Una poesia al giorno...

toglie il medico di torno ;)

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  1. Erode Scannabelve
     
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    Sempre Masters...che in questi giorni ci sta decisamente bene

    Il procuratore di Stato Fallas

    io, che brandivo il flagello, che spaccavo le bilance,
    che percuotevo con fruste e spade;
    io, che odiavo tutti i contravventori della legge;
    io, legalista, duro e inesorabile,
    che spinsi la giuria ad impiccare il folle, Barry Holden,
    fui come ucciso da luce troppo forte per gli occhi,
    e mi destai al cospetto di una Verità con la fronte insanguinata:
    un forpice d'acciaio mal manovrato dalla mano di un dottore
    contro la testa del mio bambino che entrava alla vita
    fecero di lui un idiota.
    Io mi volsi ai libri della scienza
    per poterlo aiutare.
    E' così che il mondo di chi ha la mente malata
    divenne il mio lavoro nella vita, e tutto il mio mondo.
    Povero bambino rovinato! Tu fosti, infine, il vasaio
    e io e tutti i miei atti di carità
    i vasi sotto la tua mano.
     
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  2. particelladisodio
     
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    Bellissima nel suo essere contro!
    Cecco Angiolieri

    I' SONO INNAMORATO, MA NON TANTO

    I' sono innamorato, ma non tanto
    che non men passi ben leggeramente;
    di ciò mi lodo e tegnomi valente,
    ch'a l'Amor non so' dato tutto quanto.
    E' basta ben se per lui gioco e canto
    e amo e serveria chi gli è servente;
    ogni soperchio val quanto niente
    e ciò non regna en me: ben mi do vanto.
    Però non pensi donna che sia nata
    che l'ami ligio com'i' veggio molti,
    sia quanto voglia bella e delicata,
    ché troppo amare fa gli òmini stolti.
    Però non vo' tener cotal usata,
    che cangia 'l cor e divisa gli volti.

    Lo splendore di Umberto Saba

    RITRATTO DELLA MIA BAMBINA

    La mia bambina con la palla in mano,
    con gli occhi grandi colore del cielo
    e dell’estiva vesticciola: « Babbo
    – mi disse – voglio uscire oggi con te ».
    Ed io pensavo: Di tante parvenze
    che s’ammirano al mondo, io ben so a quali
    posso la mia bambina assomigliare.
    Certo alla schiuma, alla marina schiuma
    che sull’onde biancheggia, a quella scia
    ch’esce azzurra dai tetti e il vento sperde;
    anche alle nubi, insensibili nubi
    che si fanno e disfanno in chiaro cielo;
    e ad altre cose leggere e vaganti.



     
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  3. 85moon85
     
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    CITAZIONE
    seguo le vostre (sara e francesco) poesie... ammiro quelle di Campana, di Lolli... Prevert... insomma...

    A proposito di Prevert... leggete la mia firma e questa breve ma intensissima poesia, sempre dello stesso autore:

    SPOILER (click to view)
    Alicante

    Un'arancia sulla tavola
    il tuo vestito sul tappeto
    E nel mio letto tu
    Dolce presente dei presente
    Freschezza della notte
    Calore della mia vita.


     
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  4. El-rei
     
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    CITAZIONE (85moon85 @ 19/12/2006, 17:02)
    SPOILER (click to view)
    Alicante

    Un'arancia sulla tavola
    il tuo vestito sul tappeto
    E nel mio letto tu
    Dolce presente dei presente
    Freschezza della notte
    Calore della mia vita.

    Alicante è una delle mie preferite :wub:

    Eugenio Montale , portami il girasole

    Portami il girasole ch'io lo trapianti
    nel mio terreno bruciato dal salino,
    e mostri tutto il giorno agli azzurri specchianti
    del cielo l'ansietà del suo volto giallino.

    Tendono alla chiarità le cose oscure,
    si esauriscono i corpi in un fluire
    di tinte: queste in musiche. Svanire
    è dunque la ventura delle venture.

    Portami tu la pianta che conduce
    dove sorgono bionde trasparenze
    e vapora la vita quale essenza;
    portami il girasole impazzito di luce.

     
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  5. Erode Scannabelve
     
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    Philip Lamanthia

    *

    Marchio le case di cera che appassisce
    Campane di denti di sirena (che cantano alla nostra tomba
    l'ultimo divenire del rifiuto)
    Ogni fiume sinuoso trascina giù i miei capelli strappati
     
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  6. delgadina
     
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    Morire come le allodole assetate
    sul miraggio

    O come la quaglia
    passato il mare
    nei primi cespugli
    perchè di volare
    non ha più voglia

    Ma non vivere di lamento
    come un cardellino accecato

    AGONIA - Ungaretti
     
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  7. particelladisodio
     
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    La pura melanconia di Sereni

    TERRAZZA

    Improvvisa ci coglie la sera.
    Più non sai
    dove il lago finisca;
    un murmure soltanto
    sfiora la nostra vita
    sotto una pensile terrazza.
    Siamo tutti sospesi
    a un tacito evento questa sera
    entro quel raggio di torpediniera
    che ci scruta poi gira se ne va.

    Delicato Quasimodo!

    QUASI UN MADRIGALE

    Il girasole piega a occidente
    e già precipita il giorno nel suo
    occhio in rovina e l'aria dell'estate
    s'addensa e già curva le foglie e il fumo
    dei cantieri. S'allontana con scorrere
    secco di nubi e stridere di fulmini
    quest'ultimo gioco del cielo. Ancora,
    e da anni, cara, ci ferma il mutarsi
    degli alberi stretti dentro la cerchia
    dei Navigli. Ma è sempre il nostro giorno
    e sempre quel sole che se ne va
    con il filo del suo raggio affettuoso.
    Non ho più ricordi, non voglio ricordare;
    la memoria risale dalla morte,
    la vita è senza fine. Ogni giorno
    è nostro. Uno si fermerà per sempre,
    e tu con me, quando ci sembri tardi.
    Qui sull'argine del canale, i piedi
    in altalena, come di fanciulli,
    guardiamo l'acqua, i primi rami dentro
    il suo colore verde che s'oscura.
    E l'uomo che in silenzio s'avvicina
    non nasconde un coltello fra le mani,
    ma un fiore di geranio.



     
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  8. delgadina
     
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    Per un istante d'estasi
    noi paghiamo in angoscia
    una misura esatta e trepidante
    proporzionata all'estasi.

    Per un'ora diletta
    compensi amari d'anni,
    centesimi strappati con dolore,
    scrigni pieni di lacrime.

    Emily Dickinson
     
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  9. particelladisodio
     
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    Non potevano mancare proprio oggi i soavi versi del mio poeta preferito!Augurissimi a tutti!

    Federico Garcìa Lorca

    DIO IN FASCE

    E' così,
    Dio scomparso, che voglio averti.
    Piccolo cembalo di farina per il neonato.
    Brezza e materia unite nell'espressione esatta
    per amor della carne che non sa il tuo nome.
    E così, forma breve d'inefferabile rumore,
    Dio in fasce,
    Cristo minuscolo ed eterno,
    mille volte ripetuto, morto, crocifisso,
    dall'impura parola dell'uomo che suda.
     
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  10. particelladisodio
     
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    CITAZIONE (Hamlet da Hamelin @ 28/12/2006, 02:09)
    Una poesia di OCTAVIO PAZ, che ovviamente dedico a Viejito:


    Non batte il sole inchiodato in mezzo al cielo
    Non respira
    Non inizia la vita senza sangue
    Senza brace del sacrificio
    Non si muove la ruota dei giorni
    Xolotl rifiutando di farsi consumare
    Si nascose nel granturco e lo trovarono
    Si nascose nel maguey e lo scovarono
    Cadde in acqua e fu Axolotl
    La salamandra azteca
    Il due-esseri
    Che sacrificarono
    Iniziò a girare il mondo
    La processione di nomi e di date
    Xolotl il cane guida dell’inferno
    Che disseppellì le ossa degli antenati
    E cucinò i resti in pentola
    Che accese la luce degli anni
    Il creatore d’uomini
    Xolotl penitente
    L’occhio sfinito che piange per noi
    Xolotl pupa di farfalla
    E doppio della stella
    Chiocciola marina
    Altra faccia del Signore dell’Aurora
    Xolotl l'Axolotl.


    (IMG:http://www.bogleech.com/pkmn-axolotl.jpg)
    Axolotl

    Allora la sposterei in "dedico una poesia a" :D
     
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    CITAZIONE (particelladisodio @ 31/12/2006, 17:04)
    Allora la sposterei in "dedico una poesia a" :D

    Ma la dedicavo in quel giorno... :rolleyes:
     
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  12. Viejito
     
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    Un ringraziamento a Marchetiello che è al corrente del mio amore per Octavio Paz e per i poeti sudamericani.

    ABILIO ESTEVEZ

    Scelte

    Scegliere una porta significa non aprirne altre.
    Un piacere presuppone che molti piaceri non verranno vissuti,
    così come ogni tristezza dispensa da tante tristezze.
    L'amante che porti a letto è uno tra tutti quelli possibili.
    La parola per cui opti impedisce l'uso di un numero
    indefinito di parole.
    Visiti un luogo perchè altri luoghi restino ad aspettarti.
    Solo il giorno che sorge per la tua morte è un giorno
    qualsiasi, una casualità.
     
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  13. particelladisodio
     
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    Immortale Eduardo De Filippo

    E ALLORA BEVO…

    Dint' 'a butteglia
    n'atu rito 'e vino
    è rimasto…
    Embè
    che fa
    m' 'o guardo?
    M' 'o tengo mente
    e dico:
    "Me l'astipo
    e dimane m' 'o bevo?"
    Dimane nun esiste.
    E 'o juorno primma,
    siccome se n'è gghiuto,
    manco esiste.
    Esiste solamente stu mumento
    'e chistu rito 'e vino int' 'a butteglia.
    E che ffaccio,
    m' 'o pperdo?
    Che ne parlammo a ffà!
    Si m' 'o perdesse
    manc' 'a butteglia me perdunarrìa.
    E allora bevo…
    E chistu surz' 'e vino
    vence 'a partita cu l'eternità!

    Struggente e vero Edoardo Nicolardi

    TESTAMENTO

    Quanno mor'io, chiagnìteme
    nu quarto d'ora e basta.
    Che m'atterrate all'ùnnice?
    Salute e bbene! 'e ddoie menàte 'a pasta.

    Se sape, 'a vita solita,
    cchiù o meno, su per giù.
    E allora fosse 'a ridere:
    pecchè so' morto nun magnate cchiù?

    Facìteme n'esequia
    semplice quanto maie:
    'o carro 'o municipio;
    te mmòccano 'int' 'o carro e te ne vaie.

    "A'àààh, Baccalààà…!" s' 'o portano
    p' 'e sicule, 'o pueta.
    Meglio accussì! credìteme
    ca sparagnate 'a roseca e 'a muneta…

    Pecchè facendo 'annunzio
    ncopp' 'o giurnale ('e 'a fa
    cinquanta lire 'a lìnia)
    na mille lire sempe se ne va.

    Ll'amice intanto 'o lleggeno
    e ognuno legge e penza
    "E chisto è n'ato esequie!
    Comme nun vaie! nc' 'è 'a j'. Pè cummenienza!"

    E allora vuie pigliasseve
    nu carro 'e primma classe…
    Sciure, carrozze, prièvete…
    cammariere c' 'o tubbo e 'o fracchisciasse…

    E 'o mpiccio 'int'a 'stu vìcolo?
    E 'a folla ca s'auna?
    E amice ca sfastédiano:
    " Che ddio! s' è ditto a ll'ùnnice e mo' è ll'ùna!

    E che maniera! è inutile,
    chi è scucciatore, more
    scucciànnote nzì a ll'urdemo!
    sinò t' 'o scuorde ch'era scucciatore!"

    E se un amico, in lacrime,
    sulla composta bara,
    ti fa l'elogio funebre?
    Poveri muorte tuoie! chi ll'arrepara?

    E si accummencia a chiovere
    nfromme se move 'o carro?
    Madonna chili priévete!
    Ggiesù chili cumpagne c' 'o catarro!

    Quanno mor'i', ca 'o miedeco
    stendesse ll'atto 'e morte,
    e… nun facite nchiudere
    manco 'o miezo purtone a 'o guardaporte!

    Si me vulite chiagnere
    nu quarto d'ora e basta.
    Che m'atterrate all'ùnnice?
    Salute e bbene! 'e ddoie menàte 'a pasta.
     
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  14. delgadina
     
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    Semso avdic

    In vino veritas

    Nel vino è la verità
    e tutti i miei mattini
    tutta la mia tristezza e la mia fortuna
    le mie lacrime, la mia ricchezza,
    i miei amori, la mia salute.
    Non ho più nessuno al mondo,
    non ho amici,
    mi è rimasta solo la tenda,
    i miei violini spezzati,
    i miei venti mattutini.
    Ho dimenticato il tempo
    in cui ero sobrio
    la mia ragione se l'è presa il vino.
    Quando morirò
    sarò anche allora ubriaco.
    Per gli altri così non è bene,
    ma a me sta bene così.
     
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  15. Viejito
     
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    Questa la postai anche altrove.. ma non posso non riproporla.. è troppo bella.

    Lauren Mendinueta: Ombra nelle ombre

    Come un passero di fuoco
    Le tue ali lasciavano cadere
    Una profonda ombra.
    Ti vidi scurire
    Come se le ceneri della notte
    Ti avessero coperto troppo.
    E la tua ombra melodia di sangue
    Mi inzuppava le ossa.
    E i tuoi occhi
    Specchi d’asfalto
    Intagliavano statue d’acqua.
    E le tue mani
    Colonne d’alga
    Turbavano i mari.
    Io
    Fantasma timoroso
    Mi occultavo.
    Temevo di guardare i tuoi occhi
    Sapevo che erano oracoli.
    Passarono quattro e una notte.
    La tua ombra divenne bianca
    Come la tua lingua.
    Seppi che te ne saresti andato.
    Cercai di guardare i tuoi occhi
    Sequenza interminabile
    Di volti sconosciuti.
    Capii dunque
    Che una notte cade
    Con il peso di tutti i secoli
    E che tutti i secoli
    Pesano all’uomo
    Come pesa l’ombra al corpo.
     
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231 replies since 14/12/2006, 02:36   13997 views
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