L'altro lato del negozio, [Quest fissa]

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˜Panni
view post Posted on 28/1/2011, 15:00




Era un pomeriggio come un altro, il vento soffiava, l'aria era fresca, ma il sole splendeva e brillava quella via invisibile agli occhi babbani. Sì, proprio Diagon Alley. Il giovane ragazzo aveva preso il treno, ed era arrivato sino a Londra, dove era entrato in quella meravigliosa via, la via dei negozi, degli acquisti, degli affari di giovani e vecchi maghi. A Diagon Alley si poteva trovare tutto ciò che si desiderava, ogni qualvolta si andava, dalle bacchette agli animali, dai vestiti a qualsiasi tipo di libro. Ma lui quel giorno non era andato lì per caso, tanto meno per acquistare qualcosa, bensì il contrario: doveva andare alla Gringott per ritirare un po' di soldi. La vivacità dei negozianti e la bellezza dei negozi lo rallentarono comunque, a dare una sbirciata, per esempio quel negozio "Tiri vispi Weasley". Gli piacevano molto le varie cose che vendevano i due gemelli, tutti quegli scherzi, ma anche i petardi: fantastici. Nicola uscì dal negozi sorridendo, aveva visto uno studente ingoiare una pasticca vomitosa, e lasciamo stare il risultato. Ecco che dalla tasca gli cadde qualcosa, si chinò per prenderla, era un foglietto, con il numero nella sua camera blindata, se per caso non se lo fosse scordato. Dopo essersi chinato alzò lo sguardo e vide un negozietto, molto più piccolo degli altri, ma non per questo meno interessante. Nella vetrina si potevano vedere oggetti scherzosi, e interessanti, probabilmente gli artefici erano i soliti gemelli, ormai erano diventati tanto famosi. Se non fosse stato per il foglietto non si sarebbe nemmeno accorto, era piccolo, e molte persone lo coprivano. Si avvicinò all'ingresso, aprì la porta e disse

-Si può? E' aperto?-

Che fosse aperto era quasi ovvio, non si poteva tenere chiuso in un giorno affollato come quello, però siccome non c'era nessuno dentro chiese lo stesso, non si poteva mai sapere.

 
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view post Posted on 31/1/2011, 00:16
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Il Fato

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Il negozietto appariva piccolo, disordinato, ingombro degli oggetti più strani e improbabili; di fatto, nulla sembrava avere un senso in quel mucchio di strumenti, pergamene e barattoli dai contenuti di dubbia provenienza: parevano trovarsi lì per caso, quasi una mano distratta e scansafatiche avesse deciso di liberarsi in quel malo modo di ciò che sommariamente aveva giudicato superfluo o inutile. Eppure, più che roba vecchia o malandata, ad un occhio più acuto e attento sarebbe parso evidente che in tutta quella confusione c'era ancora una qualche logica, o quanto meno un sottile filo conduttore: ogni cosa recava su i segni tangibili di un qualche accidente, ma a parte quello, era incontestabilmente nuova. Cosa poteva essere capitato?
Il giovane si guardava attorno, stupito: certo doveva esserci una bella differenza tra quel piccolo curioso negozietto, quasi nascosto alla vista, e il luccicante scintillio di luci e colori dei grandi e affollati negozi che solitamente riempivano Diagon Alley.
Ma ecco che da una porticina socchiusa, seminascosta a causa del cumulo che ingombrava il centro della stanza, venne un rapido rumore di passi in avvicinamento. Qualcuno aveva sentito lo scampanellio della porta e accorreva a vedere chi fosse l'avventuriero di turno. Chissà se quest'ultimo avrebbe saputo apprezzare un negozio così...particolare?

 
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˜Panni
view post Posted on 31/1/2011, 21:43




Oggetti, miriade di oggetti sovrastavano il pavimento. Bisognava essere attenti a dove si mettevano i piedi, se non si voleva rompere qualcosa. Certo, tutto quel negozio era di una confusione sconsiderata, ci voleva sicuramente una riordinata generale, da mettere tutto apposto, ad una bella pulizia. Però, apparte tutta quella confusione, gli oggetti, dentro le loro scatole, anche se un po' impolverati, sembravano nuovi, mai stati aperti, e lì pronti per essere utilizzati. Quelle confezioni non gli sembravano tanto nuove, come se le avesse già viste, non molto prima, ma non gli veniva bene in mente dove. Si guardò attentamente intorno, per essere sicuro che non ci fosse nessuno che lo stesse spiando, poi lentamente si abbassò, cercando di avvicinarsi ad una delle tante scatole, per vedere cosa fossero, e dove poteva averle già viste. Ne stava per prendere in mano una quando che sentì un rumore di passi, che diventava sempre più percepibile. Così di scatto il giovane Grifondoro si tirò su, e guardò da dove proveniva quel rumore, con la mano toccò la tasca del mantello dove c'era la bacchetta e disse

-Allora... C'è qualcuno?-

 
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view post Posted on 1/2/2011, 00:17
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Il Fato

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La porticina si aprì di scatto: un nugolo di capelli rossi fece la sua apparizione nella stanza, un rosso che colpiva in quell'aria smorta come un pugno nell'occhio. Fred (o George) rimase un momento senza fiato, ma ancora conservava il solito sorriso furbo e vagamente ironico sul viso un pò accaldato.

- Per le mutande sporche di Merlino! E tu cosa ci fai qui? -

Pareva sorpreso, ma decidere chi dei due lo fosse di più era un arduo compito: non si trattava dunque di un negozio? Dove si era andato a cacciare?
Il giovane Weasley parve nel frattempo notare qualcos'altro: un irresistibile ghigno gli si disegnò sulle labbra mentre considerava accanto a cosa il nuovo arrivato si era fermato in quel marasma di roba.


- Fossi in te starei alla larga da quel Detonatore, è ancora in fase sperimentale e non vorrei lamentele se ti saltasse via qualcosa...-

 
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˜Panni
view post Posted on 2/2/2011, 16:36




Ecco che i passi si facevano sempre più vicini, provenivano da una porta, non si vedeva cosa c'era oltre essa, ma tutto di colpo quella fece un piccolo scattino e si aprì, così si vide cosa c'era dietro: un ragazzo, abbastanza alto e magro, con i capelli rossi, qualche lentiggine sulle guance. Lo aveva già visto, non di persona, ma c'erano pochi dubbi che lui potesse essere uno dei gemelli del negozio di scherzi lì vicino, uno dei gemelli Weasley! Non c'erano dubbi, anche perchè, ora che Nicola guardava bene, in quella stanza c'erano pacchi di confezioni di scherzi, e in mano teneva quello che doveva essere un detonatore abbindolante. Il gemello sembrava stupito, molto stupito, però quando si riprese disse al ragazzo che era meglio lasciar stare quell'oggetto, non era ancora pronto, così il Grifondoro lo appoggià a terra, fece qualche passo più in là, e chiese

-Cosa farebbe precisamente quel coso?-

Non sapeva molto bene il suo funzionamento in effetti, poi si ricordò che gli era stata posta una domanda appena era stato visto, cosa ci faceva lì. Be, precisamente non lo saoeva nemmeno lui, però qualcosa doveva pur dire, in fondo era il proprietario che glielo chiedeva.

-Sono entrato in questo negozio per puro caso, stavo andando alla Gringott, quando sono stato attratto da questa vetrina, e sono entrato. Tu sei il proprietario?-

 
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view post Posted on 2/2/2011, 17:28
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- Ah, il caro vecchio caso... Niente di meglio della sorte, magari con un pizzico di fortuna, vero? -

Stava rapidamente riacquistando il suo tono abituale: di fatto, quella situazione sembrava divertirlo senza apparente motivo. Cosa aveva in mente?

- Sai, questo non è un vero e proprio negozio...o meglio lo è, ma solo per chi sa apprezzare determinati...articoli -

Il giovane Weasley ammiccò leggermente verso il ragazzo, quasi a cercare con lui un'intesa. Certamente lo stava mandando in confusione, e questo lo divertiva ancora di più. Cosa poteva saperne uno studentello di quelle cose?

- In realtà aspettavo qualcun altro, per questo hai trovato aperto, il negozio ufficiale è quello di fronte -

Così dicendo fece un gesto stanco con la mano verso la vetrina, attraverso la quale era ben visibile la grossa e luminosa scritta dei Tiri Vispi.
Eppure, nonostante l'accoglienza non troppo calorosa, il gemello pareva non avere troppa fretta di liberarsi dell'ospite. Progettava qualcosa?


- Ah sì, quasi dimenticavo, quell'oggetto...ad essere sincero non abbiamo ancora una precisa idea di cosa farà, ma è proprio questo il bello di sperimentare, no? -

Una leggera risata accompagnò le sue ultime parole, subito sostituita da un atteggiamento quasi di sfida:

- E a te...piace sperimentare? -

 
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˜Panni
view post Posted on 5/2/2011, 19:51




Dal tono che aveva avuto fin poco prima, un po' sorpreso, uno dei due gemelli, chi fosse non si capiva bene, iniziava a trovarsi più a suo agio in quella situazione, anche perchè non si capiva il motivo per il quale poteva essere sorpreso, dopo tutto quello era un negozio aperto, era normale che qualcuno entrava, anche se di tanto in tanto... Certo ora che parlava quasi non la smetteva più, e diceva che il negozio non era proprio un negozio, ma poi riconfermava che era un negozio, diceva che aspettava qualcuno, e che era bello sperimentare. Intantò inidicò Tiri Vispi e Nicola disse

-Oh si, conosco bene quel negozio, ci sono appena stato, solo per guardare però. Quindi tu sei uno dei gemelli Weasley, i proprietari?-

Probabilmente così il negoziante gli avrebbe pure detto il nome, che poteva essere utile, forse. Il Grifondoro aveva intenzione di chiedere chi stesse aspettando, quasi d'impulso le parole stavano per uscirgli di bocca, ma si fermò: non erano fatti suoi, e magari il gemello lo avrebbe cacciato dal negozio, perchè si intrometteva troppo, e non voleva che succedesse questo, proprio ora che la discussione stava diventando più interessante.

-Sinceramente non ho mai sperimentato un qualcosa, tanto meno che poi quel qualcosa andasse in vendita, però immagino che sia un'arte interessante, insomma creare qualcosa deve essere proprio bello, forse un giorno ci proverò anch'io. Intanto mi fido della tua parola.-

Rispose all'ultima domanda che gli era stata posta da Fred, o George, e attese la risposta guardandosi intorno, cercando di vedere se ci fossero altri articoli interessanti.

 
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view post Posted on 6/2/2011, 02:25
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- Oh sì, è interessante...Ma perchè fidarsi quando si può toccare di propria mano? -

Il gemello si fece largo tra la roba ammonticchiata fino a raggungere il ragazzo: una volta al suo fianco gli passò un braccio dietro al collo con fare amichevole e complice, trascinandolo docilmente verso il centro del negozio. Forse se lo studentello avesse conosciuto meglio con chi aveva a che fare, avrebbe notato la stranezza di quell'atteggiamento accondiscendente e gentile. Perchè tante premure? Che il gemello avesse bisogno di lui? Che preparasse qualche tranello degno del suo nome? O magari entrambe le cose? Ma dopotutto, non c'era motivo di dubitare: tutto quel che appariva in quel momento agli occhi del nuovo arrivato era un negoziante un pò strano e ciarliero, ma ad ogni modo piacevole e intrigante.

- Naturalmente tu sei giovane, avrai tempo per darti alla pratica...ma cosa risponderesti se ti chiedessi di aiutare me nel frattempo? -

Una piccola luce gli attraversò lo sguardo illuminandogli il viso.

- Naturalmente ti darei qualcosa in cambio...qualcosa che ti assicuro ti risulterà molto più utile di qualche stupido Galeone. Uno scambio equo. -

Si vedeva chiaramente che era impaziente, ma quell'aria insolente e divertita che tanto gli donava, ancora non l'abbandonava.

- Ah, a proposito, io sono Fred...Fred Weasley ovviamente -

 
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view post Posted on 9/2/2011, 12:43
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Su su, non può durare cent'anni la Quest, ed a breve verrai espulso... Forza Panni!
 
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view post Posted on 11/2/2011, 00:07
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Il Fato

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Per via dell'evidente ed eccessivo ritardo del partecipante nel postare, nonostante l'avviso qui sopra, e per mancanza di notizie da parte dell'utente stesso, che non ha comunicato nè ritardi nè altro in grado di spiegare tale comportamento, Panni viene espulso dalla Quest, che si rende nuovamente libera per un nuovo partecipante.

 
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Ross Julian
view post Posted on 19/3/2011, 21:07




Era una bella giornata lievemente ventilata in cui il sole splendeva alto nel cielo.
La gente nella via principale di Diagon Alley spintonava per passare in quanto aveva fretta di comprare il necessario per se stessa.
Uno sbuffo uscì dalle mie labbra.
"Perchè diavolo hanno tutta questa fretta?" pensai.
Avevo voglia di passare nel negozio dei "Tiri Vispi Weasley", ormai da quando ero ad Hogwarts era da molto che non passavo a darci un occhiata.
Quei due erano fenomenali, semplicemente li adoravo per la loro genialità nel creare tutti quei accessori così spassosi.
Spinsi così la porta per entrare.
Come sempre il locale era affollato da ragazzini che si divertivano a "testare" i scherzi più tremendi addosso ai genitori od ai fratellini.
Un lieve sorriso che l'atmosfera mi portava.

 
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view post Posted on 22/3/2011, 15:38
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Il Fato

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Giovani studenti si spintonavano tra loro per accaparrarsi i pezzi migliori, infatti vi erano nuovi e sbalorditivi articoli.
I nuovi casconatori, piccoli bracciali che impedivano a chi ne indossava uno di restare in piedi, i bisconcini e i nuovi fancionancio
.


-Accorrete signore e signori, nuovi e straordinari arrivi, date un'occhiata ai nuovi set scherzoboom-

Un nuovo cliente varcò la porta del negozio attirando particolarmente l'attenzione dei due gemelli che si scambiarono uno sguardo di complicità

George: Stai pensando anchè tu a quello che penso io?

Fred: Certo, Ciambelle

George: Anche, ma no, intendevo quella cosa

Fred: Quale cosa?

George: Quella cosa

Fred: Aaah si, la cosa

I Weasley si avvicinarono allo studentello con passo felpato driblando i vari clienti euforici.

Fred: Buon

George: Giorno

Osservarono quasi con aria di sfida il giovincello

Fred: Ti andrebbe di provare un nuovo prodotto?

George: Già, non è ancora uscito in commercio

 
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Ross Julian
view post Posted on 22/3/2011, 16:05




Stavo osservandomi attorno quando i due gemelli si diressero verso la mia posizione.
Ero incuriosito in quanto erano due idoli nel mondo magico per le loro creazioni mega-galattiche di scherzi.
Le loro voci disinvolte mi chiesero di provare un nuovo prodotto.
Perchè no?
In fondo non ci avrei perso niente.
Mi allargai in un sorriso a trentadue denti ed eslamai :


-Ma certo, ci mancherebbe! Di che si tratta?-

Ero curioso. In fondo non poteva che non essere una loro genialata.



 
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view post Posted on 22/3/2011, 19:40
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Il Fato

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I due gemelli si guardarono negli occhi per poi prendere sottobraccio il ragazzo portandolo a passeggio per il negozio.
La domanda lecita del ragazzo esaltò Fred che rispose paradossalmente con un'insolita calma

-Di che si tratta? Oh lo scoprirai presto non temere-

Un occhiolino rivolto al fratello e via, i tre si ritrovarono davanti a una porticina di legno col pomello in ottone, sopra un cartello
"Qui non c'è assolutamente niente"
George si accinse ad aprire la porta mentre iniziò a sussurrare alcune paroline

-Qui infatti non c'è niente...-

Appena la porta fu aperta quel tanto che bastava per passarei due gemelli si catapultarono all'interno portandosi a presso il giovane fortunato

-...Qui c'è tutto-

La stanza risultava stracolma di cianfrusaglie varie, strani calderoni bollivano qua e la, alcuni aereoplanini di carta svolazzavano attentando alla salute dei presenti, quasi attaccata al muro vi era una grande scrivania rossastra, su di essa un piccola scatoletta.

-Mettiti comodo-

Dissero in sincronia i due puntando la sedia davanti alla scrivania
Fred cominciò a parlare quasi con tono epico


- Mio caro giovane amico, oggi testerai il meglio del meglio-

Aprì platealmente la scatoletta come se ne dovesse fuoriuscire un qualche genere di divinità, al suo interno vi era una piccola gomma da masticare

-Ecco a te la nuova super...mega...ehm...ok dobbiamo ancora scegliere il nome, comunque il risultato è garantito-

Porse la gomma al "fortunato malcapitato"

-Ecco a te-

I gemelli si guardarono con la solita complicità, non serviva un genio per rendersi conto che se la stavano ridendo sotto i baffi

 
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Ross Julian
view post Posted on 23/3/2011, 19:15




I due ragazzi mi presero sottobraccio portandomi in uno stanzino dove a quanto sembrava tenevano i loro esperimenti.
Un gemello che alla mia insaputa poteva essere o Fred o George mi porse una gomma da masticare.
La infilai in bocca e la cominciai a masticare.
CHOMP.CHOMP.
Il rumore un po' fastidioso della chewing gum si faceva sentire anche se il sapore era assolutamente buono.
M'immaginavo dovesse succedere qualcosa, anche di fastidioso, ma vabbè...
Almeno avevo fatto loro un piacere.

 
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