Lynyrd Skynyrd

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  1. Anesthesia.
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    mai sentita xD
    Oddio ma dev'essere stupenda :D
     
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  2. Jack335
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    CITAZIONE (VikingFede666 @ 15/6/2007, 13:08)
    CITAZIONE
    Freebird è impressionante..10 minuti di vera musica..l'assolo poi è supremo..il 3o più bello di sempre.

    Dovresti sentire la versione di Monte Montgomery,un medley tra Stairway to Heaven e Freebird..tutta acustica..Stairway to Freebird :asdihih:

    Che figo!!! :rnr: :rnr: :rnr:
     
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  3. o.O Tom Sykes O.o
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    mi padre ne va matto...quindi io li conosco un po...nn so per niente male...anke se preferisco il genere ke hanno cominciato a fare da quando si sono rimessi insieme...è leggermente piu duro...
     
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  4. melino
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    sono un patito di southern rock... quindi.. che dire....
     
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    Semplicemente l'emblema di ogni Southern Rock band che si rispetti. Uno dei più grandi gruppi d'ogni tempo, che hanno influenzato in modo irreversibile un intero genere musicale (il Southern per l'appunto) del quale peraltro sono fra i padri fondatori, e molto altro grande Rock.
    Nella loro storia c'è veramente tutto quello che ha caratterizzato un certo genere e l'attitudine per suonarlo e viverlo: lo spirito ribelle e vagamente reazionario degli stati del sud degli USA, il vivere intensamente e fino alle estreme conseguenze la loro direzione musicale e di lifestyle, l'attitudine ruvida e rissosa dei redneck unita però alla cultura musicale che riscopriva ed univa in modo straordinario diverse tendenze quali il Country bianco, il Blues nero, il nuovo (per allora) Rock proveniente dall'Inghilterra.
    La loro storia, segnata da bevute, risse e tragedie personali è una storia esemplare d'un periodo e d'un genere musicale inseparabile dal modo di viverlo, oltre che suonarlo. Ma andiamo con ordine.
    A metà anni '60 in un liceo di Jacsonville (Florida) un gruppo di studenti (il cantante Ronnie Van Zant e i chitarristi Gary Rossinghton e Allen Collins) piuttosto rissosi, capelloni e con grande passione della musica, decidono di formare una band. Il nome deriva dalla storpiatura di Leonard Skinner (sì, proprio come il preside dei Simpson!), severissimo insegnant di ginnastica col quale i nostri si scontravano spesso. Dopo vari cambi di formazione, che vedranno passare alla batteria (!) anche il futuro chitarrista-cantante dei Blackfoot Rick Medlocke, la band si assesterà con Billy Powell alle tastiere, Leon Wilkenson al basso, Robert Burns alla batteria e il terzo chitarrista Ed King. Con questa straordinaria formazione pubblicano nel '73 il loro esordio, "Pronunced Leh-nerd Skin-erd" un capolavoro assoluto, autentico manifesto dell'ala più "dura" del Rock sudista. Rock Blues, Country, Boogie, R'n'R, e Hard Rock sono qui miscelati con uno stile e personalità uniche ed inconfondibili, tanto da diventare uno standard obbligato per il genere. Un brano come Free Bird, con l'inizio lento ed arpeggiato e il crescendo con vorticosi assoli di chitarra nel finale è uno standard al quale si sono rifatti praticamente tutti i gruppi Southern. Seguono con successo di vendite e di pubblico altri eccellenti dischi: Second Helping ('74), quello dell'immortale hit "Sweet Home Alabama, Nuthin' Fancy ('75), con Artimus Pyle che sostituisce Burns, Gimmie Back My Bullets ('76), il live One more for the Road ('76) dove Steve Gaines prende il posto di Ed King, e appena dopo l'uscita di Street Survivors ('77), il tragico incidente aereo in cui perderanno la vita Ronnie Van Zant e Steve Gains. Di conseguenza lo scioglimento della band, con alcuni progetti di scarso successo da parte dei vari musicisti che la componevano.
    Ma la storia non finisce: una decina d'anni dopo i membri superstiti con alcuni ospiti (fra cui Steve Morse) decidono di fare un tour commemorativo con alla voce Johnny Van Zant, fratello di Ronnie ed autore di alcuni dicreti album Southern. Il tutto porterà ad un album dal vivo, a cui seguirà l'immancabile reunion, che dura a tutt'oggi. La quale, fra vari cambi di formazione, che vedranno fra l'altro il ritorno (alla chitarra) di Rick Medlocke e l'ingresso di Hughie Thomasson (chitarrista degli egregi Southern Rockers Outlaws) e nuove tragedie (purtroppo negli anni verranno a mancare anche Allen Collins, Leon Wilkenson e più recentemente Thomasson), produrrà una serie di dischi spesso ben più che di buon livello e dei gran concerti. Io li ho visti nella loro finora unica data italiana del 1997, ed è stato un concerto indimenticabile.
    E dal canto loro gli attuali Lynyrd Skynyrd continuano a portare avanti coerentemente il ruolo di una delle band più importanti della storia del Rock.
    Sito ufficiale: http://www.lynyrdskynyrd.com/

    E a proposito di Southern Rock, se qualcuno avesse dei dubbi sul termine, comincerei con un inquadramento storico.
    Sul finire degli anni ’60, gli stati del sud degli USA (Tennesee, Texas, Florida, Alabama ecc.), piuttosto tagliati fuori dal grande giro del Rock che contava, hanno avuto un risveglio. I ragazzotti d’allora, evidentemente stufi di West Coast, Summer of Love, lagnette psichedeliche et similia, erano andati alla ricerca delle loro radici musicali. Riscoprendo i generi di base del Rock’n’Roll, ovvero Blues e Country, ma aggiungendo ad esse la carica che i “nuovi” (per allora) gruppi inglesi come Led Zeppelin, Rolling Stones, Yardbirds, Who, Free, avevano portato negli States; gruppi che a loro volta avevano riscoperto e stravolto il Blues tramite i vari John Mayall, Alexis Korner e tutti i protagonisti della stagione del British Blues. Questa miscela, di radici della musica statunitense mischiata alle novità britanniche, unite alla libertà espressiva caratteristica di quell’epoca, a capacità non indifferenti dei musicisti protagonisti di quel movimento, ed a un’attitudine ribelle e rissosa da redneck, ha portato a quel genere chiamato Southern Rock. Genere ben più ampio di quanto si possa immaginare, come orizzonti musicali. Fin da subito, facendo riferimento alle tre bands più rappresentative del genere, si possono distinguere diversi filoni: l’Hard Boogie dei Lynyrd Skynyrd, la propensione alla jam con le lunghe improvvisazioni degli Allman Brothers, l’ala più Country della Marshall Tucker Band. Ed il Rock Sudista comincia ad avere successo ed attecchire ben oltre i confini degli stati del Sud, diventando uno dei generi più caratteristici ed incorruttibili del Rock. Nel corso degli anni ’70 arrivano gruppi con risvolti più FM (38 Special, Atlanta Rhythm Section) o addirittura Jazz Rock (Dixie Dregs, Sea Level), per arrivare ad una seconda generazione di bands che ricalacano le orme dei padri (Molly Hatchet, Outlaws, Point Blank, Blackfoot ecc.), che andrà avanti fino ai primi anni ’80. Sul finire di quel decennio altri gruppi ridaranno vitalità al genere: Black Crowes e Georgia Satellites saranno fra questi i più importanti. E tutt’ora il Southern Rock produce alcune fra le cose più significative ed importanti dell’attuale panorama Rock. Basti pensare ai Govt’ Mule, uno fra i più grandi gruppi degli ultimi anni, o l’ultima “novità”, gli ottimi Tishamingo. Un genere quindi fra i più puri, coerenti ed incontaminati, pur nella varietà ed articolazione al suo interno.

    Ora qualche titolo che ripercorre un po’ la storia, tenendo conto che quella che prediligo e che conosco di gran lunga meglio è l’ala più “dura” del Rock Sudista (sicuramente un purista o un conoscitore del genere avrebbe da ridire...):

    Allman Brothers Band: The Allman Brothers Band - 1969; Fillmore East (live) – 1971; Eat a Peach (studio e live) – 1972
    Lynyrd Skynyrd: Pronunced Leh-nerd Skin-Nerd – 1973; Second Helping – 1974; One More From The Road (live) – 1976
    Marshall Tucker Band: Where We all Belong (studio e live) – 1974
    ZZ Top (più Rock Blues, ma vicini al Southern): Tres Hombres – 1973
    Point Blank: Point Blank - 1976
    38 Special: 38 Special - 1977
    Outlaws: Bring it Back Alive – 1978
    Atlanta Rhythm Section: Are You Ready – 1979
    Black Oak Arkansas (non sono sudisti di provenienza, ma spesso accomunati al genere): Raunch’n’Roll Live – 1973
    Molly Hatcket: Molly Hatcket – 1978; Flirtin’With Disaster – 1979
    Blackfoot: Marauder – 1981; Highway Song – 1982
    Doc Holliday: Doc Holliday Rides Again – 1981
    Georgia Satellites: Open all Night – 1988
    Black Crowes: The Southern Harmony and Musical Companions – 1992
    Gov’t Mule: Gov’t Mule – 1995; Live With a Little Help From Our Friends – 1999
    Tishamingo: Tishamingo - 2004

    Edited by DanieleZ - 1/7/2008, 00:57
     
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  6. GrunJah
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    Daniele Z, sono d'accordo con te su tutto....nell'elenco mancano i foghat, e i black crowes non sono southern :D
     
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    CITAZIONE (GrunJah @ 22/11/2007, 15:20)
    Daniele Z, sono d'accordo con te su tutto....nell'elenco mancano i foghat, e i black crowes non sono southern :D

    Grazie! Anche se un paio di cose vanno dette: i Foghat (immensi, li adoro) non sono Southern semplicemente per il fatto che sono inglesi trapiantati negli USA (erano infatti una costola dei Savoy Brown), e musicalmente parlando, pur essendo sicuramente vicini al Southern, li considererei più un Hard Blues Boogie, dove l'origine "British" è ancora ben riscontrabile. I Black Crowes, dal canto loro, sono sudisti di nascita e certamente di influenze musicali, soprattutto dal loro secondo lavoro, "The Southern Harmony and Musical Companions" in poi. D'altronde è anche vero che il concetto di Southern spesso è territoriale. Warren Haynes dei Gov't Mule (a mio avviso la più grande band degli ultimi 15 anni) in un intervista, mi pare sul sito della Gibson, diceva che in effetti "Southern" è una definizione piuttosto generica, anche perchè poi nel sud degli USA è nata tutta la musica leggera moderna che porterà al Rock, Blues, Jazz, tanto Country... Diciamo che si può definire un termine di comodo per raggruppare, su base territoriale, un bel po' di band nate dalla fine dei Sixties in poi, con radici musicali comuni e piuttosto ben identificabili.
     
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  8. Rednock
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    i Lynyrd! che gruppone!! io li adoro!! troppo belli! L'assolo di Freebird è uno dei migliori assoli mai creati, e i primi due album sono capolavori al 100%!!!
     
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  9. Lilium Cruentus
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    CITAZIONE (o.O Tom Sykes O.o @ 2/7/2007, 22:37)
    mi padre ne va matto...quindi io li conosco un po...nn so per niente male...anke se preferisco il genere ke hanno cominciato a fare da quando si sono rimessi insieme...è leggermente piu duro...

    Non scherzare, i Lynyrd del secondo periodo sono solo una ridicola imitazione dei veri Skynyrd.
    Anche se però devo ammettere che dal vivo la nuova formazione è ottima (Vicious Circle Live docet).

    Edited by Lilium Cruentus - 10/2/2008, 16:47
     
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  10. simone1991
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    free bird è assolutamente un capolavoro...peccato per l'incidente che hanno avuto, avrebbero potuto fare altri grandi pezzi...
     
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  11. MagicAndrew
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    Ho poche canzoni, ma sono belle, magari ne scarico altre.

    Dell'incidente non sapevo, visto che non li conosco molto, ma ci so rimasto malissimo...
     
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    A chi interessasse sull'ultimo numero di CLASSIX! c'è una bellissima biografia dei Lynyrd Skynyrd, che è anche la band in copertina.
     
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  13. Stefano 1994
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    Conosco poche canzoni, sento in particolare la classica (e bellissima) Sweet Home Alabama e Free Bird ;)
     
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    Lynyrd Skynyrd il 3 giugno al Palasharp di Milano. Mi considero già la.
     
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  15. Lilium Cruentus
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    Ci sarò anche io. Qualcuno pensa di venire?
     
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62 replies since 28/8/2006, 12:25   1411 views
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