiosi era il silenzio, quel silenzio tombale che regnava su quell'ala dello Zoo, interrotto solo dalle parole dei Tassorosso.
Improvvisamente, si udì uno scalpitare di zoccoli provenire dalla loro sinistra, proprio... dal reparto 16. Di cosa si trattava? Bisognava preoccuparsene?



Kevin Prince Confa
Punti Salute: 113/113
Punti Corpo: 63/63
Punti Mana: 64/64

Niahndra Alistine
Punti Salute: 107/107
Punti Corpo: 59/59
Punti Mana: 55/55



Kevin, mi dispiace ma la quest è iniziata (per entrambi) da ottobre e non mi sembra corretto modificare le stat. a febbraio. Sono sicuro che anche con gli incantesimi di seconda classe potrai cavartela ;)
 
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view post Posted on 28/2/2013, 16:33
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OT: Informo che sarò totalmente assente dall'1 al 17 marzo. Sarò in Spagna e non avrò possibilità di connessione. Mi dispiace per il fatto che dovrete aspettare un bel po' a causa mia, ma non posso davvero farci nulla. Chiedo venia.
 
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view post Posted on 23/3/2013, 15:08
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Il silenzio regnava sovrano nell'aria, sovrastando tutto e tutti, interrotto solamente da rumori lontani, quasi impercettibili, e dalle parole di Kevin. Eppure, c'era qualcosa di strano in quel silenzio, come se esso costituisse una sorta di presagio. La quiete prima della tempesta.
Il Tassorosso scosse la testa. Ma quanti problemi si stava facendo?! Insomma, comprendeva perfettamente che la situazione nella quale si erano cacciati/si stavano per cacciare lui e Niahndra poteva non essere delle migliori, ma non c'era bisogno di preoccuparsi più di tanto. Anche se il presunto ladro si fosse fatto avanti, ammesso che questi fosse ancora all'interno dello zoo, loro erano in due. Non conosceva molto bene la compagna, ma poteva affermare che in molti casi Niahndra si era dimostrata più agguerrita di lui (almeno per quanto riguardava il Quidditch). Osservò la compagna mentre estraeva a sua volta la Bacchetta e gli rispondeva.

Uhm, non ho granché di interessante da raccontare, cosa ti interessa di preciso?

Si era aspettato una risposta del genere. Sorrise, annuendo stancamente e socchiudendo gli occhi per qualche istante. Cosa gli interessava? Tutto. Insomma, erano compagni di squadra, concasati e avevano scoperto di avere una buona sintonia (almeno all'interno del campo di gioco), ma ancora non conoscevano pressoché nulla l'uno dell'altra e viceversa. Cercare di instaurare una sorta di rapporto gli sembrava una cosa normale e, perché no, quasi necessaria (almeno per lui). Era sicuro che Nia gli sarebbe piaciuta anche fuori dal campo, come persona. Inoltre, non credeva alle parole della ragazza... secondo lui, aveva molte cose interessanti da raccontare, il problema era forse un altro. Era in procinto di rispondere alla ragazza, ma qualcosa lo bloccò di colpo. Kevin udì all'improvviso uno di scalpitare di zoccoli, proveniente da qualche parte alla loro sinistra. Il ragazzo arrestò immediatamente l'avanzata, facendo segno a Niahndra di fare lo stesso. Si voltò quindi verso la ragazza e parlò, la voce ridotta quasi ad un sussurro.

Hai sentito anche tu? Stiamo all'erta.

Detto questo, alzò il braccio dinnanzi a se, tenendolo comunque leggermente piegato, in modo da avere la Bacchetta puntata in avanti, pronto a difendersi da un eventuale attacco. Il rumore di zoccoli proveniva dalla loro sinistra, Kevin iniziò ad avanzare molto lentamente da quella parte. Di cosa si trattava? Voleva scoprirlo. Voleva capire se le creature che stavano facendo quel rumore costituivano un pericolo oppure no. Ma, mentre proseguiva la sua lenta avanzata, si chiese perché possedesse quel fottutissimo vizio di andare sempre incontro alle cose? Se c'era un pericolo, lui vi andava sempre a sbattere. Il suo istinto lo fregava spesso di brutto, mettendolo in qualche caso anche in serio pericolo. Ma poi, perché quelle creature erano fuori dal proprio recinto o gabbia che fosse. Cosa stava succedendo all'interno di quello zoo? Forse lui e Niahndra avrebbero dovuto preoccuparsi di più. Forse erano in pericolo.
Di certo, quello era il momento meno adatto per iniziare a fare conoscenza.

Chiedo infinitamente scusa per il mostruoso ritardo.
 
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view post Posted on 24/3/2013, 18:28
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Sometimes I can feel my bones straining under the weight of all the lives I'm not living.

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Probabilmente intrattenere una sorta di conversazione era il modo migliore per passare quei minuti che ancora li separavano dalla zona Est, sempre che quella fosse la direzione giusta; aveva cercato di orientarsi un po' col Sole, punta sul vivo dal sarcasmo di Kevin, ma ancora non era del tutto sicura. Non era mai stata una ragazzina molto 'pratica'.
Continuava a guardarsi intorno, stavano giusto passando di fianco ad un grosso tendone dove Nia immaginava si tenessero alcuni spettacoli o attrazioni varie; ad intervalli regolari incontravano dei cestini per la spazzatura, piccole zone erbose e cartelli con mappa esemplificativa con tanto di freccia rossa e scritta "Ti trovi qui" o uscite secondarie, o almeno è quello che riscontrò avvicinandosi ad uno dei tanti pali.
*Umanoidi.* Riuscì a leggere prima di continuare a camminare, cosa intendevano con quel termine? I Centauri erano considerati tali?
Nel momento esatto in cui smise di parlare per aggirare la domanda insidiosa quanto ingenua del ragazzo, si accorse che quel leggero brusio che fino ad allora li aveva accompagnati, era definitivamente cessato; possibile che non vi fosse più alcun rumore? Dov'era la folla? E gli esemplari che scorrazzavano liberi nelle loro recinzioni di vetro erano sempre stati così silenziosi?
I primi dubbi iniziarono a sorgere, cosa stava succedendo in quello strano zoo? Non essendoci mai stata non poteva capire se tutto quello fosse regolare o meno, eppure pareva bizzarro persino per i larghi canoni dei Maghi; non sapeva più cosa pensare, ma quella situazione la entusiasmava e irritava al tempo stesso.
« Secondo me ci stanno prendendo in giro. » Approfittò della pausa che il Tassorosso le concesse per sviare un poco il discorso. « Scommetto che il gestore e la vecchiettina se la stanno ridendo come matti mentre noi siamo qui come due niu.... » Lasciò la frase a metà, chiudendo la bocca di scatto così velocemente ch'ebbe paura di mozzarsi la lingua, un rumore si levò all'improvviso, spezzando la quiete quasi innaturale che si era formata; la testa scatto a sinistra, da dove il rombo cupo proveniva, l'espressione concentrata per decifrarne la fonte. Sembrava uno scalpiccio di.. zoccoli?
Tornò a guardare Confa con aria interrogativa annuendo in risposta alla domanda che le aveva posto, lo vide muoversi con lentezza verso la sorgente sonora. Era mai possibile che qualche animale fosse riuscito ad eludere le recinzioni che lo circondavano? O magari era stato proprio il fantomatico ladro a liberarlo, per seminare il panico e garantirsi così la fuga; o semplicemente si stavano immaginando tutto, poteva essere semplicemente frutto di un "Distrao".
Strinse la bacchetta in mano, ripassando mentalmente il suo repertorio di incantesimi mentre gli occhi guizzavano in ogni direzione, i nervi tesi e ricettivi; si avvicinò maggiormente al telone, scivolando lungo il perimetro e lasciando che le fornisse una naturale protezione, con un po' di fortuna l'avrebbe persino celata a chiunque si stesse avviando verso di loro.
*Mmh, Kevin? Non farlo.* Roteò gli occhi, perché andava allo sbaraglio? Levò la bacchetta, tenendosi pronta per adattarsi a qualunque circostanza.

Sperava.

 
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109 replies since 14/2/2012, 16:03   2793 views
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