-
Erode Scannabelve.
User deleted
Sempre Masters...che in questi giorni ci sta decisamente bene
Il procuratore di Stato Fallas
io, che brandivo il flagello, che spaccavo le bilance,
che percuotevo con fruste e spade;
io, che odiavo tutti i contravventori della legge;
io, legalista, duro e inesorabile,
che spinsi la giuria ad impiccare il folle, Barry Holden,
fui come ucciso da luce troppo forte per gli occhi,
e mi destai al cospetto di una Verità con la fronte insanguinata:
un forpice d'acciaio mal manovrato dalla mano di un dottore
contro la testa del mio bambino che entrava alla vita
fecero di lui un idiota.
Io mi volsi ai libri della scienza
per poterlo aiutare.
E' così che il mondo di chi ha la mente malata
divenne il mio lavoro nella vita, e tutto il mio mondo.
Povero bambino rovinato! Tu fosti, infine, il vasaio
e io e tutti i miei atti di carità
i vasi sotto la tua mano.. -
particelladisodio.
User deleted
Bellissima nel suo essere contro!
Cecco Angiolieri
I' SONO INNAMORATO, MA NON TANTO
I' sono innamorato, ma non tanto
che non men passi ben leggeramente;
di ciò mi lodo e tegnomi valente,
ch'a l'Amor non so' dato tutto quanto.
E' basta ben se per lui gioco e canto
e amo e serveria chi gli è servente;
ogni soperchio val quanto niente
e ciò non regna en me: ben mi do vanto.
Però non pensi donna che sia nata
che l'ami ligio com'i' veggio molti,
sia quanto voglia bella e delicata,
ché troppo amare fa gli òmini stolti.
Però non vo' tener cotal usata,
che cangia 'l cor e divisa gli volti.
Lo splendore di Umberto Saba
RITRATTO DELLA MIA BAMBINA
La mia bambina con la palla in mano,
con gli occhi grandi colore del cielo
e dell’estiva vesticciola: « Babbo
– mi disse – voglio uscire oggi con te ».
Ed io pensavo: Di tante parvenze
che s’ammirano al mondo, io ben so a quali
posso la mia bambina assomigliare.
Certo alla schiuma, alla marina schiuma
che sull’onde biancheggia, a quella scia
ch’esce azzurra dai tetti e il vento sperde;
anche alle nubi, insensibili nubi
che si fanno e disfanno in chiaro cielo;
e ad altre cose leggere e vaganti.
. -
85moon85.
User deleted
CITAZIONEseguo le vostre (sara e francesco) poesie... ammiro quelle di Campana, di Lolli... Prevert... insomma...
A proposito di Prevert... leggete la mia firma e questa breve ma intensissima poesia, sempre dello stesso autore:SPOILER (click to view)Alicante
Un'arancia sulla tavola
il tuo vestito sul tappeto
E nel mio letto tu
Dolce presente dei presente
Freschezza della notte
Calore della mia vita.
. -
El-rei.
User deleted
CITAZIONE (85moon85 @ 19/12/2006, 17:02)SPOILER (click to view)Alicante
Un'arancia sulla tavola
il tuo vestito sul tappeto
E nel mio letto tu
Dolce presente dei presente
Freschezza della notte
Calore della mia vita.
Alicante è una delle mie preferite
Eugenio Montale , portami il girasole
Portami il girasole ch'io lo trapianti
nel mio terreno bruciato dal salino,
e mostri tutto il giorno agli azzurri specchianti
del cielo l'ansietà del suo volto giallino.
Tendono alla chiarità le cose oscure,
si esauriscono i corpi in un fluire
di tinte: queste in musiche. Svanire
è dunque la ventura delle venture.
Portami tu la pianta che conduce
dove sorgono bionde trasparenze
e vapora la vita quale essenza;
portami il girasole impazzito di luce.
. -
Erode Scannabelve.
User deleted
Philip Lamanthia
*
Marchio le case di cera che appassisce
Campane di denti di sirena (che cantano alla nostra tomba
l'ultimo divenire del rifiuto)
Ogni fiume sinuoso trascina giù i miei capelli strappati. -
delgadina.
User deleted
Morire come le allodole assetate
sul miraggio
O come la quaglia
passato il mare
nei primi cespugli
perchè di volare
non ha più voglia
Ma non vivere di lamento
come un cardellino accecato
AGONIA - Ungaretti. -
particelladisodio.
User deleted
La pura melanconia di Sereni
TERRAZZA
Improvvisa ci coglie la sera.
Più non sai
dove il lago finisca;
un murmure soltanto
sfiora la nostra vita
sotto una pensile terrazza.
Siamo tutti sospesi
a un tacito evento questa sera
entro quel raggio di torpediniera
che ci scruta poi gira se ne va.
Delicato Quasimodo!
QUASI UN MADRIGALE
Il girasole piega a occidente
e già precipita il giorno nel suo
occhio in rovina e l'aria dell'estate
s'addensa e già curva le foglie e il fumo
dei cantieri. S'allontana con scorrere
secco di nubi e stridere di fulmini
quest'ultimo gioco del cielo. Ancora,
e da anni, cara, ci ferma il mutarsi
degli alberi stretti dentro la cerchia
dei Navigli. Ma è sempre il nostro giorno
e sempre quel sole che se ne va
con il filo del suo raggio affettuoso.
Non ho più ricordi, non voglio ricordare;
la memoria risale dalla morte,
la vita è senza fine. Ogni giorno
è nostro. Uno si fermerà per sempre,
e tu con me, quando ci sembri tardi.
Qui sull'argine del canale, i piedi
in altalena, come di fanciulli,
guardiamo l'acqua, i primi rami dentro
il suo colore verde che s'oscura.
E l'uomo che in silenzio s'avvicina
non nasconde un coltello fra le mani,
ma un fiore di geranio.
. -
delgadina.
User deleted
Per un istante d'estasi
noi paghiamo in angoscia
una misura esatta e trepidante
proporzionata all'estasi.
Per un'ora diletta
compensi amari d'anni,
centesimi strappati con dolore,
scrigni pieni di lacrime.
Emily Dickinson. -
particelladisodio.
User deleted
Non potevano mancare proprio oggi i soavi versi del mio poeta preferito!Augurissimi a tutti!
Federico Garcìa Lorca
DIO IN FASCE
E' così,
Dio scomparso, che voglio averti.
Piccolo cembalo di farina per il neonato.
Brezza e materia unite nell'espressione esatta
per amor della carne che non sa il tuo nome.
E così, forma breve d'inefferabile rumore,
Dio in fasce,
Cristo minuscolo ed eterno,
mille volte ripetuto, morto, crocifisso,
dall'impura parola dell'uomo che suda.. -
particelladisodio.
User deleted
CITAZIONE (Hamlet da Hamelin @ 28/12/2006, 02:09)Una poesia di OCTAVIO PAZ, che ovviamente dedico a Viejito:
Non batte il sole inchiodato in mezzo al cielo
Non respira
Non inizia la vita senza sangue
Senza brace del sacrificio
Non si muove la ruota dei giorni
Xolotl rifiutando di farsi consumare
Si nascose nel granturco e lo trovarono
Si nascose nel maguey e lo scovarono
Cadde in acqua e fu Axolotl
La salamandra azteca
Il due-esseri
Che sacrificarono
Iniziò a girare il mondo
La processione di nomi e di date
Xolotl il cane guida dell’inferno
Che disseppellì le ossa degli antenati
E cucinò i resti in pentola
Che accese la luce degli anni
Il creatore d’uomini
Xolotl penitente
L’occhio sfinito che piange per noi
Xolotl pupa di farfalla
E doppio della stella
Chiocciola marina
Altra faccia del Signore dell’Aurora
Xolotl l'Axolotl.(IMG:http://www.bogleech.com/pkmn-axolotl.jpg)
Axolotl
Allora la sposterei in "dedico una poesia a". -
.CITAZIONE (particelladisodio @ 31/12/2006, 17:04)Allora la sposterei in "dedico una poesia a"
Ma la dedicavo in quel giorno.... -
Viejito.
User deleted
Un ringraziamento a Marchetiello che è al corrente del mio amore per Octavio Paz e per i poeti sudamericani.
ABILIO ESTEVEZ
Scelte
Scegliere una porta significa non aprirne altre.
Un piacere presuppone che molti piaceri non verranno vissuti,
così come ogni tristezza dispensa da tante tristezze.
L'amante che porti a letto è uno tra tutti quelli possibili.
La parola per cui opti impedisce l'uso di un numero
indefinito di parole.
Visiti un luogo perchè altri luoghi restino ad aspettarti.
Solo il giorno che sorge per la tua morte è un giorno
qualsiasi, una casualità.. -
particelladisodio.
User deleted
Immortale Eduardo De Filippo
E ALLORA BEVO…
Dint' 'a butteglia
n'atu rito 'e vino
è rimasto…
Embè
che fa
m' 'o guardo?
M' 'o tengo mente
e dico:
"Me l'astipo
e dimane m' 'o bevo?"
Dimane nun esiste.
E 'o juorno primma,
siccome se n'è gghiuto,
manco esiste.
Esiste solamente stu mumento
'e chistu rito 'e vino int' 'a butteglia.
E che ffaccio,
m' 'o pperdo?
Che ne parlammo a ffà!
Si m' 'o perdesse
manc' 'a butteglia me perdunarrìa.
E allora bevo…
E chistu surz' 'e vino
vence 'a partita cu l'eternità!
Struggente e vero Edoardo Nicolardi
TESTAMENTO
Quanno mor'io, chiagnìteme
nu quarto d'ora e basta.
Che m'atterrate all'ùnnice?
Salute e bbene! 'e ddoie menàte 'a pasta.
Se sape, 'a vita solita,
cchiù o meno, su per giù.
E allora fosse 'a ridere:
pecchè so' morto nun magnate cchiù?
Facìteme n'esequia
semplice quanto maie:
'o carro 'o municipio;
te mmòccano 'int' 'o carro e te ne vaie.
"A'àààh, Baccalààà…!" s' 'o portano
p' 'e sicule, 'o pueta.
Meglio accussì! credìteme
ca sparagnate 'a roseca e 'a muneta…
Pecchè facendo 'annunzio
ncopp' 'o giurnale ('e 'a fa
cinquanta lire 'a lìnia)
na mille lire sempe se ne va.
Ll'amice intanto 'o lleggeno
e ognuno legge e penza
"E chisto è n'ato esequie!
Comme nun vaie! nc' 'è 'a j'. Pè cummenienza!"
E allora vuie pigliasseve
nu carro 'e primma classe…
Sciure, carrozze, prièvete…
cammariere c' 'o tubbo e 'o fracchisciasse…
E 'o mpiccio 'int'a 'stu vìcolo?
E 'a folla ca s'auna?
E amice ca sfastédiano:
" Che ddio! s' è ditto a ll'ùnnice e mo' è ll'ùna!
E che maniera! è inutile,
chi è scucciatore, more
scucciànnote nzì a ll'urdemo!
sinò t' 'o scuorde ch'era scucciatore!"
E se un amico, in lacrime,
sulla composta bara,
ti fa l'elogio funebre?
Poveri muorte tuoie! chi ll'arrepara?
E si accummencia a chiovere
nfromme se move 'o carro?
Madonna chili priévete!
Ggiesù chili cumpagne c' 'o catarro!
Quanno mor'i', ca 'o miedeco
stendesse ll'atto 'e morte,
e… nun facite nchiudere
manco 'o miezo purtone a 'o guardaporte!
Si me vulite chiagnere
nu quarto d'ora e basta.
Che m'atterrate all'ùnnice?
Salute e bbene! 'e ddoie menàte 'a pasta.. -
delgadina.
User deleted
Semso avdic
In vino veritas
Nel vino è la verità
e tutti i miei mattini
tutta la mia tristezza e la mia fortuna
le mie lacrime, la mia ricchezza,
i miei amori, la mia salute.
Non ho più nessuno al mondo,
non ho amici,
mi è rimasta solo la tenda,
i miei violini spezzati,
i miei venti mattutini.
Ho dimenticato il tempo
in cui ero sobrio
la mia ragione se l'è presa il vino.
Quando morirò
sarò anche allora ubriaco.
Per gli altri così non è bene,
ma a me sta bene così.
. -
Viejito.
User deleted
Questa la postai anche altrove.. ma non posso non riproporla.. è troppo bella.
Lauren Mendinueta: Ombra nelle ombre
Come un passero di fuoco
Le tue ali lasciavano cadere
Una profonda ombra.
Ti vidi scurire
Come se le ceneri della notte
Ti avessero coperto troppo.
E la tua ombra melodia di sangue
Mi inzuppava le ossa.
E i tuoi occhi
Specchi d’asfalto
Intagliavano statue d’acqua.
E le tue mani
Colonne d’alga
Turbavano i mari.
Io
Fantasma timoroso
Mi occultavo.
Temevo di guardare i tuoi occhi
Sapevo che erano oracoli.
Passarono quattro e una notte.
La tua ombra divenne bianca
Come la tua lingua.
Seppi che te ne saresti andato.
Cercai di guardare i tuoi occhi
Sequenza interminabile
Di volti sconosciuti.
Capii dunque
Che una notte cade
Con il peso di tutti i secoli
E che tutti i secoli
Pesano all’uomo
Come pesa l’ombra al corpo..