Un bell'articolo di Vittorio Sgarbi

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    CITAZIONE (Spica @ 19/2/2010, 19:48)
    CITAZIONE (Gianco @ 19/2/2010, 19:31)
    E per finire, per chi parlava dell'Umbria, questo è il link all'osservatorio per la ricostruzione da cui si evince che a giugno 2009 era rientrata a casa prorpia il 94% della popolazione
    www.osservatorioricostruzione.regio...nale.asp?id=439

    :huh: ..nel 2009 dal 1998..?

    allora, se saranno rientrati almeno al 95% per il 2020 avran comunque fatto meglio..?


    ps: per curiosità personale: quelle quarantamila persone "ancora sparse in giro" per la regione che percentuale sono sul totale degli sfollati della scorsa primavera..?

    beh... 11 anni. Siamo in linea con altri terremoto. Nel Friuli la ricostruzione è durata 15 anni, mi pare.

    Per quanto riguarda le 40mila persone sparse per tutto l'Abruzzo, il problema non è che siano il 70% dei terremotati. Il problema è che siano sparsi. C'è gente lontana anche 150 km da casa, con problemi mostruosi per raggiungere il posto di lavoro. Non è facile per una famiglia vivere i 4 in una stanza d'albergo, dovendo per giunta fare 300 km al giorno per andare a lavorare.
    Se vuoi fare polemiche sterili, non ti seguo. Se vuoi ragionare i dati sono semplici.
    Non sono state rimosse le macerie.
    Non è stata riparata ancora nessuna casa.
    12883 persone alloggiate nelle C.A.S.E.
    2831 persone alloggiate nei M.A.P.
    10028 persone alloggiate in alberghi e caserme
    oltre 40000 in sistemazione automa presso amici, parenti o sistemazioni autonome (gli hanno promesso un contributo di 600 euro per il fitto, ma nessuno ha visto ancora niente).

    78.289: il numero complessivo delle verifiche di agibilità dall’8 aprile al 3 novembre 2009
    75.949 privati di cui
    il 48,6% è agibile “A”
    il 14,2% è classificato “B” o “C”
    il 25,1% è di tipo “E”
    gli edifici di tipo A sarebbero immediatamente agibili, ma non avendo ripreso l'erogazione del gas e dell'acqua sono praticamente inabitabili.
    Per gli edifici di tipo B e C che sarebbero riparabili con poco, ma nessuno ha fatto ancora niente
    Per gli edifici di tipo E che sono totalmente distrutti non si sa ancora niente.
    Di ricostruzione non se ne parla affatto.
    E le macerie sono tutte lì.
    Vogliamo parlarne senza fare polemiche sterili.
     
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  2. Spica
     
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    CITAZIONE (Gianco @ 20/2/2010, 13:38)
    [...............................]
    Vogliamo parlarne senza fare polemiche sterili.

    al tempo del terremoto in Friuli non c'era nulla, né normative né protezione civile.
    di positivo ci fu che non fu impedita "l'arte di arrangiarsi".
    cosa che, dal tuo resoconto, sembra invece latitare o essere fortemente limitata.

    in Friuli, in effetti, le macerie furono sgombrate abbastanza in fretta e con le stesse "nacquero" nuove colline.
    e praticamente ogni paese ebbe la sua nuova collina fatta di macerie, epurate da ciò che era vietato scaricare.
    ma non erano trenta persone a far questo lavoro, erano i proprietari delle ex-case che, con buona volontà e tanto sudore, estraevano pietre, sassi, travi.. qualcosa recuperavano e qualcosa smaltivano.

    per dirti, una "villa veneta" (di quello stile) abitata da sei famiglie (di cui ne rimasero tre e non intere) fu sgombrata ben prima della fine dell'autunno ma ci han lavorato una decina di sopravvissuti, aiutati da quattro volontari e tre operai attrezzati con pala meccanica e camion.
    e con quel che han recuperato, separandolo dalle macerie, pietre ornamentali, mattoni, travi, ferro, qualcosa han usato poi nella ricostruzione e altro per tirar avanti (con le travi di legno si son scaldati l'inverno per due anni).
    poi, da subito son stati riattivati i pozzi e le fontane a pompa chiusi da tempo per inutilizzo e si son attrezzati con cisterne per l'acqua e bombole per il gas.
    [è però abbastanza normale che con l'organico di cui alla tua tabella ci siano ancora le macerie in Abruzzo. e che ci stiano ancora per qualche anno]

    tornando al Friuli, il primo inverno non c'era niente e anche gli occupanti di quella casa sopra l'han passato a Lignano in albergo, alberghi estivi, senza riscaldamento.
    e non saran stati a 150 km ma a 80, 90, 100 km "da casa" (e lavoro) sì.
    in molti preferirono quindi i vagoni del treno o i container dati dallo stato o le baracche da cantiere, ciascuno vicino alle proprie macerie.
    e proprio questa sorta di individualismo fu la "fortuna" del Friuli.
    perché dalle baraccopoli non ne esci vivo.
    infatti chi accettò la tendopoli - che divenne baraccopoli perché le tende furono sostituite dai container - fu fra gli ultimi ad rientrare in una casa.

    la ricostruzione:
    non furono erogati finanziamenti a pioggia ma fu stabilito un contributo pro-capite per i residenti, che venne erogato in più tranche a seconda dell'avanzamento dei lavori.
    ciascuno, nel limite delle sue possibilità (o somma di contributi per il nucleo) poteva ricostruire com'era e dov'era o più piccolo, presentava il progetto e incaricava la ditta che aveva scelto, in autonomia.
    [le ditte edili infatti "esplosero", ne arrivarono da tutta italia. e ci fu anche chi si reinventò il lavoro, "muratore per passione"]
    in ogni caso, sabato e domenica - ché si lavorava anche di sabato e domenica - i manovali erano gli stessi proprietari.
    ovviamente, chi aveva perso tutto neppure aveva capitali da investire nella ricostruzione.
    e le ditte sapevano che dovevano arrivare almeno al getto delle fonde per la prima tranche e per la seconda al grezzo.
    [al tempo, al grezzo una casa stava "ferma" almeno sei mesi per smaltire i vapori del cemento]

    allacciamenti:
    la luce fu ripristinata subito, con cavi volanti
    quando le macerie furono sgombrate e le strade libere venne ripristinati anche l'acquedotto ma passò un anno buono.
    nel frattempo, appunto, per le case rimaste in piedi, cisterne, pozzi, autoclavi. il gas arrivò dopo.
     
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    Vedi Spica, stiamo parlando di Abruzzo.
    Questo discorso sul Friuli l'hai già fatto sulla Zattera.
    Ok. I friulani sono stati grandi, immensi, ipergalattici.
    Adesso spero che tu sia contenta e possiamo tornare a parlare di Abruzzo. O meglio di quello che il Governo (non) ha fatto in Abruzzo.
    Vedi, tu hai detto una grande verità.
    In Friuli non ci fu la Protezione Civile. In Abruzzo si.
    E questo è stato il problema.
    La protezione civile avrebbe dovuto limitarsi al soccorso delle popolazioni, ai primi interventi, allo sgombero delle macerie.
    Ed invece si sono messi a costruire C.A.S.E.
    Togliendo risorse alla ricostruzione. Vedi Spica, anche in Abruzzo hanno garantito i contributi singoli. Ma nessuno li ha visti, perchè i soldi che c'erano li hanno spesi (male) per fare condomini assurdi, mentre i contributi singoli sono stati predisposti con il famoso decreto abracadabra, ricavandoli dalle lotterie, dalla lotta all'evasione fiscale (sigh!!), cioè dal nulla.
    Quando un giorno gli aquilani rientreranno a casa, questi condomini saranno abbandonati e i soldi spesi saranno stati buttati.
    Sulle abitazioni che potrebbero essere già agibili, gas, acqua ed elettricità non se la possono dare i singoli. Devono farlo le strutture predisposte. Ma se le risorse sono state spese per fare improbabili case, è non è stato rimosso un solo chilo di macerie dopo 10 mesi, i singoli cosa possono fare.
    Ti posso garantire che gli abruzzesi sono tosti quanto i friulani (io non sono né abruzzese né friulano), ma ci si è messo di mezzo il governo a rendere tutto più complicato, decidendo che il terremoto doveva essere un immenso spot elettorale sulla pelle degli abruzzesi.
    Gli abruzzesi, piuttosto che le C.A.S.E. avrebbero preferito i container vicino a casa, con meno spreco di soldi e maggiori risorse da avviare alla ricostruzione.
    Invece di ricostruzione non se ne parla affatto, ed i soldi sono finiti.
    Le abitazioni di tipo A non sono agibili, nonostante la "A".
    Per le abitazioni di tipo B e C non ci si capisce un'H. Di quelle di tipo E non si parla proprio.
    Cosa dovrebbero fare gli abruzzesi. I soldi li hanno visti le imprese, non gli abruzzesi.
    E sull'erogazione di ipotetici contributi ai singoli hanno prima detto che davano il 100%, poi l'80%, poi dovete pagare l'IVA (lo Stato che lucra sulle disgrazie), e poi ci vuole un progetto ed un computo metrico, e poi ve li diamo aal fine, e poi ... non si capisce un cazzo.
    Qui se non hai capito, non si sta discutendo della capacità degli abruzzesi o dei friulani, ma dell'incapacità dello Stato di seguire un emergenza, perchè che piaccia o no, un terremoto di quelle dimensioni rappresenta un grosso affare per troppa gente. E Bertolaso (e qui torniamo al tema del thread) della cui onestà sono personalmente convinto quanto della sua incapacità a gestire fasi che non siano quelle dell'emergenza pura, si è fatto incastrare in un gioco più grande di lui. E adesso se ne sta accorgendo a sue spese.

     
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  4. Spica
     
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    CITAZIONE (Gianco @ 21/2/2010, 09:33)
    [..]
    Vedi, tu hai detto una grande verità.
    [..]

    ^_^ ..certo, lo so. ma non è proprio - o solo - quella che intendi tu, è alquanto più complessa.
    e Zamberletti la conosce bene. proprio come si conoscono altrettanto bene i meccanismi che si innescano in questi casi.

    la difefrenza vera, fondamentale, fu che in mancanza - e lo ripeto, per "fortuna" (nella disgrazia) - di norme legislative fu lasciata la libertà di fare a chi lo volesse.
    solo in un secondo tempo - ma ormai l'altro processo era avviato - ci fu "l'organizzazione" che portò anche il solito "magna-magna" di italica forma.
    una "mafietta" che però si riuscì a contenere.
    e Zamberletti si trovò a coordinare gli aiuti e la fase di ricostruzione affiancato dalle amministrazioni locali, cosa che però non lo salvò dall'incriminazione (diede infatti le dimissioni da sottosegretario nel '77) ma neppure fu di impedimento al proseguio dei lavori.
    insomma, la mafietta non riuscì ad imporsi e a trasformare il Friuli nell'ennesimo Belice, che nel suo concetto era, per il popolo friulano, pari a una condanna a morte.
    e a Zamberletti fu chiesto soprattutto di sveltire la burocrazia e di garantire i pagamenti, pur a tranche e ad avanzamento lAvori.
    anche i progetti di ricostruzione (ad opera degli aventi diritto) ebbero un iter velocizzato in quanto locale, dei comuni, per quanto dovessero, e fiscalmente, rispettare le norme antisismiche. diciamo pure che anche i comuni, coordinandosi con la Regione, lavorarono a tempo pieno e anche di più.

    infatti in Friuli, a Osoppo per dirne una, la gente sfondò il presidio militare, e col sindaco in testa, riappropriandosi delle macerie delle proprie case.

    però Zamberletti non ebbe la stessa fortuna in Irpinia, nevvero?
    ma il motivo vero non fu nell'incapacità di Zamberletti e neppure in quella degli Irpini.
    fu soprattutto nell'autonomia regionale che, per quanto minima in rapporto a quella della Sicilia, in Friuli diede i suoi frutti. di conseguenza fu anche nella mentalità che non aspetta "gli sia dato" ma pretende di poter fare.

    e la tendopoli uccide la voglia di fare.
    tieni anche presente che in Friuli i terremoti sono stati due. e ravvicinati, di cui il secondo, in settembre, anche più potente che però, se finì di demolire le case che dovevano cadere, non aggiunse macerie a macerie.


    nonostante questo - e qui non ho alcuna intenzione di difendere alcuno - penso che gli abitanti dell'Abruzzo vedranno un po' di luce dopo almeno due inverni.
    e sempre che riescano a superare la "barriera Belice", contando soprattutto su se stessi.
    e han ragione a protestare, anzi, mettessero in opera la protesta fors'anche il carrozzone ne avrebbe una spinta...
    ne hanno un po' meno (ragione) a farsi cavalcare dalle opposte fazioni, comunque centralistiche e che mirano a ben altri scopi, più politici/romani che abruzzesi.

    e Bertolaso - che neppure io penso disonesto - forse è solo stato ingenuo oltre che sovraccaricato di lavoro e di una gestione che, via via negli anni, è divenuta troppo burocratica e intruppante.
    infine è il solito discorso di troppe pentole sul fuoco, rischi solo di bruciar tutto.
    ovvero di accentramento. perché nel caso ci son sempre gli amici che si offrono di mescolare al posto tuo le pentole, soprattutto se stan cuocendo cibi appetitosi.. :chi, io?:

     
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    Sono ammirato.
    Hai costruito tutto questo panegirico sul Friuli ed i Friulani, non per dimostrare quanto bravi siano stati i Friulani nel gestire il proprio terremoto rispetto a quello che è avvenuto in Belice o in Irpinia dove la gente alla fine si arrende alla mentalità che non aspetta "gli sia dato" ma pretende di poter fare, ma per convenire che il governo ha messo su uno squallido teatrino mediatico sulla pelle della povera gente.
    Ti chiedo scusa per non averlo capito subito.
     
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  6. Spica
     
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    CITAZIONE (Gianco @ 21/2/2010, 17:22)
    Sono ammirato.
    Hai costruito tutto questo panegirico sul Friuli ed i Friulani, non per dimostrare quanto bravi siano stati i Friulani nel gestire il proprio terremoto rispetto a quello che è avvenuto in Belice o in Irpinia dove la gente alla fine si arrende alla mentalità che non aspetta "gli sia dato" ma pretende di poter fare, ma per convenire che il governo ha messo su uno squallido teatrino mediatico sulla pelle della povera gente.
    Ti chiedo scusa per non averlo capito subito.

    Gianco, è dal primo giorno del terremoto in Abruzzo che han parlato di "modello Friuli" nella ricostruzione.

    io, ancora non l'ho visto in atto.

    ho letto di manifestazioni, ho letto lamentele "non ci hanno ancor dato una casa", ho visto foto di intruppati obbedienti in fila nei campi di tende, speranzosi nel "miracolo".
    non ne ho sentiti molti rivendicare l'opportunità e il diritto di sgomberare le proprie macerie e ricostruirsi la propria casa.
    può anche darsi che la stampa non gli abbia dato abbastanza voce, presentandole come manifestazioni dell'opposizione.
    ma non sta a me andare a caricarli di volontà.

    come ti ho già detto, a Osoppo, evacuata e con cordone militare, la gente non ha aspettato mesi per riappropriarsi delle proprie case, o macerie fossero. l'ha fatto. e i militari han fatto quel che dovevan fare, supporto.
    e ai volontari che si son presentati è stata consegnata una pala o una carriola. e han capito subito quel che c'era da fare.
    poi, sacchi a pelo, tenda, e falò la sera. e razioni K dell'esercito per tutti.
    e alle mense da campo dei militari a far la fila andava uno per tutti, coi gavettoni.

    quello che mi è filtrato dall'Abruzzo invece, è un "non è ancora stato fatto questo o quello, dal governo".
    che ha risposto facendo come poteva. e anche, probabilmente, con la passerella mediatica avrà attirato contributi internazionali per le ricostruzioni pubbliche, di chiese e simili.
    ma non è che l'opposizione non sia andata a far passerella. mi par che nessuno abbia mancato l'occasione.

    anche Andreotti venne in Friuli, all'epoca.. e poi nominò di corsa Zamberletti. :firulì:

    resta che se non si attivano le amministrazioni locali - e di concerto fra loro - ma aspettano ordini da Roma, andrà tutto a rilento.
    eppure, anche i progetti per le nuove costruzioni - a parte che prima van sgomberate le macerie - saranno i Comuni
    a deciderne l'iter, si spera! o demanderanno a Roma e al presidente del consiglio anche questo?!

    e trenta persone (dalla tua scheda) a far la cernita di 4 milioni e mezzo di tonnellate di macerie?! tremila sarebbero ancora poche se vogliamo farlo in breve!

    però so per presa diretta qui di studenti che si sono offerti volontari per l'estate non son neppure stati presi in considerazione o quasi.. gli han risposto "più avanti" e poi picche.

    io, mi sbaglierò, ho l'impressione che gli stian ricostruendo L'Aquila da un'altra parte. è così..?
    e alla maggioranza della gente questo sta bene..?
    se è così, toccherà che aspettino. ma potrebbe essere un altro Belice.
    se non è così, che pretendano. subito, ieri. e decisi.
    perché una casa abbandonata è una casa persa. e ancor più se è pericolante.

    quindi che obblighino le loro amministrazioni a darsi da fare in autonomia.


     
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    Se tu fossi meno accecata dal desiderio di esaltazione dei friulani capiresti una differenza fondamentale. Nel 76 non c'era il Berlusca a gridare al miracolo che avrebbe fatto. Non c'era Bruno Vespa a leccare il culo al sullodato e a fargli trasmissioni su misura con l'elmetto in testa, non c'era ll rumore mediatico, la diretta per le prime case di legno che non erano state date nemmeno dal governo ma dalla provincia di Trento, non c'era nessun Bertolaso che prometteva un tetto sulla testa a tutti entro il 31 dicembre, non c'erano sequele di ordinanze che distribuivano a pioggia soldi che non c'erano. Di fronte a questo bombardamento continuo, quotidiano cosa potevano fare gli abruzzesi? Essere irriconoscenti di fronte a tanta generosità? Adesso hanno aperto gli occhi ed hanno capito di essere stati truffati.
    E se conosco gli abruzzesi, adesso ne vedremo delle belle.
     
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  8. Spica
     
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    CITAZIONE (Gianco @ 21/2/2010, 20:58)
    Se tu fossi meno accecata dal desiderio di esaltazione dei friulani capiresti una differenza fondamentale. Nel 76 non c'era il Berlusca a gridare al miracolo che avrebbe fatto. Non c'era Bruno Vespa a leccare il culo al sullodato e a fargli trasmissioni su misura con l'elmetto in testa, non c'era ll rumore mediatico, la diretta per le prime case di legno che non erano state date nemmeno dal governo ma dalla provincia di Trento, non c'era nessun Bertolaso che prometteva un tetto sulla testa a tutti entro il 31 dicembre, non c'erano sequele di ordinanze che distribuivano a pioggia soldi che non c'erano. Di fronte a questo bombardamento continuo, quotidiano cosa potevano fare gli abruzzesi? Essere irriconoscenti di fronte a tanta generosità? Adesso hanno aperto gli occhi ed hanno capito di essere stati truffati.
    E se conosco gli abruzzesi, adesso ne vedremo delle belle.

    :lol: Berlusconi sarà anche stato in altro affaccendato, te lo concedo. ma c'era Andreotti..
    e c'era anche Vespa! (è in rai dal '62, mi pare) e il suo "editore di riferimento" come ebbe a dire proprio lui in seguito, era sempre la DC.
    e c'erano Moro, Berlinguer e Craxi.. e non solo, c'era tutta l'italia nell'esercito.. e c'era ancora la guerra fredda.
    e il Friuli valeva meno della Basilicata!
    certo, era una terra infida, e di confino oltre che di confine.
    e si racconta di dialoghi con le istituzioni a motosega accesa.. ché quando provavano a far sloggiare le persone capitava il tafferuglio.. e te ne potrei raccontare ma ne prenderesti ulteriore adito per le tue accuse strumentali di "esaltazione" di un popolo che neppure conosci ma che ha avuto le sue rogne.
    in ogni caso, l'hai nominato tu per primo.
    e io, all'epoca, ricordo di aver detto che se davvero sarebbe stato "sistema Friuli".. se.

    naturalmente c'è stato chi ha provato a lucrare sul cemento o sul ferro ma, essendo fenomeni contenuti, locali, non han fermato la volontà di andare avanti.

    poi, se dobbiamo andar a fondo nelle promesse, come dici tu non gli è stata, in Abruzzo, promessa la casa ricostruita a breve ma un tetto sulla testa, a cui adattarsi.
    e questo, a quanto pare, l'hanno avuto. magari a 150 km.
     
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    Vedi Spica, io non ho nominato i friulani, gente per la quale ho il massimo rispetto. Ho risposto alla tua ironia stupida sui tempi della ricostruzione in Umbria ricordandoti che anche per il Friuli ci sono voluti 15 anni.
    Non vedo cosa c'entri nominare Moro, Berlinguer, Craxi e Andreotti. Non mi pare che nessuno di questi signori abbia messo su un circo mediatico per dimostrare quanto erano bravi , buoni e belli sulla pelle dei friulani. Hanno nominato Zamberletti ed hanno stanziato dei soldi. Veri. E non sono andati in giro a vantarsi che avevano fatto un miracolo. E proprio perchè non lo hanno fatto, i friulani si sono rimboccati le maniche e si sono dati da fare.
    Se fosse stato fatto lo stesso per l'Abruzzo, gli abruzzesi, che non sono meno tosti dei friulani, avrebbero sicuramente fatto da soli. Come hanno fatto quelli che avevano un pò di soldi e si sono già aggiustati la casa.
    Ieri sera c'è stata una trasmissione illuminante. Sono venute fuori tutte le porcherie che il governo ha fatto in Abruzzo. Case poco meno che popolari appaltate a 2700 euro a mq contro i mille euro normali. Piastre antisimiche appaltate a 1300 euro a mq contro i normali 300 euro. e tutte appaltate agli amici ed agli amici degli amici. E dei soldi da dare ai singoli per aggiustarsi la casa nemmeno l'ombra. Adesso gli abruzzesi hanno capito di essere stati truffati e ne vedremo delle belle. E Berlusconi e Bertolaso avranno il loro bel da fare per dimostrare il loro famoso miracolo.
    Il Friuli non c'entra niente. E perdonami se chiudo qui i miei interventi. La discussione ormai è diventata sterile e non mi diverte più. quando avrai voglia di discutere seriamente e non fare polemiche vuote e inutili ne possiamo sempre riparlare.
     
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  10. Spica
     
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    CITAZIONE (Gianco @ 22/2/2010, 10:23)
    Vedi Spica, io non ho nominato i friulani, gente per la quale ho il massimo rispetto. Ho risposto alla tua ironia stupida sui tempi della ricostruzione in Umbria ricordandoti che anche per il Friuli ci sono voluti 15 anni.
    [..]
    E perdonami se chiudo qui i miei interventi. La discussione ormai è diventata sterile e non mi diverte più. quando avrai voglia di discutere seriamente e non fare polemiche vuote e inutili ne possiamo sempre riparlare.

    ..allora Gianco, fra noi due c'è una differenza:
    tu vuoi dimostrare di aver ragione, in tutti i sensi.
    a me, di aver ragione, non interessa.

    un terremoto è un terremoto, evento quasi imprevedibile.
    la concitazione dei primi giorni di soccorso credo sia sempre simile.
    quello che importa è salvare chi si può e rifocillare chi si è salvato.
    poi bisogna saper coordinare.
    ma coordinare non significa prender la gente, metterla in un campo e servirla, significa lasciarla libera di far la propria parte, passato il primo momento di sconforto.
    aiutarla a reagire, in altre parole. anche spalando macerie. o facendone la necessaria cernita, ciascuno vicino al proprio.
    perché così recuperano anche quel che possono delle proprie cose.
    e col necessario riparo di fortuna, tenda, container, vagone, roulotte, quel che vuoi.
    e i volontari a dar una mano, non a far servizio d'ordine.

    a questo si è adattato il Friuli, questo fu il "sistema Friuli" che è stato vantato.
    e, a quanto appare, solo vantato.

    cosa dovrebbe fare l'istituzione? (sia quella centrale che quelle locali) essere chiara nelle disposizioni, coordinandole e concordandole sul territorio.
    non mega-appalti perché non è lo stato che ha da ricostruirmi la casa come vuole.
    uguale o diversa sia, nello stesso posto mio, è mio diritto.
    lo stato ha solo da dirmi con quanto mi può aiutare, pro capite, e in quanto tempo, le modalità. chiare.

    ma se io mi siedo obbediente in tenda e protesto che voglio una casa.. eh! mi tocca quel che mi danno.
    e mi tocca anche ringraziare.

    poi, il "miracolo".. a me par che abbiano cercato di dare, il più in fretta possibile, un tetto abbastanza "sul luogo" a ti quelli che lo chiedevano a gran voce e che rientravano in dati parametri.
    sulla giustizia o meno di questi, non posso dir nulla, non li conosco.

    ma non mi capacito come ci sian solo trenta persone - dalla tua tabella - a cernire quella massa di macerie!
    perché, è ovvio, se non si passa non si ricostruisce.


    ps: l'ironia non era stupida, te la sei cercata. perché le tue parole sembravano davvero pretendere un "miracolo", tutti già in ricostruzione.
    in quanto al "circo mediatico" televisione e giornali c'erano anche allora.
     
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  11. magnific
     
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    E' piu' facile criticare che fare...
    E' piu' facile fare processi che assolvere...
    E' piu' facile guardare con gli occhi della calunnia che con quelli della verita'
    E' piu' facile credere a chi costruisce il male che a chi costruisce il bene
    Queste sono le leggi dell'uomo perche' l'uomo è piu' sensibile alle lusinghe materiali del diavolo che al sacrificio del bene di Dio.

    "Il perdono è il tempo dell'amore",parole che mi arrivano dalla radio

    Io aggiungo:quanto male ricevi è il contatore di quanto bene hai dato...il male è proporzionale al bene dato.
    Questo male va lasciato scivolare...

    Nell'amore ricevo e do',continua la radio,
    Il perdono permette di condividere, lasciarmi perdonare è condividere.

    Ed io rifletto

    Queste sono le leggi dell'uomo giusto.
    Se si sa fare questo si è gia' nel terzo millennio dell'uomo .

    ls

    adesso dalla radio arrivano campane a festa è mezzogiorno
    non è ancora sera
     
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    Le buone intenzione vengono spesso vanificate dalla protervia e dalla malafede. così invece di stare zitto sono costretto a risponderti.
    Intanto cosa mi sarei cercato? In risposta a qualcuno che chiedeva dell'Umbria ho pubblicato il link dell'Osservatorio della ricostruzione in Umbria da dove si evinceva che in 12 anni il 94% delle persone era rientrato in casa.

    CITAZIONE (Spica @ 19/2/2010, 19:48)
    CITAZIONE (Gianco @ 19/2/2010, 19:31)
    E per finire, per chi parlava dell'Umbria, questo è il link all'osservatorio per la ricostruzione da cui si evince che a giugno 2009 era rientrata a casa prorpia il 94% della popolazione
    www.osservatorioricostruzione.regio...nale.asp?id=439

    :huh: ..nel 2009 dal 1998..?

    allora, se saranno rientrati almeno al 95% per il 2020 avran comunque fatto meglio..?

    questa è la sequenza delle due affermazioni. E la tua è ironia stupida e basta.

    Ancora, quella non è la mia tabella ma una tabella presa sempre da il Centro, giornale dell'Aquila (http://ilcentro.gelocal.it/infografica/1848428?size=noresize)

    Per il resto non vale la pena spendere tempo a risponderti. L'ho già fatto in abbondanza.
     
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  13. Spica
     
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    User deleted


    CITAZIONE (Gianco @ 22/2/2010, 12:15)
    Le buone intenzione vengono spesso vanificate dalla protervia e dalla malafede.

    ^_^ ..quanto hai ragione.:!
    [mi sembra quasi di legger Scalfari nelle sue controrisposte che rispondevano a tutto fuorché alle risposte avute]


    CITAZIONE (Gianco @ 22/2/2010, 12:15)
    [..]
    questa è la sequenza delle due affermazioni. E la tua è ironia stupida e basta.

    Ancora, quella non è la mia tabella ma una tabella presa sempre da il Centro, giornale dell'Aquila (http://ilcentro.gelocal.it/infografica/1848428?size=noresize)

    Per il resto non vale la pena spendere tempo a risponderti. L'ho già fatto in abbondanza.

    in quanto all'ironia, anche un ragazzino vede che era al modo di porre la questione ché il paragone - per il momento - è inesistente, impossibile. nonché mera propaganda di parte.
    di qua a dodici anni (o anche prima ma non ora) si potrà fare.
    [e sempre che l'entità del fatto sia simile]
    per il momento è possibile solo sullo sgombero.
    ma anche in Umbria/Marche, al tempo, ci fu il cancan mediatico per la consegna dei container. e tutti belli ordinati in un campo. ricordi?
    [il messaggio fu lo stesso: "statevene lì buoni buoni che ci pensa papà"]

    idem per "tua" riferito a tabella: "tua" nel senso che l'hai postata tu.
    e anche mi hai fatto un favore ché, se è esatta, fa impressione per quel che ti ho già detto.


    ps: per il resto, a leggerti quando parti in quarta come adesso, sei solo un dejavù di altre note essenze.
    e stimo abbastanza la persona che intravedo da pensare che tu lo sappia mentre lo persegui.
    ..ma è solo una mia idea.. :chi, io?:
     
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42 replies since 11/2/2010, 17:57   320 views
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