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Si fa un bel parlare di OU Overunity oggigiorno.
La scienza ha fatto passi da gigante negli ultimi ventanni, complice la ricerca di energie alternative atte a sostituire gli idrocarburi, principalmente, che potrebbero finire molto prima di quanto si sospettava solo dieci anni fa.
Questo mondo sempre piu' frenetico ha bisogno di energia e questa energia e' ricavata al 70% da combustibili fossili.
I combustibili fossili che noi utilizziamo piu' frequentemente stanno pero' rovinando il nostro ambiente, il mondo in cui i nostri figli dovranno ritagliarsi un posto e continuare a sperare.
La corsa alle tecnologie ed allo sviluppo attuata anche da quei paesi che ritenevamo del terzo mondo ci ha spiazzati mettendoci improvvisamente davanti ad uno scenario da paura, inquinamento, cambiamento del clima, impoverimento, desertificazione.
Ed e' sulla base di queste esigenze che finalmente la coscienza dei grandi ha dato il la alla sperimentazione, siamo ancora lontani da una piena partecipazione di tutti gli stati in particolare di quelli che non vogliono o non possono distrarre fondi dallo sviluppo, sappiamo che ci sono ancora troppi interessi che ne frenano lo sviluppo ma questa consapevolezza e' ormai nella mente di tutti e le risorse si stanno finalmente rendendo disponibili seppur goccia a goccia.
Tutti ormai parlano di Over Unities, fornire 1 e ricavare un'energia pari a 2,3,4 volte maggiore di quella spesa e magari anche l'impronunciabile....
In questo 3D affrontiamo i temi generali legati all'Over Unity e cerchiamo di risolverli partendo dalle nostre conoscenze ed idee.
La discussione e' aperta.
Buon lavoro a tutti.
MetS
Edited by MetS-Energie - 14/11/2005, 22:39. -
Nove^3.
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Ciao!
Qui trovate un bel articolo di Zichichi apparso su Famiglia Cristiana di questa settimana! LINK!
Chiarisce alcuni concetti in maniera semplice (attenzione non parla di OU ... pero'...!)!
Saluti!
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Turneight.
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Caro MetS
la parola overunit dice tutto e non dice niente allo stesso tempo.
Si dice overunit un sistema che ha COP > 1 (Coefficient of Performance)
cioè un sistema in cui il rapporto tra l'energia prodotta e l'energia consumata è maggiore di uno.
L'energia prodotta è la somma delle energie utilizzabili: meccanica, elettrica, calore ecc.
Queste sono di solito quantificabili in modo abbastanza preciso.
Il problema sorge nel quantificare l'energia consumata:
- Alimentazione pregiata o per meglio dire pagata (elettricità, combustibile, ecc...)
- Energia, materiali e spese per manutenzione
- Energia, materiali e spese per produrre il sistema
- Energia, materiali e spese per smaltire scorie, danni ambientali, danni causati da malfunzionamenti, ecc...
- Energia, materiali e spese per smaltire il sistema a fine vita.
Per calcolare il COP si utilizza solo il primo punto di questa lista
Nella lista non sono presenti le energie gratuite (che non vengono utilizzate per il calcolo del COP):
- Energie rinnovabili (solare, eolico, geotermico, idrico ecc..)
- Energie di scarto (calore di scarto e materiali di scarto)
- Energie di origine sconosciuta
- Scambi termici con L'ambiente (pompa di calore)
E' chiaro quindi che il COP (e di conseguenza anche il termine Overunit) è semplicemente un indice di quanto "risparmiamo".
Per assurdo la stessa macchina potrebbe avere COP diversi in base al fatto che si paghi o no l'energia in ingresso (per esempio geotermica)
Urge, come evidenziato anche nell'assemblea di Energoclub, un protocollo preciso e serio per calcolare il vero rendimento di una macchina anche rapportato all'impatto ambientale che produce.
ciaooo
Turneight
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Hellblow.
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CITAZIONEUrge, come evidenziato anche nell'assemblea di Energoclub, un protocollo preciso e serio per calcolare il vero rendimento di una macchina anche rapportato all'impatto ambientale che produce.
Ottima idea, possiamo elencare qui i fattori che individuiamo come importanti per catalogarli,e poi i "capi" possono usare il tutto per tirar fuori un protocollo.
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Turneight.
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Ok
penso però che bisognerà trovare un'altro termine,
OU e COP ormai hanno quella valenza, difficile cambiarla
Ciaooo. -
Hellblow.
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Mmm proviamo...
Per sistemi isolati:
Definizione
Se in un sistema isolato a cui si fornisce una certa energia E si possono osservare una serie di fenomeni tali che l'energia calcolata di questi supera di un certo delta E l'energia fornita, allora il sistema è detto OVERUNITY se accade che il meccanismo che provoca l'apparente energia in eccesso non è ancora ben conosciuto.
Allora, cosi' abbiamo:
1) Una definizione che descrive cosa è un Overunity
2) Una definizione ch enon infrange la seconda perchè dice che l'energia in eccesso scaturisce da qualcosa che noi non conosciamo.
3) Si riferisce ad energia e non potenza.
Corollario
Se un sistema isolato viene realizzato artificialmente, per essere definito OVERUNITY deve accadere che il salto energetico riscontrato nel sistema deve essere determinato tenendo conto anche dell'energia impiegata per la creazione del sistema stesso come energia in ingresso.
Questo risolve il problema del calcolo delle energie di costruzione.
Per sistemi non isolati:
Un sistema non isolato è detto OVERUNITY se accade che per tale sistema, fatto il bilancio delle forze in ingresso che compiono lavoro sullo stesso, dell'energia iniziale dello stesso, dell'energia apportata dall'esterno e dell'energia in uscita, accade che è possibile riscontrare nel sistema un eccesso di energia non spiegato dall'attuale conoscenza del sistema stesso e della sua dinamica.
Corollario
Se un sistema non isolato viene realizzato artificialmente, per essere definito OVERUNITY deve accadere che il salto energetico riscontrato nel sistema deve essere determinato tenendo conto anche dell'energia impiegata per la creazione del sistema stesso come energia in ingresso.
Che ve ne pare?
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Turneight.
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Grandeeee
pronto e preciso. -
Turneight.
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Secondo me dobbiamo innanzitutto lasciare perdere i termini OU e COP.
Poi creare un nuovo coefficiente (con un nome da definire) che viene calcolato attraverso il prodotto di tre parametri:
1) Rendimento energetico (parametro che già esiste e che a differenza del COP viene calcolato tenendo conto di tutte le energie).
2) Ammortamento sistema, calcolato tenendo conto della vita del sistema e di tutte le spese di energia e materiale che necessitano per crearlo, mantenerlo e distruggerlo.
3) Impatto ambientale, in cui si tiene conto di sfruttamento delle risorse, inquinamento (di tutti i tipi), pericolosità impianti, modifiche ambientali e impatto paesaggistico ecc.
Ciaooo. -
reattivo.
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CITAZIONE (Turneight @ 14/11/2005, 13:52)Grandeeee
pronto e preciso
Hellblow devo dire che nutro ammirazione!!!
Ciao Turneight
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Hellblow.
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Ok per la 1 e la due, la 3 la lascerei per la valutazione non della resa energetica ma della validità. Inoltre ci van sommate le energie per la realizzazione del sistema. . -
Turneight.
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CITAZIONE (Hellblow @ 14/11/2005, 14:24)Ok per la 1 e la due, la 3 la lascerei per la valutazione non della resa energetica ma della validità. Inoltre ci van sommate le energie per la realizzazione del sistema.
Le energie per la realizzazione del sistema vanno inserite nel secondo parametro.
Il terzo parametro è importantissimo, è quello che ora non viene calcolato da nessuno !
Mette in conto "spese" a lungo e breve termine finora non calcolate:
- Consumo di energie non rinnovabili quindi non più disponibili in futuro.
- Danni all'ambiente
- Rischi per persone e cose (danni che spesso accadono, e chi le paga?)
- Degrado del territorio.
E' un punto importante che fa la differenza tra i sistemi sostenibili e quelli non sostenibili
Ciaoooo. -
Nove^3.
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Ciao!
Scusa ma il terzo punto non e' un parametro piu' economico che fisico?
Forse e' meglio tenere distinte le cose!
Saluti!
PS: Non pensavo di muovere tutte queste acque con un PS!. -
reattivo.
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CITAZIONE (Turneight @ 14/11/2005, 15:16)CITAZIONE (Hellblow @ 14/11/2005, 14:24)Ok per la 1 e la due, la 3 la lascerei per la valutazione non della resa energetica ma della validità. Inoltre ci van sommate le energie per la realizzazione del sistema.
Le energie per la realizzazione del sistema vanno inserite nel secondo parametro.
Il terzo parametro è importantissimo, è quello che ora non viene calcolato da nessuno !
Mette in conto "spese" a lungo e breve termine finora non calcolate:
- Consumo di energie non rinnovabili quindi non più disponibili in futuro.
- Danni all'ambiente
- Rischi per persone e cose (danni che spesso accadono, e chi le paga?)
- Degrado del territorio.
E' un punto importante che fa la differenza tra i sistemi sostenibili e quelli non sostenibili
Ciaoooo
Sono daccordissimo con te che è un parametro molto molto importante ,ma riguarda piu la validità del sistema o del progetto che non la resa energetica in senso stretto del termine ,su questo aspetto sono daccordo con hike e mets .
E chiaro che se il sistema rende un casino ma mi distrugge l'ambiente non può essere considerato valido.. -
Turneight.
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Ciao MetS
guarda che anch'io quando progetto un nuovo prodotto faccio normalmente l'analisi dei rischi e il piano di gestione
ma questo ha un'altro scopo, non certo quello di valutare l'impatto ambientale del prodotto.
Forse qualche ente pubblico o grossa impresa, prima di acquistare nuovi impianti, farà un'analisi più seria (specialmente se ci sono molti ambientalisti in zona)
Quello che intendevo io però è un'altra cosa.
E' un parametro, calcolato in maniera seria, che mi permetta quando vado ad acquistare un prodotto (per esempio una caldaia) di confrontare i prodotti non solo in base al rendimento o alla durata, ma anche in base al loro impatto ambientale che comunque a livello globale incide sul loro rendimento
spero di essermi spiegato meglio
Ciaooo
PS. non volevo fare discorsi da arcobaleni. -
Turneight.
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CITAZIONE (MetS-Energie @ 15/11/2005, 04:28)Guarda che io me ne intendo, maneggio progetti da 500 e passa milioni di dollari dove tutto cio' e' gia' previsto ma solo progetto per progetto e poi non viene considerato nel costo unitario del Kw prodotto.
E' per questo che non ci capiamo
tu ragioni solo per grossi progetti.CITAZIONEVatti a vedere le norme comunitarie in fatto di contratti e progetti che riguardano sia l'energia (tutta) che l'ambiente e poi mi dici.
Certo che esistono delle leggi, ci mancherebbe,
ma non mi aiutano a "quantificare", "confrontare" l'impatto ambientale di due prodotti.CITAZIONEIl tuo parametro calcolato in maniera seria ha troppe varianti relative ai materiali con cui e' costruito, dove lo compri, il prezzo di acquisto, il sistema di tasse, i controlli obbligatori, e poi non dimentichiamoci l'energia che consuma ed il costo che puo' variare in funzione delle ore che tu lo usi, del costo a kwh dell'energia ecc. ecc.
In maniera seria intendo tramite un protocollo standardizzato che dia risultati confrontabili.
Per le variabili, come hai detto anche tu, esiste il calcolo delle probabilita'.
Non mi sembra poi così complicato, ci sarà pure una differenza tra una caldaia a gasolio e un pannello solare termico?
E poi anche il rendimento dipende da un sacco di variabili ma viene normalmente dichiarato.CITAZIONESono anch'io daccordissimo con te che è un parametro molto molto importante, ma sono ancora una volta dell'avviso che sia piu' consono allo studio di validita' del sistema e/o del progetto non sicuramente per quanto riguarda la resa energetica
Chiamalo come vuoi
Quello a cui dovrebbe servire è di permettere anche alla vecchietta con la terza elementare di poter confrontare due prodotti non solo in base al costo e al rendimento, ma anche in base all'impatto ambientale con un parametro "serio", "preciso", "credibile", "numerico"(non con sigle o definizioni astruse).CITAZIONEUn sistema che rende non puo' essere considerato non valido, oggi non si fanno piu' queste cose, ci sono troppi controlli, non avrebbe senso.
Hai perfettamente ragione...
...nel raggio di 5Km da casa mia ci sono almeno 10 cave di cui 3 sono già adibite a discarica (una la vedo tutto il giorno dalla finestra del mio ufficio, anche ora, è profonda 30m e alta 12m, una montagna di m..da)
Sicuramente a qualcuno rende.
un saluto ecologico
Turneight.