La Zattera del Villaggio: forum arte scienza politica letteratura cultura piaceri  sport enogastronomia giochi

Zatterapedia, Nuovo vocaboli

« Older   Newer »
  Share  
Sono^l^eone
view post Posted on 3/10/2006, 21:29     +1   -1




QUOTE (schmit @ 3/10/2006, 22:10)
Ah ah ah...se fossi siciliana...ma io sono di origine tedesca...(tetesca di cermania...)conoscete la barzelletta?
(Io essere tetesca di cermania non tetesca di merda!)

Vedo che altrove stai sviluppando lo stesso tema. Sei in piena crisi marrone?
 
Top
schmit
view post Posted on 3/10/2006, 21:43     +1   -1




peccato...hai perso l'umorismo...marco' mi sa che in crisi ci sei tu...ma non disperare crisi vuol dire psassaggio...presto ti ritroverai in una nuova fase... :P
 
Top
Sono^l^eone
view post Posted on 4/10/2006, 20:11     +1   -1




QUOTE (Sono^l^eone @ 3/10/2006, 21:47)
La marcolfa finalmente mi ha deluso. E se é vero che da una sua costola é scaturito il buco
imageClicca
ancora in construzione e pregno di future facezie più o meno fasulle e spero di meno in meno scurrilmente squinzintrashesche, da un altro st'ennesimo clone si dimostra ancora meno produttivo dei suoi predecessori, gli altrettanto inutili seraphita, loriot, arsenio, ecc... Vorrei disintegrarlo, solo che per sparpagliare i suoi atomi di virtualità nel web infinito, dovrei distruggere il nuovo buco vuoto pieno di vuoto che porta il suo pseudonimo.
Come se volessi stroncare una vita non ancora nata. Come si fa a spegnere quel che non é stato acceso? Volete dirmelo?

Ma la parte siculomaccherronica che sussiste in me, mi ha spinto a trovare un compromesso. Marcolfa la confino nel suo buco a rispondere solo al suo Eone, e se non posso cambiare autore almeno cambio personaggio. L'ennesimo, ancora più fasullo e guardone dei cloni discepoli della gnà letizia, che al suo apparire andranno a nascondersi per la vergogna.
Anche perche sti stronzi di clonidiscepoli scimmiettani, le triple kakke, fatine e fricchicchi non hanno mai avuto grande iimmaginazione. Neanche l'intelligenza di copiare ed incollare con precauzione, cambiando qualche virgola. No! L'onestà incorruttibile del loro creatore, la limpida signorilità da nobildona teutonica della giornalista 'orale' che viene fora fora a viso scoperto a redimere tutti sti stronzoni che perdono tempo forumando, glielo impedisce! Meglio cretini che guardoni! Che poi, dandosi ancora una volta la zappa sui piedi, quelli che sono venuti a dar attendibilità al personaggio incredibile d'ingenuità, facendosi sgamare, la riducono a neanche un personaggio, ma ad un povero essere che vive d'illusioni. Facendo, su certi versi, tenerezza a chi sto fenomeno arriva non dico a distaccarsene ma a misurarlo nel suo giusto valore. Ma vai a far capire a chi, leggendo il suo 'vero' nome in qualche paginetta in htm su non so quanti milliardi ne stanno in giro, si spaccia per scrittrice e giornalista. E, in un certo senso, forse avrà ragione. Se il regno dei cieli è per i semplici di spirito, perché costoro non avrebbero, subito, il regno del web? Volete dirmelo?

Hai ragione, Satja, rileggendomi mi trovo d'un tragico.....
 
Top
view post Posted on 4/10/2006, 21:19     +1   -1
Avatar

Group:
Member
Posts:
7,910
Reputation:
+17

Status:


Sonoleone
Il sonoleone è un'animale leggendario, citato da Erodoto nelle sue Storie, nella parte posteriore leone e nella parte anteriore orchestra. Il sonoleone nasce da un padre leone e una madre orchestra, ma non potendosi nutrire nè come il padre, che mangia carne, nè come la madre che mangia spartiti musicali, questo "leone-sonoro" muore pochi giorni dopo la nascita. Tuttavia, le sonorità emesse durante la sua breve vita continanuo a propagarsi indefinitamente nelle aree che siano state frequentate, anche per poco, dal sonoleone.

image

Tutte le fonti concordano sul fatto che al momento della morte il sonoleone pronuncia il suo nome. Ma le interpretazioni sono piuttosto divergenti.
La setta gnostica dei Cainiti sostiene che dica "sono l'eone" accusandosi di tale natura al momento del trapasso; i Quintillianiti negano tale affermazione e sostengono che le ultime parole del sonoleone siano "so' no l'eone", negando quindi la propria natura eonica. L'eresiarca armeno noto come lo Pseudo-Marcione pretende invece che la frase pronunciata sia "Son Oleone", e che il sonoleone sia quindi una infinita reincarnazione del filosofo Oleone di Alicarnasso.
La scuola torinese propende invece per un più prosaico "sono Leo, nè...".
 
Web  Top
nonci
view post Posted on 6/10/2006, 09:03     +1   -1




SONOLEONE (2)

Negli idiomi anglo-sass-oni "sonole" è il nome comune per il Sonchus oleraceus.

imageTicTac

Questa pianta, coltivata già dai Maori per le sue foglie commestibili. è oggetto di intenso studio. Infatti le UN (Nazioni Unite) hanno al'uopo (sodo) fondato l' IASC (Agenzia Internazionale per la Coltivazione del Sonole) che è stata fornita addirittura del primo laboratorio aereo per il censimento e la propagazione di tale vegetale.

Questo aereo è stato molto opportunamente battezzato "SONOLEONE" (per i piccoli totti crescono di questo forum leggi "ssonóli uàn").

imageclick
 
Top
Solitario*
view post Posted on 6/10/2006, 10:31     +1   -1




Cazzo!!! :o:
 
Top
view post Posted on 6/10/2006, 13:19     +1   -1
Avatar

Group:
Member
Posts:
7,910
Reputation:
+17

Status:


DEDEG - Dizionario Etimologico dell'Enchronopedia Galattica

Cazzo (Kà-tztz-o)

L'etimologia è incerta: alcuni frammenti di hard-disk di server risalenti al ventunesimo secolo dell'era pre-galattica riportano i termini "cazzeggiare" e "cazzeggiatore" che identificherebbero nel cazzo (=colui che cazzeggia) un animale di specie umana o sub-umana che frequentava aree non ben identificate di Galanet (allora chiamata Internet) indicate talora come Forum e tal altra come Fora.
Secondo questa interpretazione, il cazzo produceva escrementi, sotto forma di non meglio identificati "post", come sottoprodotto del "cazzeggiare".
Una interpretazione più antica, ma ormai abbandonata, indicava il cazzo come residuo ancestrale di una non meglio specificabile entità (chiamata "sesso", cfr. apposita voce Enchronopedia Galattica) che si ipotizza differenziasse in qualche misura gli ominidi dell'epoca.
La scoperta del frammento ?s=673a1a574bd66ba36b43260d1d5c2af5&c di FreeForum e la decodifica di un intero post (contenente la sola parola cazzo, seguita da tre punti esclamativi e uno strano simbolo) ha tuttavia permesso di abbandonare questa fantasiosa ipotesi e confermato la cosiddetta "Teoria del Cazzo Cazzeggiatore".
 
Web  Top
Monnalisa
view post Posted on 6/10/2006, 15:43     +1   -1




CITAZIONE (Solitario* @ 6/10/2006, 11:31)
Cazzo!!! :o:

Prego...? image
 
Top
view post Posted on 15/10/2006, 22:31     +1   -1
Avatar

Group:
Member
Posts:
7,910
Reputation:
+17

Status:


LA ZATTERA EDUCATIONAL - L'ALFABETO TIBETANO SPIEGATO AL VOLGO

image

Come si può notare, l'alfabeto tibetano non inizia con le lettere A e B (alfa e beta in greco) che hanno dato il nome al nostro alfabeto.
Inizieremo pertanto a non chiamarlo "alfabeto" ma più propriamente "kha-gà", dalla pronuncia dei primi due caratteri.
La comprensione dell'alfabeto tibetano (altrimenti indicata come "la Suprema Via per andare a kha-gà") può essere assai difficoltosa se non operata con il dovuto impegno e assistenza di chi per tale Via è più volte dovuto andare o è stato mandato.

Tuttavia, se l'obbiettivo finale è solo quello di far carriera nel monastero tibetano, esiste una scorciatoia; è sufficiente imparare bene a memoria questo ideogramma e ripeterlo a lungo:
image

(chi ha già raggiunto lo stato di illuminazione non avrà difficoltà a tradurlo e diventare così un emerito bonzo...).
 
Web  Top
Solitario*
view post Posted on 16/10/2006, 11:16     +1   -1




Aricazzo!!! :o:
 
Top
Monnalisa
view post Posted on 16/10/2006, 23:06     +1   -1




CITAZIONE (ChronoTrigger @ 15/10/2006, 23:31)
(chi ha già raggiunto lo stato di illuminazione non avrà difficoltà a tradurlo e diventare così un emerito bonzo...).

Hai detto proprio "bonzo"? :P
 
Top
view post Posted on 17/10/2006, 10:29     +1   -1
Avatar

Group:
Member
Posts:
7,910
Reputation:
+17

Status:


Capire tu non puoi.
Occorrono lunghi anni di studio per avere l'Illuminazione.
E anche l'aspetto fisico ha la sua importanza: non si possono comprendere e scrivere certe cose se non si ha l'indispensabile faccia di bonzo.
:P
 
Web  Top
view post Posted on 17/10/2006, 16:24     +1   -1
Avatar

Group:
Member
Posts:
7,910
Reputation:
+17

Status:


CITAZIONE (Sono^l^eone @ 17/10/2006, 14:38)
Ma la gnà letizia è la cultura, la coerenza e la zazionalità impersonificata. La vedi la zattera senza queste virtù, tu? :D

zazionàle [zazionalità] v. catorcio, cioféca.
Il termine assomma la bruttezza alla scarsa funzionalità.
Etim. Il termine deriva dalla ZAZ, "Zaporozhsky Avtomobilny Zavod", la peggior automobile che sia mai stata costruita.
Si consideri che era una stata copiata - e male - dalla NSU Prinz e che perfino ai russi faceva schifo.
Aveva una potenza di 30cv e raggiungeva gli 80 kmh. Caratteristico il riscaldamento: a cherosene, con serbatoio separato molto indicato per eventuali escursioni in Siberia.
Negli anni '70 fu importata anche in Italia ma ebbe scarsa fortuna anche se allora non era ancora l'impersonificazione di Schmit.


image
Una ZAZ 966 del 1967


Vedendo la ZAZ e paragonandola all'Aston Martin di James Bond, l'epilogo della Guerra Fredda risulta assai più chiaro.

image
Aston Martin DB5 del 1965

Edited by ChronoTrigger - 17/10/2006, 20:11
 
Web  Top
view post Posted on 27/10/2006, 18:20     +1   -1
Avatar

Meglio perderlo.

Group:
Member
Posts:
40,164
Reputation:
+32

Status:


CITAZIONE
La Posta di Zatterapedia Educational è lieta di venire incontro alle legittime curiosità manifestate dal Lettore.
Come doverosa premessa, riportiamo l'articolo della Zatterapedia che tratta l'argomento, quindi passeremo alla risposta puntuale alla domanda.

ZATTERAPEDIA EDUCATIONAL - LA CONCORDANZA DEL PARTICIPIO PASSATO

Per rendere più chiaro cosa si intenda con "Concordanza del Participio passato" ricorreremo ad un esempio che non mancherà di chiarire a tutti di cosa si tratti:

CASO A) verbo ausiliario "avere": Si dice "Mi hai rotto le palle" oppure "mi hai rotte le palle"?
CASO B) Verbo ausiliario "essere": Si dice "sono tutto disgustata" o "sono tutta disgustata"?

In latino il participio s'accordava col relativo oggetto - accusativo; e l'italiano antico segue sempre la regola, insieme ai classici tipo Manzoni (Es: "Lucia aveva avute due buone ragioni").
Nel dialetto toscano, però, la regola non sempre è stata rispettata e attualmente la regola più utilizzata è che il participio passato coniugato con l'ausiliare avere è solitamente invariabile, tranne quando è accompagnato da pronome personale atono complemento oggetto:

Esempio: Hai rotto le palle? (senza concordanza); si, le hai rotte (con la concordanza).

Se su questo concordiamo, possiamo passare ad analizzare il caso che maggiormente ci interessa: quello del disgusto, perché è assai meno complicato del precedente: infatti nei tempi composti con l'ausiliare essere, il participio passato solitamente concorda con il soggetto.
Pertanto si dice "sono tutta disgustata" e non "sono tutto disgustata".


Fatta questa necessaria premessa grammaticale, veniamo alla domanda del Lettore:

Scrive Monnalisa [...] "siamo tutti disgustati".
Mi chiedo come mai dica "tutti" anzichè "io" oppure "io e x, y,z" o perfino un più generico e meno assoluto "noi".


Escludiamo che si tratti di pluralis maiestatis, riservato a Papi e Sovrani e Berlusconi; escludiamo pure che si tratti di un plurale reale, considerando Monna e Lisa come se fossero due persone (sempre una meno della Santissima Trinità, comunque).
Quindi resta solo da decidere se il senso della frase è un apodittico "tutti siamo disgustati", come pare intendere il Lettore, oppure "siamo tutti (=del tutto) disgustati", riconducendo il plurale a un più generico e meno assoluto noi.
Essendo il thread in questione del tutto disgustoso, l'interpretazione consigliata da Zatterapedia Educational è proprio quest'ultima.

 
Top
view post Posted on 8/12/2006, 08:19     +1   -1
Avatar

Meglio perderlo.

Group:
Member
Posts:
40,164
Reputation:
+32

Status:


CITAZIONE
Tu chiamali, se vuoi, emoticons...

Ci son pur giunti due gran rottami dell'egiziache antichità. De' quali l'uno è che gli egizi riducevano tutto il tempo del mondo a tre età: età degli Dèi, età degli eroi, ed età degli uomini. L'altro, che per queste tre età si fussero parlate tre lingue: la lingua geroglifica, ovvero sacra, la lingua simbolica o per somiglianze, qual'è l'eroica, e la pistolare o sia volgare degli uomini.

(G.B. Vico, Scienza Nuova,XXVIII)


Con la classificazione egizia delle lingue citata da Giambattista Vico, concorda anche Omero che, sia nell'Iliade che nell'Odissea, fa menzione di una lingua più antica della sua - che è certamente da considerarsi una lingua "eroica" - e la chiama "lingua degli Dèi".
Nel Canto I dell'Iliade, il mostro centìmano è chiamato Briarèo nella lingua degli Dèi ed Egeone in quella degli uomini:
"[...] il gran Centìmano,
che dagli Dei nomato è Brïarèo,
da' mortali Egeóne[...]"


E nel Canto XX, si cita invece
"[...]il vorticoso fiume
dai mortali Scamandro e dagli Dei
Xanto nomato[...]


Nell'Odissea, Canto XII, Circe descrive a Ulisse i pericoli che lo aspettano e chiama Scilla e Cariddi con il loro nome nella lingua degli Dèi, "le Rupi Erranti" :
"Vedrai da un lato discoscese rupi
Sovra l'onde pendenti, a cui rimbomba
Dell'azzurra Anfitrite il salso fiotto.
Gl'Iddii beati nella lor favella
Chiàmanle Erranti"


La lingua degli Dèi, evocativa e ambigua come si conviene alla divinità; la lingua degli Eroi, sonora e onomatopeica come si addice ad un canto epico.
Infine la lingua degli uomini: quella che utilizziamo per scrivere e parlare e che con dura fatica tentiamo di elevare a qualche dignità.
Forse ne sta nascendo una quarta, un'ultima degenerazione linguistica.
Si, è kuella ke c stende a terra cn abbreviazioni arbitrarie e insolenti, xò originali e vivaci; anke se nn sempre comprensibili.
A questa nuova lingua si aggiunge spesso una pletora di colorati smiley, tardi epigoni delle più creative invenzioni della prima era di internet, gli emoticon a carattere, quando per leggere una faccina che ride :-) bisognava piegare il collo a 90 gradi.
E' la decadenza dei tempi?
Mah, "si, è kuella ke c stende a terra" non è poi tanto diversa dal "sao ke kelle terre..." che ha dato origine alla lingua di Dante; e le pacchiane faccine forse altro non sono che una riedizione degli ideogrammi geroglifici che - essendo a noi incomprensibili - suscitano tanta ammirazione e ci paiono ermetica lingua degli Dei.
E Giambattista Vico, non era forse quello dei corsi e dei ricorsi?

 
Top
176 replies since 18/9/2006, 12:16   4742 views
  Share