Il romanzo è ambientato in un paesotto della Calabria, di quelli dove sembra che mai nulla di nuovo possa succedere. Al contrario l’apparente tranquillità del luogo nasconde un vulcano nelle viscere ed è un mostro pauroso: si chiama ‘ndrangheta. Alla luce del sole ci sono i morti, quelli che rimangono vivi in modo precario perché alle grandi famiglie per il momento conviene. In mezzo a loro i protagonisti: uno scrittore che viene dalla Capitale e un giudice, già abituato ai patti con la piovra, che ha paura, a ragione, perché un giorno salta per aria perfino il tribunale.
Lo scrittore fa esperienza diretta di quel mondo nel quale la vendetta è l’unica vera legge e l’onore è rispettare le regole del clan. Non riesce ad adattarsi o a capire e queste forze antiche e terribili lo stritolano. Attorno a lui girano in un vortice sanguinoso i poliziotti, gli assassini, i servizi segreti, i politici, i terroristi libici, i rappresentanti del clero, la massoneria e i mezzi d’informazione.
"Canne mozze" è il racconto corale di cento anni di mafia calabrese, la storia di sei famiglie che si combattono dalla fine dell’Ottocento fino ai giorni nostri. Un’autentica saga basata sulla storia vera di un ragazzo fuggito dalla Calabria a quattordici anni in cerca di un mondo migliore.
Mario Leocata è uno scrittore, sceneggiatore e autore televisivo. E’ stato consulente letterario e artistico di Reteitalia (oggi Mediatrade), Rai International e Rai Notte. Studioso di archeologia preistorica, collabora con numerose testate nazionali tra cui “Il Tempo”, per il quale scrive su argomenti storici e culturali. Tra i suoi romanzi si ricordano “La tigre è ancora viva: Sandokan alla riscossa!”, basato sulla serie televisiva, “Il segreto del Sahara”, da cui è stato tratto il film per la televisione andato in onda su Rai Uno, e “Sahara terzo millennio”.
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