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tristanotradito.
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È davvero una buona sintesi e sono d'accordo purché si intenda quel «dati dell'esperienza» in modo estremamente comprensivo, come credo che tu intenda: nel senso cioè di contenuti del pensiero: significati (cioè frutto di interpretazione del soggetto e non già semplicemente "dati" o "eventi", quali si presentano invece all'attenzione della ricerca scientifica).
È giustissimo mettere in evidenza, come fai, il suo (dell'opera) «essere costituit(a) in un certo modo», che significa invalidare una (troppo) facile distinzione di forma e contenuto, andando a sottolineare come invece la forma sia il contenuto in quanto sia forma precipua di quel contenuto, cioè ne sia la struttura significante e non banalmente l'involucro (a cui si opporrebbe il contenuto).
La forma è quindi imprescindibile dal contenuto, il quale a sua volta dovrebbe, teoricamente, essere il miglior sviluppo possibile della diànoia (idea base)..