AUGUSTO MARTELLI?Dedicare la propria vita al mondo dello spettacolo, ad un lavoro difficile come la direzione d’orchestra, la composizione e l’arrangiamento di sigle, musiche, colonne sonore, leit motiv di un successo e poi vedere quella stessa esistenza e la propria carriera completamente distrutte così all’improvviso. Da una caccia al mostro. Colpevolmente o forse no. E’ quanto è accaduto ad Augusto Martelli, storico compositore della musica e della televisione italiana, condannato pochi giorni fa ad un anno e sei mesi di reclusione, per reati di stampo pedopornografico.
L’inchiesta guidata dal Pm Pietro Forno e partita nel 2001, coinvolgeva ben 113 persone colpevoli, secondo la legge, di essersi collegate a siti internet pedopornografici pagando l’accesso con carta di credito e alimentando quindi un mercato teso allo sfruttamento dei minori.
Tra queste persone, anche Augusto Martelli che si era difeso così: Io non c’entro nulla con i pedofili - semmai li combatto e proprio per questo sono finito in questa storia: ho cercato di seguire l’esempio di don Di Noto e ho fatto indagini con la mia carta di credito.
Il musicista aveva dichiarato inoltre di aver intrapeso il percorso grazie ad una collaborazione con i carabinieri. Fatto, questo, negato in maniera piuttosto netta dall’Arma.
A nulla è quindi valsa la strenua difesa di Martelli, in questi estenuanti sei anni, che si fondava principalmente sul fatto che ad ogni modo lui non aveva diffuso o prodotto quel materiale e che non c’erano comunque prove del fatto che lui fosse compiaciuto da quelle stesse immagini.
I Supremi Giudici della Terza Sezione Penale hanno infatti spiegato così questa scelta : E’ indubbio che tutta l’attività organizzativa ai fini della produzione, diffusione e messa in commercio di certe immagini, esiste e si perpetua solo perché vi è, a monte, una domanda: un pubblico, cioè, di consumatori che intende acquistarle e detenerle. Qualsiasi espressione della propria personalità e libertà, è lecita e costituzionalmente garantita solo se, nella sua esplicazione, non comporta danno per altre persone: specie se si tratta di soggetti incapaci di difendersi e impossibilitati ad operare delle libere scelte.
Ricorda la carriera di Augusto Martelli,
Impossibile dire quale sia la verità vista l’ambiguità della situazione in corso. Pare invece giusto ricordare quale è stato, a grandi linee il percorso umano e professionale di Martelli, almeno fino a qui.
Augusto Martelli, genovese di nascita, milanese d’adozione è stato uno dei volti che hanno maggiormente caratterizzato le produzioni musicali e televisive degli anni 80 e non solo. Suoi sono l’arraggiamento ed in qualche caso la composizione delle colonne di sonore di programmi come Risatissima, Pop Corn (che ha anche condotto), Bim Bum Bam, Gran Prix, Ok il prezzo è Giusto e più in generale di tutti gli show di Johnny Dorelli e Mike Bongiorno ma anche di serie tv molto amate come I ragazzi della III C, Due per Tre, Hazzard (La ballata di Bo e Luke), Dallas e ancora cartoni animati come Fiorellino, Il Tulipano Nero, Rascal - Il mio amico Orsetto e così via.
Una vita dedicata all’intrattenimento di quei bambini che a quanto pare sono stati causa involontaria dei suo mali, ma non solo. Perchè Martelli è stato anche un apprezzato arragiantore di pezzi di musica leggera e autore di colonne sonore cinematografiche. Sue sono le musiche di Il Magnifico Robin Hood, Sartana nella valle degli avvoltoi, Ancora dollari per MacGregor e Per Amore o per Forza ma soprattutto de Il Dio Serpente che ha permesso al musicista di ottenere un successo internazionale.
Martelli ancora prima di approdare alle reti Fininvest aveva già avuto grandi soddisfazioni. Figlio d’arte - il bisnonno era attore e collega di Eleonora Duse, il nonno violinista di spalla di Mascagni ed il padre jazzista e direttore d’orchesta - ha “masticato” musica fin dalla nascita: dal carattere piuttosto indipendente e ribelle, si è rifiutato di fare il Conservatorio ma incredibilmente a soli 18 anni dirigeva già la Filarmonica di Berlino.
A questo hanno fatto seguito numerose collaborazioni in Rai, nonchè la conduzione improvvisata di uno dei programmi storici della Tv di Stato, Una valigia tutta blu, a causa della defezione improvvisa di Walter Chiari.
Da non dimenticare inoltre la sua attiva collaborazione con Lo Zecchino D’oro, durata diversi anni.
Un mostro sacro del mondo dello spettacolo, impegnato a 360 gradi che ci ha regalato momenti spensierati nel corso degli anni e in qualche modo indimenticabili.
Impossibile, probabilmente, non farsi influenzare da quanto gli sta accadendo. Perchè l’argomento è caldo, perchè in discussione ci sono dei bambini, perchè quello di cui è accusato spesso è solo l’anticamera di atti ben più gravi.
Il senso di nausea, di profondo disagio vista la grandezza del personaggio, potrebbe essere spontaneo ma proprio perchè la televisione ama creare mostri senza essere in possesso di verità assolute, come del resto è ovvio che sia, questo post è nato con il proposito di ricordare l’artista e non di condannare l’uomo o allo stesso modo di assolverlo, lasciando la possibilità a chi legge queste righe di trarre le proprie conclusioni. Non facili, non necessariamente scontate. Comunque dolorose, a prescindere da Martelli stesso.
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