Smallville Italia

New World, un'odissea al cinema

« Older   Newer »
  Share  
lebowski
view post Posted on 16/1/2006, 12:58 by: lebowski




CITAZIONE
La sottile linea rossa mi era piaciuto molto di più. O forse sono io che me lo ricordavo meglio.


Non so come te lo ricordi, ovviamente, ma era parecchio diverso da questo The New World. Aveva la sua buona dose di momenti lirici, specie nella seconda parte, ma in linea di massima la narrazione era più tesa. In the new world è più dilatata, in fondo la storia si può raccontare in un attimo, il film tende alla poesia. Quello che più mi impressiona è la quantità di immagini che contiene, i numerosissimi stacchi, la velocità dei passaggi, le poche ma affascinanti parole, i dialoghi scarni. E' tutto in sottrazione eppure è ricchissimo, non si sofferma mai su di una inquadratura o su elaborati movimenti di macchina che mostrino la bravura del regista. Anzi in questo senso la trovo un'opera quasi umile. Lungo certo e di grandissima intensità visiva e più in generale sensoriale, i suoni che si sentono nella colonna sonora sono numerorissimi e molto stratificati. Di fronte a un'opera così è come essere di fronte a un Tarkovski o un Kieslowski o alcuni Kubrick, insomma di fronte a degli artisti che non scendono a compromessi.
E la storia in sè è ricca di diverse lettura, dall'apologo sull'incontro tra civiltà e barbarie alla perdita e al ritrovare la propria identità della principessa che ha perso il nome. Bellissima la scena post-mortem.
 
Top
28 replies since 13/1/2006, 15:37   504 views
  Share