Nuovo dispositivo per far andare un'auto ad acqua

La HyPower ha creato un reattore per l'elettrolisi veloce

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  1. j3n4
     
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    CITAZIONE (mav_top @ 31/1/2007, 09:14)
    tanto per cominciare consigliano l'uso del HPP sui camion o trattori, comunque il guadagno e' di circa il 10-12%

    basta vedere nei Test in pdf, usano acqua distillata per fare l'elettrolisi e con 4 galloni ci fanno 5000 miglia quindi

    1250 miglia per gallone, quindi 2000 km (usando 1,6 per le miglia) ogni 4,86 lt, quindi 411 km con un litro di acqua

    Certo se l'attrezzo costasse intorno ai 50-100 euro magari uno potrebbe farci un pensierino, anche se il guadagno

    ottenuto non e' moltissimo perlomeno si inquina meno e poi far camminare la macchina ad acqua sarebbe il massimo

    mav_top

    Ciao,
    scusa la domanda ma dove posso trovare i pdf di cui parli?
    Il 12% mi sembra davvero pochino, ho letto che alcuni sistemi simili lavorano intorno al 35% di risparmio sul carburante.... è tutto da appurare ovviamente per qesto sono curioso di leggere i pdf.
    Sarebbe interessante vedere anche se le emissioni sono meno inquinanti.

    Saluti
    j3n4
     
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  2. leon73
     
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    vi siete mai chiesti , perche dovrebbe essere per forza corrente quella che divide l'acqua è non una frecuenza o pure un suono ? se cosi fosse puo darsi che ci voglia meno corrente di quella che ci vogliono far credere . non ne capisco molto, pero ci sono delle aziende in germania che le stanno sperimentando .ciao a tutti leon 73
     
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    CITAZIONE (leon73 @ 27/2/2007, 18:07)
    vi siete mai chiesti , perche dovrebbe essere per forza corrente quella che divide l'acqua è non una frecuenza o pure un suono ? se cosi fosse puo darsi che ci voglia meno corrente di quella che ci vogliono far credere . non ne capisco molto, pero ci sono delle aziende in germania che le stanno sperimentando .ciao a tutti leon 73

    C'è già in vendita un dispositivo, l'Aquatune, che promette di dissociare l'acqua con gli ultrasuoni. Ma non mantiene le promesse...

    Ho già proposto un thread, a suo tempo, su come dissociare l'acqua trovandone la frequenza di risonanza, che la maggior parte dei forumisti riteneva fosse pressappoco 42800 Hz e sue armoniche.

    Ma è andato abbandonato, perchè si riteneva inefficiente come approccio. Qualcuno disse: è come usare un cannone per sparare ad una mosca, o giuù di lì...

    Si faceva l'esempio dei dispositivi per aerosol domestici, che usano un criterio simile per ottenere vapore...

    Questo è quanto mi viene in mente.

    Penfenuto amico tettesco! :D
     
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  4. leon73
     
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    grazie. ma ho scrito male , dicono che raggiungono la frecuenza è con un piccolo voltaggio mentre vibra si scinde l'acqua .ciao grazie
     
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    Dunque, dovresti fare un po' di chiarezza. Il punto in comune resta la frequenza di risonanza, alla quale l'assorbimento di corrente cala vertiginosamente, e la quantità di gas prodotto sale vertiginosamente. Se viene raggiunta con degli elettrodi immersi, hai replicato i brevetti di S. Meyer, altrimenti (se hai usato un trasduttore, una cassa audio per intenderci)... Hai fatto qualcosa di "nuovo".

    P.S.: anche se in quest'ultimo caso è impossibile che la corrente assorbita dalla cassa diminuisca, perchè questa non ha feedback dal reattore...
     
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  6. stranger
     
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    Normalmente la scissione di un litro di acqua richiede 6,3 kwh ovvero 22,68 MEGAjoule.

    Se riuscissi a farne la scissione con un solo joule avrei fatto sicuramente una violazione della legge di conservazione dell'energia.
    L'unico barbatrucco possibile senza fare nessuna violazione sarebbe quello prendere un pò di energia che è nascosta nella massa, in altre parole (durante la produzione di idrogeno) fare una trasmutazione nucleare.

    Premesso che la risonanza non permette trasmutazioni nucleari, possiamo tentare con l'altissima tensione elettrica come già avveniva nel 1930-1940 negli acceleratori lineari.

    Fare trasmutazioni nucleari con l'altissima tensione è la scoperta dell'acqua calda perchè ciò già avveniva nel 1930-1940.

    In sostituzione della risonanza io consiglio:

    Prendere una picolissima cella elettrolitica per fare la scisione dell'acqua, alimentarla con bassisima tensione elettrica e anche bassa corrente, ottenre un piccolissimo flusso di gas di idrogeno.
    Incanalare il piccolissimo flusso in un tubo lungo un metro, il gas di idrogeno appena prodotto deve andare verso l'alto.

    Sopra la piccola cella c'è un valvolone contenente 2 elettrodi, questi elettrodi devono essere sottoposti alla tensione di 100 mila volts e anche più, quindi il gas di idrogeno viene ionizzato e i protoni lanciati a forte velocità contro un target di materiale pesantissimo, per esempio piombo,bismuto,torio, tungsteno.

    Il materiale lentissimamente decade e scalda moltissimo, utilizzare questo grande calore per fare girare un generatore di corrente che alimenta la piccolissima cella elettrolitica che sta sotto.
    Ed ecco fatto la produzione gratuita di idrogeno senza violare le leggi della fisica classica e senza utilizzare le scemenze della risonanza.
     
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  7. ElettroRik
     
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    CITAZIONE (stranger @ 28/2/2007, 09:03)
    Sopra la piccola cella c'è un valvolone contenente 2 elettrodi, questi elettrodi devono essere sottoposti alla tensione di 100 mila volts e anche più, quindi il gas di idrogeno viene ionizzato e i protoni lanciati a forte velocità contro un target di materiale pesantissimo, per esempio piombo,bismuto,torio, tungsteno.

    C'è un sistema simile ma MOLTO più pulito del bombardamento di nuclei pesanti.

    Dovresti conoscerlo, dato che hai postato una delle tue 'sentenze' (sbagliate) in proposito: https://energierinnovabili.forumcommunity.net/?t=5618581
    p + 11B => 3 particelle Alfa ad elevatissima energia cinetica e NESSUNA radiazione. Oltretutto se le si fanno attraversare forti campi elettromagnetici, possono generare DIRETTAMENTE elettricità.
     
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  8. j3n4
     
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    CITAZIONE (stranger @ 28/2/2007, 09:03)
    Normalmente la scissione di un litro di acqua richiede 6,3 kwh ovvero 22,68 MEGAjoule.

    Se riuscissi a farne la scissione con un solo joule avrei fatto sicuramente una violazione della legge di conservazione dell'energia.
    L'unico barbatrucco possibile senza fare nessuna violazione sarebbe quello prendere un pò di energia che è nascosta nella massa, in altre parole (durante la produzione di idrogeno) fare una trasmutazione nucleare.

    Premesso che la risonanza non permette trasmutazioni nucleari, possiamo tentare con l'altissima tensione elettrica come già avveniva nel 1930-1940 negli acceleratori lineari.

    Fare trasmutazioni nucleari con l'altissima tensione è la scoperta dell'acqua calda perchè ciò già avveniva nel 1930-1940.

    In sostituzione della risonanza io consiglio:

    Prendere una picolissima cella elettrolitica per fare la scisione dell'acqua, alimentarla con bassisima tensione elettrica e anche bassa corrente, ottenre un piccolissimo flusso di gas di idrogeno.
    Incanalare il piccolissimo flusso in un tubo lungo un metro, il gas di idrogeno appena prodotto deve andare verso l'alto.

    Sopra la piccola cella c'è un valvolone contenente 2 elettrodi, questi elettrodi devono essere sottoposti alla tensione di 100 mila volts e anche più, quindi il gas di idrogeno viene ionizzato e i protoni lanciati a forte velocità contro un target di materiale pesantissimo, per esempio piombo,bismuto,torio, tungsteno.

    Il materiale lentissimamente decade e scalda moltissimo, utilizzare questo grande calore per fare girare un generatore di corrente che alimenta la piccolissima cella elettrolitica che sta sotto.
    Ed ecco fatto la produzione gratuita di idrogeno senza violare le leggi della fisica classica e senza utilizzare le scemenze della risonanza.

    Ummm... mi si è tipo accesa una lampadina... e se funzionasse davvero?

    Quasi quasi ci provo, ma prima ho delle domande da fare:
    Non serve un grande amperaggio giusto?
    Per fare qualcosa che si avvicina ai 100mila volt si potrebbe usare un trasformatore di riga o una bobina per automobile oppure è troppo poco?
    Inoltre il contenimento dei protoni (ad esempio in piombo), che caratteristiche deve avere?
    Inoltre perchè il tubo deve essere lungo 1Metro?
    Che pericoli si corrono a fare questo esperimento?

    Saluti
    j3n4
     
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  9. stranger
     
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    CITAZIONE (j3n4 @ 28/2/2007, 12:00)
    Ummm... mi si è tipo accesa una lampadina... e se funzionasse davvero?

    Quasi quasi ci provo, ma prima ho delle domande da fare:
    Non serve un grande amperaggio giusto?
    Per fare qualcosa che si avvicina ai 100mila volt si potrebbe usare un trasformatore di riga o una bobina per automobile oppure è troppo poco?
    Inoltre il contenimento dei protoni (ad esempio in piombo), che caratteristiche deve avere?
    Inoltre perchè il tubo deve essere lungo 1Metro?
    Che pericoli si corrono a fare questo esperimento?

    Saluti
    j3n4

    Elettrorik dice che il boro è più pulito, io invece pensavo a meteriali molto pesanti tipo tungsteno, piombo, bismuto, torio.
    Come già detto prima il materiale scelto deve essere bersagliato con ioni di idrogeno veloci: (ioni di H appena prodotti da una banale piccola cella elettrolitica).

    Per la scelta del materiale da bersagliare sciegli tu, secondo le tue possibilità.

    Per fare l'alta tensione la bobina della macchina è secondo me un po pochino, ma si può provare.

    Io preferirei il famoso moltiplicatore di tensione diodo-condensatore, oppure moltiplicatore di tensione con trasormatori parallelo-serie (primari collegati in parallelo e secondari collegati inserie).

    Il pericolo è ovviamente l'alta tensione, poi l'altro pericolo è l'emissione di qualche neutrone da parte del target : quest'ultimo il pericolo non c'è se si usa il boro ma la tensione minima per scardinare il boro io non la conosco, la conosce elettrorik (in questo momento e lui che il sostenitore del boro).

    Non interessa che la corrente sia elevata, l'importante è la tensione.

    La lunghezza di un metro è simbolica va bene anche mezzo, servirebbe per separare l'alta tensione con la cella elettrolitica che sta in basso, un kilometro non va bene perchè il tutto sarebbe troppo ingombrante, un centimetro non va bene perche l'alta tensione influenzerebbe la cella elettrolitica, quest'ultima ha il compito di produrre un piccolo flusso di idrogeno e basta.
     
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  10. j3n4
     
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    CITAZIONE (stranger @ 28/2/2007, 12:37)
    Elettrorik dice che il boro è più pulito, io invece pensavo a meteriali molto pesanti tipo tungsteno, piombo, bismuto, torio.
    Come già detto prima il materiale scelto deve essere bersagliato con ioni di idrogeno veloci: (ioni di H appena prodotti da una banale piccola cella elettrolitica).

    Per la scelta del materiale da bersagliare sciegli tu, secondo le tue possibilità.

    Per fare l'alta tensione la bobina della macchina è secondo me un po pochino, ma si può provare.

    Io preferirei il famoso moltiplicatore di tensione diodo-condensatore, oppure moltiplicatore di tensione con trasormatori parallelo-serie (primari collegati in parallelo e secondari collegati inserie).

    Il pericolo è ovviamente l'alta tensione, poi l'altro pericolo è l'emissione di qualche neutrone da parte del target : quest'ultimo il pericolo non c'è se si usa il boro ma la tensione minima per scardinare il boro io non la conosco, la conosce elettrorik (in questo momento e lui che il sostenitore del boro).

    Non interessa che la corrente sia elevata, l'importante è la tensione.

    La lunghezza di un metro è simbolica va bene anche mezzo, servirebbe per separare l'alta tensione con la cella elettrolitica che sta in basso, un kilometro non va bene perchè il tutto sarebbe troppo ingombrante, un centimetro non va bene perche l'alta tensione influenzerebbe la cella elettrolitica, quest'ultima ha il compito di produrre un piccolo flusso di idrogeno e basta.

    Ok genco, a me del boro adesso non interessa, la tua idea mi sembra molto più semplice e realizzabile (per adesso), se ti va ti faccio ancora altre domande per approfondire meglio il discorso.
    A fare un prototipo ci dovrei mettere davvero poco tempo, ma prima di fare il tutto voglio conoscere e capire bene con cosa sto giocando.
    Se la discussione sembra troppo OT si potrebbe aprire un nuovo thread riguardo questo esperimento ma rispondi prima alle mie domande perchè prima di agire bisogna conoscere bene nel dettaglio.

    Intanto ti dico in base alle tue risposte come ho intenzione di procedere:

    CITAZIONE
    Per la scelta del materiale da bersagliare sciegli tu, secondo le tue possibilità.

    Userò piombo, quanto deve essere spessa la parete?

    CITAZIONE
    Per fare l'alta tensione la bobina della macchina è secondo me un po pochino, ma si può provare.

    Io preferirei il famoso moltiplicatore di tensione diodo-condensatore, oppure moltiplicatore di tensione con trasormatori parallelo-serie (primari collegati in parallelo e secondari collegati inserie).

    Ok tralasciamo un momento la tensione, visto che non serve tanta corrente i metodi per farla ce ne sono molti, quindi anche questo punto è fattibile.

    CITAZIONE
    La lunghezza di un metro è simbolica va bene anche mezzo, servirebbe per separare l'alta tensione con la cella elettrolitica che sta in basso, un kilometro non va bene perchè il tutto sarebbe troppo ingombrante, un centimetro non va bene perche l'alta tensione influenzerebbe la cella elettrolitica, quest'ultima ha il compito di produrre un piccolo flusso di idrogeno e basta.

    Lascia perdere il discorso della cella io l'idrogeno lo ottengo in modo chimico e anzichè avere idrogeno ed ossigeno ho solo H2.

    DOMANDE:
    CITAZIONE
    Il pericolo è ovviamente l'alta tensione, poi l'altro pericolo è l'emissione di qualche neutrone da parte del target : quest'ultimo il pericolo non c'è se si usa il boro ma la tensione minima per scardinare il boro io non la conosco, la conosce elettrorik (in questo momento e lui che il sostenitore del boro).

    Emissione di neutroni equivale a dire che emette radioazioni giusto? Ma sono radioazioni a livello mortale o no? Il piombo diciamo 4mm non basta a schermarle?
    Tralasciamo il modo in cui otteniamo sia l'alta tensione e l'idrogeno, come dovrebbe essere fatta secondo te la valvola ionizzatrice del gas?
    Mi viene il sospetto che quello che sto realizzando è una specie di reattore nucleare o sbaglio?

    Saluti
    j3n4
     
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  11. brunovr
     
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    Mah! per me è un'altra Gencata!
    E cmque tutto parte da una affermazione :

    CITAZIONE
    Normalmente la scissione di un litro di acqua richiede 6,3 kwh ovvero 22,68 MEGAjoule.

    Ne siamo Veramente Sicuri ????
     
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  12. stranger
     
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    CITAZIONE (j3n4 @ 28/2/2007, 13:03)
    Emissione di neutroni equivale a dire che emette radioazioni giusto?

    In generale le radiazioni sono di 2 tipi: la radiazione elettromagnetica di altissima frequenza (raggi gamma), la readiazione neutronica composta semplicemente da neutroni
    Rispettivamente per il primo tipo serve una lamiera di piombo, per il secondo tipo serve acqua di rubinetto.
    Nel caso di questo particolare progetto ritengo che ci siano ambedue, ma comunque si tratta se di piccola quantità.

    CITAZIONE (j3n4 @ 28/2/2007, 13:03)
    Ma sono radioazioni a livello mortale o no?

    Non penso perchè si tratterebbe un piccolo aggeggio fatto in garage e non di una gigantesca centrale che fornisce energia a tutta la regione.


    CITAZIONE (j3n4 @ 28/2/2007, 13:03)
    Il piombo diciamo 4mm non basta a schermarle?

    Le radiazioni elettromagnetiche, SI
    Quelle neutroniche NO, necessita uno schermo di acqua di rubinetto.


    CITAZIONE (j3n4 @ 28/2/2007, 13:03)
    Tralasciamo il modo in cui otteniamo sia l'alta tensione e l'idrogeno, come dovrebbe essere fatta secondo te la valvola ionizzatrice del gas?

    Il piombo fonde a 600,61 Kelvin cioè 327,46 gradi celsius, questo significa che diventerà liquido e si comporterà come tale, quindi il valvolone deve essere messo in verticale perchè pezzi di piombo dovranno essere contenuto in un vaso resistente alle alte temperature.
    Il piombo dovrà essere collegato al segno MENO del moltiplicatore di tensione, questo è logico perchè deve attirare gli ioni di idrogeno.
    Per la valvola avevo pensato ad un tubo di vetro che si possa chiudere da ambo le parti, ci sono i laboratori di apparecchi scientifici che fanno le sagome di vetro con le misure che si desidera.



    CITAZIONE (j3n4 @ 28/2/2007, 13:03)
    Mi viene il sospetto che quello che sto realizzando è una specie di reattore nucleare o sbaglio?
    Saluti
    j3n4

    Penso proprio che sia un reattore nucleare in miniatura, che però può fornire idrogeno a gratis fino a quando quasi tutto il piombo contenuto nel vaso è trasmutato in altri elementi, cioè 1 kg ogni paio di anni.
     
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  13. leon73
     
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    siamo partiti dalla risonanza comunque se è un bene per tutti quello che avete detto ,fatelo e fateci sapere come si fa in parole povere per noi che non capiamo(schema) niente ciao grazie.

    considerate che attualmente produrre idrogeno in casa ,(un metro cubo )ci vogliono circa dai 4 ai 6 euro per cui se funziona è buonissimo , l'unico inquinante sarebbe un pezzo di piombo ogni due anni
     
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  14. j3n4
     
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    Ok Genco questa volta mi hai quasi convinto al 89%.
    Che ne dici si apre un Post e si progetta qualcosa insieme? Che ne dici?

    Saluti
    j3n4
     
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  15. stranger
     
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    Per me va bene, lo apri tu ?
     
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53 replies since 15/12/2006, 22:42   15586 views
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