Cella a combustibile Alluminio-aria fatta in casa

Come costruire una cella con le lattine et simila

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  1. gattmes
     
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    FERMI!! (come dice Grillo...)

    EDTA mhhh.. EDTA...mhhh... acido etilendiamminotetracetico mhhhh.. dove c'è alcol attira la mia curiosità mhhhh .. dove l'ho già visto?

    AH! Nel fogli x il trasporto aereo di batterie al litio! Si si un casino di "etil qualcosa" (non solo quello)!

    bravi bravi!... non è che state facendo "fuochino-fuochino"????
     
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  2. tecnonick
     
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    gat ascolta, ma se l'allumina la dobbiamo far precipitare per evitare la solubilità in soluzione, di questo acido che ce ne facciamo?

    Vi do un aggiornamento:

    è in corso da 30 minuti una prova con suluzione satura di comune sale da cucina e 30 grammi di idrossido di sodio su un litro, non c'è calore. Il sale permette la conducibilità alta anche se la distanza tra gli elettrodi è oltre i 3mm.

    Edited by tecnonick - 3/3/2008, 19:33
     
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  3. tecnonick
     
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    Ragazzi, c'è un altro problema: questi catodi permettono di tirare fuori fino a 500mA per centimetro, ma a questi valori di corrente sarebbe inutile lavorare, perchè come dal grafico postato(prendiamo quello che è del catodo al manganese da 300mA/cm) a 300mA c'è una caduta di tensione esagerata se consideriamo che la cella offre solo 1,2 volt, infatti una caduta di 0,4 su 1,2 è esattamente il 30% della resa che se ne va in fumo.... quindi io giustamente avevo valutato che la corrente migliore è sui 100mA, ma il problema dove sta: è vero che 1cm offre 100mA, ma se io volessi avere 20 watt da un pezzo di alluminio di 166 centimetri quadri, (1,2v * 100mA = 0,12 watt, per avere 20 watt ho bisogno 20/0,12= 166,66 centimetri quadri) senza perdite, sarei costretto a mettere in parallelo a questa cella da 1,2 volt una resistenza da 0,07 ohm (1,2 / 0,07 * 1,2 = 20,57 watt), e sapete cosa succede? che la resistenza complessiva della superficie di catodo da 166 centimetri è almeno il triplo di questa da 0,07 ! ed ecco il perchè del calore erogato dai catodi quando si cerca di caricare, infatti nella prova con il sale mi stabilizzo su un assorbimento di soli 7 watt dati però da 3 celle in serie!

    Morale della favola: non è pensabile di poter fare celle enormi con alto rendimento, amenochè non ci si ancora un pezzo di filo in rame su ogni singolo centimetro quadro del catodo! infatti io mi sono saldato un filo lungo tutto un lato del catodo (9 centimetri), ma evidentemente non è sufficiente, e la resistenza rimane alta. In effetti quando ho costatato che a conti fatti era possibile estrarre 12 chilowatt dall'alluminio era perchè ho considerato quanto alluminio in peso ho consumato in un determinato tempo, però quando ho fatto quella prova la cella era di pochi centimetri quadri, e quindi la resa era alta, infatti non c'era la minima emissione di idrogeno e calore.

    Mannagia.

    Qui un bel link dove viene costruito un catodo ad aria con solo carbone attivo, alcol e permanganato di potassio (da testare :) ):
    http://resources.edb.gov.hk/~science/hkcho/7s/LSC.pdf

    e qui un altro bel link per costruirsi una cella zinco-aria:
    http://www.hesheit.com/webseek/chemoly.pdf

    Edited by tecnonick - 4/3/2008, 01:08
     
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  4. gattmes
     
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    Dunque... si potrebbe vedere di "retinare/metallizzare" sulla fattispecio degli lcd (parlo di un po di pollici)... o "righe" stabilizzanti ( 2 in orrizzontale per > 14" ) depositate sui "vecchi" tubi Trininitron.
    In questo modo si porta via poca superficie ma si abbassa la R.

    Domanda: ma se dissipa internamente... allora si scalda.. e in tal caso (da mie esperienze) aumenta la "reattività" (fatto prove termiche?)

    ..altro: non so bene fisicamente che forma ha la cella .. ma se l'Al sta ha centro e l'elettrodo ad ari tutto intorno.. si riesce a massimizzare quest'ultimo.

    ...
     
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  5. tecnonick
     
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    Questa è la cella che eroga massimo 50 watt, nel video potete vedere la cella in funzione, l'idrogeno che si genera è a causa del lato di alluminio che sta nelle guide, questo non essendo esposto al catodo fa idrogeno e calore, per il resto c'è comunque un pò di emissione sia di calore che idrogeno, infatti qui non c'è sale, la concentrazione è al 10% di solo idrossido di sodio e un grammo di ossido di stagno su un litro, senza aspirina, nel video potete notare che la resistenza è 0,47 ohm e la tensione 2 volt, le placche di alluminio sono bagnate per un terzo, sto basso per i problemi di dislivello, se mi alzo al massimo con questa concentrazione tiro 25 watt, le placche sono 10x9cm, di cui però 0,6cm sono coperti dalle guide.

    Vedete anche una pinzetta su un tubo, quella serve perchè se nò li si alza troppo il livello, il video è in formato AVI ed è da 35 mega(apritelo con windows media player):

    VIDEO

    qui le foto, la qualità non è il massimo perchè questa fotocamera pretende troppa luce...

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    Edited by tecnonick - 4/3/2008, 14:59
     
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  6. gattmes
     
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    Ottima documentazione..
     
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  7. tecnonick
     
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    Ragazzi, ad oggi abbiamo fatto ancora molti test, che per ragioni di tempo non abbiamo pubblicato, tuttavia i risultati non sono quello che ci si aspettava, infatti a quanto pare, secondo calcoli matematici, un chilo di alluminio non può dare puù di 3kw/h di energia elettrica, quindi data la complessità del produrre una batteria ad alluminio avevamo pensato di fare dei test con lo zinco, infatti questo si ossida soltanto quando si sottrae corrente dalla reazione, e quindi avrebbe evitato problemi di allumina e autoscarica elevata che presenta l'alluminio. Ma però lo zinco rende intorno al kilowatt/ora, non di più, e questo ci ha fatto proprio lasciar perdere.....

    La resa maggiore utilizzando alluminio si otteneva sfruttando il biossido di manganese delle comuni pile alkaline, quindi sembrerebbe che la resa è data proprio dal biossido che si deteriora fornendo quindi l'ossigeno necessario alla reazione.

    Però è rimasto un dubbio: io di chimica non ci capisco un granchè, ma mi chiedo: se l'energia elettrica è data dagli "elettroni" che è in grado di fornire l'alluminio, perchè il manganese dovrebbe aumentare la resa? alla fine si tratta sempre dello stesso alluminio, e quelli sono gli elettroni disponibili.... tuttavia se sfrutto 1 grammi di alluminio con il biossido dell'alkalina arrivo intorni 12 chilowatt per chilo, se sfrutto i catodi al manganese e carbone arrivo massimo a 3 chilowatt.
     
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111 replies since 2/1/2004, 01:18   43117 views
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