Caccia al Tesoro, Quest n. 1

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view post Posted on 27/1/2016, 02:16
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ravenclaw

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osare..



Il cielo sembrava essere titubante.
La minaccia di una pioggia era ormai da scansare, ma non si poteva mai dire.
Come dicevano in un famoso film babbano " potrebbe esser peggio...potrebbe piovere" ,
* ma anche no*
Niko non ci teneva a cercare il bambino sotto delle umide lacrime del cielo.
Ne aveva già viste abbastanza sgorgare sul volto della madre.
Continuando ad osservare il freddo e ferroso suolo della giostra, la sua attenzione fu attratta dal vociferare di alcune persone in fila per qualcosa.
Indugiò con lo sguardo, verso quello che intuì essere la biglietteria, ancora attiva.
Inizialmente la cosa non gli tornava, ma poi decisse di lasciar perdere i dubbi e concentrarsi sulle certezze.
Una biglietteria aperta e la possibilità di montare sulla giostra che notò avere dei binari.
La presenza di binari suggeriva la presenza di un percorso; magari pure in giro per la struttura.
- Maremma merlino...e se...-
disse, mormorando tra se e se..
- e se il bambino avesse preso la via del trenino o comunque quella di avventurarsi nella zone/celle degli animali del bosco,il lupo per l' appunto ?-
proprio come aveva suggerito la Sfinge precedentemente, visto che aveva fatto riferimento proprio al seguire l' animale della foresta, il lupo, nel senso che quella era la direzione presa dal bambino.
Quel suo vortice di parole era stato riversato sulle due ragazze, sue compagne di sventura o di sana abilità nell' impicciarsi negli affari o problemi dell' altri.





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view post Posted on 1/2/2016, 13:42
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In quell'angolo dello zoo sembrava che tutto sfiorasse la tranquillità. Possibile che le squadre di ricerca dei dipendenti dello zoo non stessero rastrellando anche quell'aria e che nessuno sembrava sapere nulla in merito? La giostra era ancora aperta e funzionante e la gente faceva la fila per acquistarne il biglietto, passeggiava, chiacchierava. La situazione stonava con lo stato dei tre giovani corvonero.
La prefetta si affacciò sulla giostra osservando i binari che portavano nel folto del bosco. Se il bambino era stato lì dovevano perlustrare l'intera aria e le parole di Niko espressero esattamente i suoi pensieri.
« Dobbiamo salire su questa giostra » Aggiunse con un espressione che risultò più grave di quanto non voleva essere. Non che le dispiacesse fare il giro sul trenino, però se il bambino vi era davvero salito era l'unico modo per trovarlo. Infilò la mano in tasca e ne estrasse qualche galeone mostrandoli agli amici. Con un cenno del capo indicò la biglietteria con la fila di acquirenti che scorreva placida. Era chiaro cosa volesse farci. D'altra parte non avevano molta altra scelta.

 
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no'one
view post Posted on 5/2/2016, 22:04




Le risultava difficile pensare che il lavoro sporco fosse stato lasciato nelle loro mani, agli occhi di passanti ignari, tre semplici ragazzini adolescenti, anno più anno meno. Ed era esattamente l'impressione che aveva perchè dopo aver parlato con il guardiano nessuno si era più fatto vivo per chiedere informazioni, nessuno si era più avvicinato per avere novità o semplicemente chiederne. Persino ora che si trovavano davanti alla famosa giostra tutti sembravano più occupati a fare la fila che altro. Possible che fosse solo lei a pretendere un allarmismo che gli addetti al parco avevano voluto evitare per non far dilagare il panico? *o forse ti sei letta troppi libri catastrofici e ora ti stai facendo dei filmini assurdi* vero anche questo.
Era chiaro che per scoprire qualcosa, salire su quella specie di trenino era diventato imperativo, com'era altrettanto chiaro che dovessero sorbirsi tutta la fila per prendere i biglietti. Per fortuna il bigliettaio sembrava uno celere nel suo lavoro e la fila scemò molto alla svelta.
All'inizio aveva pensato di chiedere proprio al bigliettaio informazioni ma sul momento di farlo aveva desistito puntando direttamente sull'inserviente all'ingresso; era vero, entrambi vedevano passare un sacco di gente tutto il giorno e tutti i giorni ed era pure vero che potevano svolgere il loro lavoro in modo meccanico e senza badare troppo a chi avevano davanti ma al contrario del bigliettaio che ci metteva pochi secondi a prendere i soldi e allungare il biglietto, l'altra figura maschile, poco lontano, aveva l'opportunità di soffermare il suo sguardo più a lungo sui presenti, magari tra l'attesa di un giro e l'altro.
Ci voleva credere.
Fu così che, dopo aver preso i biglietti, mentre aspettavano che arrivasse il trenino, in un momento che le sembrava abbastanza tranquillo si avvicinò di soppiatto all'uomo
"Mi scusi, salve.. mi può dire se per caso ha visto salire un bambino biondo, con una maglietta verde, non molto alto.... un metro diciamo. Si chiama Ethan ed è sparito, io e mi miei amici lo stiamo cercando per conto della madre" diretta, senza girarci troppo attorno.
In fondo aveva un trenino che l'aspettava, non aveva avvertito i compagni del suo allontanamento e dubitava che gli addetti non fossero stati avvisati della cosa.


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view post Posted on 1/3/2016, 20:09
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Il Fato

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Ripercorrere i passi che il bambino aveva fatto era di sicuro il modo migliore per trovarlo e riportarlo alla madre.
Avvicinatisi alla giostra e dopo averla perlustrata i tre si accorsero del gabbiotto dei biglietti, ed ovviamente chiedere al signore che vendeva i biglietti per l'accesso alla giostra era un'idea brillante.

Così andarono a chiedere se il tizio avesse visto il bambino oggetto della descrizione di uno dei tre.
In un primo momento il giovane ragazzo era reticente a dare una risposta, anche perché la mole di persone che gli passavano davanti non era indifferente.
Comunque sia, non appena ebbe capito la gravità della situazione tentò di fare mente locale.


Si, ricordo un bambino che corrisponde alla descrizione, è salito sulla giostra.

Poi non disse altro, anche se, abitato come era a far sempre le stesse domande, chiese anche ai giovani...

Volete dei biglietti per salire sulla giostra?


 
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view post Posted on 8/3/2016, 19:52
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Sophia era una corvetta brillante non vi erano dubbi e usava ogni occasione per convincere sempre più la prefetta. I tre si erano avviati istantaneamente verso il gabbiotto per fare la fila e la ragazzina aveva ben pensato di chiedere informazioni al giostraio che per miracolo ricordava il piccoletto. Jenifer lo guardò con rinnovata speranza. Erano vicini. Avrebbero indubbiamente preso i biglietti ma mille altre domande le vennero in mente. Così, senza pensarci troppo posò i galeoni per i tre biglietti sul bancone tenendoli fermi sotto la sua mano e continuò rivolgendosi all'uomo.
« Si certo, ma mi scusi ci sa dire quanto tempo fa l'ha visto salire? O per caso ricorda se era solo? » Chiese comunque la ragazza cercando di carpire quante più informazioni dall'uomo. « ..e poi lo ha visto scendere dalla giostra? La prego è importante! » insistette. Sperò che con le sue domande non stesse infastidendo troppo il giostraio, bloccando tra l'altro la fila, ma erano risposte necessarie senza le quali non si sarebbe allontanata di lì. Non aveva senso acquistare i biglietti se quel buon uomo ricordava di averlo visto scendere.
*Possibile che se il trenino è tornato a destinazione con passeggeri in meno, tra cui un bimbo non se ne sia accorto nessuno? Non c'è nessuno dello staff dello zoo a controllare queste giostre con percorsi lunghi tra gli animali? e se succede qualcosa?* I dubbi erano tanti e quella sparizione le faceva capire quanto potesse essere incredibilmente semplice perdere qualcuno e cacciarsi nei guai, come d'altra parte stavano facendo loro stessi.
In ogni caso se l'uomo le avesse detto anche solo di non averlo rivisto dopo essere salito sulla giostra, lei gli avrebbe ceduto i galeoni per fare i biglietti. Avrebbero tentato e sarebbero saliti sulla giostra.
 
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no'one
view post Posted on 18/4/2016, 19:06




“Si, si lo vogliamo il biglietto” ok ora sapevano che un bambino simile a quello che lei aveva descritto era salito sulla giostra ma… “non è sceso?!” quasi urlò. Com’era possibile che un bambino salisse su una giostra e poi non riuscisse a scendere? Va bene, poteva succedere che accidentalmente qualcuno se la facesse a piedi e che magari si divertisse pure a vivere la novità ma prima o poi gli sarebbe venuta la voglia di rivedere la luce del sole.. no? Era troppo strana come cosa, ormai la notizia di questa presunta scomparsa doveva aver raggiunto almeno le orecchie dei lavoranti e qui sembrava che tutto fosse come sempre, nessuno preoccupato o in allerta.
Era evidente che stare li fuori non serviva a niente, tutti troppo occupati a smaltire in fretta la gente in attesa.

“Dobbiamo salire su questa giostra” si sentiva sicura della sua decisione, risoluta “Ethan non può essere scomparso così nel nulla e qua non mi pare non troveremo altre informazioni” parlò più che altro rivolta a jen; aveva sentito le domande più particolareggiare esposte dalla ragazza e guardando l’uomo si capiva che questo era come mosso dalla quotidianità del suo lavoro: attendere, allungare i biglietti, soldi e saluto.
“Dobbiamo salire su quella giostra se no questo bambino lo troveremo quando io avrò 80 anni e invece degli amici come unica compagnia avrò una bombola dell’ossigeno… e forse un deambulatore” detto ciò, a passo di marcia, si avviò verso i vagoni sperando che i due compagni la seguissero.
Avrebbe potuto aspettare una loro risposta ma in tutta sincerità che senso aveva? Ormai sapevano di dover salire, che Ethan era passato di li andandosi a ficcare chissà dove. Ritardare la partenza non avrebbe cambiato niente.


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view post Posted on 19/4/2016, 23:58
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ravenclaw

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osare..



Soffiava un nuovo vento su un zoo che sembrava abbandonato alla noncuranza dei suoi dipendenti.
Un bambino, sparisce, e tutto continuava a scorrere come se nulla fosse, a parte un iniziale spavento generale, che però era stato già stato risucchiato nella quotidianità che appiattisce tutto.
Ogni zona sembrava essere una bolla di sapone, molto spessa,sospesa all' interno dello Zoo.
Possibile che la gente fosse di nuovo in fila come se nulla fosse ?
I bigliettai tranquilli e rilassati.
Non è presente un briciolo di tensione nei loro sguardi, ne una costante ricerca di un qualcosa che potrebbe dare una svolta alla ricerche.
Sembrava che solo loro tre avessero a cuore la questione del bambino.
Provò a chiedere anche alle persone che venivano via dalla giostra. Loro a regola il fantomatico bambino potevano averlo notato, essendo stati suoi compagni di giro in giostra, o così almeno sperava.
- Scusate per caso avete intravisto un bambino bambino biondo, con una maglietta verde, non molto alto....è abbastanza piccolo. Il suo nome è Ethan ....-
D'altra parte avevano preso un impegno con la madre, ma insomma, sarebbero stati comunque all' erta nella speranza di notare qualcosa che aiutasse nelle ricerche no ?
L' idea si era inchiodata nel cervello di Niko, perché non voleva e non poteva permettersi di pensare, che anche loro tre si sarebbero lasciati assorbire da quel naturale scorrere delle cose.
Ascoltò le parole di Jenifer , precise, dettagliate e acute, ma non avevano smosso granché rimanendo per un attimo sospese nell'aria, prima che Sophie in formato ciclone, prendesse l' iniziativa esortando la comitiva a salire anche loro sulla giostra.
La giostra, era chiaro che fosse la chiave di tutto quel gran casino.
Almeno così si sarebbero tolti tutti i dubbi possibili.
Non poteva rimanere in eterno lì, sperando che qualcosa cambiasse.
Dovevano fare loro la smossa.
- Si grazie...tre biglietti per la giostra...prima che debba comprare anche un deambulatorie e una bombola di ossigeno per questa qui..-
disse, con un misto tra l' ironico e il concreto.
Poi appena i biglietti fossero arrivati in mano loro, si sarebbero fiondati anche loro a fare un giro, sperando che anche la fortuna o il fato girasse , in positivo per loro ma soprattutto per Ethan.





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view post Posted on 24/4/2016, 21:42
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Il Fato

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Sentite marmocchi, lasciatemi fare il mio lavoro!

Il giostraio rispose in maniera tutt'altro che cordiale agli studenti dopo avergli passato tre biglietti, invitandoli con un gesto molto poco carino a togliersi di mezzo. La scomparsa di un bambino certo era importante ma ciò non sembrava tangere l'omone che, evidentemente, aveva molto più a cuore il suo guadagno.

Chiedere a chi scendeva dall'attrazione non si rivelò una mossa troppo utile, presi dalla foga e un po' alla sprovvista, chiunque sembrava non essere in grado di o voler aiutare i giovani Corvonero.

Cosa rimaneva fa farsi? Sofia, Jenifer e Niko si ritrovarono per l'ennesima volta al punto di partenza, biglietti pronti certo, ma cosa ne avrebbero fatto?

 
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view post Posted on 24/4/2016, 22:42
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Se la prefetta sperava di avere davvero altre informazioni da quell'inserviente si era illusa. Guardandolo di sottecchi si allontanò insieme ai due concasati con i biglietti. Adesso non restava che salire sulla giostra e vedere dove li avrebbe portati. Sospinta dalla frenesia di Sophi, andò sul trenino. Non vedeva l'ora che partisse, il piccolo Ethan aveva bisogno di loro e Jenifer aveva la sensazione che ogni minuto che passava diminuiva la possibilità di ritrovarlo e portarlo sano e salvo dalla mamma.
 
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view post Posted on 11/5/2016, 16:37
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ravenclaw

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partenza..



Era ormai chiaro che quello Zoo girava contro di loro.
Contro la loro voglia di fare del bene per qualcuno.
Sembrava un sentimento così morto in quel momento.
Quasi uno zombie.
Lo sgarbato rifiuto dell' inserviente, bigliettaio, era sceso come una scure su un ciocco di legno.
Spaccandolo.
Un deciso colpo agli intenti dei tre ragazzi, e di colpo era come se quella scure avesse tagliato anche le loro lingue, facendoli cadere nel silenzio.
Era troppo pesante la volontà del non avere problemi, vivere senza doversi preoccupare di fatti che non incidessero troppo sulla propria vita.
Un mondo che perdeva volta volta la propria umanità.
Niko era sconfortato dal genere umano.
Ogni volta trovava prove di questo degrado e non ne era affatto felice.
Anche il chiedere a chi tornava dal giro si era rivelato davvero fallimentare.
L'impeto del ragazzo sembrava spaventare i presenti, che come ricci si erano ritratti alla sua domanda, temendo chissà quale raggiro ad opera di un ragazzo dai capelli blu, blu scuro quel giorno.
Si guardò attorno, rivolgendo un eloquente sguardo alle due ragazze, che dalla loro risposta intuì avevano pensato la stessa cosa.
Lì il loro "compito", era finito.
Più' di così non potevano fare o non erano riusciti a fare.
Piccole sfumature che però potevano cambiare il senso di una intera storia.
Di una vita nel caso del bambino.
- Beh direi di salire e farci anche noi un bel giretto.
I biglietti li abbiamo già ormai.-

commentò, con tono deciso, mentre si apprestava a raggiungere Soph che era già sui vagoni della giostra, dove anche Jen stava sopraggiungendo.
Un fischio gli avrebbe poi annunciato che erano in partenza.
Dovevano andare via da lì.
Era una atmosfera che toglieva l' aria e con essa le motivazioni.





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no'one
view post Posted on 31/5/2016, 11:18




*marmocchi lo vai a dire a tua sorella, cretino!*
Con quella frase scortese la sua educazione era andata a farsi benedire, niente e nessuno le aveva impedito di salutare il simpatico, gentilissimo e disponibile lavoratore con un dito medio. A passo di marcia, pestando forte i piedi per terra, aveva atteso che i vagoncini si fermassero, permettendo a lei, Jen e Niko di salirvi e prendere posto.
"Allora la vogliamo far partire questa carretta?!" esclamò.
Il cuore batteva in sincrono con il suo piede che imperterrito, a sua volta, sbatacchiava sul pavimento del vagone.
Il cervello che lavorava febbrile per capire cosa avrebbero trovato all'interno di quella giostra. Le mani che le prudevano dalla voglia di prendere Ethan e strozzarlo... se qualcuno prima di loro non lo aveva già fatto.


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view post Posted on 6/6/2016, 02:29
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Il Fato

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Lasciatisi il maleducato giostraio alla spalle, i tre piccoli investigatori decisero assieme di salire sulla giostra, come se quel treno potesse davvero portarli alla soluzione del caso che, in tutta onestà, sembrava più lontana del previsto... L'attrazione era palesemente ispirata all'antico Egitto: i vagoni del treno, più simili a veri e propri fuoristrada, avanzavano su dei binari che attraversavo riproduzioni pacchiane delle più famose meraviglie d'Egitto; dopo essere passati d'innanzi alla famosa Sfinge, il treno entrava in una delle tre grand piramidi accedendo ad una galleria abbastanza buia che finiva in una parte di giostra non visibile frontalmente.
Tutto sembrava andare secondo i piani dei nostri eroi, NIko e Jenifer presero posto su una jeep violetta e Sophie stava per seguirli se non fosse stato per un bambino più simile ad un armadio che ad un essere umano che vi si infilò prima di lei. Cosa fare ora? L'unico posto disponibile sembrava essere quello nell'ultimo vagone, vicino ad una coppia di gemellini piuttosto inquietanti, vestiti con una salopette di jeans, dagli occhi chiari come il ghiaccio e i capelli biondi quasi bianchi.

 
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view post Posted on 11/6/2016, 16:56
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È uno scherzo?

Esclamò secca e decisamente poco divertita, nonostante l'inevitabile sorpresa della giovane prefetta entrando nella giostra. Lo stupido indovinello mortale della sfinge per capire su quale giostra salire e quali animali vedere le aveva portate in uno pseudo deserto artificiale. In una visione alquanto melodrammatica la ragazza si disse che l'intero Zoo si stesse prendendo gioco di loro. Prima il bambino che sparisce, la sfinge, poi il giostraio e adesso perfino la giostra; e proprio mentre era concentrata a chiedersi quanto Bosco potesse trovarsi in Egitto si accorse che la peste Bukowskiana non aveva ancora deciso di abbandonarli per quel giorno.
Salendo sulla Jeep che formava il mezzo locomotivo della giostra era ancora intenta a chiedersi per quale assurdo motivo la giostra dei boschi li portava tra le piramidi, ma i suoi pensieri sarcastici furono bloccati dall'accomodarsi di Sophia, o meglio, dal suo non farlo. Accanto a lei sedeva Niko e dava quasi per scontato che poi ci sarebbe stata la piccola Soph, ma al suo posto un'imponente figura la oscurò con la sua ombra. Un bambino (?) d'improbabili dimensioni e che sembrava aver subito un Engorgio s'infilò nella Jeep prima della corvetta. Jen guardò i suoi due amici con un punto interrogativo chiedendosi che fare, non voleva lasciare Sophia da sola. "L'armadio" schiacciava Niko e lei in un piccolissimo spazio vitale. Non era abituata alla gente che invadesse i suoi spazi e anche se il ragazzo era un suo amico arrossì inevitabilmente. La ragazzina frenò l'irrimediabile voglia di castare un Reducio sul grosso grasso marmocchietto che sedeva con loro.
*Che esasperazione..* non sapeva a quanti altri soprusi del Karma avrebbe resistito. Sospirò visibilmente scocciata della presenza dell'intruso e cercando di non finire troppo addosso al concasato si sollevò dalla jeep nella speranza di vedere posti vuoti. Sembrava che fosse tutto pieno, l'avrebbe obliviato e buttato fuori dalla jeep piuttosto che lasciare Sophia a terra, ma proprio mentre perdeva la speranza notò un posto infondo.

Sophi c'è un posto infondo...

Disse. Sapeva che la ragazza non avrebbe avuto timore di allontanarsi da loro eppure le avrebbe ceduto volentieri il suo posto, ma non potevano permettersi di perdere altro tempo. Le lanciò un'occhiata significativa e a malincuore badò a tener ben chiusa la bocca. Osservò anche Niko quasi chiedendogli scusa per quella vicinanza forzata e quasi evocate le tornò alla mente: "Secondo me Niko pensa a baciare Jen" quelle parole infantili di Violet della primavera precedente. La ragazza le scacciò con tutta sé stessa anche se rossa. Aveva un'urgenza e un unico pensiero, e riguardava Ethan. *Ma intanto devi farti questo giro..*
 
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