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| CITAZIONE (Vìt @ 30/1/2021, 18:37) Pv è un fiutatore di talento, per quello ha una compagna più intelligente di lui, che probabilmente è un genio. Egli è troppo intelligente per non sapere di non essere un genio, cosa che intuì credo intorno ai dodici anni, quando già era alto tipo uno e ottanta. Prometteva, ma il fato mise la miccia corta e sviluppò tutto allora, a quindici anni esplose nella torre e intelligenza che è ora, notevoli, ma da lì non si sarebbe più mosso. Essendo troppo intelligente e quindi pudico per buttarla in melodramma: accidenti non sono Kafka né Wittengstein né Mina, mondo bastardo, semplicemente accettò la sua comunque notevole stazza psicofisica, e si specializzò nel fiutare, appunto, il talento. Non si può certo dire che la cosa non gli abbia un po' rotto il cazzo, non dico come a Salieri, molto vendicativo: io capisco l'essenza di Dio ma non posso riprodurla, solo fiutarla, allora ditelo che ce l'avete con me, e il cazzo rotto rimase. Però in modo elegante, mica era così poco avveduto da diventare lo scemo del villaggio, cioè il presunto genio fallito. Così il villaggio lo creò, decidendo lui chi era lo scemo, il genio, l'intelligente. Ma naturalmente una simile stazza psicofisica, unita a un'accurata assimilazione di fonti letterarie e all'unico genio concesso a chi l'ha sfiorato, cioè un chirurgica sapienza nel riconoscerlo, creò il personaggio, a lungo famoso per le contrade forumistiche: Pv - il pudore lo spinse a non darsi un nome romanzesco vero e proprio, pena la perdita della sua non geniale ma forte intelligenza -, divenne un leggendario riferimento e spauracchio per chiunque tentasse creste o le alzasse non meritate. Giusto dov'è giusto, spietato dove no. Il cazzo mezzo rotto rimase, il fiuto pure, e col tempo la sua potenza psicofisica affinò in un alchimia le due parti tanto da sfiorare la soglia di quel genio che, francamente, comincia a scassarci un po' le palle. Quasi. Meglio non fare troppo gli snob col genio, c'è Pv in giro.
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