Pochi maschietti ...

che giocano a pallavolo

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  1. Mozza
     
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    CITAZIONE (Cova dr. C.A. @ 31/5/2011, 00:54) 
    CITAZIONE (Mozza @ 30/5/2011, 14:34) 
    Questo però è un risultato (negativo) degli ultimi 3-4 anni... perchè i vari Bottioni Frazzi Pisseri Ollari Massari Vettori in serie C hanno giocato, a 18 anni o anche meno!
    Quindi forse si stava intraprendendo la via giusta... che per un motivo o per un altro, è andata dispersa.
    Avere una U18 con un'altezza media sopra il metro e novanta, che non gioca nemmeno i play off di serie D... non è un bel risultato.
    Un tempo Piacenza non vedeva nemmeno nel sorteggio il pallone, e modena veniva battuta a fasi alterne. Ma pensate stia parlando di tanto tempo fa? No, sto parlando degli anni 2000-2005...

    C'è di che rifletterci su.

    Quindi dici che è utile a volte guardarsi anche indietro (e riletterci su) per cercare di capire perchè certe cose andavano, cercare di capire quali possibili errori sono stati commessi e cosa non sarebbe opportuno ripetere? :rolleyes: ;)

    Sì, certo, ma non per forza idolatrando situazioni e personaggi di un'epoca irripetibile :-P

    A parte tutto, "basterebbe" avere "semplicemente" che si facesse in modo che chi merita, possa lavorare, costantemente, e assiduamente, sui giovani, senza essere costretti a tirare a campare ogni anno.
    Senza continuità non si va molto lontano, ci si affida a colpi di fortuna e talenti che, ogni tanto, compaiono, ti fanno vivere un momento di gloria, i classici 5 minuti di celebrità, e poi ti lasciano a rivangare il passato... facendoti pensare meglio di quel che sei.

    Non ci sono, al momento, società maschili a Parma che abbiano un reale progetto tecnico della durata di 3-5 anni per il settore maschile.

    E bada bene che non c'erano nemmeno prima: però evidentemente si lavorava meglio, e non date la colpa ai ragazzi che non si impegnano perchè allora sì, che mi inca%&/"£)!(=£)!£=o di brutto.
     
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  2. Cova dr. C.A.
     
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    Nessuno ha dato la colpa ai ragazzi.
    Ignoranza e idolatrazione sono due cose entrambe sbagliate e da evitare.

    Mi sapresti dire a livello giovanile quando e come si è potuto lavorare meglio di adesso e di quando allenavi te quei ragazzi (ora pare criticando quel periodo) se si esclude l'intervallo dal 1990 al 1995 ( anno in cui vennero allontanati pescando a caso allenatori e atleti).

    Nessuno lavora sul maschile? Non ci piace come gestiscono le squadre? ... nessuno però impedisce di fondare e gestire delle realtà in proprio.
    Ughetti, Pizzola e co. non credo siano persone che non sappiano dove buttare soldi e denaro e allora hanno pescato nel bussolotto l'idea di lavorarci. A Parma e provincia esistono migliaia di persone che potrebbero farlo, partendo dalle stesse condizioni economiche e temporali iniziali.
    Personalmente non mi sento di criticarli ... Ma, come minimo di ringraziare lor e tutti quelli che spendono tempo e soldi sul giovanile.
     
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  3. Mozza
     
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    Tutto è migliorabile, tutto è criticabile.

    Quello fatto da Marco e Ughi negli ultimi anni è un gran lavoro, che ha permesso di avere quantità a livello dei maschi, decisamente di più di quanto si aveva dal 97 al 2005. Quello che ora ho visto mancare (e i risultati lo confermano) è la qualità.

    Sono entrato direttamente a contatto con una di queste realtà e questa situazione è ammessa anche da parte loro (e questo è un gran bene).

    Io personalmente, vedendo le prime squadre giovanili ed anche le più giovani, ho visto la tecnica allo sbando come non vedevo da parecchio tempo.
    Incapacità di fare il bagher, errato caricamento delle braccia in attacco, rincorse al contrario, poca gestione della battuta: qualcosa evidentemente manca nella loro preparazione tecnica. E non sapendo come e chi li ha allenati, essendo stato fuori da Parma, ma sapendo che hanno sempre fatto 4 o 5 allenamenti alla settimana... Bisogna forse valutare bene che sta succedendo. E provo ad imputare il tutto a due fattori (ipotizzo):
    1.- scarsa continuità dei vari gruppi nel corso degli anni: non basta lavorare bene in u13, u15 e u18... Bisogna lavorare bene SEMPRE. Anche negli anni senza campionati d'età, anche nelle "seconde squadre".
    2.- scarsa preparazione degli allenatore coinvolti:ho potuto notare direttamente come, purtroppo, e per motivi inevitabili, la preparazione degli allenatori nei Corsi Allenatori sia stata insufficiente, vuoi per organizzazione, vuoi per docenze, vuoi per una eccessiva facilità di promozione dei corsi allenatori, che non permetteva di "scremare" chi si occupa di giovanile, sin dall'inizio (perchè poche palle: gli allenatori di secondo e terzo grado non allenano il minivolley). E voglio imputare una grandissima colpa ai corsi allenatori, che però dovrebbero solo aiutare ad aprire la mente alla giusta metodologia d'allenamento, alle giuste didattiche dei fondamentali, e a fermare chi non è idoneo a proseguire nell'attività di allenatore. Perchè poi le capacità degli allenatori vengono fuori da quello che fanno loro, da come si aggiornano, da chi vanno a seguire, insomma dallo sbatti che si fanno per migliorarsi. E le mille domande quando si organizzano i corsi d'aggiornamento allenatori dello stile "Ma io sono a posto con i corsi?" "Se io faccio questo corso, me lo fate valere anche per l'anno prossimo?" e via dicendo, senza nemmeno chiedersi se sia un corso interessante di cui ne valga la pena... beh sono domande che identificano perfettamente l'allenatore che nemmeno segue la propria attività, non sa se ha fatto o meno dei corsi d'aggiornamento, e non conosce le regole che muovono la federazione... non posso certo pretendere che sappia gestire correttamente una squadra giovanile.

    E quindi adesso, ci muoviamo sulla giusta direzione? Io personalmente non posso assolutamente, come dici te, mettermi a creare una mia realtà. Non si fanno le realtà dal nulla, e non le si fanno se non si hanno dei capitali dietro (e un capitale può anche essere un lavoro fisso a tempo indeterminato, oltreché uno sponsor, sul quale potersi gestire una certa quantità di "sacrificio" sulla busta paga). Quello che sto cercando di fare, è cambiare radicalmente la preparazione ai corsi allenatori. Con la fortuna di avere Carlo Bonfatti tra i docenti, credo di essere sulla giusta strada, ma è un percorso lungo, che vedrà i suoi frutti solo se continuativo nei prossimi 4-5 anni: a quel punto saranno venuti fuori dai corsi Allievo Allenatori circa 70-90 allenatori, di cui all'incirca 50-60 saranno diventati Allenatori di Primo Grado: una discreta botta di novità, che però non potrà fare nulla se... se non ci saranno società che li faranno crescere.
    Perchè dopo averli "buttati fuori", questi allenatori, bisogna che continuino la loro crescita, nei giusti ambienti, con i giusti allenatori che li possano seguire, facendo in modo che non si fermino ad una preparazione teorica con poca applicazione pratica: non si può fare tutto nei corsi allenatori, la palestra di tutti i giorni è un'altra cosa.

    Quindi concludendo, come ho sempre detto ai miei giocatori: io non mi accontento mai.

    Riconosco un grandissimo movimento del maschile che non c'era anni addietro, riconosco una quantità di maschi che, nonostante l'inizio di questo thread, vi assicuro essere aumentato, ma riconosco che si hanno dei limiti, e cerco di capire il perché: dopodiché, non facendo parte di nessuna società, non posso intervenire direttamente, ma cerco di farlo indirettamente con i corsi allenatori, di cui ho la fortuna di poter dirigere tecnicamente, quantomeno finché il Comitato mi darà questo mandato. Perché ovviamente so benissimo che io posso agire nel migliore dei modi a mio parere, ma sicuramente qualche difetto ci sarà... e quando sarà troppo grosso, verrò sostituito, qualsiasi esso sia.

    E quindi... c'è di che rifletterci su (come vedete, ci avevo riflettuto anche troppo :-P ).

    E alla fin fine, come al solito, è tutto giusto, ma lo è anche il contrario di tutto, a seconda del punto di vista.
     
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  4. Cova dr. C.A.
     
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    Che dire ... Bravo per l'impegno che ci metti sempre nel provare ad analizzare i problemi.
    Rivelo anche agli altri (anche se forse non vuoi, ma la cosa ti fa onore e merita) che quello che io ti avevo provocatoriamente invitato a prendere in considerazione rappresenta in realtà un tuo antico sogno ed aspirazione.
    Ricordati solo che a volte idee, coraggio, intraprendenza e volontà, possono valere più dei soldi e delle certezze economiche (tu ne hai dimostrata tanta, al limite dell'incoscenza, in avventure tecnico sportive con meno certezze). Non ti cito ancora una volta esempi di persone che hanno realizzato quel doppiomobiettivo ( creare un movimento giovanile valido e vivere, bene, di questo) perchè sarebbe collegamento internet (a consumo) sprecato.

    Ribadisco che il tuo grosso lavoro sul miglioramento di base nella conoscenza tecnica degli allenatori è più che apprezzabile (anche se qui aprirei una parentesi telefonica o comunque a quattrocchi, di carattere mnemonico-tecnico, per invitarti a non lasciarti troppo affascinare dall'insegnamento tecnico e tattico commettendo l'errore che io ho fatto con il tuo gruppo degli 80ini).

    Purtroppo con le tue parole confermi il realizzarsi della mia antica paura che il corso allenatori, con l'introduzione di tanti gradi e spese, fosse visto più come un ostacolo economico e di tempo a disposizione piuttosto che un'opportunità di apprendimento tecnico (hai visto a tal proposito che si può mantenere un'indipendenza di pensiero anche con incarichi ufficiali ;) )
     
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  5. Adl3r
     
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    CITAZIONE (il_pippi @ 31/5/2011, 08:14) 
    CITAZIONE (Mozza @ 30/5/2011, 14:34) 
    Avere una U18 con un'altezza media sopra il metro e novanta, che non gioca nemmeno i play off di serie D... non è un bel risultato.

    magari tante volte non basta!
    è come avere il pisello lunghissimo....se soffri di eiaculatio precox non è che diventi un porno attore!

    :woot: :woot: :woot: :woot:

    Pippi, come fai le metafore te, nessuno! :wub:
     
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  6. il_pippi
     
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    grazie caro, non volevo sporcare la discussione interessante.

    per le società e i progetti...i miei misters un loro progetto lo hanno portato avanti da 4 anni a sta parte...e pare che stia anche pian piano riuscendo. certo, di campioni da serie A o B non ne abbiamo, però...io sono felice di quello che hanno fatto : e poi come leggi dalla mia firma....sono stati anche fortunati ad avere me in squadra...perchè oltre che SPIEGARE quello che NON si deve fare....hanno sempre potuto dire "GUARDATE lì e NON IMITATELO" !!!! :woot:
     
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    apapar
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    Ci sono purtroppo allenatori che non sono in grado di fare la dimostrazione di un esercizio...difficile che possano insegnare la tecnica a qualcuno!
    Però quello che mi "disturba" è che ce ne sono tanti molto bravi che invece saprebbero farlo ma non vogliono (ho detto "non vogliono", distinguiamoli da quelli che "non possono").
    Ma lasciamo perdere che poi mi parte l'arterio da vecchio e peso.
     
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  8. il monty
     
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    CITAZIONE (il_pippi @ 1/6/2011, 09:09) 
    grazie caro, non volevo sporcare la discussione interessante.

    per le società e i progetti...i miei misters un loro progetto lo hanno portato avanti da 4 anni a sta parte...e pare che stia anche pian piano riuscendo. certo, di campioni da serie A o B non ne abbiamo, però...io sono felice di quello che hanno fatto

    se posso permettermi un piccolo intervento:
    il progetto se così si pò chiamare mio e del Valo è stato di valorizzare o cercare di farlo alcuni giovani che penso fossero stati sottovalutati dalle società di appartenenza...ma il problema vero è che fra due o tre anni loro non saranno più giovani e dietro c'è il vuoto...sono 3 anni che chiediamo alla nostra società di investire qualche soldino per creare una squadretta di minivolley o under per cominciare a dare una continuità ma vuoi per le questione economiche, vuoi per la scarsa propensione a sbattersi e cercare qualche professore di educazione fisica che possa fare da reclutatore tutto è fermo...e anche la nostra povera squadretta invecchierà e sparirà...non solo ma il quadro parmigiano è a mio avviso desolante...nella serie C maschile le Sorbolo e Tandres sono squadre senza settore giovanile, in D Maschile Aurora, Coop sono nella stessa situazione...l'Energy grazie ad Ughetti riesce a mettere in campo diverse formazioni ma sinceramente i risultati quali sono??? l'Energy di serie D negli ultimi 2 anni ha faticato più o meno a salvarsi mentre la Copra e negli altri gironi Modena lottavano o ottenevano la promozione, in prima divisione la squadra è arrivata ultima e la finale di quel campionato è stata Filippelli-Colorno (età media delle due squadre over 35). In prima divisione le uniche squadra giovani erano busseto , energy e san benedetto...due hanno fatto i playout. Mentre secondo me reggio e modena sentiranno la crisi ma possono contare su diverse società che hanno storia e continuità e soprattutto più dirigenti e persone disposte a investire il loro tempo per la pallavolo noi in crisi ci siamo da almeno 20 anni (salvo sporadiche eccezioni), le società maschili non esistono perchè sono per lo più squadre isolate con dietro il deserto e i dirigenti coinvolti sono pochi e sempre gli stessi dagli anni 80 (faccio l'esempio di Corradini dell'Audax che faceva il dirigente alla Fortitudo a me negli anni 80)...e per finire i campionati provinciali non esistono più (la prima divisione è sulla falsariga di un campionato amatoriale) e in quelli regionali non esprimiamo certo delle eccellenze...

    Il quadro per me è desolante e difficilmente risolvibile...manca un lavoro che latita da almeno 20 anni. Il reclutamento nelle scuole è assente, le società sono assenti e senza soldi e quando fra 5-6 anni in divisione smetteranno quelli della mia generazione (o qualche anno più giovani cioè quelli cresciuti sulle imprese di santal e maxicono e innamorati della pallavolo anche per quel tipo di esempi) in divisione rimarranno si e no 3 squadre...cioè la desolazione...

    Parma non può avere una sola società che lavori seriamente nel maschile perchè recluta quasi tutti, mette insieme i migliori ma senza competizione c'è poco stimolo a crescere...e alla prima crisi (che chiaramente non mi auguro) il movimento maschile è destinato ad azzerarsi o quasi...è vero che il calcio è un ostacolo...ma penso che chi ha lavorato nella pallavolo negli ultimi 20 anni a Parma e aveva possibilità e qualche disponibilità non abbia fatto proprio un lavoro ineccepibile...

    Spero che nel futuro le cose possano cambiare ma senza persone di buona volontà e con tempo a disposizione e soprattutto senza euro non si va da nessuna parte....

    Spero di non aver offeso nessuno, perchè in realtà non ce l'ho con nessuno, sono solo considerazioni sul movimento in generale... :D
     
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    Monty, sei stato ineccepibile
    una correzione sul fatto che Sorbolo il settore giovanile lo ha, e mi sembra giusto sottolinearlo :)
    tra l'altro collaboriamo positivamente con campegine non avendo trovato "orecchie sensibili" altrove (ma ne so poco e quindi non mi permetto di esprimere nessuna opinione in merito).

    gira che ti rigira però torniamo sempre alla stessa storia. quando i soldi sono pochi, l'esperienza ci insegna che l'unica soluzione è fare sistema e collaborare.
    la mia idea utopica? riunione in comitato provinciale dove, a tavolino, si decide questo:
    - la società A che ha la struttura, la posizione strategica e il personale fa una squadra tutta di giovani e il reclutamento
    - la società B che ha a struttura, la tradizione e il seguito fa la squadra con i più forti
    - la società C (ed eventualmente D, E...) che è invece è adeguata a chi si vuole divertire con un impegno relativo, fa la squadra con i vecchi che rimangono

    ciascuna società esprime un bilancio preventivo per fare quello che le viene chiesto di fare, tutti condividono gli sponsor e le risorse vengono assegnate in base alle esigenze.
    Si stabilisce che tra queste società consorziate i cartellini passano a costo zero, quando un giocatore per età o altre ragioni deve "migrare" da una situazione all'altra.

    Se vogliamo sperare di produrre qualcosa, questo è il modo. non ne esistono altri. è utopico? solo perchè le persone non lo vogliono fare. un'idea non è mai irrealizzabile se le entità coinvolte si mettono a disposizione costruttivamente.




     
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  10. il monty
     
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    mi scuso per l'errore...rileggendo il post mi era venuto il dubbio...vado sull'inginocchiatoio sui ceci come fantozzi...

    sul resto...la tua idea è in un contesto di "povertà" di risorse economiche e umane forse una delle poche vie percorribili...così come noi abbiamo girato a costo zero Tia al Sorbolo perchè precludergli un'esperienza di categoria superiore sarebbe stato stupido e controproducente per il giocatore stesso mi piacerebbe però che tutte le società ragionassero in questi termini...sentire parlare di giocatori pagati e di prestiti onerosi ai nostri livelli...che forse alcuni ritengono più alti di quanto in realtà non siano...mi sembra assurdo...
    Ciò che muove me e penso il buon 90% delle persone del nostro mondo è la passione e la buona volontà...in questi anni io e Ste abbiamo allenato gratis...(anzi il più delle volte pure mettondoci del nostro)...ma questo mi sembra la normalità in un mondo dove di soldi non ce ne sono...quindi sentire delle società che parlano di soldi quando non solo ci sono pochi giocatori ma a volte le società non sanno nemmeno i nomi dei loro giocatori in prestito mi fa più che ridere tanta tristezza...

    Se si riuscisse a bypassare tutti quei dirigenti o società che non hanno una visione reale della pallavolo a Parma in questi anni puoi senz'altro contare sulla nostra collaborazione...perchè penso che tornare ad avere una realtà di livello penso sia trainante per il movimento....ma ripeto una realtà di livello (esempio una A2 o una A1) che non venga dallo sponsor estemporaneo...ma da un lavoro di base...costruito a partire dal settore giovanile e con una dirigenza avveduta...cioè disposta a curare non solo il proprio orticello vedendo le altre società come nemici da boicottare ma come società in grado di aiutare a costruire e migliorare...un pò come trento ha fatto in pochi anni nel suo territorio (chiaramente avendo un budget importante)...

    A Parma di persone che la pensano come te ce ne sono diverse...che riescono a vedere il movimento e non solo a pensare alla loro squadretta...quindi ben venga soluzioni di quel tipo...anche perchè se a Reggio e MOdena funzionano da anni un motivo ci sarà....è possibile che noi si sia sempre i più mongoli del villaggio???
     
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    ne parlerò il prima possibile con il presidente e la dirigenza (avevo già accennato il discorso a fine campionato).
     
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  12. Mozza
     
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    Beh dunque... una precisazione...

    Quello che avete sottolineato è giustissimo e chiarissimo, ma non c'entra l'oggetto della questione secondo me.
    Un progetto come quello dell'Aurora, che ho sempre visto positivamente, come ha sottolineato Gabriele, non risolve la situazione, per niente. Può unicamente recuperare dei ragazzi che altrimenti verrebbero dispersi.

    Io invece ho sottolineato come il problema sia nel reclutamento e nella gestione tecnica dei ragazzi reclutati, ma non a 18, 20 anni, bensì a 12-16 anni. Tutta un'altra storia.

    E' da lì che bisogna partire... solo da lì. Se anche si continuasse a far fare delle serie D o serie C a degli Under 18... beh non basta, se questi devono passare dai play out di prima divisione alla serie D che succede?

    Al di là di questo: voi siete i primi rappresentati di due tra le 5 realtà di Parma presenti in serie B/C a Parma. Se si esclude il Tandres, 2 su 4. E' già qualcosa no? Mancano solo Busseto e l'Audax/Alga.
    Obiettivamente, al momento non credo che le altre serie D non hanno la "forza" di sostenere un progetto comune, ma probabilmente qualcuno è interessato.
    Quindi la possibilità di incontrarvi già l'avete... vi invito a farlo. Conoscendovi anche di persona, probabilmente potrebbe anche venire fuori una cosa fatta abbastanza bene.

    Però ripeto, questa cosa non risolverà il problema... ma sicuramente permetterà di avere altri vantaggi. Quando in un altro post auspicavo una collaborazione "logistica", mi riferivo anche ad accordi di questo genere.
     
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  13. il monty
     
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    CITAZIONE (Mozza @ 1/6/2011, 10:48) 
    Io invece ho sottolineato come il problema sia nel reclutamento e nella gestione tecnica dei ragazzi reclutati, ma non a 18, 20 anni, bensì a 12-16 anni. Tutta un'altra storia.

    ...hai perfettamente ragione...ma il discorso di Giovanni penso partisse proprio da quello...reclutamento di giovani più vasto possibile e quelli che emergono indirizzarli verso una società di riferimento che a sua volta sia parte del movimento...

    Penso che farlo sia chiaramente più difficile che parlarne...ma se si inizia a parlarne anche con chi riveste i ruoli di presidente o dirigente e che non legge sicuramente discussioni come queste è possibile che qualcosa possa cambiare...

    Penso che il problema si possa iniziare a risolvere nel giro di 5 anni dalla partenza di un eventuale progetto a patto che i patti siano chiari e rispettati da tutti....e che non si trasformi in un grande fallimento come è stato l'Albero del Volley che sembrava la soluzioni a tutti i problemi e invece... :(
     
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  14. pollice78
     
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    ho letto con piacere questa sezione del forum, soprattutto perchè è un argomento che mi sta particolarmente a cuore, avendo iniziato un percorso da allenatore-reclutatore-dirigente-trasporto auto-allaccia scarpe ecc ecc...anni orsono proprio con le giovanili maschili a Sorbolo (qui Monty ti perdono solo ed esclusivamente perchè hai voluti redimerti con una citazione fantozziana...che mi fa sentire un po' Guido Maria Riccardelli.. :D )
    concordo su quello che ha detto Alberto in riferimento all'età sulla quale agire dai 12 ai 16 anni, sarebbe auspicabile dal minivolley e so che piano piano grazie a Carlo Alberto e al prodotto "accattivante" del circuito di minivolley si sta riuscendo anche in questo
    a livello di interesse e voglia di provare,anche se le barriere ideologiche del tipo "è uno sport da femminuccia" ecc.. ecc.. di matrice di qualche allenatorucolo di calcio e padre intomanato che vede solo calcio impediscono a molti ragazzi di "provare" questo sport senza pregiudizi....
    altresi solo quattro anni fa ero molto più pessimista, ricordo una mia citazione catastrofica che diceva che entro un lustro sarebbero sparite anche le divisioni....addiritura mi aveva dato anche ragione CAC... :woot: :woot: :woot: (cosa che avviene molto di rado)
    tornando al discorso iniziale di Alberto non sono però completamente d'accordo con le tue disquisizioni a carattere tecnico, per assurdo con numeri cosi risicati a livello regionale siamo costantemente tra le prime tre al trofeo delle province, Modena ahimè è sempre più forte e vince(quest'anno no.. ;) ), ma è una questione di numeri...per 12 persone in gamba tecnicamente "complete" ce ne sono 50 mediamente dotante ed altri 100 scarsi con i difetti tecnici che hai citato nel tuo primo post- :( e penso che a Modena (come a Parma) ci siano tecnici in gamba.. ;)
    per quanto riguarda il discorso reclutamento qui mi incaxxo come una bestia!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    VOGLIAMO FARE CAMPIONATI REGIONALI E ADDIRITTURA NAZIONALI(b2) E NON PROVIAMO NEMMENO A METTERE SU UN UNDER 14 DEL PIFFERO?????'QUESTA PER ME E' BRIGA AMICI SOLO BRIGA.... E' ORA DI FINIRLA DI DARE LA COLPA AL CALCIO ED AL RUGBY E AL BASKET E' ORMAI UN ALIBI CHE CI HA ROVINATO E CONTINUERA' A ROVINARCI,per cui 10 e lode e tanto di cappello a gente come Ughetti e Marco Pizzola che lavorano sul maschile e hanno "struttura" e possono aiutare chiunque voglia mettersi in pista(ma so già che poi non ci sarà nessuno) e grazie a quello spirito di collaborazione di cui si parlava in precedenza hanno già ottenuto risultati di rilievo a carattere regionale e nazionale
    per il resto a livello provinciale vedo e ho visto spuntare in questo periodo diverse piccole realtà che mi fanno essere ottimista, otto anni fa ricordo in provincia solo Busseto e Sorbolo,ora SanPoloColorno han fatto una squadretta, Salso ha un buon gruppo, SalaBaganza, Traversetolo, Corcagnano , Varano e se dimentico qualcuno mi scuso perchè so quanto fa arrabbiare non essere citati in queste cose.. :D
    ma il grosso da reclutare è in città...ci sono molte scuole medie...non possiamo sperare che il buon Sivelli non vada mai in pensione e continui ad attingere da Parmigianino e Newton...ci sono altre molte scuole su cui lavorare...ma secondo me..sembrerò provocatorio è la voglia di lavorarci che manca...che molte volte questa "non voglia" coincide con la voglia di fare delle serie D o C di alto livello.... :P

    spero di avervi tediato troppo ma avevo piacere di dire quello che pensavo.... :D :sick: :sick: :sick: :sick: :sick: :cry: :cry: :cry:
    ritengo positivo che ci sia voglia di parlare di questi argomenti e di confrontarsi anche perchè potrebbe scaturire qualche idea interessante
    saluti

    stefano pesci
     
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  15. Cova dr. C.A.
     
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    Non posso non dire la mia su questi argomenti ... lo sapete, è più forte di me :P

    Innanzitutto mi scuso con chi legge ... ma deve ancore dare ragione a Fish (e non solo per la dotta citazione del Ricciardelli).

    D'accordissimo il linea di principio con quanto espresso dal Monty, ed in particolare sul discorso dell'orticello ... che oltre ai soliti noti, ho visto in questi anni coinvolgere anche qualche insospettabile.
    Mi trova anche perfettamente d'accordo sul discorso costi e realismo che deve istaurarsi nella pallavolo (Soldi non ce ne stanno) cosi come sono d'accordo con tutti sul mancato sfruttamento delle potenzialità scolastiche ( ma alla base ho visto delle ragioni talmente insospettabili e assurde che voi "umani" stentereste a comprendere dai miei racconti :rolleyes: ).
    Far tornare l'idea che l'abbinamento maschio e pallavolo non rappresenta un'eresia, deve diventare una missione non solo a livello provinciale, ma a livello nazionale ed internazionale (come dimostra il mio mail di apertura in questo thread). A livello provinciale credo potrebbe essere, nel suo piccolo, utile creare un ponte tra mondo giovanile e summertour.

    Ribadisco invece che quella dell'Albero del Volley è stata a livello di idea, la miglior cosa partorita nella pallavolo di Parma negli ultimi lustri. Le esperienze tratte da quel progetto e dal suo sviluppo nel tempo credo debbano essere usate come patrimonio da analizzare prima di iniziare qualunque iniziativa di carattere collaborativo.

    Condivido anche buona parte del discorso di Alberto, anche se non porrei dei limiti alle classi ed età di reclutamento.
    Non è correlato ma segnalo che, curiosamente, una delle cose che manca alla pallavolo e che rappresentano la forza di molti sport sono proprio gli anziani che gravitano a livello di volontariato intorno alle squadre e alle organizzazioni ... quelli in campo rappresentano invece il grosso bacino delle nostre squadre regionali. :lol:

     
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36 replies since 7/5/2011, 21:30   664 views
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