Il Pasticciaccio!!!

C'è in atto chi briga per escluder il pdl dalle elezioni.Attenzione:i comunisti vogliono prendere il potere con la forza...

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  1. magnific
     
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    che noia che barba che noia

     
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  2. magnific
     
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    Questo è un articolo che avrei scritto io pari pari

    Ma in questa corrida muore la politica
    di Marcello Veneziani


    Ma non si vergogna Augusto Minzolini a farsi chiamare direttorissimo da Berlusconi? Non so più in che razza di paese vivo, se in piena campagna elettorale, un ennesimo magistrato, stavolta di Trani, tira fuori le intercettazioni telefoniche di cui tutti riconoscono l’irrilevanza penale e scoppia una bufera pazzesca sul governo, sull’agenzia delle comunicazioni e perfino sul direttore del Tg1, che mi pare non abbia detto e fatto nulla di rilevante. Colleghi direttori di giornale che si indignano per l’appellativo direttorissimo, politici triviali che in nome della legge auspicano violenti calci in culo per cacciare Minzolini... Uno spettacolo schifoso, avvilente, da qualunque punto lo vedi. Che rafforza la militarizzazione dell’opinione pubblica e dei media, che trovo soffocante, insopportabile, da ogni parte avvenga. In quest’Italia che si è bevuta il cervello oltre che il senso della verità, diventa reato d’infamia farsi chiamare direttorissimo dal premier, e diventa diffamazione, secondo altri giudici della Cassazione, dire: «Questo non è un lavoro per donne».
    Provo a tornare alla realtà e al buon senso. Premetto che reputo un’idiozia grossolana aver cancellato i talk show politici in campagna elettorale. L’ho scritto, l’ho detto. Premetto che voglio criticare i programmi faziosi come quello di Santoro o prendermi il lusso di non vederli, ma non voglio che sia soppresso; sarebbe forse più giusto, per coerenza di linea editoriale, mandarlo in onda su Raitre e non su Raidue. Ma mi pare assurdo cancellarlo, sia perché difendo il diritto di opinione anche nei programmi che ne fanno abuso, sia perché ritengo che il danno prodotto dalla sua cancellazione sia superiore a quello della messa in onda, sia perché sostengo che il programma di Santoro non sposti consensi ma radicalizzi le opinioni di ciascuno, sia pro che contro Santoro. E non dimentico che con programmi così Berlusconi vinse per due volte le elezioni, mentre con Santoro soppresso le perse. Non vorrei esortare alla superstizione, ma penso che porti bene Santoro contro il Cavaliere. Espresso il mio totale dissenso dal proposito di bloccare Annozero, vengo alla questione.
    Dunque, il potere politico, come sempre è accaduto, fa pressione per avere una Rai più allineata al governo in carica. Lo facevano i democristiani, lo facevano i socialisti, lo facevano i comunisti, lo avrebbero fatto perfino i radicali, i missini e chi volete voi. Lo fa la sinistra, lo fa la destra, il centro non ne parliamo. La differenza tra questa deplorevole, becera prassi universale e il caso Berlusconi è di due tipi: il primo è che Berlusconi applica la democrazia diretta anche in ambiti impropri e chiede direttamente per telefono queste cose; gli altri lo fanno in forme più indirette, seguendo un codice che magari qualcuno potrà considerare un galateo della politica come il manuale Cencelli, e altri invece un codice mafioso. Ma lo fanno, lo hanno fatto tutti, questa è la sostanza. Perfino il fin troppo adorato Pertini chiese più volte di cacciare direttori e giornalisti a lui sgraditi. Anzi gli altri riescono ad essere più efficaci di Berlusconi o di Pertini. Dico tutti, niuno escluso. Se oggi vi meravigliate e vi indignate che Berlusconi fa pressioni sulla Rai come da sempre accade, siete ipocriti o imbecilli, scegliete voi. Non fate le mammole, le alici sott’odio nel paese delle meraviglie.
    La seconda differenza è che fino a ieri nessuno intercettava niente, non si portavano alla luce le pressioni, i servilismi, le genuflessioni, la lottizzazione che pure tutti sapevano. Nessun magistrato, nessun giornale, rilevava questa roba, apriva indagini, iscriveva i premier e i leader nel registro degli indagati. Era un sottinteso, se ne parlava nei corridoi e a cena.
    Qui invece siamo alla corrida quotidiana; il matador usa la toga come la muleta e i picadores della stampa conficcano nel toro le banderillas. Olè, la democrazia è matata, uccisa. È pensabile che un qualunque magistrato da un qualunque luogo d’Italia e per qualunque indagine, intercetti le telefonate del presidente del Consiglio e poi lasci che esploda, a due settimane dal voto, questa ennesima gogna mediatica? No, non è ammissibile.
    Ormai ho capito una cosa: l’effetto che si vuol raggiungere non è più ormai solo quello di convincere a suon di processi giudiziari che Berlusconi è un criminale. Ma quello più soffuso di generare nel Paese nausea e stanchezza per tutto e tutti, conclusioni di pessimismo cosmico e di astensionismo elettorale, di sfiducia generalizzata. Perché la reazione che alla fine prevale è quella. Dopo aver detto che il clima è insopportabile, la magistratura è asservita a un disegno politico e ideologico, la persecuzione è effettiva, sentiamo di aggiungere: però pure lui... quelle telefonate, quegli errori, quelle pressioni, se le poteva pure risparmiare. L’effetto cumulativo e complessivo è la nausea, il rifiuto, la rivolta nel senso della defezione. Traduco: la gente non vuol più andare a votare e sentir parlare di politica. Se mezza campagna elettorale è stata già mangiata dal discorso assurdo sulla regolarità delle liste e l’altra metà dobbiamo passarla a parlare di intercettazioni e gossip vari, beh, allora meglio chiudere, non interessarsi più. Lo dicono gli italiani, me compreso. Credo che quello sia oggi il pericolo maggiore rispetto a cui l’unico argomento che resta è la vecchia teoria del male minore: evitiamo almeno di darla vinta a chi vuol cancellare l’avversario a suon di veroniche (nel senso del torero), di mulete agitate nell’aria e di banderillas conficcate nel toro, per poi diagnosticare che sta finendo, si sta dissanguando, sta perdendo lucidità...
    Al centrodestra e al suo leader chiedo però una cosa: sì, vada al contrattacco, denunci le manovre e gli assalti, le persecuzioni e le intrusioni. Ma faccia pure autocritica - vera, aperta, costruttiva autocritica: sulle liste, sugli errori commessi, l’arroganza e l’impreparazione, ma anche su Santoro e sulle ridicole sospensioni dei programmi; sulla leggerezza nell’uso del telefono a cui corrisponde dall’altra parte la gravità nell’abuso delle intercettazioni. Auto-controllo per carità, se non volete restare travolti dal ciclone di letame che fiorenti industrie di malifatture spargono ogni giorno nel Paese.

     
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    CITAZIONE (magnific @ 14/3/2010, 13:11)
    Questo è un articolo che avrei scritto io pari pari

    (...)

    Magari ne avessi la capacità...
     
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  4. kissene
     
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    CITAZIONE (Gianco @ 14/3/2010, 13:26)
    CITAZIONE (magnific @ 14/3/2010, 13:11)
    Questo è un articolo che avrei scritto io pari pari

    (...)

    Magari ne avessi la capacità...

    :lol:

    p.s. ciao Gianco, come stai?
     
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  5. magnific
     
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    Su Repubblica la bibbia comunista:
    Di Pietro:"Berlusconi mi teme"
    ah ah ah
    Il moscerino e l'elefante...

    tutti gli uomini dell'armata!!!
    http://tv.repubblica.it/copertina/minzolin...ato/43893?video

    guardare sotto il video di Menzolini
     
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  6. magnific
     
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    facciamoci una risata con il valzer del moscerino...





    anzi, dei moscerini...anche quelli di questo forum ah ah ah
     
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    CITAZIONE (magnific @ 14/3/2010, 13:49)
    guardare sotto il video di Menzolini

    Volevi scrivere "Menzognini" o è un errore di battuta?
     
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  8. smilla_e_la_neve
     
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    e sono due,
    che uomini....

    :baby:
     
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    Si... facciamoci una risata...

     
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  10. magnific
     
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    ecco, questo è divertente...mi piace
     
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  11. Spica
     
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    :B): ..antica citazione:
    [della serie "io l'avevo detto" che mi si attribuisce appassionatamente]


    " [..] Arriviamo in redazione e il gran capo non c'è. è fuori per un imprevisto. I politici si sa che amano i giornalisti e li amano sempre all'ultimo momento.
    E
    [si sa] che questo amore spesso si consuma in eterne attese.
    Così è sparito subito dopo la riunione redazionale ma ormai son qua e lo aspetto. Dovrà pur farsi vivo prima della chiusura per l'ok alle rotative".



    ps: ..data l'antichità però non credo proprio che alludesse a Minzolini.. chissà a chi alludeva.. :firulì:
     
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  12. lupetto_sulla_zattera
     
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    A proposito di pasticciacci...

     
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  13. magnific
     
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    questa almeno è fantasia...vogliamo mettere un video su carla bruni e il presidente?oppure un bell'articoletto?

    Sarkozy: "Gossip su di me? Non perdo tempo"
    di Redazione

    In visita a Londra il presidente francese è tornato a parlare delle indiscrezioni sui presunti tradimenti tra lui e la moglie Carla Bruni. Ma ha preferito cambiare discorso: "Non voglio perdere neanche mezzo secondo di tempo su queste elucubrazioni"

    Londra - La solita storia, ormai è un tormentone. Molti si sono già stancati. Eppure se ne continua a parlare. In Francia ma non solo. Il presidente Nicolas Sarkozy vuole chiudere questa pagina "rosa". Per farlo ha scelto la via del silenzio. In visita a Londra ha detto di non voler perdere tempo su questioni che riguardano la sua vita privata. Nei giorni scorsi numerosi quotidiani avevano rilanciato il gossip - partito su Twitter - parlando dei tradimenti reciproci tra Sarkozy e la première dame, Carla Bruni. L'ex top model li aveva subito smentiti intervistata dalla britannica Sky News. Ma ai più era parsa una "difesa d'ufficio".

    No comment Nel corso di una conferenza stampa a Londra, assieme al premier britannico Gordon Brown, a chi gli chiedeva un commento su queste voci Sarkozy ha risposto di "non avere un secondo, neanche un mezzo secondo da perdere su queste elucubrazioni".

    Tempo sprecato "Mi chiedo perché voi sprechiate il tempo a vostra disposizione per le domande per una cosa simile"!, ha continuato il presidente, rivolto alla giornalista francese che lo aveva interrogato sull’ultimo gossip. A quel punto, è intervenuto un giornalista britannico, che ha insistito e ha chiesto a Sarkozy: "Approfitta di questa occasione per negare le speculazioni e le voci sul suo matrimonio?". La risposta questa volta è arrivata da Brown: "Per quanto riguarda la questione sulla stampa britannica ho detto a Nicolas che non credo a tutto quello che leggo sui giornali". Sarà finito, a questo punto, il tormentone sulla celebre coppia che abita all'Eliseo? Lo sapremo solo alla prossima puntata.

     
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42 replies since 9/3/2010, 13:01   309 views
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