fusione fredda elettrolitica - parte sette

video e foto di Renzo Mondaini (Ravenna)

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  1. rabazon
     
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    ciao rik,
    stai teorizzando che in una soluzione salina degli ioni più possano essere isolanti per gli elettroni,
    semplicemente non esiste questa possibilità,
    per spiegare effetti isolanti, dobbiamo ipotizzare per forza,
    che in condizioni di asimmetria anodo/catodo, le molecole che trasportano per le forze elettrostatiche gli ioni fino algli elettrodi, una volta mollato lo ione, si affollino pressate , questo sì, da muri di altre molecole che trasportano altri ioni,
    nel caso dell'effetto isolante puntali remond-leovirdis,
    le condizzioni di asimmetria sono date dal diverso voltaggio, e potrebbero essere date anche dalle relative distanze,
    nel caso mizuno, sono le diverse dimensioni,
    a dare l'effetto condensatore e gli effetti isolanti..
    anche se il plasma non si accende per effetto condensatore,
    l'effetto condensatore ha certo lun effetto stabilizzante, e potrebbe influire sulla quantità e qualità delle trasmutazioni...
    saluti


     
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  2. remond
     
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    CITAZIONE (ElettroRik @ 5/1/2006, 11:06)
    CITAZIONE (akqua @ 5/1/2006, 10:35)
    ciao kalos e gli altri amici,

    non ho grandi competenze con l'elettronica, il sistema da te proposto che genere di tensione pulsante produce (ampere e volts) ?

    volevo poi chiedere, l'efficacia dell'elettrolisi dipende da quale parametro ? dai volts o dagli ampere ?

    è lecito pensare, riguardo all'elettrolisi ad impulso, di poter elettrolizzare una goccia d'acqua con un solo impulso, istantaneamente ? secondo voi che intensità dovrebbe avere l'impulso ?

    Ammazzaquantoseibbrutto!!! tongue.gif

    Scherzi a parte,mi sa che devi mettere parecchio ordine nelle tue idee.
    Ciò che dissocia l'acqua è l'energia, ovvero Potenza per Tempo applicato, ovvero ancora, Tensione x Corrente x Tempo.

    Caro ElettroRik

    Nella discussione "Acqua-Fuel, Bingo-Fuel e simili", hai dato una risposta sbagliatissima; io prima di scrivere qualcosa da comunicare agli altri, mi rileggo i libri di scuola.
    Credo che debba essere tu a mettere ordine alle tue idee, sopratutto devi darti una calmata nel fare il sapiente del forum, devi ancora imparare molto dalla vita, come noi tutti d'altronde; non credo che tu sia nato imparato, chi ti legge lo capisce, ricordalo.
    Ti allego alcune righe, dove si parla della " Prima Legge di Faraday" (Ha più di cento anni), si enuncia che le molecole dissociate per elettrolisi, dipendono dalla quantità di corrente circolante, quindi NIENTE tensione e NIENTE Potenza, ma solo Coulomb (Ampere x Secondo).

    image

    Tanto dovevo a chi ci legge

    Renzo Mondaini (Ravenna)
     
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  3. ElettroRik
     
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    CITAZIONE (remond @ 13/3/2006, 01:18)
    Nella discussione "Acqua-Fuel, Bingo-Fuel e simili", hai dato una risposta sbagliatissima; io prima di scrivere qualcosa da comunicare agli altri, mi rileggo i libri di scuola.
    Credo che debba essere tu a mettere ordine alle tue idee, sopratutto devi darti una calmata nel fare il sapiente del forum, devi ancora imparare molto dalla vita, come noi tutti d'altronde; non credo che tu sia nato imparato...

    Sono il primo a sostenerlo! (giusto nel mio post precedente).
    E poi io adopero il forum per confrontarmi con gli altri, altro che fare il sapiente! Se so una cosa, la scrivo. Se sospetto o ipotizzo una cosa, la scrivo, usando il condizionale (e spesso lo faccio anche nel primo caso). Se non so una cosa, la chiedo.
    Ma, dimmi, tu cosa vorresti, un forum pieno di mentecatti dove puoi raccontare loro quel che ti pare? Spero di no....

    CITAZIONE
    Ti allego alcune righe, dove si parla della " Prima Legge di Faraday" (Ha più di cento anni), si enuncia che le molecole dissociate per elettrolisi, dipendono dalla quantità di corrente circolante, quindi NIENTE tensione e NIENTE Potenza, ma solo Coulomb (Ampere x Secondo).

    Non è un errore. Intendo l'Energia richiesta per compiere un lavoro: la dissociazione. Questa è una legge fisica di base che viene prima di Faraday e delle altre leggi specifiche, che peraltro sono assoggettate anche loro a questo principio.

    Vedi, in generale, nei circuiti elettrici, se non c'è tensione , NON può circolare alcuna corrente....Questo a meno che tu non intenda far rotolare gli elettroni giù da un pendio... ma anche qui se non c'è la discesa la palla non rotola, è evidente.

    Di conseguenza, anche se non compare nella formula che determina la q.tà di materia accumulata, la tensione è RICHIESTA dal principio fisico dell'elettrolisi. No tensione, no corrente! No martini, no party!

    In pratica: se vuoi aumentare la q.tà di materia in elettrolisi, devi aumentare la carica, quindi, a parità di tempo, aumenti la corrente.

    Puoi fare in 2 modi, aumentando la concentrazione e quindi abbassando la R, oppure alzando la tensione. Nel primo caso, il limite è la saturazione, nel secondo è l'innesco di plasma al catodo, che cambia totalmente le carte in tavola.

    In tutti i casi Faraday descrive ciò che avviene sulla superficie degli elettrodi, non nell'intera cella. Il lavoro per muovere gli ioni e portarli in prossimità di anodo e catodo dove lo mettiamo?

    Quindi, l'affermazione è corretta.

    image image

    Edited by ElettroRik - 13/3/2006, 19:15
     
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  4. Hellblow
     
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    Confermo, infatti partendo dalla legge di OHM:

    V=R I

    l'unico caso in cui I <> 0 e V = 0 è quando R = 0, infatti avremmo:

    0 = 0 * I

    ovvero qualsiasi valore di I ci da tensione 0. Ma neanche nei superconduttori la resistenza vale 0, per cui niente da fare anche matematicamente.
    Nel caso dell'elettrolita ci troviamo inanzi un conduttore di seconda specie, ove la dissociazione avviene per separazione dei legami che hanno una certa energia di legame. Ora spostandoci in un altro settore, i tubi a vuoto, sappiamo che se nelle valvole la corrente trasportata è legata alla corrente emessa dal filamento, sappiamo anche che tale trasporto avviene a mezzo della ddp applicata fra le placche. Il campo elettrico è quello che fa muovere gli ioni in pratica, mentre la corrente diciamo che ci dà la portata del flusso. Niente campo elettrico (che dipende dalla ddp) niente trasporto di ioni. Ovviamente più è forte il campo più questi elettroni sono attratti. Oltre i 90 V succede che si forma plasma, e questa soglia di tensione è secondo me molto importante da valutare, insieme all'effetto punta.

    Fra l'altro non siamo in grado di costruire un generatore di corrente (che non può esistere) mentre siamo bravissimi a fare generatori di tensione.

    Saluti.

    Edited by Hellblow - 13/3/2006, 13:15
     
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  5. ElettroRik
     
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    CITAZIONE (Hellblow @ 13/3/2006, 13:10)
    Fra l'altro non siamo in grado di costruire un generatore di corrente (che non può esistere) mentre siamo bravissimi a fare generatori di tensione.

    Infatti il generatore di corrente normalmente usato nella pratica non è altro che un generatore di tensione controllato elettronicamente, il quale adatta la sua tensione d'uscita in modo da mantenere costante la corrente che gli circola attraverso.

    Ovviamente è solo un'approssimazione, perchè esso ha dei limiti funzionali legati alla massima tensione fornibile, che per elevati valori di R non può dare la corrente voluta.

    Es. R=1k, corrente impostata 0,5A: La tensione sarà 500V così da soddisfare V(500)=R(1000)*I(0,5)
    Ma se R=1meg, e cercando di avere sempre i 0,5A, occorrerebbeto V=500.000V, il che è ovviamente difficilmente realizzabile in un generatore di tensione variabile con continuità da 0 a.... X volt.

    Ciao.

    Edited by ElettroRik - 13/3/2006, 15:30
     
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  6. ElettroRik
     
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    CITAZIONE (rabazon @ 13/3/2006, 01:15)
    ciao rik,
    stai teorizzando che in una soluzione salina degli ioni più possano essere isolanti per gli elettroni,
    semplicemente non esiste questa possibilità,..........

    Ciao Rab,
    intanto grazie per la tua risposta.

    Non mi torna il tuo riferimento agli elettroni, perchè anche gli ioni negativi (almeno nell'esperimento di Renzo) io li vedo sempre come atomi con carica negativa che vagano nella soluzione acquosa.

    Provo ad illustrare il mio punto di vista con questo schema:
    image

    In pratica, nell'area vicina alla base c'è una tendenza a migrare da parte di cationi ed anioni verso la zona C-B perchè lì il campo è
    a) molto più forte per ddp (50V contro -12V)
    b) molto più vicino, quindi a maggior potenziale relativo.

    Si viene così a creare una 'scarsità' di ioni in prossimità della base che in pratica isola l'emettitore.

    Questo è il mio punto di vista, ecco una simulazione della distribuzione del campo, fatta con Maxwell3d:
    image

    Si vede bene perche gli ioni in prossimità della base si muovono verso il C invece che verso l'E.

    Edited by ElettroRik - 13/3/2006, 19:57
     
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  7. leovirdis
     
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    Scusatemi se mi permetto:
    Hellblow afferma che oltre i 90 Volt si forma il plasma per cui questa diventa la tensione di riferimento.
    Mi permetto far notare che il sottoscritto ed Elettrorik abbiamo precisato in precedenti post, che con un buon ago di acciaio un bel plasma lo si ottiene già con 60 Volt.

    Saluti a tutti e buon lavoro.
     
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  8. remond
     
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    Caro ElettroRik

    Se nella zona blu non esistono ioni, come si evince dai tuoi interventi, applicando quattro elettrodi in modo da formare un "Quadristor", nome da me inventato, non dovrebbe circolare corrente fra i due elettrodi neri.
    Allego un disegnino, ti prego fammi sapere cosa ne pensi, grazie.

    image

    Renzo Mondaini (Ravenna)
     
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    Credo che i 60 Volt dell'ago,o i 90 Volt di un filo sottile,o i 300 Volt di un perno di tungsteno non rappresentino tanto la soglia di innesco,quanto la 'saturazione' della nube di elettroni sulla superficie del catodo:su piccole superfici non si puo' avere termoemissione piu' di tanto,cio' avviene anche nelle valvole.In realtà si puo' avere un plasma anche con 2 Volt,basta usare un filamento microscopico di metallo e un buon microscopio ottico.Il problema è dunque 'visivo', un plasma di micron non è visibile a occhio nudo.Hanno realizzato plasmi infinitesimali,di dimensioni pazzesche,usando singoli atomi ionizzati,in definitiva il problema del voltaggio dipende solo dalla dimensione fisica del catodo,è tutto proporzionale.
     
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  10. ElettroRik
     
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    QUOTE (remond @ 13/3/2006, 21:19)
    Caro ElettroRik

    Se nella zona blu non esistono ioni, come si evince dai tuoi interventi, applicando quattro elettrodi in modo da formare un "Quadristor", nome da me inventato, non dovrebbe circolare corrente fra i due elettrodi neri.
    Allego un disegnino, ti prego fammi sapere cosa ne pensi, grazie.

    Caro Remond, se tu avessi voglia e tempo di fare questa prova, te ne sarei grato, sarebbe molto interessante.

    Per mantenere le stesse condizioni dovresti usare una tensione più bassa per, intorno ai 5V o meno, e gli elettrodi neri dovresti applicarli un po' più vicini alla base, diciamo a metà tra dove li hai disegnati e la base stessa, a cavallo tra i due livelli di blu. In quell'area secondo me gli ioni risentono molto dell'influenza del Collettore e, tendenzialmente, anche quelli nella zona destra della base, si spostano verso sinistra, abbassando la conducibilità di quell'area.

    Prova a misurare la corrente tra gli elettodi neri con e senza alimentazione del flusso tra quelli bianchi della batteria da 50V. In base all'esito, dovremmo poter capire qualcosa di più.

    Remond, ora i complimenti te li faccio davvero. Seriamente.

    Un bel post pulito e costruttivo (indipendentemente che sia esso volto a confermare o confutare la mia ipotesi).
    Bravo. smile.gif

    Edited by ElettroRik - 14/3/2006, 00:23
     
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    Anche se non son chiare le distanze tra questi elettrodi,vedo bene una piccola circolazione di ioni 'a perimetro': il -50Volt si concatena col +12Volt.......e il -12Volt si concatena col +50 Volt: infatti i due negativi si respingono a vicenda. La conduzione a perimetro cambia spessore a seconda delle distanze prescelte tra gli elettrodi. Guardando le vostre immagini occorrerebbe ragionare anche immaginando archi voltaici in aria ,anzichè ioni in acqua,in fondo il principio è simile.

    Edited by OggettoVolanteIdentificato - 13/3/2006, 21:47
     
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  12. remond
     
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    Carissimo Remond io sono colui che ti ha telefonato qualche g.g. addietro x info. su f.f. Mi sono letto (quasi) tutto il forum su tuo prezioso consiglio, ho accuistato il variac da 13 A. che dopo montaggio con V+A raddrizzatore e cond. ha funzionato egregiamente come da tue descrizioni con elettrodi in W e pentolino in vetro.
    Interessante e folcloristico, pero alla luce dei fatti mi è sembrata la scoperta dell'acqa calda. Piu avanti ti spiegherò il perchè.
    Ho costruito un pentolino da c.c. 500 c.a. in acc. inox aisi 304 con coperchio stagno da resistere ad alta pressione (20-30 bar) con intercapedine x raffredd. presa per pressione, per temperatura e vario.
    Mi necessiterebbe a questo punto la tua preziosa consulenza x metterlo in moto.
    Avendo già appurato che con il vapore d'acqua si trova miscelato anche H e parti di O avrei pensato che potrebbe anche tirare un botto, pertanto ho già studiato un procedimento che ci permetta la max sicurezza.
    Presumo che quasi con certezza all'aumentare della pressione il plasma si spegnerà, ma se non faccio questo esperimento non dormirò + alla notte. Ti telefonerò x prendere accordi, e ti ringrazio anticipatamente.
    Saluti a tutti del Forum.

    Questo é un messaggio privato che ho ricevuto, lo pubblico perchè si veda che qualcuno si muove anche se non scrive sul forum, ed altri potrebbero avere bisogno degli stessi consigli.
    Caro amico, durante questa reazione, si formano vari gas, oltre H2 ed O2, si possono formare anche Acqua Fuel, Bingo Fuel e Magnegas, gas infiammabili; basta usare l'accortezza di non far scintille dove si raccoglie il gas, ma mantenere il plasma immerso, casomai un recipiente per la reazione ed uno per raccolta gas, sovrapposti.
    A me è successo più di una volta, di fare il botto a beaker aperto, mi è volato tutto il liquido per aria, per fortuna senza rottura del vaso.
    A vaso pressurizzato, sorge il problema di come avanzare l'elettrodo catodico, in quanto in pochi minuti si consuma un centimetro di catodo di tungsteno.
    Altri amici hanno fatto prove sotto pressione (Teslacoil e Delta-HF), se sono in ascolto ti possono dire qualcosa, io non ricordo bene i loro esiti, dovrei andarmi a leggere vecchi post, mi sembra che a pressioni lievi aumentava il rendimento, ma a pressioni alte calava.
    Questi amici non si fanno sentire da un pò, forse sono impegnati all'ufficio brevetti.

    Renzo Mondaini (Ravenna)
     
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  13. rabazon
     
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    dear amici,
    ecco come la penso,
    nel caso dei collettori remond.leovirdis,

    la distribuzione degli ioni , fatta da rik,
    riguarda una cella con due elettrodi,
    in una soluzione gli ioni secondo me hanno drifting non molto alti, forse 2mm/sec
    ma si muovono con moti browniani caotici attorno ai 100km/sec,
    ipotizzo comportamenti simili ad elettroni in un normale conduttore,
    e qui devo dire che sto un pò azzardando,
    inoltre i moti convettivi dell'acqua tendono a distribuire gli ioni,
    quindi anche se a minor voltaggio, dobbiamo avere passaggio di corrente anche nel puntale minore,dovrebbe lo stesso produrre e catturare i suoi ioni anche il campo elettrico minore,
    per spiegare l'assenza di corrente, dobbiamo ipotizzare il formarsi di un muro d'acqua isolante, un sottile strato di molecole d'acqua pressate da muri di ioni,

    attorno all'eletrodo minore,in questo caso dovuto ad una asimmetria del voltaggio,e forse anche della distanza..relativa..
    se le dimensioni degli elettrodi sono uguali....

    pre il quadristor..
    per me passa corrente nel quadristor remond...
    mi sembra di essere d'accordo con ovi, lascio a lui...

    saluti
     
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  14. Hellblow
     
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    CITAZIONE(leovirdis @ 13/3/2006, 18:59)
    Scusatemi se mi permetto:
    Hellblow afferma che oltre i 90 Volt si forma il plasma per cui questa diventa la tensione di riferimento.
    Mi permetto far notare che il sottoscritto ed Elettrorik abbiamo precisato in precedenti post, che con un buon ago di acciaio un bel plasma lo si ottiene già con 60 Volt.

    Saluti a tutti e buon lavoro.

    Ciao Leo happy.gif

    Si esatto, 60 V è anche una soglia, come 70 o 80, dipende dalla geometria del catodo. Ho un'idea piuttosto presisa sulla formazione e mantenimento del plasma e sulle sue cause, oltre che per quanto riguarda le trasmutazioni. Prima o poi mi deciderò a postarla wink.gif Per questo 90 V vanno bene per un tondino, ma 60 bastano ad un ago...questione di campo elettrico smile.gif
     
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  15. ElettroRik
     
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    CITAZIONE (rabazon @ 14/3/2006, 00:36)
    la distribuzione degli ioni , fatta da rik,
    riguarda una cella con due elettrodi,

    ........
    per spiegare l'assenza di corrente, dobbiamo ipotizzare il formarsi di un muro d'acqua isolante, un sottile strato di molecole d'acqua pressate da muri di ioni,
    attorno all'eletrodo minore,in questo caso dovuto ad una asimmetria del voltaggio,e forse anche della distanza..relativa..

    no Rab, gli elettrodi ci son tutti e tre, inoltre non è propriamente una distribuzione degli ioni, ma un tracciato delle zone equipotenziali di campo E, il quale dovrebbe generare un comportamento da parte degli ioni.

    Elettodo minore ? Intendi la Base o l'Emettitore? (assumiamo la stessa terminologia presentata da Remond all'inizio, sennò nn ci capiamo più un tubo...).

    Beh, non resta che.... provare!

    Edited by ElettroRik - 14/3/2006, 09:27
     
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266 replies since 26/2/2006, 18:02   15403 views
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